domenica 17 maggio 2020

Attenzione: rischiamo un vero ridimensionamento tecnico

L'allarme è quello vero: la decadente era Pallotta doveva concludersi con una cessione di proprietà ma ora questo trascinarsi tra difficile passare la mano e momento negativo dal punto di vista finanziario, rischia di peggiorare e molto il futuro della squadra. Se la roma non dovesse riuscire ad agganciare il quarto posto, e ad oggi non è detto nemmeno che il campionato riparta, qui rischiamo il ridimensionamento. 

La Roma è a 3 punti dall'Atalanta e quinta in classifica. Lo stop forzoso non deve far dimenticare la pessima stagione fin qui condotta. Con un allenatore poco esperto e incerto sui moduli, che resta perché di meglio non si riesce a trovare; e un direttore sportivo poco incisivo per quanto volenteroso, e una squadra che ad oggi mostra alcune potenzialità ma anche molti, troppi, giocatori di cui liberarsi. E se a ciò si unisce l'assoluta esigenza di ridurre drasticamente il monte-ingaggi è ovvio che Petrachi dovrà reperire giocatori di esperienza svincolati e giovani di grande futuro a poco prezzo. 

Questo significa che il progetto di tenere ad ogni costo Pellegrini e Zaniolo, potrebbe fallire se non si riesce a monetizzare dalle cessioni di chiunque altro. E ribadiamo: chiunque altro. 

Ecco perché Petrachi sarà l'elemento decisivo di questo mercato caotico e se la squadra si dovrà impegnare al massimo per raggiungere i sospirati introiti che garantisce la Champions, è ovvio che certi contatti per le indispensabili trattative il buon Petrachi dovrà iniziarli ora e subito. 

Per quanto ne sappiamo, i sicuri partenti, ad oggi, sono Jesus, Bruno Peres, Florenzi, uno tra Diawara e Veretout, Pastore e molti dei giocatori di ritorno, tipo Karsdorp. Se ciò non dovesse bastare, partirebbero anche Djeko e/o Mancini. Oppure, uno tra Pellegrini e Zaniolo.

Capite bene cosa rischia la Roma specie se Petrachi non riuscirà a coprire le falle tecniche che si apriranno in corsa mentre la squadra dovrà tenere alta la concentrazione per riuscire ad arrivare quarta o almeno non perdere l'Europa League. Oggi, il nostro direttore sportivo è importante quanto un grande allenatore o un campione, questa è la verità.

YouTG.NET - "Il calcio non è sport per signorine": bufera su ...

Nessun commento:

Posta un commento