giovedì 26 settembre 2019

Atalanta fatale, ma i rimedi?

Esattamente come l'anno scorso (3-3 stentato all'Olimpico) l'Atalanta riporta sulla Terra una Roma presuntuosa e sciatta. Fonseca l'ha detto chiaramente: superiori a noi per 70 minuti. Ora ci aspettiamo i rimedi, dopo la diagnosi. Eh, sì perché nella Roma di ieri non ha funzionato praticamente nulla. Difesa sempre in balìa dei contropiedi atalantini, centrocampo confusionario e l'unica tattica buona era palla lunga per Zaniolo e Djeko. 

Un nostro scarto, Toloi, è bastato per neutralizzare questi pericoli. Due palle gol per la Roma, ma due gol per l'Atalanta. Il problema principle è che non esiste, da noi, quel giocatore capace di ragionare nei momenti bui, impostare il gioco da dietro e servire le punte. Si chiama regista. La Roma non ce l'ha. Quando accade questo, puoi giocare con i traversoni lunghi (se hai punte veloci) oppure sulle fasce laterali. 

Ieri, nè uno nè l'altro, e la Roma è naufragata contro una squadra certamente superiore sul piano tattico ma non certo su quello tecnico. Ma non solo: gli orobici correvano il doppio di noi. La Roma è una squadra lenta, a ragionare e impostare. Solo gli strappi furiosi di Zaniolo la svegliano da un torpore forse più mentale che fisico. Non vorremmo registrare che anche questo allenatore ha difficoltà a capire la realtà che ha negli spogliatoi, prima che gli avversari. 

Buona partita per Smalling, che comunque guarda da troppo lontano Zapata infilare il primo gol. Ma è un difensore vero.

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lunedì 23 settembre 2019

La vittoria di Bologna come ricostituente

Lo dicevamo che la Roma di Fonseca cominciava a girare. La voglia di vincere di Djeko ,quel moto perpetuo di alcuni elementi, come Veretout e Pellegrini, che hanno permesso di realizzare quel cross perfetto per la zuccata vincente del bosniaco, stanno cambiandola storia di questo campionato romanista.

Fonseca ha restituito certezze, a una rosa stressata da partenze eccellenti (l'ultima quella di Manolas per Napoli) e certamente anche il buon lavoro di Petrachi ha contribuito, portando nomi non altisonanti ma estremamente utili. Il Bologna è stato battuto da una Roma in dieci che, in trasferta, avrebbe potuto lecitamente pensare a mettere in cascina il classico, buon, punticino esterno. Ma la squadra di quest'anno non vuole certezze; preferisce le rivoluzioni cruente di un gioco non ancora brillantissimo ma audace. 

E stavolta, persino la criticatissima difesa giallorossa ha collezionato complimenti, tenendo anche conto che molti affanni le sono arrivati, più che dagli attaccanti felsinei, da quel Luca Pairetto davvero disastroso. Un arbitro che è riuscito, tra l'altro, a scontentare tutti, ma che ha regalato il rigore al Bologna, e la conseguente espulsione di Mancini, e rovesciato il senso di una ventina di falli. Il Bologna gioca bene, è vero, ma la Roma si è trovata spesso a dover controbattere le strane decisioni del fischietto torinese. Resta il buon raccolto di ben tre punti, una prova ancora non perfetta ma perfettibile e i consensi che generalmente arrivano a partire dal tecnico che comincia a diventare una certezza. Era da tempo che non si vedeva tutto questo. Lo testimonia anche l'esultanza finale sotto il settore dei sostenitori romanisti. 

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venerdì 20 settembre 2019

Facile esordio in Europa League per Fonseca

La Roma di Fonseca, vince, convince e mostra anche di avere una panchina finalmente completa. Infatti, ieri, nella formazione titolare figuravano anche Spinazzola, al rientro dal lungo infortunio, e Pastore. I due non hanno deluso, anzi proprio Pastore è uscito tra gli applausi, nel secondo tempo. 

Riguardo i titolari della partita contro il Sassuolo, ieri rientrava anche Zaniolo, che ha letteralmente fatto impazzire la retroguardia turca. I difensori del Istanbul Basaksehir, non l'hanno mai visto né saputo marcare. La coppia Zaniolo-Dzeko è stata il vero fulcro del nostro gioco e Pastore, nel ruolo di trequartista al posto di Pellegrini, l'ha saputa supportare bene. Anche Cristante ha lottato come un leone contro i palleggiatori avversari.

 Punto debole, ancora la difesa, non perfettamente registrata. E' il settore dove il tecnico portoghese dovrà lavorare maggiormente. Sul fronte infortuni, si registrano ancora i problemi di Smalling, in dubbio anche per Bologna. 

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lunedì 16 settembre 2019

Dopo la sosta, rinasce la Roma di Fonseca

La sosta ci ha regalato una Nazionale in piena mancinizzazione (e positiva come non mai); il dopo-sosta ci regala una Roma finalmente inquadrata nelle logiche calcistiche del nuovo profeta del calcio nostrano di natali portoghesi. Una Roma offensiva, quella di Fonseca, votata al possesso palla e alle proiezioni del sempre-verde Kolarov, con Djeko vero artefice di ogni mossa offensiva, stavolta magicamente assistito da quel Mikhitaryan ultimo colpo di un mercato autunnale finalmente soddisfacente. 

La Roma vola in attacco, anche se stenta in difesa. Veretout ha cercato di fare da diga, insieme a Cristante (in grande spolvero, ha persino segnato il primo gol, di testa) e stavolta la retroguardia ha tenuto, tra un Fazio perennemente troppo lento e un Mancini che sta imparando i giusti movimenti ora.

 Tutti hanno lodato Pellegrini, e a ragione: è l'unico che compie la fascia verticale in mezzo al campo e cuce i movimenti di difesa con quelli offensivi, ed è chiaro, a questo punto, il motivo che ha spinto il tecnico a tenersi Zaniolo in panca. Il ragazzo è proiettato verso un futuro da attaccante puro, forse una seconda punta di grande fisicità, e per ora l 'asse Veretout-Pellegrini offre più garanzie tattiche. Ne beneficia Djeko, finalmente libero da asfissianti compiti di regia offensiva e persino Kluyvert che sta crescendo a ritmi da Champions. 

Il quarto posto è la vera chimera da realizzare anche se giovedì si parte con l'Europa League. Ne parleremo domani. Per oggi c'è da registrare la soddisfazione per il 4-2 rifilato al coraggioso Sassuolo e senza che fosse assegnato l'ingiusto rigore iniziale per il fallo su Kluyvert, che non c'era.

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lunedì 2 settembre 2019

Kalinic e Mkhitaryan alla Roma!

Il croato Kalinic arriva per un prestito di due milioni con diritto di riscatto a nove milioni. Lo ricordiamo per aver giocato, bene, nella Fiorentina e molto meno bene al Milan. Queste le sue dichiarazioni a Roma TV:

Cosa significa per te essere un giocatore della Roma?
È una bella sensazione perché sono arrivato in un grande club e sono orgoglioso di far parte di questa squadra. È un club che ha una storia importante, sono molto felice di essere qui.

Qui hai lasciato un ottimo ricordo, in particolare negli anni in maglia viola. Torni in Italia con quale obiettivo?
Avendo trascorso due anni a Firenze e uno a Milano conosco già il calcio italiano e farò del mio meglio in allenamento e in partita e spero che tutto vada bene.

L’esperienza in Spagna con l’Atletico Madrid però cosa ha aggiunto al tuo bagaglio personale?
L’Atlético è un club importante che può contare su grandi giocatori. È una squadra che lotta per i primi 2-3 posti della Liga. È un’ottima formazione che lotta per la Champions League, la Liga e la Coppa del Re. È stata una bella esperienza, non ho giocato molte partite, ma fisicamente sto bene e sono qui per migliorare e credo che quest’anno farò come due anni fa, quando giocavo più spesso.

Cosa ti aspetti da questa nuova avventura con Fonseca?
Farò tutto ciò che mi chiederà il mister, farò del mio meglio e spero che le cose vadano bene sia per la squadra sia per me.

Tra i tuoi compagni di reparto  troverai Edin Dzeko: che rappresenta per te giocare con lui?
Dzeko secondo me è una delle punte più forti nel suo ruolo, lo conosco molto bene e sono felicissimo di poter giocare con lui. Quando ero in Inghilterra, anche lui giocava in Premier, lui nel City e io nel Blackburn. Penso sia uno dei migliori attaccanti in Europa e credo che segneremo tante reti insieme. Ci aiuterà molto, perché è un grande giocatore. Abbiamo tanti giocatori forti e giovani. Quest’anno possiamo fare grandi cose in Serie A e in Europa League.

Hai un messaggio per i tifosi?
Voglio dire che farò del mio meglio in ogni partita, qualche volta andrà bene e altre no, ma l’importante sarà dare il 100% soprattutto per la squadra. Non ho mai segnato nello Stadio Olimpico quando ho giocato in Italia e adesso dovrò rimediare.

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Altro rinforzo, inaspettato, proviene invece dall'Arsenal: è arrivato anche Mkhitaryan.
L’AS Roma ha pubblicato sul suo sito di aver acquistato dall’Arsenal a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2020, i diritti alle prestazioni sportive di Henrikh Mkhitaryan, a fronte di un corrispettivo fisso di 3 milioni di euro.
Il giocatore ha 30 anni e può giocare in ogni posizione della trequarti. In Premier League ha collezionato 78 partite, con 13 reti e 14 assist. 

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Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...