giovedì 28 aprile 2022

Leicester - Roma 1 -1

 3-5-2 scolastico di Mourinho contro un buon Leicester, dal gioco molto ordinato e schematico ma che non riesce mai a liberare Vardy per il tiro. La Roma schiera Zaniolo accanto ad Abraham e specie all'inizio è proprio il giovane romanista a combattere corpo a corpo sul settore destro, dove Karsdorp è troppo impreciso nelle ripartenze. 

Abraham si fa notare più in difesa che come centravanti e allora per il vantaggio deve pensarci l'ottimo Zalewski dall'altra parte, che smista per l'accorrente Pellegrini al 15^ che fa passare la palla tra le gambe di Schmeichel. L'unico tiro in porta della Roma nel primo tempo ma decisivo.

Da parte loro, gli Inglesi impegnano Rui Patricio specie con Maddison ma la coppia Smalling-Mancini mette toppe ovunque e alla fine il vestito tiene almeno per la prima parte di gara. Bene Pellegrini, Smalling, Mancini e Zalewski; nel Leicester, ottimo Maddison.

Ripresa con molte schermaglie a centrocampo e poche emozioni. Al 54^Mkhitaryan si lascia cadere a terra e sembra lasciare il campo a Veretout a causa di un infortunio alla coscia ma Mourinho ferma la sostituzione. Un paio di minuti dopo, l'armeno deve uscire.

Il Leicester è pericoloso soprattutto sugli angoli ma la Roma fatica non poco a uscire. Al 65^ da un corss sulla sinistra, Lookman riesce a pareggiare. Il risultato è giusto. 

Al 68^ Zaniolo, ammonito, lascia il campo a Sergio Oliveira. 

Attacca solo il Leicester,ormai,  ma in contropiede, al 79^, Abraham riesce magicamente a far tirare Oliveira con parata del portiere danese. 

Entano anche Felix e Vina al posto di Zalewski e Pellegrini. 

La Roma tiene il campo con grande energia e allora finisce in pareggio una partita molto equilibrata con un Leicester che ha dato tutto.

Nella Roma ottimi Smalling, Ibanez, Pellegrini e Zalewski. Leicester che ha basato tutto sul dinamismo di Maddison e Lookman.

RUI PATRICIO - 7 Para due dei tre tiri complessivi del Leicester.

KARSDORP - 5 Corre ma non azzecca un passaggio.

ZALEWSKI - 7 Merito suo lospunto per il gol del vantaggio. Classe e dinamismo.

SMALLING - 7 Prende botte ma il suo uomo, il centravanti avversario, non la prende mai.

MANCINI - 7 Attivo sopratutto quaqndo c'è da mettere il fisico in area.

IBANEZ - 7 Una delle migliori prestazioni stagionali del brasiliano, attivo e grintoso.

CRISTANTE - 7 Tatticamente sta diventando un punto di riferimento.

MKHITARYAN - 6 Esce troppo presto per un ifnortunio muscolare. Meno preciso del solito nei passaggi.

PELLEGRINI - 7 Importantisismo peri lgol del vantaggioe per il costante punto di riferimento in avanti.

ZANIOLO - 5 Più forza che dinamismo, più grinta che classe. Per essere una seconda punta il ragazzo non segna mai.

ABRAHAM - 6 nno asegna ma combattecome u nleone. Ammonito nel primo tempo risulta frenato oltre misura.

MOURINHO - 7 Lucido, mette i ncampo la migliore formazionme possibile. Forse un po' lento nelle sostituzioni quando la Roma era ancora in vantaggio, nel secondo tempo. 

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mercoledì 27 aprile 2022

Conferenza Mourinho

 

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Leicester - Roma domani alle 21

 

 Roma ha un appuntamento in Gran Bretagna. Unica italiana a gareggiare ancora nelle coppe, ecco che domani sera, ore 21, affronterà il Leicester City allo Stadium. 

Leicester è una città inglese nelle Midlands orientali, posta sulle rive del fiume Soar. In Premier è attualmente al decimo posto della classifica. 

Gli ultimi risultati l'hanno vista perdente contro il Newcastle e pareggiare contro Eventon e Aston Villa.  

La Roma dovrebbe affrontare gli inglesi sul loro campo con il solito 3-4-2-1, e il dubbio se rischiare le due punte di ruolo (quindi Zaniolo accanto Abraham) oppure inserire due trequartisti come Pellegrini e Mkhitaryan dietro il centravanti inglese. 

Carlos del Cerro Grande sarà il poco gradito arbitro che dirigerà la gara. Tra gli inglesi, se entreranno in campo con il 4-1-4-1, vedremo comandare l'attacco il noto centravanti Vardy (10 reti finora in campionato) oltre a Castagne, altro voto noto in quanto ex laterale dell'Atalanta. 

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domenica 24 aprile 2022

Una piccola squadra che si crede grande

 L'ennesimo, impietoso, confronto con l'Inter rafforza soltanto le mie personali certezze sulla Roma. Nessuna somiglianza con quanto di bello ricordiamo delle squadre precedenti, o dei calciatori precedenti. La Roma di oggi, guidata da un tecnico che cerca pazientemente di costruire qualcosa, è soltanto una piccola formazione che talvolta si immagina grande, a torto.

La cifra tecnica di questa squadra è pari allo zero matematico. La cifra atletica è leggermente superiore. Tatticamente, c'è qualche miglioramento in quanto si cerca di applicare sul campo quanto predica Mourinho. 

Lo scrivo da mesi: senza acquisti poderosi e mirati, questa formazione non crescerà mai. C'è da stupirsi che sia al quinto posto in campionato, a soli 5 punti dalla Juventus, nettamente superiore in quanto a organico.

In realtà, questo gruppo che allena Mourinho, è andato oltre le proprie possibilità. Quel che mi preoccupa è sentire che si cerca di cristallizzare pezzi che stanno cedendo nel mosaico attuale, come rinnovare il contratto a giocatori anziani e perdurare il rapporto con elementi che starebbero meglio altrove.

Tutto cià equivale a perdere risorse che potrebbero essere investite meglio.

Alla Roma manca un grande difensore centrale, un regista, un centrocampista di grande visione e fisicità e la seconda punta da affiancare ad Abraham. Quattro elementi da reperire subito e che si potrebbero trovare tra i molti esuberi o tra i calciatori in scadenza.

Ho già parlato dei giocatori in prestito che potrebbero fornire qualche introito ma certamente anche tra gli attuali titolari c'è molto da sfoltire. Almeno mezza squadra. 

Servirebbe un direttore sportivo vero ed esperto. Sarebbe meglio restituire il ruolo di general manager a Mourinho che in inghilterra lo ha già fatto.

Crescere vuol dire rinnovare le proprie certezze ma anche demolire le garanzie preesistenti. Senza rinunciare a qualcosa, difficilmente l'attuale proprietà mobiliterà economie sufficienti. La dirigenza è fondamentale specie quando si deve porre rimedio a qualche problema. E la Roma non pare fornita da questo punto di vista. 

La mia preoccupazione principale è proprio questa. Per questo motivo è urgente affidare agli elementi di maggior spicco la gestione della baracca e Mourinho è adattissimo anche a questo per i numerosi contatti esterni che ha sempre avuto.

Come pure sarebbe confortante riportare a casa persone come Totti e Daniele de Rossi.

Questa stagione deve concludersi con qualche medaglietta da appuntare su un vestito corto e logoro. La qualificazione per l'Europa che conta potrebbe restituire certezze come pure un'eventuale vittoria nella coppa più piccola che l'UEFA si è inventata. L'ostacolo Leicester sembra fatto apposta. Tra 4 giorni, alle 21, saremo lì a giocarci la coppa. Un 4-2-3-1 senza troppi fronzoli ma che riacquisterà proprio Vardy contro di noi.

Servirà attenzione e lucidità per non farsi male in Inghilterra per poi cercare la qualificazione qui a Roma.

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sabato 23 aprile 2022

Inter - Roma 3 -0

 Roma in campo con un centrocampo foltissimo dato che El Shaarawi gioca al posto di Zaniolo e Mkhitaryan è a centrocampo insieme a Sergio Oliveira. 

Solo l'Inter in campo fino al 29^ quando su rimessa di Handanovic segna Dumnfries, con l'ingenuità in marcatura di Zalewski. Poco prima, Mancini aveva mandato di testa fuori un angolo di Pellegrini. 

L'inter era stata pericolosa anche con un tiro da lontano di Calhanoglu, parato a stento da Rui Patricio. Roma troppo timida davanti all'Inter che sembra giocare al gatto con il topo. 

Non è solo questione di schieramento ma anche di cifra tecnica troppo squilibrata in vantaggio dei milanesi nerazzurri. L'inter continua a fare quel che vuole in campo e Brozovic raddoppia al 39^. Come spesso accade, la difesa della Roma è da operetta ma un centrocampo senza lottatori è uno spasso per gli interisti. 

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Sarà destino ma il buon Mourinho fornisce sempre il peggio di sé contro la sua squadra del cuore. Da qui fino al termine del primo tempo, la Roma continua a guardare l'Inter attaccare. Deprimente.

Prima frazione con l'inter nettamente superiore e la Roma che ha provato a reagire con qualche iniziativa di Pellegrini e Mkhitaryan, l'unico a provare a tirare verso la porta. 

Ripresa con Pellegrini che cerca di farsi vedere in avanti ma è Lautaro, su angolo, a chiudere la partita al 52^. Se pensate che alla Roma manchi la grinta, siete in errore: gli manca praticamente tutto contro squadre come l'Inter.

Veretout rileva Pellegrini, uno dei pochi a suonare la carica nella ripresa, predicando nel deserto.  Entra anche Carles Perez. 

Al 77 entrano per la comparsata del giorno anche Shomurodov e Vina. 

All'84^, una costruzione Shomurodov-Karsdorp permette a Mktaryan di scagliare il tiro dal centro dell'area per il 3-1.

Roma praticamente inesistente davanti a una corazzata come l'Inter, non avendo né la cifra tecnica sufficiente a tenere il campo, né la velocità o la propensione a mostrare i denti agli avversari più dotati nell'arte pedatoria. Una squadra che ha bisogno di inserire almeno 4 campioni rodati e non certo le mezze figure provenienti dalle sessioni invernali dei mercati tipici degli orizzonti italici delle squadre che sono a sud di Milano. 

L'Inter ottima con la difesa nettamente superiore alla media, Barella dappertutto e la classe di uomini come Dunfires e Calhanoglu. Contro la Roma, quest'anno, poco più di un buon allenamento. 

Mourinho omaggiato dai tifosi della sua squadra del cuore e non è neppure colpa sua se la nostra proprietà continua a pensare di poter fare calcio in Italia con mezzi calciatori che spariscono dal campo ogni volta che incontrano le milanesi soprattutto a San Siro ma non solo.

RUI PATRICIO - 6 L'unico incolpevole, prende un paio di palle pericolose.

KARSDORP - 5 Quando non ha la forza di spingere, come difensore fa pietà. Aiuta Miki a segnare il gol della bandiera.

ZALEWSKI - 5 il più giovane non morde più di tanto contro i colossi nerazzurri.

SMALLING - 5 Cerca di mettersi al centro ma è dai lati che arrivano i gol avversari.

IBANEZ - 4 Non ne azzecca una. Fatale confrontare i nostri difensori con gli interisti.

MANCINI - 5 Stecca la partita come i compagni. Di testa, sfiora il gol nel primo tempo.

SERGIO OLIVEIRA - 4 Un gattino spaurito.

MKHITARYAN - 5 L'unico che poteva coadiuvare Pellegrini. Non basta il merito di tirare verso la porta nel primo tempo e di segnare nel secondo a partrita finita.

PELLEGRINI - 5 Prova a predicare nel deserto. Dovrebbe fare di più ma nel nulla degli altri meriterebbe quasi la sufficienza.

EL SHAARAWI 4 Quando non subentra in corso d'opera, errato pensare che da titolare dia qualcosa di meglio.

ABRAHAM - 5 Isolato là davanti, miagola invece di ruggire.

MOURINHO 4 Stenta di brutto proprio contro la squadra che ha il pubblico che lo ama appassionatamente. Forse si emoziona anche lui perché la squadra schierata nel primo tempo non aveva capo né coda. 

giovedì 21 aprile 2022

Calendario da brividi per la Roma. Oggi la Città Eterna è in festa.

 

Oggi si festeggia la festa di Roma, Città Eterna. Secondo la tradizione, oggi, nel 753 a.C., Romolo tracciò i confini delle città alle pendici del Colle Palatino.

Nessuno ci dice che oma non torni ad essere quel che è stata.

Per ora, dobbiamo occuparci di altri problemi.

Mourinho deve tirare fuori quel che ancora non ci ha mostrato perché la Roma è alle soglie di un ciclo terribile: l'Inter a Milano, sabato alle 18. Poi, la trasferta contro il Leycester, giovedì prossimo, alle 21. Il trittico che deciderà l'esito della stagione in corso, si concluderà domenica, primo maggio, in orario ancora da definire, contro il Bologna all'Olimpico. 

Quindi, Inter e Leycester nel giro di 4 giorni per la Toma che mostra segni di ripresa confortante ma che probabilmente molto di più non potrà dare.

Spinazzola sta rientrando ma in incontri decisivi come quelli che attendono la truppa di Mourinho, non pare il caso di provarlo. Zaniolo sta invece ritrovando la forma migliore e si vede, con assist e gol determinanti.

Persino la difesa sta ricevendo complimenti ed elogi forse eccessivi. Il vero problema della Roma rimane un centrocampo mal assortito e soprattutto troppo povero tecnicamente. il vero fulcro del gioco che dev'essere ricostruito con un mediano efficiente e un regista vero. 

I nomi del mercato che sarà, inutile immaginarli oggi: le forze che potranno venire a rinforzare l'attuale organico dipendono dal piazzamento finale. Ecco per quale motivo, la Roma deve centrare il quarto posto in campionato, o al limite, l'Europa League che consente incassi europei di tutto rispetto per un bilancio che non è allegro. 

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Per la trasferta di sabato, si sa che l'Inter deve vincere per la lotta scudetto. La Roma non può perdere perché è a cinque punti dalla Juventus. 

Mourinho sta pensando alla Roma che scenderà in campo a San Siro, con Oliveira confermato insieme a Cristante. Se sarà ancora 3-4-2-1. Fuzato e Zaniolo salteranno la sfida per squalifica, quindi, rivedremo Pellegrini e Mkhitaryan a rifornire lo scatenato Abraham.

L'Inter dovrebbe schierare Dumfries e Djeko rispetto la formazione che ha affrontato il Milan in Coppa italia. 

lunedì 18 aprile 2022

Napoli - Roma 1 -1

 Napoli con Meret in campo, la Roma è quella annunciata. Il Napoli parte alla grande, seminando il panico nella difesa romanista con Insigne e Lozano. Proprio su Lozano, Ibanez fa rigore al 10^ minuto che Napoli trasforma in vantaggio  con Insigne. La Roma affida le ripertenze al solo Zaniolo murato da Koubaly. 

Il Napoli cerca il raddoppio ma Lozano perde progressivamente vigore e se pure Anguissa risulta sempre libero di impostare, non riesce mai a trovare il raddoppio.

Ripresa con Cristante che lascia il posto a Mkhitaryan. Dopo 5 minuti anche Lobotka deve uscire per un infortunio. Il Napoli impegna Rui Patrizio soprattutto da lontano. Al 74 entrano El Shaarawy e Veretout. Subito dopo, Zaniolo viene falciato in area da Meret che comunque tocca prima il pallone. Il VAR va a farsi una passeggiata ma si sa che per la Roma è un minus e basta.

Ultimi cambi per la roma: Carles Perez per Mancini e Felix per l'infortunato Zaniolo. Su azione insistita sulla destra e cross di Pellegrini, Abraham lascia pèer l'accorrente El Shaarawy che pareggia il conto al primo minuito di recupero degli 8 comncessi da Lo Bello. 

La partita finisce in questo modo e per la Roma è un punto guadagnato. Mourinho ha pareggiato la partita con i cambi effettuati e non è la prima volta. Napoli meglio nel primo tempo, la Roma ha praticamente dominato il secondo. Pareggio giusto.

Per la Roma, sugli scudi Smalling, Pellegrini e El Shaarawy, entrato alla grande e autore del pareggio.

Per il Napoli, Koubaly su tutti, poi Lobotka e Meret. 

RUI PATRICIO - 7 Prezioso sorpattutto nel secondo tempo quando il Napoli ha cominciato a impegnarlo da lontano. 

KARDORP - 6 La solita spinta nel primo tempo, nella ripresa tende a difendere.

ZALEWSKi - 7 Uno dei migliori fintanto che non esce. Prezioso soprattutto nella spinta.

IBANEZ - 6 Un voto in meno per il rigore un po' ingenuo su Lozano.

SMASLLING - 7 Cancella Osimeh.

MANCINI -7 Ottimo e usa il fisico come si deve.

SERGIO OLIVEIRA - 6 Smista un migliaio di palloni, ma è sempre un po' troppo lontano dall'area avversaria.

PELLEGRINI - 7 Uno dei più lucidi a cercare sempre la profondità. Ultimo colpo di testa per far sudare Meret, alla fine degli 8 minuti di recupero.

CRISTANTE - 6 Un po ' troppo ingessato. Mourinho lo sostituisce nella ripresa per cercare profondità con Mkhitaryan.

ZANIOLO - 6 Lotta come un demonio ma non trova mai il tiro

ABRAHAM - 7 Prezioso come un gioiello il colpo che smarca El Shaarawy per il pareggio.

MOURINHO - 8 Risolve una sfida delicatissima con i cambi. E la Roma, finalmente, ha anche una panchina da sfruttare. 

Sono entrati anche Mkhitaryan, El Shaarawy, Felix, Veretout, Carles Perez.

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domenica 17 aprile 2022

Napoli - Roma le formazioni

 La Roma è a Napoli per la partita di oggi pomeriggio. Mourinho conta sul rientro di Pellegrini e l'ottima forma di Zaniolo e Abraham. Dovrebbe schierare questa formazione: 

Rui Patricio; Smalling, Ibanez, Mancini; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Pellegrini, Zalewski; Zaniolo; Abraham. 

Potrebbe verificarsi il ballottaggio tra Mkhitaryan e Oliveira.

Napoli con Ospina; Zanoli,  Rrahmani,  Koulibaly,  Mario Rui;  Anguissa,  Lobotka,  Fabian Ruiz,  Lozano,  Osimhen, Insigne. 

Arbitrerà di Bello con Di Paolo al VAR. 

Visibile su DAZN a partire dalle 19.

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sabato 16 aprile 2022

Napoli - Roma grande occasione per entrambe

 La partita che si giocherà a Napoli lunedì prossimo, alle ore 19, rappresenta una ghiotta occasione per entrambe le formazioni: la squadra di casa, con una vittoria, limerebbe il distacco nei confornti della capolista Milan oggi a soli 5 punti. 

La Roma, invece, oggi al quinto posto, con una vittoria si porterebbe a sole tre lunghezze dal quarto posto, occupato dalla Juventus. Ecco che quindi lo scontro del San Paolo racchiude elementi di classifica determinanti per le due formazioni.

La confortante prestazione contro il Bodo restituisce a Mourinho la forza e l'esplosività di Zaniolo finalmente importante anche in zona gol. 

Dovrebbe rientrare anche Pellegrini pertanto il modulo sarà il solito, con la presenza di due trequartisti dietro una punta o un solo trequartista dietro la coppia Abraham-Zaniolo.  In formazione anche l'immancabile Rui Patricio; il terzetto difensivo Mancini, Smalling, Ibanez, con il terzetto di centrocampo Cristante -  Mkhitaryan - Pellegrini dietro Zaniolo-Abraham in attacco.

Napoli con i soli dubbi legati all'assenza di Petagna e Meret. Arbitrerà Di Bello e la sfida sarà visibile su DAZN.

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giovedì 14 aprile 2022

Roma - Bodo 4-0

 Roma che scende in campo molto aggressiva: il 3-4-2-1 di Mourinho vede a centrocampo Mkhitaryan con Zaniolo e Pellegrini a rifornire lo scatenato Abraham. 

Il centravanti inglese apre la serata con un gol di rapina, al 5^ minuto su idea di Zaniolo. Il raddoppio di una Roma arrembante arriva al 23^: l'avanzata verticale di Abraham continua con un tocco per Pellegrini che prolunga per l'inserimento vincente di Zaniolo  che supera anche il portiere. 2-0 meritatissimo per la squadra di casa, con i norvegesi che sanno solo subire. 

Il 3-0 arriva puntualissimo al 30^: stavolta Zalewski si guadagna gli applausi della tribuna con una fuga devastante che serve ancora Zaniolo per la sua doppietta. Roma che domina.

Il Bodo, prima del fischio centrale troverà modo di tirare solo con Vetlesen, al 26^. Molto poco per una squadra che faceva abbastanza paura con il suo dinamismo e i contropiedi ficcanti delle sue ali. Stasera, invece, le corsie esterne sono dominate da Karsdorp e Zalewski.

A inizio ripresa, quarto minuto, Zaniolo segna la quarta rete per la Roma, oltre a definire la sua prima tripletta europea e chiudendo definitivamente il conto.

Le squadre ormai passeggiano in campo e Zaniolo - Pellegrini escono per crampi. Al loro posto Felix e Sergio Oliveira. 

Si giochicchia da porta a porta per cinque minuti, poi escono anche Zalewski, Mkhitaryan e Abraham per Veretout, Carles Perez e Maitland Niles.

La Roma ha fatto  il suo riportando la giusta distanza tra lei e il Bodo. La vittoria costruita nel primo tempo, è frutto di una forza morale e di una tenacia che raramente abbiamo visto quest'anno. Il Bodo, semplicemente, è stato annullato in ogni zona del campo.

La Roma va avanti nella sua competizione europea e lo fa con grande forza.

RUI PATRICIO - 6 Solo una parata su tiro di Vetlesen, anche telefonato.

KARDORP - 8 Un treno rapido sulla destra. 

ZALEWSKI - 7 Sta crescendo in modo esponenziale. La fuga per servire Zaniolo in occasione della terza rete è una delle sue più blle azioni di questa stagione.

SMALLING - 7 domina l'area e non concede nulla.

IBANEZ - 7 Ringhia su Solbakker e lo cancella dal campo. 

MANCINI - 7 Uomo ovunque, peccato per il giallo.

CRISTANTE - 8 Una delle partite più efficaci tanto in fase di rottura che per i molti suggerimenti. 

MKHITARYAN - 7 Duetta con Pellegrini e Crisante e per il Bodo non c'è scampo.

PELLEGRINI -7 Perfetto negli inserimenti e nei suggerimenti.

ZANIOLO - 8 Tripletta europea per un rientro finalmente degno di lui.

ABRAHAM - 7 Sempre lì davanti a pungere, a correre a lottare. Segna il primo, importantisismo, gol.

MOURINHO - 7 Mette in campo una formazione aggressiva, dominatrice, schiacciante. Quel che chiedevamo a lui.

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martedì 12 aprile 2022

Una stagione da decidere per la Roma

 La stagione romanista prosegue tra alti e bassi, ma ancora non è possibile stilare un bilancio neppure parziale. Troppo dipende dal piazzamento in campionato, e la doppietta ottenuta stracciando la Lazio e battendo, seppur con molta fatica, la Salernitana, inducono a pensare che anche il quarto posto non sia irraggiungibile. Molto dipende dalla Conference. Vincere questo trofeo porterebbe la Roma automaticamente a disputare la Europa League il prossimo anno e sarebbe un'ottimo inizio di trittico per Mourinho. Necessario segnare due gol al Bodo senza subirne. 

I Norvegesi hanno dimostrato di saper stare in campo e di poter offrire un calcio sicuramente più che decente. La Roma, da parte sua, finora non è mai riuscita a batterli in tre incontri ma stavolta dovrà farlo e con il doppio scarto. 

Giocheranno i migliori disponibili, probabilmente anche Zaniolo ma Mourinho dovrebbe ritoccare un modulo, il 3-4-2-1 considerato più che affidabile. Il duo Pellegrini-Mkhitaryan offre doti di palleggio e tiro che la potente azione di Abraham fa risaltare. 

Zaniolo potrebbe anche subentrare in uno dei tre ruoli dell'attacco a partita iniziata, dunque, per sfruttare la sua potenza quando gli avversari saranno già porvati da un tempo di gioco. Più difficile che possa rientrare Mancini e quindi tra i difensori dovrebbe tornare Kumbulla che sembra rinfrancato e sicuramente migliorato dal punto di vista della continuità di gioco. 

A centrocampo, il duo  Cristante Sergio Oliveira dovrebbe essere confermato. gl iavversari ritroveranno Solbakker, che pare interessare anche la Roma, il trequartista tutto tecnica e movimento.

Si preannuncia una partita nervosa, invelenita dalla polemica tra Nuno Santos e l'allenatore avversario, finita per ora con la squalifica di entrambe. 

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domenica 10 aprile 2022

Roma - Salernitana 2-1

 Roma in campo con El Shaarawy a sinistra e Mkhitaryan dietro la coppia Felix-Abraham. Salernitana con Ribery. Grande confuzione in casa giallorossa, con il gran gol di Radovanovic che segna su punizione al 22^. 

Non viene concesso il rigore per un contatto in area tra Obi e Mkhitaryan, poi viene corretto al VAR in semplice punizione il fallo di Gyomber su Felix. 

60.000 spettatori non meritano il massimo dell'impegno dei romanisti contro la già condannata Salernitana e il primo tempo termina sul vantaggio per i campani. Pesa la ruggine nelle gambe per latrasferta contro il Bodo.

Zaniolo in campo, nella ripresa, al posto di Kumbulla. Il suo tiro, al 56^, è l'unico squillo di una formazione confusionaria che cerca di portarsi avanti.

Al 59^ Felix di testa si mangia un gol davanti a Sepe.

Nella Roma entrano anche Zalewski e Shomurodov. Rui Patricio salva un già fatto al 72^.

Subito dopo, Veretout sostituisce Cristante ed entra anche Carles Perez per gli ultimi assalti della Roma.  Ed è proprio lo spagnoòp che con un tiro da trenta metri fa pareggiare la Roma a dieci dal termine.

Smalling sugli esiti di una punizione, completa il sorpasso all'84^

Da registrare un gol mangiato da Zaniolo su suggerimento di Shomurodov ormai al 91^. Finisce così una partita antipatica, dura, che la tigna stavolta ha saputo ribaltare, con i cambi giusti ordinati da Mourinho per portare freschezza in una formazione provata dallo scontro di giovedì in Norvegia.

Nella Roma ottimi Smalling, Mkhitaryan e Carles Perez entrato solo per pareggiare con un tiro fulminante. Nella Salernitana, Koubaly su tutti. 

RUI PATRICIO - 6 Merito enorme di non far prendere il gol del 2-0.

KARSDORP - 6 Spinge quel tant oche può ma si vede che non è al 100%

EL SHAARAWY - 5 Non riesce a fornire i lconsueto apporto di classe e non supera mai l'uomo. Molto meglio il subentrante Zalewski.

IBANEZ - 6 Controlla Djuric e si spinge in avanti rabbia. 

KUMBULLA - 6 No deve neppure agitarsi più di tanto. Mourinho lo sostituisce per far entrare Zaniolo.

SMALLING - 7 Preziosissimo negli anticipi di testa e nel gol del soprasso da vera seconda punta.

CRISTANTE- 6 Molto stanco, cerca di impsotare l'azioenm pèartendo da dietro con risultati altalenanti.

SERGIO OLIVEIRA - 6 conquista più palloni di quanti ne imposti con successo

MKHITARYAN - 7 Faro offensivo della squadra e capitano di giornata.

FELIX - 5 Troppa confusione dovuta agliardori giovanili.

ABRAHAM - 6 Non efficace coma la solito ma ci mette i lfisico in ogni parte del campo contro i rocciosi uomini di Nicola. 

Sono entrati anche Zalewski, Zaniolo, Veretout, Carles Perez, Shomurodov

MOURINHO - 7 Cambi provvidenziali, stavotla non sbaglia nulla in una partita dove l'avversario cerca di confondere le acque come può con una squadra già condannata.

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sabato 9 aprile 2022

Roma - Salernitana da record

 Si calcola in numero di 62000 presenze la partita che vede all'Olimpico la Roma affrontare la Salernitana, ore 18, per una partita importantissima in vista del tentativo di conquistare il quarto posto in campionato. 

 

La Juvenus ha vinto a Cagliari, pertanto la Roma non può perdere terreno e deve battere la squadra campana. Potrebbe tornare, almeno in panchina, Spinazzola. 

Dovrebbe tornare anche Zaniolo. Assente invece Mancini e in dubbio il centravanti Abraham, il giocatore più in forma in questo momento oltre che il fiore all'occhiello dei Friedkin per un mercato comunque dimostratosi insufficiente. 

Pellegrini sarà assente per squalifica.  La Roma potrebbe schierare il solito 3-4-2-1 con Smalling, Ibanez e Kumbulla, oltre a Karsdorp e Zalewski sulle corsie esterne. I due centrocampisti saranno Cristante e Sergio Oliveira e Zaniolo e Mkhitaryan potrebbero appoggiare Felix in avanti. Qualche speranza di giocare anche per il rientrante Veretout.

La Salernitana, con il solito 3-5-2 che non vedrà la presenza né di Ribery, né di Fazio e Bonazzoli, questi ultimi squalificati. Non saranno della partita neppure gli infortunati Perotti, M. Coulibaly e Mousset.

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giovedì 7 aprile 2022

Bodo - Roma 2-1

 Roma in campo con Kumbulla al posto di Smalling e Zalewski sulla sinistra nel 3-4-2-1 di giornata. Abraham, da solo, impegnerà la difesa del Bodo per tutto il primo tempo. 

Spesso si vede Pellegrini quasi nel ruolo di seconda punta, con Mkhitaryan molto indietro a cercare di impostare. 

Il Bodo cerca di metterla sulla corsa, come suo stile, ma il muro centrale romanista regge e anzi è Abraham, al 37^, a costruirsi una palla magnifica con una finta sui centrali avversari con il portiere che esce a tu per tu e devia in angolo. 

Al 43^, su azione di Sergio Oliveira, e assist di Mkhitaryan, Pellegrini, sulla sinistra del nostro attacco, lascia partite un tiro tra primo palo e portiere e porta in vantaggio meritatamente la Roma.

Ripresa con la Roma che si siede e il Bodo che spinge fino a pareggiare, al 55^, con un tiro di Saltnes che non appare certo irresistibile e una mezza papera di Rui Patricio. 

Mancini e Sergio Oliveira sbrogliano con le buone o le cattive due situazioni pericolose in area con la Roma che continuaa soffrire le folate offensive delle ali del Bodo..

Al 64^ Mourinho manda in campo Vina e Shomurodov al posto di Zalewski e Mkhitaryan. Tre minuti dopo, Smalling, non al meglio ,deve prendere il posto di Mancini per un leggero infortunio.

Pellegrini e Abraham cercano di impensierire Haikin con due tiri da lontano.

Basta un cross su punizione dalla destra, dopo un fallo inutile di Vina, e il Bodo ribalta il risultato all'88^ segnando di testa con il piccolo Vetlesen. 

Altra sconfitta esterna per la Roma di Conference contro il Bodo che si conferma una vera bestia nera per i giallorossi che hanno manifestato la grande colpa di non riuscire a correre, come i padroni di casa, per due tempi.

 In questo stadio, la cifra tecnica superiore, poi non di molto, a favore dei romanisti non basta. Nella Roma bene Pellegrini e Mkhitaryan, nel primo tempo; nella ripresa, tutti sotto la media con Shomurodov e Vina che peggiorano la situazione invece di apportare qualcosa di nuovo una volta subentrati. Nel Bodo, tutti sopra la media, con la difesa ottima e ali che la Roma si sogna.

RUI PATRICIO - 4 Pesa la papera sul gol del pareggio del Bodo.

KARSDORP - 4 Sparisce nella ripresa.

ZALEWSKI - 5 Spinge dalla sua parte ma deve formarsi il fisico per giocare in Europa.

IBANEZ - 5 Come gli altri, sparisce  nella ripresa.

MANCINI - 5 Esce per un infortunio ma fatica come gli altri.

KUMBULLA - 5 Regge bene ma solo per il primo tempo.

CRISTANTE - 4 Neanche il fisico nella ripresa.

SERGIO OLIVEIRA - 4 Idem

MKHITARYAN - 5 non può giocare solo un tempo.

PELLEGRINI- 6 Voto di fiducia per il gol stupendo. Uno come lui dovrebbe prendere per mano la squadra soprattutto quando le cose vanno male.

ABRAHAM - 4 Sparisce come gli altri nella ripresa e non tira mai. 

MOURINHO -4 Uno come lui non può perdere due partite su due in Norvegia, fosse anche contro l'Arcangelo Gabriele. Il Bodo gioca meglio per tutto l'incontro e paga un sesto di ingaggi rispetto la Roma. Squadra da rifondare, la nostra, e lo scrivo spesso, ma il tecnico non può sempre salvarsi dalle critiche che riguardano l'intero organico.

Ciao, Emiliano

 Il 7 aprile 2022 è venuto a mancare Emiliano Mascetti. Ex giocatore, dirigente sportivo dell'era Viola nella Roma, era un grande amico del nostro club. 

Con il Verona, vinse da dirigente lo storico, unico, scudetto conquistato da quella squadra, con Bagnoli tecnico, nel 1984-85, poi si traferì alla Roma di Dino Viola, indimenticabile presidente del secondo scudetto, restando fino al 1996. 

 Mostra immagine originale

 

Formazioni di Bodo - Roma

 La Roma affronta il Bodo, in Norvegia, in uno stadio freddo e glaciale che ricorda bene l'umiliante 6-1 inflitto ai giallorossi nel girone di qualificazione.

Stavolta, non è tempo per esperimenti e la squadra che scenderà in campo, alle 21, probabilmente, sarà:

Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.

Il Bodo potrebbe schierare:

 
Haikin; Sampsted, Moe, Høibråten, Wembangomo; Hagen, Vetlesen, Saltnes; Solbakken, Espejord, Pellegrino. All.: Knutsen

Da risolvere il dubbio Solbakken, influenzato, che interessa la Roma, si spera per un ruolo da panchina.

Zalewski ha quindi vinto il ballottaggio con Vina, ma è comunque la posizione meno sicura dello schema proposto, sempre salvo infortuni in fase di riscaldamento. Zaniolo non è neppure partito  per la trasferta al freddo e quindi è rimasto a Trigoria.

Il mercato continua a occupare la mente di tutti, tifosi compresi, con mezza Roma che risulta sul mercato, in attesa di offerte, il che conferma che non ci saranno molti fondi freschi da utilizzare per l'indispensabile rafforzamento della rosa.

La maggior parte di opinionisti e tifosi teme proprio che la società intenda affrontare il prossimo mercato esclusivamente utilizzando i ricavi dalle cessioni e comunque in base al campionato europeo a cui parteciperà la Roma che, ovviamente, con queste premesse faticherà non poco a risalire nelle quotazioni del suo livello. Mourinho non basta, in questo senso, anche se stasera ci si augura che potrà dimostrarsi determinante per superare un ostacolo comunque non facile.

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mercoledì 6 aprile 2022

Dolce primavera ma la Roma deve correre iniziando dalla Norvegia

 Inizio di primavera impegnativo per la Roma: il Bodo, domani, ore 21. Rientro a Roma per le ore 18 di domenica con la Salernitana. Il giovedì successivo, ore 21, ritorno con il Bodo sempre a Roma.

Tre partite dove è necessario vincere, sia per continuare in Conference, sia per vedere la Champions o l'Europa League qualificandosi in campionato.

Intanto, mentre la Roma non può rilassarsi assolutamente, esiste il mercato. La Roma deve pensare al presente ma anche al futuro. Questo è il discorso più importante perché è il settore dove la società ha provveduto meno. Lì, in società, un Mourinho non esiste. A meno che il Portoghese non voglia fare il manager all'inglese.  

Il mercato è infatti il nodo gordiano di una società che altalenante come mai sta procedendo alla ricostruzione della Roma incapace di vincere ormai da 14 anni. 

Nessuna capitale europea è conciata in questo modo. in Europa, poi, non si vince nulla dal lontano 1965. Sinceramente, deprimente.

Pertanto, scegliere il miglior tecnico sulla piazza è stato un inizio di ricostruzione esaltante. Si doveva procedere nell'identico modo pensando a ricostruire il settore dirigenziale e una buona rete di scouting, invece di affidarsi soltanto ai procuratori, per il mercato.

Sembra invece che la Roma, sia per le cessioni che per i nuovi acquisti, preferisca seguire il secondo metodo, con i rischi che comporta. Molto più comodo e immediato anche se costoso, sviluppare il settore giovanile, ricorrendo al mercato solo per le cessioni.

Domani, in Norvegia, c'è da riscattare il pesantissimo 6-1 dell'andata. Stavolta, in campo ci saranno i titolari: Rui Patricio in porta, Karsdorp e Vina sulle corsie esterne; Mancini, Smalling e Ibanez al centro della difesa; Oliveira e Cristante in mediana con Pellegrini-Mkhitaryan a sostenere il centravanti Abraham. 

il Bodo è reduce dal pareggio interno con il Roseermborg, per 2-2 e la vittoria interna contro il Lillestrom per 4-1. Dovrebbe schierarsi con questa formazione contro la Roma:
Haiki; Sampsted, Moe, Hoibraaten, Wembangomo; Vetlesen, Hagen, Saltnes; Solbakken, Espejord, Pellegrino.

L'importante, tornando al mercato, è pensare che la formazione che dovrà battere il coraggioso ed efficientissimo Bodo, non può essere la squadra che affronterà la prossima stagione. Per elevarsi a livelli degni di una capitale europea, sia in Italia che in Europa, serve ben altro. Al limite, qualcuno dei titolari di oggi può bastare o servire per la panchina.

Il problema è se il mercato dovrà essere finanziato con le cessioni o con soldi freschi. Non c'è peggior nemico delle casse di una società la necessità di vendere. Invece, si dovrebbe prima acquistare e bene, poi con calma vendere.

A prescindere dal risultato finale di questa stagione, poniamo, al meglio. La Roma qualificata per la Champions, e addirittura vincente nella Conference League, che rimane la peggiore delle competizioni europee, la Roma dev'essere rifondata.

Esistono due livelli: i titolari definitivamente identificati, come è Abraham oggi, i panchinari di livello comunque in grado di subentrare efficacemente. Vedere Shomurodov che entra con quella flemma, è segno di un progetto da ripensare definitivamente.

Servono soldi, dunque, e questi verranno dal vincere determinati tornei o arrivare a qualificarsi in altri. Servono risultati immediati e quindi Mourinho deve portare il grano nella stiva e servono idee brillanti per il mercato. Ecco la corsa su due binari che comunque corrono paralleli verso la Roma che deve ritrovare una posizione consona al suo destino: la capitale italiana. 

I nomi che sentiamo oggi, per il mercato, sono parimenti deprimenti. I migliori sono lontanisismi, le pezze non servono più perché ci sono già in squadra. 

il portiere è sufficiente. Serve una coppia di terzini efficienti e una coppia di riserva. Vedo per ora solo Karsdorp, per la riserva. Spinazzola? Un mistero. rientrerà dopo un'intera stagione. Tra i centrali, tra i titolari ne terrei solo uno. Serve un regista a centrocampo come il pane, serve una seconda punta da almeno 12 gol stagionali. Sette giocatori di livello per la prima squadra.

Dove reperire i soldi e come, deve pensarci la prestigiosa Famiglia Friedkin che, come noto, non parla; meglio parlare con i fatti e siamo in trepida attesa. Per carità, non ci fate arrivare a Roma mezze calzette, ne abbiamo viste abbastanza.  

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domenica 3 aprile 2022

Sampdoria - Roma 0 - 1

 Aria di fine campionato, al Luigi Ferraris, tra la Sampdoria, ampiamente salva e la Roma che invece potrebbe approfittare del rallentamento dell'Atalanta ma deve rincorrere la Lazio, vincente sul Sassuolo.

 La Roma parte al piccolo trotto ma la Samp, a parte un'occasione di Caputo ben parata da Rui Patricio, fa veramente poco. Invece, su iniziativa di Zalewski dalla sinistra, Mkhitaryan sblocca la partita con una mezza girata al 27^.

Mourinho si è limitato a schierare la formazione vincente nel derby, con i due trequartisti dietro Abraham. Pellegrini e Mkhitaryan sono stati infatti il motori di gioco romanista che la Sampdoria cerca di frenare con il 4-1-3-2 di Giampaolo. 

In avanti, Caputo e Sabiri non riescono a superare il bastione romanista formato da Smalling, Mancini e Ibanez, molto attenti. La Roma ha anche reclamato un mezzo rigore nel momento in cui  Colley, ricadendo in area,  ha toccato la palla con la mano.

Al 38^, Abraham intercetta un passaggio verso Audero ma spara malamente fuori quando basterebbe scavalcare il portiere blucerchiato.

Finisce il primo tempo dopo un noiosissimo 0-1, risultato comunque prezioso per le restanti ambizioni europee in casa giallorossa.

Nel secondo tempo il tecnico blucerchiato cerca di dare sostanza al suo attacco e inserisce Quagliarella che però si fa notare solo per una ginocchiata contro Zalewski mentre il giovane romanista è a terra, al 74^.

La Roma cede progressivamente campo ai sampdoriani che però non impensieriscono mai Rui Patricio. Mourinho vede liquefarsi le energie fisiche dei suoi e inserisce Vina e Shomurodov all'81^ al posto di Abraham e Zalewski, emtrambi doloranti. In particolare, il centravanti si tocca una spalla.

All87^, occasione per Quagliarella ma il suo tiro viene deviato regolarmente con le braccia attaccate al corpo da Smalling.

Nei cinque minuti di recupero, la Roma sembra davvero ferma sulle gambe e la Samp comunque non tira in porta. Mourinho, prima della fine, manda in campo anche Bove e  Kumbulla per Oliveira e Pellegrini. 

Finisce così una partita sinceramente tipica di fine stagione dove la Roma, con il minimo sforzo, ha portato a casa tre punti fondamentali. Non avrà Pellegrini contro la Salernitana in quanto il trequartista si fa ammonire apposta mentre ritarda l'uscita dal campo. La Sampdoria ha messo nella gara l'impegno sufficiente a non farsi chiedere il costo del biglietto d'ingresso, con buona pace di tutti.

RUI PATRICIO - 6 Non corre pericoli ma si fa trovare attento specie quando Colley, nel primo tempo, prova ad andarlo a impensierire mentre va in elevazione

KARSDORP - 5 prova a volar sulla sua corsia ma solo nei primi venti minuti.

ZALEWSKI - 5 Nel primo tempo, si impiglia nel campaccio del Ferraris ma è uno dei più svegli e intraprendenti. lo maltratta il vecchio Quagliarella, poi esce per la delusione.

IBANEZ 6  Controlla Caputo senza troppi affanni e sfiora il gol di testa su angolo. 

SMALLING -7 Attento e quasi indispensabile nel momento in cui Quagliarella prova a tirare decentemente verso il nostro  portiere, e devia il tiro con le braccia aderenti al corpo.

MANCINI - 6 Fa a sportellate con Sabiri, uno dei più vivi dell'anemico attacco di casa.

CRISTANTE - 6 Ci mette il fisico come sempre e cerca anche di smistare qualche pallone senza troppo successo.

OLIVEIRA - 5 il meglio di sé lo fornisce battendo i calci da fermo. Qualche lancio degno di nota. Sembra sempre in affanno. 

MKHITARYAN - 7 il migliore almeno nel primo tempo, quando segna il gol decisivo e fondamentale.

PELLEGRINI - 5 Non la vede quasi mai, muovendosi senza troppo costrutto. Sembra stanco. Si fa ammonire perché la Salernitana non impensierisce nemmeno lui.

ABRAHAM - 5 Stavolta non incide, probabilmente ha qualche problema fisico. Esce per un dolore alla spalla.  

MOURINO - 6 Fa quel che gli si chiede: mettere in campo una formazione che prota a casa i 3 punti. Di questi tempi, è davvero il massimo.

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sabato 2 aprile 2022

Le ricorrenti crisi del calcio italiano

 In questo sabato di aprile (dov'è la primavera?) non mi resta che fare qualche considerazione sugli ultimi avvenimenti del calcio collettivo in questo, povero, ex Belpaese. Talvolta, il calcio è stato la valvola di sfogo, e di consolazione, per molti Italiani. 

Di questi tempi, no. Ai rigori del Draghistan si accoppia una Nazionale fallita. Eppure siamo reduci da un miracolo: la vittoria nel campionato europeo. Bene, la Macedonia del Nord è in Europa, se mi ricordo bene, eppure ci ha precluso dal partecipare a un Mondiale. 

Cosa manca al calcio in Italia? Si tratta veramente di un eccesso di atleti stranieri, come se gli altri paesi non fossero afflitti dal medesimo problema? O sono le strutture, poco accoglienti per le giovani leve? Oppure la colpa di questo declino è la mancanza di squadre giovanili, che oggi sono le seconde squadre, alla spagnola, esperimento che in Italia sta fallendo per i costi e che la sola Juventus persegue? 

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Quindi, cosa ci manca in definitiva? La ragionevolezza, se non la fantasia. La seconda ci ha spesso salvato ma stavolta, nella dirigenza del calcio italiano, manca, eccome, anche questa.

Torniamo ai primordi. Cos'è, in principio, il Calcio? Uno sport dove devono correre i giocatori ma soprattutto la palla. Quando corrono i giocatori serve condizione atletica e fiato. Per far correre la palla e fare gol, serve tecnica di base, ovvero come toccare il pallone. Senza queste due caratteristiche fondamentali, a calcio si gioca male oppure non si gioca proprio.

Sul discorso tecnico, la crisi è profonda. Si impara la tecnica di base nelle scuole calcio, ma più spesso la tattica, ovvero i moduli e come attuali. La vera tecnica s'impara da ragazzini, palleggiando contro il muro o con gli amici, per passione e più che altro la tecnica di base è spontanea, legata al DNA umano. Dev'essere sviluppata adeguatamente. 

L'atletismo è il grande sconosciuto dei nostri giorni perché a fronte di un calcio che vorrebbe basarsi sempre di più su questo elemento, quindi avere in squadra gente che sa correre, soprattutto nei ruoli di movimento, e occasionalmente saper far correre il pallone, oggi vediamo una grande quantità di infortuni muscolari che sanciscono proprio la mancanza di atletismo, oltre a regole che dovrebbero far capire che il calcio è uno sport di contatto ma non di contatto violento.

I giocatori dovrebbero inoltre condurre una vita da atleta ma anche questa è veramente occasionale, se pure qualche volta esiste. Alle manicali abitudini di Ronaldo, un campione a tutto tondo, eiste una maggioranza di gente che fuma, fa troppo sesso, e magari ha pure qualche altra abitudine poco sana. Un tempo, esistevano i ritiri pre-partita e durante i tornei mondiali, le mogli dovevano starsene a casa, lontano dai luoghi dove si svolgevano le fasi finali dei tornei. C'è poco da fare: per chi deve correre, fumo, cibo sbagliato e sesso, sono veleni.

Bene, detto questo, se vedete la Nazionale italiana che ha disastrosamente ceduto il passo prima alla Svezia, poi alla Macedonia del Nord nelle ultime due edizioni degli spareggi mondiali (non dovevamo neppure arrivarci a questi benedetti spareggi...) sia la condizione atletica che la tecnica di base sono le grandi assenti. E si tratta di una selezione nazionale. 

Chi sono i giocatori tecnici, in Italia? Jorginho, forse Berardi e....? Chi potreste citare? Chiesa, quando c'è, unisce un certo atletismo alla tecnica pura, come pure Spinazzola. Senza le marcature feroci di Chiellini e Bonucci, non abbiamo neppure troppa solidità difensiva, eppure il tanto disprezzato Mancini, una certa solidità l'aveva data: il gol della Macedonia del Nord arriva quando il romanista è uscito.

A noi è mancata la fantasia di Insigne e di Berardi oltre ai guizzi di Immobile. Abbiamo toppato proprio in quella che era la nostra qualità migliore: tecnica di base e fantasia, e questo ci ha impedito di superare il muro difensivo eretto dal tecnico avversario.

L'Italia non è più la squadra che sapeva interpretare le migliori doti del nostro Paese, questa è la verità finale. Si parlava, un tempo, di catenaccio e veloci contropiedi che oggi si chiamano ripartenze. Abbiamo vinto tre Mondiali in questo modo, non dimentichiamolo.

Atletismo e forza fisica nei difensori; sapienza tecnica nei centrocampisti e velocità negli attaccanti. Al di là di tante alchimie, il calcio resta uno sport molto semplice. Basta ragionare e avere un po' di memoria.

Se la Federazione non riesce a imporsi sui club più forti, ovvero sulla Lega di A, allora il selezionatore vada a pescare nei campionati inferiori. Deve fare una squadra con il meglio che trova, senza scuse o facili cedimenti alle squadre che vogliono valorizzare i propri uomini con le presenze in Nazionale magari in vista di lucrose cessioni sul mercato.

Per uscire dalla mediocrità in fretta, non serve altro ma per i signori che sono a capo del calcio nazionale, anche questa sembrerà un'impresa titanica. Il primo problema da risolvere, sono proprio loro.

 

venerdì 1 aprile 2022

La Roma si prepara alla sfida di Genova con la Samp

Dopo la squallida prestazione dell'andata, la Roma, in buona condizione morale dopo il derby stravinto, si prepara a incontrare la Sampdoria nella trasferta di Genova. La partita si giocherà domenica alle 18. 

Il tema centrale, il mercato estivo già in preparazione, non lascia tranquilla la squadra e tantomeno Mourinho. Si sa che alcuni rinnovi non saranno perfezionati a causa delle pretese dei giocatori: una squadra che non vince nulla da dodici anni non impedisce ai giocatori più importanti di battere cassa anche prima della scadenza del rinnovo. 

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Il futuro di atleti come Veretout, Cristante e Zaniolo è in bilico per questo motivo. Nell'ultimo caso, il ragazzo costituisce un'importante plusvalenza in caso di cessione ma priverebbe la Roma di un elemento tra i più promettenti. 

Il problema riguarda anche la situazione fisica: dopo due crociati, quanto può valutarsi un giocatore che ha segnato due reti finora in campionato? Pertanto, cederlo ora con una valutazione di media entità sarebbe contro-producente; ma cederlo con le stesse condizioni a un solo anno di scadenza contrattuale, costituirebbe un pesante fardello sulla capacità di gestire la situazione per la società. Un bel rebus. 

Per i Friedkin, oltretutto, dimostrarsi simili alla perdente gestione Pallotta che, per rimediare al bilancio, ha costantemente perso i migliori elementi potrebbe rivelarsi un colpo decisivo nelle grazie dei tifosi già pesantemente critici per colpa di un mercato non perfetto.

Abraham e Rui Patricio non  compensano Maitland Niles, Vina e Sergio Oliveira che non hanno convinto a sufficienza.

Per la trasferta di domenica pomeriggio,  domani, ore 15, Mourinho dovrebbe sciogliere qualche dubbio di formazione. Probabilmente, rientrerà Zaniolo, ma potrebbero esserci sorprese anche in tal senso.  Una conferma a sinistra dei cinque di centrocampo del giovanisismo Zalewsky potrebbe anche far pensare che la panchina del prossimo anno sarà costituita principalmente dai magnifici giovani dell'attuale Primavera.

 

Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...