lunedì 30 settembre 2024

L'importanza del saper ruotare i calciatori per Ivan il Terribile

 La Roma sta lentamente ma inesorabilmente risalendo in classifica. Deve giocare il 3 di ottobre alle ore 21 contro Elsborg in Europa League. Poi, dovrà planare a Monza il 6 ottobre e giocare alle ore 18 in campionato. Due partite non impossibili ma che impongono un certo turn over. Due partite da vincere dato che si tratta di un torneo, l'Europa League, dove la Roma ha soltanto pareggiato il primo incontro, e in campionato, si deve battere il Monza a casa sua per continuare l'ardua risalita verso il mitico quarto posto.

La Roma allenata da Ivan Juric ha però problemi di organico. Questo blog ha definito confuso e confusionario il mercato estivo, pur lodando gli arrivi di Konè e Dovbyk. Gli altri, ovvero Le Fee, Soulè e Dahl, per non contare il ragazzotto arabo, sono arrivi di poco conto e lo stiamo vedendo; o meglio, nel caso di Dahl e Le Fee, non li stiamo neppure vedendo, almeno in campo. 

Tra i veterani, bene Cristante, male Pellegrini, Paredes e El Shaarawy. Daremo un giudizio su Hermoso e Hummels quando li vedremo schierare continuativamente dato che accusano problemi di preparazione fisica.

Tra i giovani bene Pisilli, quasi bene Baldanzi ma ci si può e ci si deve lavorare.

Di fatto, Juric è e sarà ostaggio della condizione soprattutto di Dybala, l'unico in grado di assicurare la dovuta assistenza a Dovbyk. 

Intanto, il tecnico della Roma ha saputo battere il Venezia con i cambi, al contrario dell'astioso Di Francesco. Ora dovrà dosare il turn over per le due partite non impossibili ma da vincere. 

In porta, abbiamo un titolare sicuro, Svilar e un buon dodicesimo, Ryan. I laterali del 3421 sono certamente Angelino, purtroppo senza ricambi a sinistra e Celik a destra ,purtroppo senza ricambi anche lui. Juric ha questi due ruoli  scoperti, in attesa di trovare un laterale destro valido, o provare Dahl a sinistra per far rifiatare il buon Angelino. 

I tre difensori ruotano tra Mancini, alquanto acciaccato, N'Dicka, Hermoso e Hummels.

A centrocampo, stiamo tranquilli, potendo ruotare Pisilli, Cristante, Konè, Paredes e Pellegrini se riesce a stare in piedi. 

I trequartisti si devono scegliere tra Dybala, Baldanzi, Soulè ed El Shaarawy. Le punte tra Dovbyk e la sua riserva unica e sola, Shomurodov. La Roma è tutta qui: a parte i giovanissimi Marin, Nardin e Sangarè.

Ivan il Terribile dovrà essere abile a fare turn-over ed esaltare i giocatori disponibili senza ricorrere a fantasie e elucubrazioni improbabili almeno in attesa dei rientri di Saelemaekers e Le Fee. Pochi elementi in difesa e pochi attaccanti dovranno spingere il tecnico ad esaltare il ruolo propositivo del centrocampo, non scoprendo la difesa.

Sarebbe consigliabile un 352 puro o persino un 442. Vedremo cosa sceglierà Juric.




domenica 29 settembre 2024

Conferenza stampa di Ivan Juric dopo Roma-Venezia 29/09/2024

 

Roma, tre punti di platino contro il Venezia: 2-1

 Il 4321 di Juric vede le streghe contro il muro dinamico del Venezia. Altro che partita facile. Gli uomini di Di Francesco sanno come fare muro indietro e ripartire in modo velenoso come al 44^ quando l'ennesima rimessa dal basso fa in modo che Busio prende il palo alla destra di Svilar con un tiro a girare, poi ribattuto in rete dal micidiale Pojanpalo. 

I nostri, durante tutto il primo tempo hanno cercato inutilmente di entrare nel muro difensivo dei lagunari che invece hanno fatto braccia in contropiede. Se avete un dubbio, be lo tolgo io: inutile Soulè, molto meglio Oristanio a viaggiare tra le linee. Insomma una Roma inconcludente contro un Venezia che ha fatto un figurone. Roma invece che ha attaccato scriteriatamente, scoprendosi, e permettendo al Venezia facili ripartenze. Il nostro centrocampo in bambola. 

Ripresa senza cambi fino al 50^ quando un suggerimento di Mancini in proiezione offensiva e un tiro fuori bersagli odi Pellegrini sono gli unici lampi di una Eoma imbarazzante. Il Venezia si sta limitando a controllare visto il vantaggio. Tecnicamente, i nostri sono un vero disastro.  

Al 57^ cambi: Pisilli e Baldanzi per Konè e Mancini, in difficoltà per un problema fisico. La Roma si dispone a quattro in difesa ma  è il Venezia a venire in avanti. 

Il vero problema della Roma è che, per essere una squadretta, non corre nemmeno. Ma è Cristante, al 74^ a pareggiare con un tiro da lontano deviato: 1-1. 

Una Roma inguardabile rimette in parità l'incontro. Di Francesco cambia l'intero centrocampo e Juric impartisce istruzioni. 

Al 79^ Pellegrini lascia il campo per Paredes. 

All'82^ su angolo dalla destra da San Basilio arriva Pisilli a raddoppiare per la Roma. Due minuti dopo, Soulè lascia il campo a Hermoso.

Ivan il Terribile salva la partita con i cambi, rivitalizzando una Roma spenta e senza idee. La vittoria finale è un suo capolavoro di comprensione ben messo in pratica soprattutto dall'arrembante Pisilli. Non va dimenticata  la tigna di Cristante che ha potuto pareggiare mentre la squadra vedeva ancora le streghe. 

Punti tre di platino per una formazione che deve assorbire i suoi enormi limiti tramutandoli in grinta e furore che oggi sono arrivati da San Basilio. Bene Cristante, N'Dicka, Baldanzi e Pisilli. 



sabato 28 settembre 2024

Domani una partita da vincere nonostante tutto e tutti

 La Roma aspetta il Venezia di Di Francesco alle 15 allo Stadio Olimpico. Come per la prima di Juric, vittoriosamente risolta contro l'Udinese, ora si deve battere il Venezia. Non sarà partita facile e non solo per il gioco di Di Francesco, quel 433 ben orchestrato anche se un po' troppo sbilanciato in avanti (Duncan non farà parte della partita). 

La Roma ha troppi buchi in organico per lasciare tranquillo mister Juric quando si tratta di mettere sulla scacchiera i suoi pezzi. In difesa, Hermoso probabilmente farà posto a Hummels per il suo esordio. A centrocampo, l'assenza di Celik, sulla destra, si farà sentire: se dall'altra parte giostrerà il preziosissimo Angelino, potrebbe giocare a destra El Shaarawy. Al Centro Cristante o Paredes e Konè. Sulla trequarti, altra assenza pesante: Dybala non ci sarà e quindi potrebbero giocare Soulè e Baldanzi insieme per cercare di attivare lo scatenato Dovbyk.. 

Insomma, una Roma incerottata e con alcuni giocatori fuori posizione dovrà assolutamente segnare senza scoprirsi troppo. Per le ambizioni romaniste perdere ancora punti, specie in casa, potrebbe risultare fatale. Si spera che il pubblico lo comprenda e la smetta con futili quanto nocive proteste che, semmai, andavano fatte molto prima dell'arrivo di Juric. Oppure, ripetute se anche quest'anno il campionato della Roma sarà deludente. Allora, e siatene certi, questo blog si unirà alle sacrosante proteste.


venerdì 27 settembre 2024

Le certezze di Hummels

 


In Germania commentano spesso l'arrivo dello svincolato Jummels a Roma, e sono abbastanza netti nei loro pareri. Infatti, pensano che l'esperto 36enne proveniente dal Borussia, possa portare certezze in una squadra che ne ha poche. Da lontano, forse giudicano con maggior freddezza la nostra situazione. Una società ricca ma inesperta, una dirigenza ancora piena di buchi, un allenatore molto capace ma che non ha mai guidato una squadra come la Roma e una formazione piena di giocatori mediocri. Tutto sommato, forse i tedeschi non hanno torto. Ma basterà Hummels a restituirci certezze? 

Intanto, potrebbe esordire proprio contro il Venezia, partita che dobbiamo vincere per consolidare la rincorsa in campionato. Domenica alle 15, la vittoria contro la squadra di Di Francesco è obbligatoria. E alla Roma mancano proprio certezze a parte quelle riguardanti Dybala e Pellegrini che non ci saranno. Anche Celik è in fortissimo dubbio e qui cominciano i guai per Juric che ha buchi enormi nell'organico. 

Mancini potrebbe quindi essere dirottato a destra e tra i tre difensori potrebbero giocare i nuovi: sia Hummels che Hermoso insieme a N'Dicka. I quattro di centrocampo, quindi, da destra: Mancini, Cristante, Konè, e Angelino. In avanti ,senza Dybala, potrebbe giocare El Shaarawy insieme a Dovbyk oppure Baldanzi o ancora Soulè. L'argentino, da giovane prospetto in cerca di maturazione sta diventando un problema, altro che certezze. Di sicuro on ha lo sprint dell'ala, non ne ha il cross ma soprattutto è evanescente al tiro. Da seconda punta con licenza di giostrare sulla trequarti potrebbe ritrovare un ruolo produttivo.

Il Venezia, apparso rinfrancato dalla prima vittoria stagionale ai danni del Genoa, schiererà un elastico 352 e occhio a Pohjanpalo, punta affidabile dei veneti.



Il calcio al tempo di Ivan

 


Il nuovo tecnico della Roma ha già spiegato come intende far giocare la squadra e sta bene. Come sempre, sarà il tempo a dimostrare se le sue idee collimano con il dovere di vincere di questo club, per troppo tempo silente e modesto nei risultati. Dall'ultimo scudetto sono trascorsi 23 anni. 

Era la Roma di Fabio Capello e giocava con il 433 e fu l'ultima squadra non del Nord a vincere il campionato in Italia. Era la Roma di Cafù, Samuel, Tommasi, Emerson, Nakata, Batistuta e Totti. Fate il paragone, giocatore per giocatore, con la squadra di oggi e capirete il divario, capirete per quale motivo, la Roma non riesce a vincere il quarto campionato dopo ben 23 anni. 

Questa è la squadra della capitale, non può mancare da così tanto tempo dalla vittoria finale, eppure la squadra di oggi è quanto meno distaccata, e non solo in classifica, da mezza Serie A. Tuttavia, ho la sensazione che Ivan Juric non sia molto diverso da Fabio Capello, e non parlo di modulo o di modo di allenare. Juric mi ispira fiducia, esattamente come Capello e come lui ha un carattere un po' chiuso ma forte. 

La Roma di Capello, però, non aveva punti deboli, anche con Delvecchio adattato nel ruolo di ala e Totti che più che l'ala faceva il trequartista dietro il cannoniere Batistuta. Della formazione di oggi, forse potevano giocare in quella Roma, alternandosi tra le riserve e i titolari, solo Mancini, Dybala, Dovbyk e Konè.

Quindi, la Roma ha un tecnico ma non ha giocatori all'altezza della Roma che vinse 23 anni fa. Molto semplice da capire ma non abbastanza da attuare. E l'abbiamo visto ieri, specie quando Juric ha dovuto procedere ai cambi con i panchinari. 

Infatti, malinconicamente, oggi aspiriamo non alla vittoria finale ma al quarto posto. Questa è la Roma al tempo di Ivan.



giovedì 26 settembre 2024

Come cresce, o no, la Roma di Juric

 A parte i fischi di ieri allo stadio, la partita contro il Bilbao può servire come paragone per capire se la Roma sta crescendo oppure no. Noi che guardiamo calcio da molti anni, sappiamo che le fortune o meno degli allenatori le fanno i calciatori. De Rossi è stato tradito dai suoi migliori amici. Gente poco allenata che a stento ha fornito prestazioni esaltanti. 

Ho già affrontato un' altro causa del pessimo inizio di campionato giallorosso: il mercato insufficiente e caotico appena concluso. Un mercato che ha comunque portato Konè e Dovbyk, due dei migliori ieri sera, insieme all'inossidabile Dybala. Si dovrebbe proseguire su questa strada, portando a Roma calciatori simili al posto di gente usurata e ormai sul viale del tramonto fisico e tecnico. 

Il calcio è oggi abbastanza spietato: se il fisico non risponde o risponde male, le prestazioni calano perché il livello atletico generale è salito di molto. Si moltiplicano anche gli infortuno ma ieri è stato ancora una volta evidente che i cambi del Bilbao sono stati migliori dei nostri e gli spagnoli grazie ai cambi hanno pareggiato una partita che stavano perdendo. 

La Roma si muove in modo leggermente migliore, da quando è arrivato Juric, ma è sempre la Roma lasciata da DDR, con in più Hermoso che si sta ambientando molto più velocemente di Hummels. Il pareggio casalingo di ieri, però, non deve consolare per questo motivo. Dopo la sfuriata contro l'Udinese, la squadra nel suo insieme non ha saputo riproporsi a quei livelli ma siamo solo a inizio campionato e quindi non vorrei che questo fatto possa dimostrare anche una preparazione fisica errata. 

Nel contempo, i cambi a disposizione di DDR prima e Juric poi sono gli stessi e non c'è da stare allegri. Soulè è apparso ancora una volta spaesato e lo stesso dicasi per Saud, il terzino destro arabo. Il problema di molti calciatori, compreso Pisilli, poi, è che se non hai questa prontezza in corpo, difficilmente la acquisirai con il tempo.

 In fin dei conti, il Bilbao ,attualmente al terzo posto in Liga ha poco da invidiarci, questa è la scomoda verità. La Roma non è la grande squadra che pensiamo: è per ora una buona formazione a livello di Europa League e nient'altro. I calciatori che sembrano in grado di offrire una proiezione maggiore nell'immediato futuro sono Svilar, Hermoso e proprio Dovbyk. Il centrocampo nel suo insieme, il settore più in sofferenza, compresi i laterali che oggi sono due terzini.

La Roma potrebbe vincere la coppa? Quasi impossibile. Potrebbe arrivare quarta in campionato? Molto difficile, serve un impegno costante e preciso e forse in questo può servire il buon Ivan Juric. Ma anche lavorare ora per il mercato invernale.


Roma - Bilbao 1 - 1

 Juric conferma il 3421 ma con l'innesto di Hermoso in difesa. Angelino prende il posto di El Shaarawy, quindi è il quarto di sinistra mentre Konè e Cristante giostrano al centro e Celik chiude la cerniera a destra. Davanti a loro giostrano Dybala e Baldanzi per servire la punta Dovbyk. Bilbao con il solito 4231 ma senza il trequartista titolare.

Gioco equilibrato con un pericolo per parte nei primi minuti di gioco mentre la Curva Sud decide di non tifare per i primi 15 minuti di gioco. La Roma cerca comunque di fare sua la partita ed è Dovbyk a segnare su cross di Angelino perfetto: 1- 0 per la Roma al 32^.

Nel secondo tempo, la Roma si abbassa un po' e deve intervenire Svilar per sbrogliare qualche difficoltà. Soulè ha preso il posto di Dybala e su errore di un avversario non riesce a raddoppiare al 52^. Dieci minuti dopo esce Baldanzi a favore di Pisilli.

Al 70^ Celik deve lasciare il campo per l'esordio di Saud, il ragazzo arabo ma la Roma si è ritirata un po' troppo. Al 74^ gioca ormai solo il Bilbao. La Roma ha perso la profondità e gli spagnoli attaccano a pieno regime.

Juric decide di far entrare Paredes per Konè e Shomurodov al posto di Dovbyk, uno dei migliori e non solo per la rete.

Su una punizione inventata, il Bilbao pareggia all'87^ con Aitor Paredes. 

I minuti di recupero sono sei. 

Finisce una partita che la Roma ha giocato bene solo a metà, perdendo troppi metri nel momento in cui è uscito Dybala. Bilbao ben organizzato e tenace quanto basta per annullare una Roma ancora in fase di apprendimento. La Roma non può neanche permettersi di perdere intensità in una partita europea vista la scarsa qualità complessiva dal punto di vista tecnico. Di certo, il nuovo tecnico ha molto da lavorare.




mercoledì 25 settembre 2024

Oggi Juric fa l'esame di Europa

 Oggi, ore 21, la Roma affronta la prima partita della nuova Europa League contro il Bilbao. Arbitrerà un bulgaro e non sarà una partita facile per noi. 

Nella conferenza di ieri, il nuovo tecnico è stato chiaro ma scarno di notizie. Il resto ve le fornisco io. Pellegrini non ci sarà di sicuro. 

La Roma confermerò il modulo visto contro l'Udinese: un 3-4-2-1 che vedrà Svilar in porta; Mancini, N'Dicka e Angelino nel terzetto difensivo; Celik, Konè, Cristante e El Shaarawy nel quartetto di centrocampo; Dubala e Baldanzi dietro Dovbyk. Nell'allenamento di ieri ,si sono rivisti Le Fee e Zalewski.

Il 4231 del Bilbao preoccupa se non altro perché gli spagnoli sono terzi in Liga, con 13 punti in sette partite. Sancet ha segnato finora tre reti. 

Partita visibile su Sky e Now. 



Juric in conferenza prima del Bilbao (insieme a Hermoso)

 Juric insieme a Hermoso hanno dato vita alla conferenza stampa in vista di Roma - A. Bilbao. Il nuovo tecnico romanista non si è mostrato emozionato per il suo primo incontro europeo come allenatore. Ed è anche il suo pensiero dominante per ora: battere gli spagnoli, per ora terzi nel loro campionato. 

Juric ha poi lodato la rosa della Roma. Riguardo ai singoli giocatori, Juric ha ribadito di considerare Soulè un trequartista e non certo un laterale offensivo.

Per ora non si sa se Dybala sarà dell'incontro. Pellegrini e Zalewski non ci saranno certamente. Hummels, invece, potrebbe entrare nel gruppo dei giocatori disponibili a giocare molto presto.

Hermoso ha più che altro risposto a domande sul suo ambientamento nella Capitale oltre a un ringraziamento a Daniele De Rossi che l'ha voluto a Roma.


lunedì 23 settembre 2024

Ed ecco il loro comunicato.

 Questo il comunicato dei Friedkin sul sito ufficiale della Roma.

Commento i passi importanti. Dichiarano che la campagna acquisti e cessioni estiva è un primo momento di una strategia che riporti la Roma ai vertici del calcio europeo. Gli credo per l'impegno, non tanto per le mosse, non tutte condivisibili.

Parlano del nuovo stadio e vedremo come e quando sarà costruito. Ne sentiamo parlare dai tempi di Dino Viola non a caso...

Parlano poi del profondo rispetto che hanno per De Rossi, chiamandolo per nome, e che la decisione di esonerarlo è stata presa con la convinzione che sia la migliore per riportare la Roma a vincere trofei in questa stagione e penso che di peggio non potevano dirgliele. 

Assicurano inoltre che l'acquisto della maggioranza dell'Everton non ridurrà l'impegno nei confronti della Roma. E anche questo punto lo vedremo. 

Segue un simpatico buffettino ai tifosi.

Secondo me, in questo comunicato manca qualunque e minimo accenno alla Signora Souloukou, e un accenno diretto all'ingaggio del nuovo tecnico, Ivan Juric.

Ma soprattutto manca un accenno alla prima necessità del club: una dirigenza potenziata ed efficace. 

In conclusione, in parte un comunicato incompleto, in parte forse inutile. Era meglio la loro, prima ma necessaria conferenza stampa e non per una fiducia di facciata verso il mondo giornalistico ma se non altro per esporsi, finalmente, anche a possibili critiche. Così facendo. sembra proprio che vogliano continuare a parlarci dal loro piedistallo e questo atteggiamento, a Roma, non funziona proprio bene o comunque sempre. 

Nel frattempo, ora c'è da preoccuparsi che mantengano le loro promesse ma soprattutto che pensino a realizzarne altre che in questo comunicato mancano, a partire dai quadri dirigenziali. Dell'Everton, poi, a me personalmente non importa un fico. 


domenica 22 settembre 2024

I veri mali della gestione Friedkin

 La Roma si è appena tirata fuori dalle secche di una classifica impietosa, che torna di moda parlare del caos che si registra in casa romanista con la Signora Souloukou che si racconta fuggita dalla città per colpa di qualche teppista che l'avrebbe minacciata. Perché in tal caso ,di teppismo si parla e non certo di tifo. Il che ci riporta ai veri mali di questa città, oltre che ai problemi che nascono da una gestione americana.

Costoro sono forse convinti che una società di calcio sia una qualunque società commerciale. Non è così. Oltre a dover vendere il prodotto calcistico, ci si deve confrontare con il gradimento degli acquirenti chiamati tifosi. Da parte sua, il potere da sempre ama le manifestazioni sportive dato che agiscono da calmante rispetto i veri problemi della gente. Se poi la gente deve agitarsi anche per questioni calcistiche, la valvola scoppia. Cosa fare, dunque?

Innanzitutto c'è da dire che anche il calcio nazionale ha moltissimi problemi dovuti a una gestione quanto meno miope. I club potrebbero essere isole felici comunque a patto che si rispettino proprio i contraenti il contratto commerciale: i tifosi. A questi devi rendere merito con una squadra dignitosa (non è indispensabile vincere ma si deve poter almeno partecipare), comunicando adeguatamente, e fornendo le strutture adatte anche comunicative.

Per ottenere questi risultati si deve disporre di dirigenza adeguata e strutture di collegamento, tra i quali, oggi, procuratori e agenti. Detto questo, ora vediamo cosa manca alla Roma.

Dopo la ristrutturazione che mi risulta sia stata operata dalla Signora Souloukou, è mancato il filtro, ovvero chi spiegasse cosa ai tifosi con le parole che questi ultimi intendono. Alla Roma mancano dirigenti che sanno di calcio nostrano. Gente come Totti, Boniek, e simili. oltre un direttore sportivo e un tecnico, la Roma dovrebbe disporre di un general manager con grande e comprovata esperienza.

Costui deve accompagnare il tecnico anche nella gestione sportiva perché deve fargli da scudo se e quando serve. Per farla breve, il Ferguson inglese da noi si sdoppia in due figure distinte.

Inoltre ,la gestione tecnica deve essere rapportata alla dimensione della piazza. Quel che va benissimo a Udine o Salerno ,non va bene per Milano, Roma o Napoli. E si parla anche di rispetto dovuto a tali piazze. Quindi serve anche un comunicatore con il palazzo del calcio. 

I signori Friedkin, che sono degni di stima, devono comprendere queste, semplici, regole per avere successo pieno e cominciare a portare le vittorie che alla Roma mancano da troppo tempo. Personalmente, da vecchio tifoso, gli sono grato per avermi fatto rivedere una coppa europea dopo ben 60 anni. Ma in quel caso, la stessa gestione romanista non ha saputo rendere onore a un grande tecnico, il quale andava supportato e aiutato nei rapporti con un palazzo calcistico invadente e scriteriato.

Mourinho prima e DDR poi andavano aiutati nei modi che ho appena suggerito in questo post e non abbandonati a sè stessi. Per noi che abbiamo masticato calcio insieme al latte di mamma, queste regole sono semplici da capire ma per chi viene da lontano, probabilmente, no. Ora, identico supporto va offerto al buon Juric, uomo ruvido e pratico di calcio.

Ho detto quel che potevo raccontare in un post su internet, il resto è compito della polizia se esiste qualcun oche usa o vorrebbe usare violenza come un semplice teppista e mi riferisco alle minacce alla Signora Souloukou. 

In fin dei conti, poi, se ci forniscono un prodotto scadente, si risponde più efficacemente, non acquistandolo.  Troppi sold out possono anche illudere che tutto vada bene e invece non è così. Roma deve tornare a vincere perché le dimensioni del suo tifo lo impongono. 

Tutto questo, poi, deve bastare a far godere di un degno spettacolo che,  tra l'altro, ieri abbiamo cominciato a vedere.

Il calcio, amministrato in tal modo, è più facile da gestire a attuare. 



La prima di Juric ridimensione l'Udinese: 3-0

 Juric sceglie di mandare in campo la Roma con il 3-4-2-1. Svilar; Mancini, N'Dicka, Angelino; Celik, Pistilli, Cristante, El Shaarawy; Pellegrini e Dybala dietro Dovbyk. 

Runjaic schiera la sua Udinese dei miracoli con il medesimo modulo. La Roma cerca da subito di attuare una tattica maggiormente basata sul pressing e con l'obbligo di verticalizzare appena possibile e questa è già una piccola rivoluzione.

Così cercato fin da subito, Dovbyk finalizza da par suo un'occasione laterale al 19^ tagliando in due la prospettiva a Okoye piazzando la palla sul palo opposto.

La Roma in vantaggio ha continuato a pressare mentre l'Udinese faceva una gran fatica a cercare di servire il fallosissimo Lucca senza costrutto.

Una rete di vantaggio alla fine del primo tempo sta stretta a una Roma arrembante. Da notare che la Curva Sud, come promesso, è entrata dopo 30 minuti.

Ripresa con la Roma che al 49^ mette in condizione Dybala di battere su calcio di rigore, dopo che lo stesso atleta è stato falciato in area dopo uno scambio con Dovbyk.

Al 65^ Svilar deve salvare il risultato su un tiro di Thauvin. 

Al 70^ la Roma triplica su azione combinata Dovbyk con Baldanzi, entrato al posto di Pellegrini (fischiatissimo) che finalizza.

Le due squadre esauriscono i cambi. Nella Roma sono entrati, oltre al già citato Baldanzi, Hermoso, Soulè, Konè e Paredes.

Dopo un primo tempo giocato al massimo e cercando di mettere in pratica i nuovi insegnamenti di Juric, la Roma è stata facilitata dal raddoppio su rigore di Dybala, il resto è dovuto alla cattiva giornata dei friulani che hanno dovuto sostituire all'inizio della ripresa il fallosissimo Lucca, gia ammonito.

Nella Roma ottimo N'Dicka, inesauribile Angelino, ma sugli scudi la migliore prova di Dovbyk e la classe di Dybala. La squadra doveva dare una dimostrazione positiva agli inferociti presenti e l'ha fornita.

Buona la prima, Ivan il Terribile!


Altra vittima del caos romanista: dimissioni Souloukou

 La Roma annuncia che l'amministratore delegato Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni. Non ne conosciamo le motivazioni ma questo è un altro segno del momento di grande e drammatica confusione in casa Roma. 

Si tratta di un momento terribilmente difficile e speriamo che Juric e il suo staff possano dimostrare quel ruvido sangue freddo che serve tanto in un simile caos.

Non bisogna mai dimenticare che la Roma occupa un posto in classifica inquietante e deve togliersi da quelle sabbie mobili da subito, battendo l'Udinese.

Se lo mettano bene in testa i nostri finti atleti e che comincino a marciare al ritmo dovuto. Sono i primi responsabili dei tre, miserabili, punti in classifica.


sabato 21 settembre 2024

Conferenza stampa pre- Udinese

 Nella conferenza stampa di oggi, della partita contro l'Udinese, fondamentale per risalire subito in classifica, si è parlato molto poco. Le domande dei giornalisti presenti, neppure troppo interessanti, sono state impostate sulle condizioni della squadra e su come e con chi possa giocare Dybala. 

Si è sparso, per la città, il pensiero prevalente di quanto giocherà Paulo quest'anno dato che la società non vorrebbe trovarsi la tagliola di un rinnovo del contratto deciso dalla clausola dei minuti trascorsi sul capo. Sta di fatto che la storia del nuovo tecnico dimostra che per lui scende in campo chi merita di farlo e vedremo. La sensazione di Juric, però, è che comunque i calciatori abbiano dato tutto al tecnico appena esonerato. 

Quindi abbiano potuto e voluto fare il gioco deciso da DDR. Tuttavia, il mio commento è che i risultati sono depressivi e deludenti, ed è per questo che il tecnico ha perso la panchina e non certo per liti o incomprensioni. I risultati sono tutto e Juric lo  a bene. 

Nel frattempo continuano le voci su presunte pressioni da parte di alcuni senatori della squadra e proteste relative all'esonero di DDR. Se fossero vere, la squadra o il gruppetto di calciatori che è andato a lamentarsi, dovrebbero capire che sono i loro sforzi sul campi che non sono piaciuti e soprattutto i tre punti dopo 4 partite di A. Dovrebbero insomma capire che la maglia che non stanno onorando dovrebbe essere comunque maggiormente rispettata, per esempio battendo l'Udinese. Se non accade ,sarò ancora una volta evidente di chi è la colpa. Come scrivevo in passato, il vero scandalo è la posizione in classifica di una squadra sesta lo scorso anno e dopo un mercato da oltre 100 milioni di euro. Da quando il calcio è calcio, paga una situazione del genere chi comanda la panchina. Questo blog giudicherà dai chiunque è o sarà in futuro sulla nostra panchina.


venerdì 20 settembre 2024

Juric li fa correre e loro protestano

 Eccoli qui, i nostri milionari in pantaloncini. Eccoli andar a supplicare la Signora Souloukou di riportare sulla panchina il loro amico DDR. È successo oggi a quanto leggo e dato che non posso controllare la notizia, evito di dirvi i nomi. Sta di fatto che alcuni calciatori, definiti dai soliti informati, senatori, cioè giocatori anziani, recarsi dalla suddetta dirigente e supplicarla di far tornare DDR e solo dopo due sedute di allenamento. 

Come scrivevo, la pacchia è finita con Juric. Il tecnico croato, definito un matto vero, non guarda in faccia a nessuno. E fa correre i nostri finti atleti. Con Ivan il Terribile vedremo una squadra nuova, anche se giocano i vecchi e che, incredibile evento, corre... Altrimenti, andate altrove, milionari flaccidi e stanchi.

 Avete portato anche voi la Roma in zona retrocessione. Non vi meritiamo. E non vi meritano neppure quelli che scioperano domenica. Noi e loro paghiamo sempre mentre voi incassate e ingrassate.


Proteste e bandiere in crisi

 Domenica, la Curva Sud dell'Olimpico sarà in protesta.  Invitano i tifosi a entrare mezzora dopo l'inizio della partita. Lo dico per semplice cronaca ma dico subito che non mi associo. Protesta de che? De quando? Un po' fuori tempo, a dire il vero. Dovevate farla dopo la cacciata di Mourinho ma ci siamo, me compreso, fatti abbindolare. 

Dovremmo protestare per i risultati scadenti della Roma e non perché si è ammainata una bandiera che quei risultati, senza volerlo, li ha prodotti. Non ci siamo, ragazzi della Sud, non ci siamo proprio. Noi tifiamo Roma e non De Rossi o Mister X. Quel che ci deve interessare è la nostra squadra che senza dubbio ancora non occupa il posto che dovrebbe ma qui le colpe vanno suddivise.

L'attuale gestione della Roma, ovvero i signori Friedkin, sono responsabili per molti motivi non quando correggono errori evidenti che loro stessi hanno compiuto, come fare un contratto triennale riccamente retribuito a un esordiente della panchina o quasi. A DDR va il nostro commosso ringraziamento per quanto ha saputo fare sul campo come calciatore ma come tecnico è stato una sciagura in Terra. E se non mi credete, andate pure a chiedere alla Spal.

Questa protesta della Sud avrebbe avuto senso ai tempi della ridicola cacciata di un tecnico che non ha mai visto spendere 100 milioni per il mercato e quello era un tecnico assolutamente vincente. A noi manca Mourinho, non De Rossi Daniele. 

Insomma ,di motivi per protesta ne avremmo tanti ma non per il motivo evidente che si è cacciato ,a spese della gestione ,un tecnico perdente e preso un tecnico con esperienza. Le proteste vanno fatte a tempo debito e per motivi validi oppure ve le fate da soli. Eh, sì, talvolta sbaglia pure la Curva Sud che io stimo e amo, ma se sbaglia lo dico.

A proposito, se Juric fallisce, noi rischiamo la B, chiaro a tutti?


giovedì 19 settembre 2024

I patimenti del vecchio Mats

 Nuovo tecnico, nuovi metodi. E una conferma: chi non corre, prego, si accomodi fuori. La prima considerazione dopo l'allenamento di oggi, mi risulta sia stata postata da Hummels sui social. Inizio folle. Ma davvero? 

Credo sia opportuno chiarire in favore di chi non l'avesse compreso che la scelta della società sia mettere un sergente di ferro, per quanto un po' stravagante nei modi, a scremare questo gruppo di milionari che indossa la nostra, gloriosa, divisa e fare le opportune scelte a gennaio. 

Nella Roma, da oggi, vedremo correre molto di più, almeno nelle intenzioni. Hermoso e lo stesso Hummels sicuramente si sono dati da fare e gli altri li dovranno imitare. Con Juric si corre. 

Forza, cari milionari in giallorosso, guadagnatevi la pagnotta già in allenamento e ovviamente battete i bianconeri di Udine. Il tempo sta forse finendo anche per voi, dopo DDR. In quel momento, troppi abbracci e troppa confidenza. Mi piacciono i sergenti di ferro un po' di più.

Altrimenti non avreste in panca Juric. Devo dire che ha un carattere tutto suo e a me importa solo quanta legna porterà nella cascina romanista. Dica e faccia quel che vuole ma renda e tanto. Io non tifo cognomi, non tifo bandiere ma solo una maglia e vorrei che venisse onorata sempre con impegno e vittorie. E voi?



Emergenza classifica per Juric

 Il nuovo tecnico della Roma, Ivan Juric, arriva in un momento quasi tragico: il trauma per i derossisti dell'esonero del loro idolo ma soprattutto la posizione della Roma in classifica che urla dolore e sconcerto. Finora, tre pareggi e una sconfitta casalinga contro l'Empoli condannano la squadra giallorossa a una posizione infamante in classifica generale. 

Addirittura, per essere confermato per la prossima stagione, Juric dovrebbe arrivare all'agognato quarto posto e dovrebbe ,quindi ,trasformarsi in una sorta di Mago Merlino calcistico. La Roma è tradizionalmente avversata dalle componenti arbitrali della nostra Serie A e, a parte questo piccolo particolare, è stata costruita in modo cervellotico da chi ha condotto il mercato, non certo dal tecnico appena esonerato che ha candidamente confessato in conferenza stampa, di non conoscere neppure alcuni dei nuovi giocatori.

Ora dovremo concedere al nuovo tecnico di dargli comunque un'occhiata. Juric dovrebbe giocare con la difesa a tre probabilmente una sorta di 3421 con marcature a uomo a tutto campo e veloci verticalizzazioni in fase offensiva, un po' alla Gasperini, insomma. A un primo esame, noi che siamo tifosi della Roma sappiamo di non poter beneficiare di giocatori adatti tale modulo. Questa squadra era adatta a un modulo caro a Mister Ranieri ma come già detto, evidentemente, la società non legge questo blog e me ne farò una ragione.

Intanto, il nuovo tecnico, o le diffide dei legali di Zalewski per mobbing, hanno convinto i responsabili a reintegrare il ragazzo in rosa e per nostra fortuna, direi. visto l'infortunio di Saelemaekers. 

Per il resto, possiamo soltanto ricordare come giocava Juric al Torino e ce lo spiegherebbe lui stesso semmai fosse presentato alla stampa. Ormai abbiamo perso l'abitudine di conoscere in questo modo le figure che dirigono la nostra squadra, visto che a Trigoria non parla nessuno. Insomma, ne sapremo qualcosa dalla conferenza stampa pre- partita contro l'Udinese che, lo ricordo per i distratti, si giocherà all'Olimpico, domenica 22 alle ore 18.

La Roma deve necessariamente vincere ma questo lo diciamo dall'inizio del torneo in corso. Potremmo ipotizzare una difesa a tre e un centrocampo a quattro, un trequartista e due punte se le avessimo in organico. 

Intanto mi pare giusto condividere questa canzone ideata da Roma Giallorossa Tv come buon augurio al prode Ivan.

mercoledì 18 settembre 2024

Comunicato ufficiale AS ROMA

 L’AS Roma annuncia che Ivan Juric è il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra, fino al 30 giugno 2025.

Croato, classe 1975, dopo aver maturato una lunghissima esperienza da calciatore tra Croazia, Spagna e Italia, ha iniziato il suo percorso da allenatore nel calcio giovanile e poi da assistente tecnico al fianco di Gian Piero Gasperini. Ha esordito in Serie A nel 2016-17 sulla panchina del Genoa, dopo aver ottenuto – nella stagione precedente – la promozione nel massimo campionato con il Crotone, la prima nella storia della società calabrese.

Dal 2019 al 2021 guida l’Hellas Verona, accompagnando i gialloblù a due salvezze consecutive, valorizzando inoltre diversi calciatori. Nel 2021 assume il ruolo di manager del Torino, restando in carica fino al 2024 e diventando il secondo tecnico con più panchine negli ultimi 20 anni di vita del club granata.

Buon lavoro, Ivan!

Questo il comunicato della società. Come ho già scritto io, il buon Juric è ora il nocchiero di una nave nella tempesta. La Roma deve pensare a tornare al più presto nella parte sinistra della classifica e il comunicato societario mi pare lo faccia intendere chiaramente. 

Ero per il ritorno di Ranieri ma evidentemente la società non legge questo blog o non lo capisce. Credo che tutti noi dovremmo augurarci che Juric faccia il suo lavoro e lo faccia bene perché il futuro è denso di preoccupante oscurità. Obbligatorio è ora battere l'Udinese, il resto passa in secondo piano.



Juric contro il caos

 Non esiste comunicato ufficiale ma ora, ovvero alle 15,19 del 18 settembre  tutti dicono che Ivan Juric è il secondo tecnico che prende le redini della Roma in questa stagione. De Rossi esonerato dopo le deludenti prove che hanno portato la squadra a soli tre punti  dopo 4 incontri e in fondo alla classifica. Si parla di furibonde liti dello stesso tecnico contro altre componenti della Roma ma sono voci e non altro. 

Di fatto, ora Juric si trova tra una società in confusione, una dirigenza che molti di noi ritengono incompetente e una tifoseria che non ha più punti di riferimento.

Il tecnico croato viene dal nono posto del Torino lo scorso anno. Passa per essere un uomo deciso e senza troppe remore. Si tratta di un profilo diverso da Mourinho e diversissimo da De Rossi. 

Per dirla in altre parole, non guarderà in faccia a nessuno e forse è stato scelto per questo motivo. Il resto, cioè cosa in realtà abbiano in testa i gestori della Roma, per ora non lo sappiamo ma lo temiamo.

Ovviamente, la Roma meriterebbe un profilo differente ma non è questa l'idea di chi gestisce la Roma ora. Oppure, dovremmo pensare che la stessa gestione stia pensando che la Roma ha un organico tale che deve lottare per la salvezza e in questo caso, Juric va benissimo.

I nostri finti atleti devono capire che ora devono rendere al massimo e senza fiatare. Sento tifosi fuori Trigoria, da un filmato diffuso da Romanews, prendersela con i nostri poveri e depressi atleti. Questa è la cronaca.

Ora c'è da lottare. Signori, la Roma è finita in fondo alla classifica e deve togliersi da lì. Correre, lottare e senza fiatare per questa maglia storica. In campo ci vanno i calciatori, non dimentichiamolo mai.



Terzic o Juric sulla panchina della Roma?

 Ci sono alcune novità. Intanto, nel chiederci questi signori Friedkin quali intenzioni reali abbiano, c'è da dire che spendere altri soldi veri per la Roma pare non ne abbiano intenzione e ci sarebbe da capirli. 

Vi ho sempre scritto quel che penso io: qui abbiamo gestori. Capite? Gestori. E questi signori se investono cinque devono portarsi a casa dieci, come fece Pallotta o meglio il fondo internazionale che rappresentava. 

Ora, se la Roma fosse in vendita, si capirebbe quel che vogliono realizzare. Si diceva che gli arabi, che a Roma non sono graditi, offrivano un miliardo di euro, solo voci.

Per il toto allenatore c'è da dire che sarebbero in pole alcuni francesi, portati da Ghisolfi, oppure Terzic o Juric. Traghettatori. il prossimo anno, ne vedremo delle belle e forse il prossimo allenatore sarà scelto dai nuovi proprietari della società a stagione conclusa. 

Vi riferisco quel che riesco a capire da questo caos dovuto all'assoluta inesperienza di chi sta gestendo la Roma. non per cattiveria ma per inesperienza grave e continuata. I soldi regalano possibilità ma si deve spenderli a senso. E chi sta gestendo la Roma non ci riesce.

Ora, spenderanno il meno possibile per pagare DDR fino alla scadenza e per pagare il traghettatore verso la prossima stagione. C'è da pregare che sappia il fatto suo. La Roma è in zona retrocessione. 

Restate connessi a questo blog perché sarete informati a tempo debito. 



Esonerato Daniele De Rossi

 Si conclude oggi l'avventurosa gestione tecnica di DDR sulla panchina della Roma. Questo il comunicato della società:

L'AS Roma comunica di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra.

La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio. 

A Daniele, che sarà sempre di casa nel Club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione. 

Seguiranno comunicazioni sulla guida tecnica della squadra.

Un commento si rende inevitabile. Un grande romanista, ma tecnico assolutamente inesperto, vede oggi concludere la sua esperienza nella gestione della prima squadra per colpa di un eccessivo aziendalismo. Percepire da subito un ricco ingaggio ha probabilmente fatto chinare la testa al tecnico troppe volte. 

La Roma è stata resa ancora una volta una squadretta per colpa di una persecuzione continua da parte del mondo arbitrale ma non solo. La gestione dei mercati del calciatori, in entrata e in uscita, è stata a dir poco negativa, anche se nell'ultimo periodo assolutamente dispendiosa.

Ovviamente, questa situazione è stata il primo macigno sul rendimento dell'organico che, ancor oggi, risulta un gruppo sconclusionato e poco armonico. Non illudiamoci: la Roma è stata costruita male e nessuno avrà modo di farla rendere al meglio in questa stagione che si rivelerà di transizione.

Io non so chi sarà il nuovo tecnico ma sapete come la penso. Solo l'estrema saggezza calcistica e la grande esperienza di un tecnico come Ranieri potrebbe trovare i rimedi giusti per risollevare le sorti tecniche della squadra.

Si fanno i nomi soliti, come Allegri, per iniziare la ricostruzione che non sarà facile. Di certo, la Roma deve vincere le due partite in casa per tornare su in classifica e senza indugio. Ora i senatori della squadra hanno il compito di stringere le fila e serrare i  ranghi. Servirebbe gente con gli attributi. Dovrebbero mettere questo cartello fuori Trigoria. Chi dovrebbe farlo, è un'altra questione. 

I Friedkin capiranno, in un modo o nell'altro, che una dirigenza competente e munita della dovuta esperienza è il primo passo per costruire un team vincente sul campo. Ora, attenzione a scegliere il nome giusto per la panchina. Non aggiungere danno al danno.


martedì 17 settembre 2024

Arriverderci, caro Dottor Alicicco

 Un altro, grande, romanista, professionista e medico eccelso, ci guarda da oggi dalla Tribuna Paradiso. Fu medico sociale valorosissimo di tante stagioni romaniste. Ci rivedremo, mitico Ernesto.


Piove anche sulla Roma calcistica

 I Friedkin sono tornati a Roma e hanno portato pioggia per tutti. Non si sa per quale motivo anche se i maligni pensano per chiedere ragione a DDR del pessimo inizio stagione della Roma. 

Nel frattempo, si sa che Saelemaekers sarà assente per almeno due mesi. Invece, la Roma deve battere l'Udinese, domenica 22 settembre, ore 18. Ma devo anche riferirvi che è partito il toto-allenatore dato che la panchina di DDR traballa di brutto. E te credo, direbbe qualcun altro. Come te credo che il giovin Zalewski ora servirebbe come il pane ma è stato messo fuori rosa in modo che i suoi legali considerano mobbizzante.

Scegliete il vostro preferito. Klopp, Allegri, Djuric, Ranieri, Pioli. In pochi mesi il ragazzo prodigio che ha ottenuto tre milioni tre a stagione è in bilico. Come al solito, forse, si tratta di un investimento sbagliato. Non nascondo che avevo una gran fiducia nel ragazzo con la vena sul collo. Un romanista vero. Ma sono un romanista vero pure io e non posso allenare nemmeno le giovanili della Roma. 

Senza patentino e senza esperienza, passare da Mourinho a un allenatore con sole 15 panchine in Serie B è fare un salto nel buio e, come si sa, il buio è freddo e fa paura. Forse è stato lanciato un ultimatum: batti l'Udinese o sei fuori. I friulani sono primi in classifica a + 7 sulla Roma. Questo il riassunto del lavoro fatto finora dalla squadra giallorossa. E a me viene da piangere. 



lunedì 16 settembre 2024

Le ultime 10 partite in Serie A: Roma da retrocessione.

 Se prendiamo le ultime 10 partite in Serie A, la Roma è purtroppo squadra da retrocessione. Le elenco: Roma-Bologna 1-3 - Napoli - Roma 2-2 - Roma-Juventus 1-1 - Atalanta - Roma 2-1 - Roma - Genoa 1-0 - Empoli - Roma 2-1 . Cagliari - Roma 0-0 - Roma - Empoli 1-2 - Juve - Roma 0-0 - Genova - Roma 1-1- 

Risultato in 10 partite: 1 vittoria - 5 pareggi - 4 sconfitte. Punti 8 (media: 0.8 a partita su 3 possibili) - reti segnate: 9 - reti subite: 13

Questi sono i numeri delle ultime dieci partite della Roma allenata da De Rossi, tra due stagioni e con una squadra rinnovata in alcuni reparti dopo il mercato estivo. Ora la Roma è sedicesima in Serie A e in piena zona retrocessione avendo fatto 3 punti in 4 partite.

Questi numeri condannano senza appello una società senza giustificazioni, che per la prima volta questa estate ha speso qualcosa come 100 milioni, quindi non è l'impegno che è mancato ma piuttosto la programmazione. Inoltre questo ruolino da depressione vera quantifica la validità di un tecnico senza esperienza. Una bandiera della Roma da giocatore che purtroppo da tecnico non trova il bandolo della matassa.

La Roma viene dal sesto posto in classifica generale nello scorso anno ma la tendenza è fortemente negativa. Dieci incontri sono una bussola sufficiente. 

Ieri De Rossi ha confessato che l'atteggiamento nel secondo tempo della squadra non dipende da una sua scelta. Quindi, i calciatori non hanno seguito le indicazioni del tecnico oppure non lo hanno potuto fare. Inoltre, sappiamo che l'intera preparazione estiva è stata basata sul progetto del 433 come modulo base ed ora, dopo le difficoltà in questo inizio stagione, si è virato sulla difesa a tre e sul 352 come modulo visto ieri.

Il tecnico sembra in confusione e sembra non avere il controllo pieno dello spogliatoio. Non ha a supporto una dirigenza efficiente o esperta, e alle spalle ha una proprietà che non è risultata capace di difendere la Roma non dalle amnesie di Giua ieri bensì dalle malefatte viste nella finale di una coppa europea.

In questa situazione serve come il pane un allenatore esperto e in grado di capire il calcio italiano. Il mio candidato è Ranieri, per restare in tale categoria. Perdere altro tempo non serve a nulla. Pensare che l'infortuno di Saelemaekers o l'inserimento di Hermoso, Hummels e Konè possa modificare questa situazione è ridicolo.

Ora dovremmo battere Udinese e Venezia ma in casa abbiamo perso dopo 60 anni contro l'Empoli. Il tempo è finito. Qualcuno in società mi ascolta?



domenica 15 settembre 2024

Squadra in zona retrocessione e perseguitata dagli arbitri: i rimedi

 Mentre scrivo queste righe, il Napoli sta vincendo a Cagliari per 3-0. A Cagliari è esordita la Roma di De Rossi  in questo campionato pareggiando a stento a reti bianche. Oggi, la Roma reduce dal mercato estivo, con i nuovi innesti, ha potuto soltanto pareggiare a Genova, per 1-1, e con un arbitraggio a dir poco dilettantesco. 

In pratica, un clamoroso rigore negato alla Roma nei primi minuti e una serie di falli non fischiati al Genoa prima della fine, aggravati da un recupero assurdo. Chi segue la Roma da anni sa benissimo che il rapporto con il mondo arbitrale è molto difficile. Ne ha fatte le spese persino Mourinho, sfiancato da decine di decisioni arbitrali contrarie. La storia della nostra squadra è piena di questi problemi. Cosa fare i n questi casi? Siamo forse l'unica formazione tartassata dal mondo arbitrale? No di certo. Potrei citarvi esempi del genere a bizzeffe in altri campionati. 

La Roma riceve sgarbi da arbitri e VAR per il semplice fatto che ha una società molto debole e dirigenti non all'altezza. Gli arbitri sono politica di Lega e AIA. Nei fatti, la Roma deve farsi sentire energicamente nel palazzo dei poteri che non la assistono mediante le vibranti proteste dei proprietari e soprattutto di dirigenti capaci che conoscono il nostro calcio. Non esiste altro sistema. Ma non basta.

Pazientemente ,va costruita una squadra robusta e tecnicamente potente. Il rispetto non si conquista solo con le proteste ma fornendo calciatori di grande vaglia al sistema calcistico del paese che ospita la squadra tartassata. 

La Roma attuale non ha titolari in grado di produrre tale rispetto. A parte qualche giovane interessante (Pisilli, Baldanzi, Soulè) la Roma ha un solo calciatore di vaglia, tal Dybala e un centravanti che potrebbe diventarlo: Dovbyk. Ha anche buoni giocatori come Svilar, Mancini, Konè. Il resto è a livello di squadre come il Genoa e lo abbiamo visto oggi.

Pensar che Angelino sia meglio di Vogliacco e N0Dicka meglio di Vasquez è una pia illusione. Pensare che Saelemaekers e El Shaarawy siano migliori di Sabelli e Aaron Martin è un'altra illusione. Come pensare che Svilar sia meglio di Gollini.

In quanto al mercato estivo, due dei rinforzi difensivi sono due svincolati: Hermoso e Hummels. E quindi, non ci siamo.

De Rossi è senza esperienza e per giunta non ha il carisma di un grande allenatore. Sta facendo l'esperienza che fece Mourinho e altri prima di lui, a Roma. Oggi, la prima espulsione e non sarà l'ultima. 

Senza una società potente e reattiva, senza dirigenti in grado di farsi sentire e senza una squadra composta da giocatori in ottima forma atletica e dotati di tecnica cristallina, la Roma soffrirà moltissimo. Importantissimo è togliersi in fretta dalla parte destra della classifica. Si può giocare in tanti modi, al calcio, ma non senza arbitri e VAR. E mentre si diventa una squadra importante, si devono avere calciatori in grado di lottare anche corpo a corpo, come accaduto oggi in certe fasi di gioco.

Se non lo avete già compreso, questo sarà un campionato tutto lotte e difficoltà. Ci vogliono atleti veri in grado di combattere assistiti da calciatori dalla tecnica cristallina. Anche domenica contro Udinese.





Genoa - Roma, pareggio deciso da Giua

 DDR presenta a Genova un 352 molto aggressivo e mobile con giocatori ben disposti in campo. Angelino completa il trio difensivo insieme a N'Dicka e Mancini. Saelemaekers e El Shaarawy sono i quinti mentre il trio di centrocampo vede Pisilli, Konè e Cristante cercare di servire la coppia offensiva Dovbyk e Dybala. Questi ultimi potrebbero regalare un rigore in favore della Roma ma il fallo netto sull'argentino in piena area non viene visto da arbitro e VAR. In realtà, la Roma si è mossa molto bene e con Dybala a tutto campo ha creato finalmente gli spazi giusti per il suo centravanti e infatti Dovbyk realizza il primo gol in giallorosso al 37^ a cui segue un lungo periodo di esame al VAR per un sospetto fuori gioco. Nel Genoa molto bene Thorsby con i suoi pericolosi inserimenti e soprattutto Gollini che, gol a parte, ha salvato almeno due palle gol clamorose. Quindi, bene la Roma, che ha dominato il primo tempo, contro un Genoa molto timido e che ha provato soltanto a replicare di rimessa.

Ripresa con l'esordio di Hermoso a causa dell'infortunio occorso a Saelemaeker alla caviglia. Il Genoa si rende pericoloso con Vitinha entrato da poco ma è Dovbyk a sfiorare il doppio vantaggio con un tiro parato dal miracoloso Gollini. anche Svilar deve basare ai tiri di Ekuban, segno che la Roma si sta disunendo. DDR manda in campo al 61^ forze fresche con Pellegrini, Baldanzi e Celik che prendono il posto di Dybala, El Shaarawy e Pisilli.

Il Genoa va avanti come può e allì80^ DDR sceglie Shomurodov al posto di Dovbyk, che appare stanco.

Poi accade una cosa semplicissima: l'arbitruccio di giornata comincia a non fischiare più i numerosi falli del Genoa che pareggia a recupero scaduto con De Winter. Vittoria letteralmente scippata alla Roma ma questo circo ridicolo è il nostro calcio di oggi. 

L'unica colpa di DDR è stata credere che il calcio sia una cosa pulita in Italia ed è stato pure espulso sulle proteste relative al calcio di punizione non dato allo scadere per un fallo netto su Pellegrini. 

La Roma non ha giocato male e forse un paio di centrocampisti di rottura al posto dello stesso Pellegrini e Baldanzi potevano fare comodo e viene da pensare al purtroppo smerciato Bove. Servivano tre punti ma l'arbitrino, Sig Giua ce l'ha veramente messa tutta. Bravo molto più del comunque combattivo Genoa. 

La Roma resta in zona retrocessione a soli tre punti e devo dire che stavolta non è tutta colpa sua. Semmai doveva chiudere l'incontro nel primo tempo.



sabato 14 settembre 2024

DDR in conferenza stampa: Zalewski è roba della società

 Ascoltato in diretta, il nostro tecnico ha confermato quel che sapevo già: l'affare Zalewski, compreso il metterlo fuori rosa, è stato deciso da una società evidentemente seccata che il ragazzo non abbia rinnovato il contratto e abbia rifiutato due trasferimenti. Da questo punto di vista, niente da dire. 

Il problema, aggiungo io, è che abbiamo, a mercato finito in entrata, un giocatore in meno. DDR ha poi commentato con calma che Dovbyk è perfettamente in grado di giocare e che ritiene il vecchio centrocampo a tre della Roma (Paredes, Cristante, Pellegrini) degno del massimo rispetto. Beato lui. 

Ora, che i tre veterani abbiano dato tanto a questa maglia, nessuno lo discute, ma che siano ancora in grado di dare tanto, a me non risulta. Anche perché vorrei sapere, da DDR, se i giocatori che ha sono forti e motivati, i due punti in tre partite non certo irresistibili, a chi li dobbiamo imputare? 

La Roma non può fare il campionato di una provinciale qualunque e trovarsi, dopo tre incontri, diciassettesima in classifica. Questa situazione andrebbe spiegata. Identica spiegazione chiedevo a Mourinho, che mi pare abbia vinto qualcosina nel frattempo, visto che in campionato non è che la Roma mouriniana abbia brillato. Nellavita, come nel calcio, contano i risultati. È una cosa crudele ma è così.

Vero che il mercato estivo ha portato alcuni rinforzi di valore. Quindi, ci sarebbe da chiedersi, e nessuna domanda del genere è stata fatta stavolta, cosa cambierà in formazione dopo il mercato estivo. Un po' di pretattica non guasta e forse DDR non avrebbe comunque risposto. Insomma: vedremo un 433 rinnovato nella sua formazione, oppure vedremo un differente modulo con nuovi innesti, come Konè e Saelemaekers? 

Sta di fatto che la Roma ha il compito non differibile, di dover vincere a Genova. Deve rincorrere molte squadre davanti a lei e recuperare la media-punti devastata dalle prime tre di campionato, dove, ricordiamolo, ha impattato con Cagliari e Juve fuori casa, perdendo clamorosamente in casa contro l'Empoli. 

Il passato è un macigno anche per DDR ma soprattutto per la Roma. Dammi i tre punti e non chiedermi niente ,si canta allo stadio...



venerdì 13 settembre 2024

La guerra del giovane Nicola nella Roma 17a in classifica

 Zalewski si impunta e non vuole andare in Turchia. voglia di libertà o forse il progetto di svincolarsi a parametro zero. Ora la società lo ha messo fuori rosa. 

Vale più il bilancio e le sue leggi perverse, al posto di un normale iter sportivo. Ovviamente, il loro dipendente DDR si è subito convinto. Questa è la proprietà americana numero due della Roma senza un gruppo di dirigenti in grado di mediarne le indubbie mancanze calcistiche. 

Ora la Roma ha un titolare in meno regolarmente stipendiato. Di tali e tante idiozie ne vedremo ancora molte fintanto che questi signori non sloggiano dalla Città Eterna. Abbiamo visto e vedremo giovani svenduti o messi all'indice per le loro stramaledette esigenze di bilancio, non temete. La parte emotiva e spirituale insita anche nel calcio non deve rimanere nel cosiddetto calcio moderno, questo è l'editto dei potenti e dei gestori del sistema.

Nonostante queste sciocchezze e balordaggini diffuse da gente ignorante e incapace, la Roma deve vincere a Genova ma chi schiererà in campo? DDR appare ancora incerto sia sul modulo ,sia sulla difesa a tre o a quattro. Dovbyk, Pellegrini e Cristante sono incerti, Le Fee continua a non essere disponibile.

Leggo formazioni fantasiose diffuse dai quotidiani. Ad oggi non so ipotizzarvi una formazione attendibile. Purtroppo, l'esigenza di battere il Genoa diventa una pia intenzione di qualche romanista di Trigoria ma sinceramente non so come sarà esplicata.

Badate bene, a dispetto delle tante castronerie sentite da radio e lette sui giornali, la qualità media del nostro organico è mediocre. A Genova, se tutto va bene, vedremo una battaglia povera di tecnica. Le nostre speranze sono legate alle sporadiche giocate di Dybala, ammesso che giochi in attesa che il gigante ucraino che fa il centravanti si sblocchi.

Senza vittoria a Genova, allarme rosso. 



giovedì 12 settembre 2024

Totti e le nostre nostalgie non fanno punti

 Come scrivevo nel post precedente, le polemiche non finiranno ma temo aumenteranno nel prossimo futuro in casa Roma. Senza una dirigenza appropriata, non si va da nessuna parte perché i dirigenti scelgono e pagano con i soldi del proprietario. La Roma non sembra avere una dirigenza appropriata.

Ho definito il mercato romanista estivo confuso e confusionario e resto del mio parere. L'attuale organico è costruito male e allenato peggio. Nasce dall'aver preso un tecnico molto inesperto e aziendalista. La mossa dei Friedkin è stata chiara: dopo il monumento Mourinho, serviva tacitare la piazza in rivolta ed è stato preso un grande ex calciatore necessariamente molto aziendalista. Chi rinuncerebbe alla panchina della Roma pagata tre milioni? 

Bene, sarebbe il massimo se la Roma avesse vinto una partita nel frattempo in questo torneo. Voglio rimanere a questo torneo dato che è il primo dove DDR ha preparato personalmente la squadra. Una sconfitta e due pareggi nel secondo anno di DDR dato che è subentrato l'anno scorso. Era un tecnico esonerato dalla Spal. La mossa dei Friedkin possiamo paragonarla a un tizio che rinunci a una Ferrari prendendosi una Panda. Vero che la Pandina può rivelarsi efficiente e portarlo ovunque con poca benzina. Ma se la Pandina va piano e non fa nemmeno le salite, allora la mossa è sbagliata. 

Non solo non abbiamo più uno dei tecnici più vincenti del mondo ma abbiamo un tecnico che non ci fa vincere una partita che è una. E parlo di questo campionato, beninteso. Qualcuno ricorda che neanche Mourinho, in campionato, ci ha portati oltre il sesto posto in classifica. Vero. Ci ha fatto vincere , praticamente, due coppe europee, quindi tanta legna in cascina. Detto questo, una società schiava dei vari accordi presi con l'UEFA per il rientro dai debiti, ora spende oltre cento milioni nel mercato. iI nuovo tecnico, chiunque sia, deve poter far meglio del sesto posto in classifica altrimenti ha due scelte possibili: essere cacciato senza mangiare il fatidico panettone; dimettersi in alternativa. 

Ci dobbiamo capire bene: la Roma viene prima di tutto e tutti. Se la Roma va male e non vince e non si qualifica almeno per la Champions, prego, la porta è quella. E vale per chiunque, bandiera o no. Ora, domenica ci tocca affrontare una provinciale a casa sua che ha già il doppio dei nostri punti ma è stata devastata dalle cessioni e ha qualche giocatore assente. Questa Roma, piena zeppa di errori concettuali in fase di mercato, magari con altrettanti assenti, deve vincere per togliersi dalle secche della bassissima classifica. Vada in panchina chi vuole ma i tre punti sono obbligatori. Segnare gol è obbligatorio. 

Nel frattempo ha parlato Totti e ha detto tante cose, lamentandosi del fatto che non lavora più per la Roma da tempo. Se ne andò sbattendo la porta con Pallotta. Il Capitano deve capire che i padroni amano essere adulati e seguiti. I padroni amano un tecnico, per esempio ,che dica che il mercato lo soddisfa anche se non è vero. E torniamo a DDR. Può dire e pensare quello che vuole ma deve portare la Roma oltre il sesto posto in classifica altrimenti non si migliora e non vedremo mai la Roma nell'Europa che conta: nonostante la dirigenza che non c'è, nonostante un mercato sbagliato e nonostante le parole dette o scritte da tutti noi che amiamo la Roma. Nonostante questo e altri blog. 

Se pensiamo che la Roma viene prima di tutto e tutti, il posto della Roma è tra le prime quattro almeno. Se De Rossi è in grado di ottenere questo risultato, lo dimostri e saremo tutti felici e contenti. Altrimenti, la strada per l'uscita la conosce anche lui. Tre punti a Genova, prego. 



mercoledì 11 settembre 2024

A qualcuno interessa la trasferta di Genoa nella Roma?

 Non so a voi che leggete queste note, ma a me sembra proprio che nella Roma siano più attenti a far quadrare il bilancio piuttosto che modificare il triste risultato sportivo conseguito finora. Al centro delle cronache c'è la trattativa per la cessione di Zalewski ovvero l'ulteriore depotenziamento della corsia sinistra romanista. Intendiamoci, non si tratta di un giocatore fondamentale ma è uno dei giovani che provengono dalla Primavera. 

Insomma, come accaduto in passato ,si cedono interi pezzi di futuro, magari per portare a Roma gente come Dahl che finisce fuori dalle liste UEFA. Una direzione certa e univoca, alla Roma, manca del tutto, almeno in senso puramente sportivo. 

Comunque, la situazione dell'organico si sta complicando. Ad oggi, Dobvyk è in forte dubbio e difficilmente potrà essere schierato contro il Genoa. Qualcuno sostiene, dalle parti di Trigoria, che De Rossi potrebbe riproporre il 433 che non entusiasmato finora soprattutto per mancanza di uomini adatti al ruolo. 

Gli innesti di Konè a centrocampo e Saelemaekers in attacco potrebbero tentare in tal senso il tecnico romanista. Ma si riproporrebbe il problema di Dybala collocato in posizione di ala che non convince affatto. al contrario, si dovrebbe applicare un modulo che esalti le doti dei giocatori migliori in organico. Meglio un Dybala come punta capace di spaziare sul fronte offensivo, quindi un 3511 oppure un 4411, o qualunque altra scelta che possa permetterci di battere il Genoa. 

Mentre il resto della Roma pensa a far quadrare i conti, qualcuno dovrà pur capire come riuscire a racimolare tre punti in Liguria.

Nel frattempo, Mourinho racconta ai media turchi dello scippo subito da tutti noi in occasione della finale persa di Europa League. E fa bene, perché ce lo stiamo dimenticando anche noi. In questo tipo di calcio si deve essere cinici e lasciare le fantasie nel cassetto dato che la Roma continua ad avere pochi amici e tantissimi nemici sia in Italia che in Europa. Un modo per restare ancorati alla dura realtà è passare in fretta dalla parte destra della classifica alla sinistra. 


Quale Roma a Napoli?

  Mentre le convocazioni per le varie nazionali fanno il loro durante questa ennesima sosta, Ranieri deve rimettere insieme i pezzi di una s...