lunedì 18 maggio 2020

L'assedio a Pellegrini

Lorenzo Pellegrini, romano e romanista, è praticamente sotto assedio. 

La clausola rescissoria di 30 milioni ingolosisce parecchie squadre per scippare il 23enne centrale giallorosso alla Roma. quindi, più di Zaniolo,la cui cessione andrebbe contrattata con i dirigenti romanisti, il buon Lorenzo rischia seriamente di lasciare la Capitale. I più aggressivi sono l'Everton, il Paris San Germaine e la Juventus. 

Come sappiamo, basta che una squadra si presenti con la somma prevista dalla clausola, ed abbia il consenso del calciatore, per effettuare automaticamente il trasferimento. La Roma realizzerebbe anche una discreta plusvalenza. 

Ad oggi, la più indiziata di poter fare un'operazione simile è proprio la Juventus grazie ad alcune opzioni aggiuntive che potrebbero invogliare la Roma ed evitare una frattura tra i due club. Ricordiamo che già nell'ultimo mese si è parlato di alcune operazioni, tipo lo scambio Mandragora-Cristante, che risolverebbero a entrambe le squadre una boccata d'ossigeno per via delle plusvalenze da far valere sui bilanci. 

Ad oggi, purtroppo, la partenza di Lorenzo Pellegrini è assolutamente probabile.

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domenica 17 maggio 2020

Attenzione: rischiamo un vero ridimensionamento tecnico

L'allarme è quello vero: la decadente era Pallotta doveva concludersi con una cessione di proprietà ma ora questo trascinarsi tra difficile passare la mano e momento negativo dal punto di vista finanziario, rischia di peggiorare e molto il futuro della squadra. Se la roma non dovesse riuscire ad agganciare il quarto posto, e ad oggi non è detto nemmeno che il campionato riparta, qui rischiamo il ridimensionamento. 

La Roma è a 3 punti dall'Atalanta e quinta in classifica. Lo stop forzoso non deve far dimenticare la pessima stagione fin qui condotta. Con un allenatore poco esperto e incerto sui moduli, che resta perché di meglio non si riesce a trovare; e un direttore sportivo poco incisivo per quanto volenteroso, e una squadra che ad oggi mostra alcune potenzialità ma anche molti, troppi, giocatori di cui liberarsi. E se a ciò si unisce l'assoluta esigenza di ridurre drasticamente il monte-ingaggi è ovvio che Petrachi dovrà reperire giocatori di esperienza svincolati e giovani di grande futuro a poco prezzo. 

Questo significa che il progetto di tenere ad ogni costo Pellegrini e Zaniolo, potrebbe fallire se non si riesce a monetizzare dalle cessioni di chiunque altro. E ribadiamo: chiunque altro. 

Ecco perché Petrachi sarà l'elemento decisivo di questo mercato caotico e se la squadra si dovrà impegnare al massimo per raggiungere i sospirati introiti che garantisce la Champions, è ovvio che certi contatti per le indispensabili trattative il buon Petrachi dovrà iniziarli ora e subito. 

Per quanto ne sappiamo, i sicuri partenti, ad oggi, sono Jesus, Bruno Peres, Florenzi, uno tra Diawara e Veretout, Pastore e molti dei giocatori di ritorno, tipo Karsdorp. Se ciò non dovesse bastare, partirebbero anche Djeko e/o Mancini. Oppure, uno tra Pellegrini e Zaniolo.

Capite bene cosa rischia la Roma specie se Petrachi non riuscirà a coprire le falle tecniche che si apriranno in corsa mentre la squadra dovrà tenere alta la concentrazione per riuscire ad arrivare quarta o almeno non perdere l'Europa League. Oggi, il nostro direttore sportivo è importante quanto un grande allenatore o un campione, questa è la verità.

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sabato 9 maggio 2020

Peggio che separati in casa!

La Roma di Pallotta sembrava essere al tramonto. Friedkin, il magnate texano, sembrava sul posto di acquisirla. E ora, sembra del tutto defilato. L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha bloccato il pianeta calcio e o ra Pallotta si trova a doversi tenere la Roma, non farla deprezzare ulteriormente e soprattutto non farne bloccare l'attività dalla Consob. Un bel rebus. al di là dei problemi finanziari che poco ci piacciono, dobbiamo dire che l'attuale stagione romanista, se continuerà, e soprattutto la prossima costituiscono il giallo dell'estate. 

Pallota deve inserire altra liquidità per garantire il corrente. E sta bene, è il presidente in fondo. Ma la notizia vera è che sarà lui al comando della Roma anche per i prossimi mesi, dovrà per forza far quadrare i bilanci. 

Restano Fonseca e Petrachi, sia ben chiaro, perché di meglio è difficile trovare, ora in giro. Se fosse per noi, cercheremmo un allenatore esperto ed economico per fare da chioccia a De Rossi junior. Ma dato che Pallotta non ci consulta, vedrete che questo non accadrà. 

Allora,  resta il Portoghese e Petrachi dovrà fare come gli antichi maghi, un vero e proprio miracolo visivo per illuderci che vendendo si può migliorare una squadra già oggi in forte difficoltà.

La Roma, per recuperare il passivo, dovrà ridimensionare il monte ingaggi. questo significa che il buon Petrachi dovrà liberarsi degli ingaggi più alti e acquisire giocatori utili con ingaggi non eccessivi. Il massimo per calciatore è fissato è 3 milioni annui.

Tanto per fare un esempio, chi sono i giocatori con ingaggi più alti, nella Roma di oggi?  consideriamo che finora la squadra ha acconsentito al taglio del 30%. Djeko è il più pagato seguito da Pastore e entrambi superano il tetto dei 3 milioni. Lo pareggiano: Pau Lopez, Spinazzola, Smalling, Veretout, Mikhitaryan, Kalinic, Perotti, Kolarov, Florenzi. Guarda caso, di questi gli unici indiziati a restare sono Pau Lopez, Djeko e forse Veretout. 

In realtà molte sono le cessioni che potrebbero rendersi indispensabili per sistemare il bilancio. Per esempio, alcuni giovani, che una società come la roma non dovrebbe mai cedere... Eppure sentiamo tutti che Kluyvert e Under sono nella lista dei probabili partenti. 

Non raggiungono certo il limite annuo fissato (l'olandese è a 1,8 milioni; il turco ne prende 2,5), ma hanno mercato e tanto basta. Nonostante i desideri di tutti, Smalling tornerà in Premier e forse resterà l'armeno Mikhitaryan molto utile a Fonseca nel ruolo di ala o trequartista. 

Insomma, potrebbero partire o essere oggetto di scambio: Florenzi, Spinazzola, Fazio, Smalling, Juan Jesus, Bruno Peres, Cristante, Under, Kluyvert, Perotti, Pastore, Kalinic.

 Abbastanza certi di restare (ma non ci giureremmo) Pau Lopez, Kolarov, Mancini, Zappacosta, Pellegrini, Diawara, Zaniolo, Veretout, Mikhitaryan, Djeko, Villar, Santon, Mirante, Cetin, Carles Perez, Ibanez.

Ad oggi, siamo abbastanza certi di vedere, nella prossima stagione, un 4-2-3-1 così formato: Pau Lopez; Zappacosta, Kolarov, Mancini, Cetin (o Ibanez); Diawara, Veretout; Zaniolo, Mikhitaryan, Carles Perez; Djeko. 

Principali riserve: Mirante, Fuzato, Santon, Cetin o Ibanez, Villar, Riccardi e giovani da cercare nei ruoli di centrocampo e attacco. 

E ciò se resta Pallotta. Friedkin, come il futuro, è un'incognita che non siamo in grado di sciogliere. 

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Napoli - Roma 2-2

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