domenica 28 giugno 2020

Roma, tutto da rifare.

La penosa partita giocata dai nostri contro il Milan riporta alla ribalta la specifica di una squadra che quest'anno ha collezionato solo delusioni. Ormai, siamo arrivati al punto di dover difendere con le unghie e con i denti ( e vedrete che non sarà facile) la qualificazione in Europa League da Milan e Napoli. 

Sono rispettivamente a -6 e -3 dalla Roma ma hanno dimostrato di non avere di certo organici inferiori. il gioco stellare dell'Atalanta e certi suoi uomini, ce li sogniamo, è questa la verità. 

Il fallimento di Petrachi - Fonseca si rispecchia proprio nella realtà del club di Bergamo che surclassa la Roma sia nel gioco e sia in alcune individualità. E l'Atalanta è ormai a + 9. Invece che fare noi la rincorsa su di loro, sono appunto Milan e Napoli che ora insidiano la Roma in crisi di gioco, di tenuta atletica e di uomini.

La nostra difesa, infatti, ha subito più gol di Napoli e Milan. E vorremmo lottare strenuamente per tenere gente come Smalling e Mancini? L'Atalanta ha subito un gol di più ma ne ha segnati ben 27 più della Roma. Un vero e proprio disastro, per noi.

Ieri, con il caldo di Milano delle 17,15, dopo venti minuti alcuni romanisti boccheggiavano più di alcuni milanisti.  Fonseca, come al solito, sbaglia la formazione iniziale ma anche nei cambi ci vede molto meglio Pioli: con l'entrata di Saelemaekers e Paquetà ha letteralmente devastato la nostra fragilissima retroguardia. Per noi, inguardabili sia Perotti che Carles Perez. 

La Roma ha fatto un solo, vero, tiro in porta: Djeko ha mandato fuori un pallone di testa più che invitante, nel primo tempo. Poi, il nulla, con il Milan che quasi per forza d'inerzia ha vinto la partita.

La Roma ha un gioco stantio, inapplicabile e inguardabile nel 4-2-3-1 testardamente imposto dall'allenatore che evidentemente non sa fare altro. A parte Zaniolo, Pellegrini (a fasi alterne) e Djeko, ditemi voi quale giocatore ha tenuto alto il suo standard per tutta la stagione. 

Ormai, è tramontata del tutto l'accesa rivalità contro la Juventus: un paio di categorie di differenza. Persino la Lazio ha fatto molto meglio nei nove anni pallottiani. Non parliamo dell'Atalanta che, senza vincere nulla, ci surclassa nel gioco. 

Nella formazione titolare atalantina, almeno sei uomini sarebbero titolari fissi anche da noi.

Bisognerebbe avere la forza di ripartire da un allenatore serio e preparato e appunto dagli unici uomini che vorremmo rivedere in giallorosso: i già citati Pellegrini, Zaniolo e Djeko. 

Una vera rivoluzione dovrebbe partire da un progetto di gioco efficace e quindi un allenatore veramente esperto. 

Sappiamo che la Roma dovrà vendere e ridurre di molto il monte-ingaggi. Quale occasione migliore per rifondarla?

Pallotta ha fatto precipitare la Roma di molte posizioni in campionato. Un cambio di proprietà è assolutamente il primo, passo, per risorgere.

Cessione Roma, Pallotta smentisce il fallimento della trattativa ...


Marco Caruso, uno scrittore giallorosso si confessa

Marco Caruso, scrittore romano cinquantasettenne, scrive romanzi e racconti gialli, noir e di genere fantascientifico. Ha pubblicato con Teseo Editore in Roma la raccolta La Notte Comune e con 0111 Edizioni il romanzo Senza Cuore oltre a numerose opere presentate tramite Amazon.it

Lo intervistiamo a causa della sua grande passione per la Roma.

nrn: - Cosa ti aspetti per il finale di questa strana stagione?

MC: - Sappiamo tutti che le condizioni economiche del club  non promettono nulla di buono. Probabilmente, siamo alla vigilia di un cambio di proprietà e quindi la situazione contabile dovrà quadrare per forza. Temo brutte notizie dal mercato.

nrn: - Fonseca e la squadra potrebbero, però, riservare qualche sorpresa. La prova offerta contro la Sampdoria non è stata deludente. 

MC: - La partita si è sbloccata solo con l'ingresso di Pellegrini e Cristante che hanno saputo innestare la potenza e la classe di Djeko... fino a quel momento, la Roma in attacco non aveva combinato granché. Questo dimostra che Fonseca ha indovinato i cambi ma non la formazione iniziale. Senza la necessaria lucidità del tecnico, la vedo veramente dura il poter rincorrere l'Atalanta. 

nrn: - Torniamo ai tuoi interessi letterari. Scrivi da oltre 20 anni ma non abbiamo mai letto un racconto sul calcio. 

MC: - In effetti, volevo colmare la lacuna inserendo un racconto sul mondo del calcio in VITTIME SACRIFICABILI, raccolta ancora inedita scritta nel 2020. Del resto, le mie opere, che siano  racconti o romanzi, sono pensate sempre per narrare fatti o eventi reali, incastonati all'interno di una vicenda immaginaria. Io penso che il compito principale di uno scrittore consista nel capire per primo quel che accade nel mondo e poterlo poi raccontare nella forma migliore alle persone. Ho scelto il giallo e la fantascienza perché in questo modo si può parlare veramente di tutto senza tema di ricevere scomuniche o querele. Il sistema non perdona chi si occupa seriamente di argomenti messi all'indice.

nrn: - Ci puoi fare qualche esempio?

MC: - Certo, partendo da quel che ho già scritto: due romanzi, Una Donna Vestita di Bianco e Bagliori sul Bulicame sono stati dedicati alla vita e le opere di Mario Signorelli, grande archeologo e scrittore viterbese, messo all'indice perché utilizzava la medianità per ritrovare le antiche vie dimenticate degli Etruschi. Ha riscritto perfettamente l'epopea del grande popolo dei Tirreni. Per capire cosa fosse la Confederazione Etrusca, si può pensare che all'epoca erano come la Germania oggi.  Possedevano conoscenze scientifiche e tecnologiche avanzatissime e controllavano il Mediterraneo con il commercio e gli scambi. Furono loro a fondare Roma preconizzando la sua ascesa irresistibile, compresa la futura conquista dell'Etruria, perfettamente profetizzata dai loro sacerdoti. Eppure, di Signorelli non parla nessuno perché è un autore scomodo, com' era scomodo uno dei suoi autori preferiti, Fra Annio.

nrn: - La Storia da riscrivere è uno dei tuoi temi preferiti.

MC: - Certamente. Ho già dichiarato che secondo me, almeno nell'80% dei casi, l'intero panorama dei testi universitari è da riscrivere. Soprattutto nei testi di Storia e Antropologia le contraddizioni, le falsità vere e proprie e le invenzioni stilistiche abbondano e rendono la lettura semplicemente comica. Nessuno ha il coraggio di dirlo, eppure quando si vuole nascondere le memoria di un'intera razza, complessivamente, è perché il passo successivo è porre le basi per una dittatura. Ci hanno nascosto cos' era veramente la Terra prima che l'uomo attuale facesse la sua apparizione. Ci nascondono la verità ormai acquisita che l'essere umano è un'invenzione genetica di civiltà aliene che visitarono e terraformarono il pianeta milioni di anni fa. Del resto, mentire è una specialità che i media rimandano continuamente per far proseguire quest'opera di ipnosi collettiva. La scienza contemporanea ha fatto propria l'intera collezione di balle spaziali continuamente mandate in pasto al pubblico. Cominciarono con il descrivere, grazie alle sciocchezze scritte da Galileo, una Terra fatta come una patata che rotola nello spazio come una trottola impazzita. La Chiesa si piegò a questa frottola colossale proprio perché fu complice dell'idea di sottoporre a menzogna scientificamente approvata la nostra razza per i secoli a venire. 

nrn: - Ti stai sbilanciando non poco in questa intervista.

MC: - Certo, e non sono il solo a fare di questi discorsi. Tesi scomode per molti sanfedisti dello scientismo ufficiale; ma quando certe verità non potranno più essere nascoste, allora ci sarà da ridere. Manca poco, per fortuna. Vedi, io ammetto di scrivere opere di fantasia basate su fatti reali. Ma non mi permetto di parlare in nome di un dio qualunque e tantomeno ergermi a esperto di questa o quella scienza. Mi occupo di parapsicologia da 40 anni e non ho mai scritto un solo trattato perché preferisco far riflettere i miei lettori mentre si divertono a leggere le avventure di un mio personaggio, Mister Tau, un cartomante romano che si ritrova coinvolto in misteri di ogni tipo; e' il protagonista del già citato SENZA CUORE

nrn: - Una persona di cultura come te, comunque, non trascura il calcio e cosa sia diventato da qualche anno a questa parte.

MC: - Il calcio è stato divorato dalla grande finanza. Molti finanzieri, alcuni fondi internazionali, e avventurieri di ogni tipo hanno compreso benissimo che tramite le transazioni proprie del calcio è possibile aprirsi un orizzonte di investimenti e di spostamento di capitali praticamente immenso. Tutto legale o legalizzato, comunque. Non bisogna andare molto lontano: basta vedere gli ultimi di anni della nostra Roma. Comunque, ormai, è all'ordine del giorno che grandi gruppi acquisiscano le migliori squadre di Serie A e non solo. Secondo voi, è per semplice passione calcistica?

nrn: - Esiste una soluzione a questo, secondo te? E' possibile riportare il calcio alla vecchia dimensione di sport popolare?

MC: - Dove si muovono grandi interessi e dove si manovrano masse consistenti di persone, la dimensione degli affari che ne consegue è regolata dal mercato. Non si torna indietro e non si va avanti. Il calcio che per noi è tifo, è, per il Paese un'industria con tanto di consistente indotto: televisioni, giornali, scommesse, oggettistica, e molto altro. si dovrebbe normare meglio, evitando abusi e persino violenze. Ma questo è un altro discorso. Del resto, i moralizzatori non sono di moda, nemmeno nel calcio. 

nrn: - Cosa ci si può augurare per la nostra Roma?

MC: - Che il prossimo proprietario possa pensare a un piano economico e gestionale per riportarla in alto ,a competere con l'eterna Juventus, in Italia. Io penso che ormai i tempi siano maturi per una riforma complessiva dei campionati europei. La Serie A potrebbe diventare il bacino per una-due promozioni in Champions l'anno, quest'ultima organizzata come una vera e propria lega europea. In questo torneo, le peggiori classificate per ogni nazione potrebbero affrontare in spareggi a eliminazione diretta le vincitrici dei campionati nazionali. Un mercato aperto tutto l'anno e l'obbligo di devolvere una percentuale dei proventi alle serie inferiori nazionali. Il calcio dilettantistico dev'essere incentivato ad esistere e a produrre giovani e interesse nella gente. A questo livello potrebbe sussistere un calcio popolare e persino le squadre primavera dei grandi club. Ecco come si potrebbe unire le due cose: passione popolare e i guadagni stratosferici delle grandi competizioni continentali.

nrn: - Inevitabile chiederti un pronostico per la partita di oggi pomeriggio contro il Milan.

MC: - E' una delle squadre peggiori che potevamo incontrare a questo punto del campionato. In casa, il Milan ha avuto risultati altalenanti ma a me non è piaciuto affatto il primo tempo della partita contro la Sampdoria che la Roma ha comunque vinto nella ripresa. Servirà il miglior Djeko per una partita da vincere assolutamente dato che l'Atalanta è ancora un treno in corsa. Il gran caldo non renderà le cose facili per entrambi e penso che vincerà il più in forma.

nrn: - Ringraziamo lo scrittore Marco Caruso, grande tifoso romanista,  per il tempo che ci ha dedicato  per questa intervista.

sabato 27 giugno 2020

Samp domata ma ora il caldo e il Milan

La netta vittoria contro la Samp di mister Ranieri ha riacceso le speranze in casa Roma specie per la grande prova di Edin, il  Santo. 

Pellegrini, Cristante e il centravanti hanno quasi battuto da soli la coriacea squadra blucerchiata, senza dimenticare le buone parate di Mirante e la dominazione aerea di Smalling nella propria area. 

Ma ora, nel caldo previsto per le 17,15 di domani, a Milano, la roma deve andare a battere un Milan in casa propri dato che l'Atalanta giocherà a Udine e potrebbe non avere vita facilissima. Fonseca annuncia cambi consistenti, e probabilmente vedremo proprio Pellegrini in campo mentre Zappacosta non ci sarà causa infortunio (un altro!). Rientra Mancini di sicuro mentre in avanti si giocheranno il posto Kluyvert e Carles Perez. Per il mercato, Roma e Lipsia si parlano per Schick e un accordo è vicino (parla chiaro il nulla osta concesso per farlo giocare in Champions). 

Estesi tutti i prestiti, purtroppo viene data notizia, dal CDA, della perdita  di 126,4 milioni nei primi nove mesi di bilancio e della proroga fino al 31 dicembre, grazie al Decreto Liquidità; ma una soluzione si dovrà trovare tra qualificazione nelle coppe e magari quarto posto in campionato. Ecco perché il milan si deve battere senza problemi.  

Per nostra fortuna, anche lì si parla molto di mercato e qualche distrazione potrebbe risultare determinante. Ibrahimovic in panchina contro la Roma è la notizia della giornata. Comunque Fonseca non deve far l'errore di lasciare campo alle ripartenze milaniste. Tecnicamente non ci dovrebbe esser partita ma sarà determinante il possesso palla romanista e poter lanciare Djeko come ha fatto Pellegrini contro la Samp, in forma smagliante.  

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mercoledì 24 giugno 2020

Samp da battere ad ogni costo

Oggi, alle 231,45 arriva la Sampdoria di Mister Ranieri, per fortuna senza Quagliarella. Una formazione mal messa sotto ogni punto di vista che la Roma dovrà battere per continuare a coltivare sogni di quarto posto in campionato. 

Mancherà Mancini e giocherà Fazio, unica certezza per una formazione ancora in alto mare. Il solito 4-2-3-1 di Fonseca dovrebbe vedere Zappacosta sulla corsia destra, Veretout e Diawara al centro della mediana e Carles Perez insieme a Kluyvert a cercare di supportare Djeko in avanti. 

Il mercato della Roma è praticamente fermo anche perché ormai è chiaro che le operazioni in entrata e in uscita le orchestra Franco Baldini e De Sanctis è solo il suo aiutante di campo. 

Questa strana situazione tra Pallotta e il presidente che sarà, semmai si concretizzerà una cessione, vede Fonseca e la squadra in un mare di incertezze anche perché le scelte da farsi per la formazione del prossimo anno dipendono da quanti punti la Roma riuscirà a mettere in cascina. Ricominciare bene stasera significa tanto e sarà Djejko a dover fare del suo meglio per battere la Samp che ha poco o niente da perdere. 

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giovedì 18 giugno 2020

Petrachi ormai fuori?

Seguendo il sito della Roma, sembra che la situazione a Trigoria sia rose e fiori. Un sito che a noi non piace affatto né per come è pensato e tantomeno per come è realizzato. Inoltre, sul sito non troviamo traccia del forte dissidio tra la proprietà e Petrachi che, secondo alcune voci, sarebbe stato di fatto sospeso dalle sue funzioni. 

In tal caso, il fatto che il mercato della AS Roma sia gestito da Baldini e da De Sanctis, prende piede. Pallotta sta continuando nella sua gestione ormai palesemente negativa di una squadra privata da tempo, in onore del bilancio da sistemare, dei suoi giocatori migliori. In nove anni ha cambiato 7 tecnici in 9 anni, considerando Fonseca. Ed ora si metterebbe spalle al muro un direttore sportivo strappato l'anno scorso, tra polemiche di ogni tipo, al Torino. 

Un comportamento da dilettanti allo sbaraglio. La Roma sembra sempre più una barchetta in un mare in tempesta, e il tempo non promette miglioramenti di alcun tipo. I tifosi si preparino, quindi, al proseguire di questa bufera. 

Resta da vedere se l'ultra elogiato da Pallotta, Fonseca, riuscirà nell'intento di tenere il timone a barra dritta. Senza qualificazione Champions, magari, una insperata vittoria nella Europa League, si fa veramente dura. 

Questa situazione non la dobbiamo a un evento imprevisto o accadimenti legati particolarmente al Covid 19; viene da lontano, da un'incapacità calcistica di base e un'organizzazione interna volta esclusivamente al marketing. Non vediamo l'ora, indubbiamente, che la baracca possa cambiare padrone. Sinceramente, non se ne può più di tanta precarietà.

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mercoledì 17 giugno 2020

Petrachi out, comanda Baldini

Gestione pallottiana nella bufera e nella massima precarietà. Il presidente attende il rilancio convincente di Friedkin e intanto gestisce da quasi ex, anche se potrebbe restare. 

Del resto, le scadenze impongono comunque di tenere il timone e quindi se il magnate texano non si fa vivo si prosegue così. L'asso nella manica di Pallotta potrebbe essere il via libera allo stadio il che attirerebbe altri investitori anche di minoranza e quindi l'attuale proprietario potrebbe decidere di resistere un altro anno. 

Per ora, la gestione del mercato, ovvero la procedura più delicata per abbassare il monte ingaggi e mettere in ordine i conti, passa a Baldini. Petrachi è all'angolo. 

Per tacitare la possibile protesta è arrivato Pedro: il 32enne attaccante è contrattualizzato per due anni e opzione per il terzo al massimo dell'ingaggio consentito: 3,5 milioni. Ala destra di ruolo può giocare anche al centro e sulla sinistra. Ora si dovrà cedere, e sono sulla rampa di lancio Kluyvert (per lasciare sia Smalling che Mkhitaryan alla Roma), Under, Schick, Perotti, Pastore e qualcun altro. Possibile anche se difficile, il ritorno di Nainggolan. Fonseca rimane il vero punto di riferimento di squadra e tifosi. Restate sintonizzati perché la situazione è in movimento. 

Gazzetta: “Pedro ha deciso il suo prossimo club! Giocherà in ...

lunedì 15 giugno 2020

Fienga e Fonseca al timone nella bufera

La Roma sempre più nel caos: un presidente che vuole vendere e non riesce; il direttore sportivo ormai in rotta con lui; Fienga e Fonseca, rispettivamente AD e tecnico che restano gli unici su cui fare affidamento per tenere in rotta la fragilissima barca giallorossa. Questa è la situazione che molti vi hanno nascosto e solo noi e pochissimi siti , oltre, dobbiamo dirlo, al Corriere dello Sport, vi abbiamo informato. 

La situazione è veramente critica. Il bilancio è rosso sangue e allora la direttiva data a Petrachi (prima vendere, poi ragionare) non è piaciuta al DS. Da qui, la rottura, crediamo ormai insanabile, con il presidente in persona.

La gestione Pallotta è a tramonto ma il magnate americano non vuole svendere la Roma e quindi chi dovrebbe subentrare gioca su questo. Certamente, Pallotta non vuole neanche mettere più soldi di quanto potrebbe visto che ha da vendere alcuni giocatori che fanno gola molti: Zaniolo, Pellegrini, Pau Lopez, Under. 

Dovremmo augurarci che qualcuno faccia l'offerta giusta e in fretta, altrimenti come abbiamo già scritto, e ripetiamo: la Roma è e sarà un supermercato, ancor peggio di quanto abbiamo visto in passato, dove sia Sabatini che lo stesso Petrachi hanno cercato di non far affondare una barca che veniva presa a mazzate per vendere il legno più pregiato. 

Il vero rischio che si prospetta è che chiunque prenderà la Roma, troverà una formazione a pezzi e molti giovani da svezzare. Pallotta non può correre questo rischio perché anche se monetizzasse subito con cessioni eccellenti, poi si troverebbe a cedere una squadra debole e male assortita che pretenderebbe chissà quanto denaro per essere rinforzata. 

Ecco per quali motivi, la Roma si deve affidare solo a Fienga e Fonseca. Petrachi sembra ormai fuori gioco e non possiamo dargli torto se le indiscrezioni che sappiamo sono giuste. 

CALCIOMERCATO ROMA LIVE – Mercato chiuso, nessuna sorpresa finale ...

domenica 14 giugno 2020

Caos Roma

La Roma è nel caos più completo. il nostro allarme è diretto ai tifosi, le uniche, vere vittime, di questa situazione.
Tra i vertici societari e tra i dirigenti e i tecnici i rapporti sono tesi come corde di violino. Tra Pallotta e dirigenti e tecnici, c'è davvero un caos di incomprensioni e insoddisfazioni.

Pallotta, Fienga, Baldissoni, Petrachi, questi  vertici di un solo problema di rapporti e tutti loro con Pallotta, presidente in carica ma che non vede l'ora di cedere la Roma senza perderci. 

Tutto questo significa due cose: primo punto: la roma se non riuscirà a qualificarsi per la Champions rischia un ridimensionamento senza pari con il passato dato che il bilancio dev'essere portato in equilibrio con taglio degli ingaggi e cessioni anche dolorosissime. 

Ma prima di conoscere questo esito ,comunque alcuni passi devono essere compiuti prima del 30 giugno. Per questi motivi, Petrachi vorrebbe avere le mani libere di agire in entrata e in uscita e invece non è così. La sua insoddisfazione è palese, palpabile e dichiaratamente grave. Ha per le mani l'arrivo di Pedro e non ha l'ok della proprietà per concludere. Intanto, però, per quanto sappiamo noi, Kluyvert va all'Arsenal, e questo potrebbe facilitare la permanenza di Henrikh Mkhitaryan, giocatore trentunenne che diventa di grandissima importanza perché può ricoprire più ruoli e quindi anche sostituire il trequartista che ad oggi non sa chi potrà essere il prossimo anno come pure giocare sulle ali.

Nel frattempo, Fienga fa da sé (tagliando fuori Petrachi) e cerca di cucire rapporti con la Juventus per far sistemare il bilancio con alcune plusvalenze. alla Juve, si sa, interessano Cristante, Pellegrini e Zaniolo. Pericolo massimo, quindi.

Ultimamente, poi, la situazione di crisi vera della roma ha suscitato gli appetiti di molte squadre. Offerte sono arrivate per Pau Lopez e Under in quantità. 

La Roma, nell'incertezza societaria e tecnica più assoluta, è veramente un supermercato e se per quest'anno la situazione sarà cristallizzata per cercare la disperata vittoria nella europa League o l'ancor più difficile qualificazione per la Champions, per la prossima stagione la mancata cessione del pacchetto di maggioranza equivale a un punto interrogativo enorme.

Può succedere di tutto, letteralmente.

Siamo nella mani di Fonseca, non c'è nulla da fare. Dovrà tenere unita la squadra e tentare imprese che sembrano impossibili. 


Roma: Fonseca, mai più come con la Lazio - Calcio - ANSA

martedì 9 giugno 2020

Sostiene Petrachi

Petrachi ha detto la sua. Ai microfoni di Sky e non solo, il direttore sportivo romanista ha dichiarato varie cosette che vale la pena ricordare. 

Innnanzitutto, pur confermando che la Roma cercherà di tenere Pellegrini e Zaniolo, non ha assolutamente escluso la loro cessione. Lo sapevamo bene e ve l'abbiamo sempre detto  anche noi, purtroppo. 

Anche Mkhitaryan e Smalling non sarà facile tenerli. Tra le righe di quel che ha dichiarato, lo spettro di un ridimensionamento tecnico della Roma è sempre più probabile. E, come sappiamo, Petrachi ha dichiarato che seguirà pedissequamente la situazione dei parametri zero. 

Signori, la verità è che la Roma è di nuovo un supermercato aperto. Nettamente negato che Rugani e Mandragora possano arrivare a Roma. Evidentemente, la Roma deve monetizzare da ogni cessione, questa è la situazione. 

Stavolta, signori, si fa sul serio e saranno problemi grossi. A meno che Fonseca non sappia fare il miracolo di conquistare l' Europa League o centrare il quarto posto in campionato... Nelle sue mani, l'immediato futuro della Roma.

Roma, Petrachi parlerà domani a Sky Sport. Un'anticipazione ...

lunedì 8 giugno 2020

Vincere aiuterà la Roma

Mai schiavi del risultato è una frase infelice apparsa all'inizio della gestione Pallotta. Ve la ricordate? 

Noi che siamo sempre stati molto schiavi del risultato, la contestammo allora e oggi si dimostra la ragione pratica della nostra decisione. Oggi, infatti, Pallotta potrebbe ricevere un concreto aiuto a risolvere le necessità economiche del club proprio vincendo l'Europa League e conseguendo la qualificazione per la Champions del prossimo anno. 

Fonseca è centrale in questo sogno. In tal caso, ballano tra i 40 e gli 80 milioni solo da questi risultati sportivi, difficilissimi a dire il vero. In Europa League, c'è da superare l'ostacolo Siviglia nel doppio scontro. 

Andrà in Spagna dopo il terribile scontro contro la Juventus, a Torino e dopo uguale trasferta contro il Toro. Quindi tre partite fuori casa. In campionato, l'Atalanta è un'incognita dopo la sosta. Tuttavia, del calendario romanista, preoccupano le trasferte contro Milan e Napoli, le prime due partite che dovremo giocare, e appunto le ultime due trasferte prima dell'appuntamento in Spagna. 

La Roma giocherà una partita ogni tre giorni, ritmo abituale per le squadre inglesi che, proprio per questo, praticamente si allenano in campo. Per riuscire nella doppia impresa ci sarà davvero bisogno di Zorro-Fonseca!

Roma, «Zorro» Fonseca è sempre più vicino alla panchina ...

domenica 7 giugno 2020

Allarme cessioni: Zaniolo parte?

Siamo stati i primi a scriverlo, e lo ripetiamo. La gestione attuale, stante il debito che ha denunciato, è in gravissima difficoltà. Probabilmente le cessioni che non vorrebbero mai fare Pallotta e Fonseca stanno per diventare necessarie: Zaniolo è in bilico, anche perché la Juventus si è rifatta sotto e tra l'altro potrebbe anche "aiutare" la Roma con lo scambio di Cristante per un loro giocatore e quindi aggiustare il bilancio tramite una buona plus-valenza. 


Solo il piazzamento al quarto posto eviterebbe tali sacrifici, ma se la società deciderà di cedere, si dimostrerà la prima a non credere in questo traguardo. anche perché le altre cessioni definite necessarie al fine abbassare il monte-ingaggi, stentano a realizzarsi: Pastore e Jesus in primis, poi Fazio e Perotti, sono i quattro che sarebbero dovuti andar via per lenire la terribile sofferenza finanziaria. Tutto fermo anche per colpe degli ingaggi alti che i quattro vantano e che per la crisi comune a moltissime squadre post Covid 19, possono sembrare davvero ostici. 

Il lavoro di Petrachi finora non è arrivato a risultati importanti e allora si dovrà, probabilmente, fare la cosa più difficile dal punto di vista tecnico e la più facile dal punto di vista finanziario. Anche a causa della clausola che grava sulla cessione di Pellegrini, è ovvio che la roma dovrebbe monetizzare al massimo la partenza proprio di Zaniolo. questa è la peggior notizia che potevamo dare alla tifoseria ma per ora è purtroppo anche l'unica davvero probabile. 

Nicolò Zaniolo, come si passa da 4,5 a 40 milioni di euro in una ...

sabato 6 giugno 2020

Pellegrini e Zaniolo in bilico

Continua il gran lavoro di Petrachi per far quadrare i conti della Roma in un periodo a dir poco preoccupante. Il D.S. giallorosso sta cercando di cedere gli esuberi prima di affrontare l'eventualità più spiacevole per i tifosi e l'intero ambiente. 

Infatti, come già scritto in questo blog, ad oggi le uniche cessioni che potrebbero portare in equilibrio i conti sono certamente quelle relative a Pellegrini e Zaniolo, gli unici che Fonseca non vorrebbe mai cedere, e noi con lui. Posto che Schick sarà ceduto al Lipsia, con conguaglio per la roma da vedere e comunque non meno di 25 milioni. Pastore potrebbe andare nel campionato americano. 

Ma a parte queste cessioni, non arrivano altre proposte per gli esuberi. Tutti sanno che la Roma deve cedere e quindi si preparano a prenderla per il collo. E allora Fonseca si sta convincendo che lo scambio, con relative plusvalenze di Cristante per Mandragora va bene. Florenzi, altro romanista ormai in partenza, potrebbe andare al Valencia. Basterà, tutto questo, oltre alle ormai date per certe partenze di Under e Kluyvert (magari per tenere Smalling) a scongiurare le cessioni dei due, veri, gioielli romanisti?

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venerdì 5 giugno 2020

La Roma rischia grosso

La Roma è in una situazione terribile, è inutile nasconderlo. I segnali di allarme ci sono tutti: in assenza dello stadio (come aveva ampiamente preconizzato) Pallotta non può più gestire la baracca anche se ha dichiarato che farà di tutto per onorare gli impegni. Ma questo vuol anche dire sistemare il bilancio a puntino per presentare una situazione ottimale a chi deve acquistare. Pensate a quanto vale cedere una casa ipotecata. Ecco cosa sta accadendo alla Roma; bisogna abbassare drasticamente il monte-ingaggi e fare plusvalenze. 

E allora, si cercano gli alleati più preziosi da questo punto di vita, Juventus in testa. Ma Juventus potrebbe dire addio a Zaniolo, il giocatore che invece la Roma considera insostituibile. Il rischio riguarda un pesante ridimensionamento del comparto tecnico (i giocatori migliori) a favore di giovani, con ingaggi certamente inferiori e qualche elemento con siderato insostituibile sia per la valenza tecnica sia perché non appetibile per le altre squadre. Vediamo, ruolo per ruolo, cosa potrebbe accadere.

PORTIERE. Pau Lopez, portiere non quotato a livello internazionale, potrebbe restare in coppia con Mirante e Fuzato in terza scelta se non fosse che il ragazzo, cioè Fuzato, è molto apprezzato in Brasile e vorrebbe giocare. Il problema è che offerte per Pau Lopez non arrivano...

Roma, altro stop: si ferma anche Fuzato. È il terzo dalla ripresa ...

DIFESA. I terzini sono il tormento della Roma da almeno vent'anni. Dopo il fallito esperimento di Florenzi, ormai in lista di partenza, e il temuto ritorno dell'impalpabile Karsdorp, la roma può contare solo sugli ultimi fuochi di Kolarova, ormai anziano, e il ritorno di Zappacosta, ormai clinicamente guarito. E' comunque in prestito (dal Chelsea). Spinazzola era stato già ceduto prima del clamoroso voltafaccia dell'Inter che ha fatto saltare il ritorno di Politano a Roma. Da allora i rapporti tra i due club sono tornati critici. Tra DAvide Santon e Bruno Perez, uno partirà.Servirebbero comunque i loro sostituti, se Kolarov e Zappacosta partissero da titolari alla ripresa. Al centro, in partenza Jesus, Fazio, e forse Cetin, che avrebbe mercato in Turchia. Restano Ibanez e Mancini. Smalling vorrebbe restare e Fonseca gradirebbe molto ma l'Arsenal vuole cederlo e allora per la Roma sono guai. La difesa rischia quindi di essere un problema per la Fonseca, sia per la ripartenza che soprattutto per il prossimo anno.

La scelta di Pellegrini: Roma vuol dire casa - Corriere dello Sport


CENTROCAMPO. Altro settore nevralgico. La società punta su Pellegrini ma è uno dei giocatori che potrebbe ridare fiato alle finanze del club. Ed esiste sempre la clausola da 35 milioni. Purtroppo il valore economico dei calciatori potrebbe costituire l'unico parametro vitale per un club come la Roma. Cristante potrebbe rientrare in un fruttuoso scambio per le plusvalenze con la Juventus. E' arrivato Villar che resterà. Diawara ha mercato e potrebbe partire. Si fa strada un ritorno di Nainggolan che farebbe di tutto per finire la carriera a Roma. Veretout, altro giocatore amato da Fonseca, piace al Napoli. Ad oggi è impossibile capire chi saranno i due interni, se Fonseca confermerà il 4-2-3-1 nel prossimo anno. Alla ripartenza, Diawara e Pellegrini sono gli indiziati.

ATTACCO. L'unico sicuro di restare è Djeko. Under e Kluyvert saranno ceduti per fare cassa e Perotti dovrebbe tornare in Argentina. Restano Zaniolo, conteso da tutti, Carles Perez, vero colpo di Petrachi con relativo pentimento del Barcellona. L'armeno Mkhitaryan ha una situazione simile a Smalling. Fonseca lo vuole ad ogni costo (anche temendo una cessione di Zaniolo) ma l'Arsenal forse si dovrà accontentare di uno scambio con conguaglio per la Roma con Kluyvert. Pastore ,dall'ingaggio mostruoso e dal rendimento deludente, non lo vuole nessuno e allora resterà. Ad oggi, per il prossimo anno, tenuto conto della trattativa per alcuni argentini, l'unico sicuro è Djeko insieme a Carles Perez.
Roma, Carles Perez: 'Sono qui grazie a Fonseca. Il Barça ha rubato ...


Come si vede facilmente, la Roma che dovrebbe tentate la conquista del quarto posto, somiglia a un supermarket, per l'ennesima volta, il torto più evidente della gestione Pallotta vista complessivamente. Per far quadrare i bilanci si sono sempre venduti i calciatori migliori e allora la Roma non vince e continua ad annaspare. Petrachi deve poter far quadrare il bilancio ma lo ripetiamo: gli unici che possono garantire un riequilibrio dei bilanci sono proprio i due calciatori che la Roma non vorrebbe mai cedere: Pellegrini e Zaniolo. La situazione è critica. Nessuno ve lo dice in maniera chiara e dobbiamo farlo noi. Dato che i bilanci non possono mentire, il ridimensionamento della squadra è certo. Possiamo solo sperare che Petrachi trovi qualche ragazzo in grado di far quadrare il tasso tecnico di una formazione che appare indebolirsi di continuo e soprattutto in vista del prossimo anno. Non è detto che partendo da condizioni difficili non si possa far bene. Altri, nelle stesse condizioni, hanno reso al massimo. Il genio vale più di una montagna di soldi.

Roma, le scuse di Petrachi: Il calcio è di tutti, orgogliosi di ...

lunedì 1 giugno 2020

Ecco la Roma che sarà

Lo sappiamo per certo e vi diciamo quel che sta preparando Petrachi. I suoi ordini sono: abbassare almeno di un terzo il monte-ingaggi e fare un mercato dove la Roma dovrebbe recuperare almeno 100 milioni in plus-valenze. 

Quindi, cedere anche per fare scambi e favorire la Roma come le altre società coinvolte. Per questo è sempre calda la pista che vede una collaborazione tra Roma e Juventus. 

Per il resto, la Roma, con gli acquisti di Ibanez, Villar e Carles Perez, libera per le cessioni Fazio, Jesus, e Smalling (ritorno in Premier probabile anche se Petrachi cercherà di trattenerlo a Roma), considerando anche Cetin che potrebbe però rientrare in uno scambio. 

Karsdorp probabilmete resterà per mancanza di offerte. 

A centrocampo, cedibili sia Cristante che Florenzi. In attacco, cedibili Kluyvert e Under. La Roma sta cercando il vice Djeko in Argentina. Bustos, punta ventiduenne del Talleres, sarebbe il prescelto. Ha 22 anni, può giocare in ogni ruolo dell'attacco. In Superliga ha giocato 20 incontri segnando 9 reti e fornendo 4 assist. 

Kean è un altro giocatore che potrebbe venire ma è necessario prima che il club ceda i moltissimi esuberi attuali, tra cui Perotti e Pastore. 

Mkhitaryan potrebbe restare soprattutto perché l'Arsenal non ha ricevuto offerte concrete. 

Se considerate che Pellegrini e Zaniolo vogliono tenerli tutti, a cominciare da Pallotta, la nuova Roma è praticamente tutta qui. 

Resta da vedere se il buon Petrachi riuscirà in queste vere e proprie manovre da grande direttore sportivo, con un indice di difficoltà altissimo. 

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