Prime sentenze al Mondiale

 Con le vittorie di ieri, Stati Uniti ( 0-1 contro l'Iran) e Inghilterra (0-3 al Galles) sono già qualificate per il  turno successivo. L'Olanda ha battuto i padroni di casa del Qatar per 2-0.

Oggi, si sono svolte invece le partite Messico - Arabia Saudita (2-0) e Tunisia - Francia (1-0). Nel momento in cui scrivo, la squadra dell'Argentina sta battendo la Polonia per una rete a zero. 

Attualmente, nel Girone A, qualificate agli ottavi sono l'Olanda e il Senegal. Nel Girone B, le qualificate sono l'Inghilterra e Gli Stati Uniti. Nel Girone C, tutto dipende dalle partite in corso. dato che l'Argentina per qualificarsi deve battere la Polonia. Nel Girone D sono qualificate Francia e Australia. Nel Girone E tutto da decidere con Spagna, 4 punti Giappone e Costarica a 3 punti. Nel Girone F, l'unica certezza è l'eliminazione del Canada, fermo a 0 punti. Nel Girone G, invece, l'unica certezza riguarda il Brasile, già agli ottavi con 6 punti. Nel Girone H, è il Portogallo a essere già qualificato con le sue due vittorie.

Domani, gli incontri: Croazia - Belgio alle ore 16

Canada - Marocco, alle ore 16.

Giappone - Spagna alle ore 20. 

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Altro pari per la Roma in Giappone e il mondiale infiamma

 

Anche contro i campioni del Giappone Yokohama, la Roma riesce soltanto a pareggiare per 3-3. Zaniolo, Ibanez e Shomurodov hanno segnato. 

Mourinho non potrà esser contento neanche del gioco espresso in queste partite amichevoli comunque interessanti se non altro per aver confermato vecchie certezze: ormai il rapporto con Abraham sembra incrinato per la Roma. Se l'inglese vuole tornare in patria sarà certamente accontentato. 

Più interessante il Mondiale dove, ieri il Portogallo ha regolato per 2-0 il coraggioso Uruguay, mentre il Brasile ha faticato moltissimo a battere la Svizzera, per 1-0. 3-2 del Ghana contro la Corea del Sud. Oggi, in programma:

Alle 16 Ecuador - Senegal

e Olanda - Qatar. 

Alle 20 l'interessantissimo Iran - Stati Uniti.

 

 

Le grandi tornano in sella al Mondiale

 

Argentina vince e convince nello scontro, abbastanza duro, contro il Messico, battendolo per 2-0. Anche la Francia regola la Danimarca con un noioso 2-1. La Polonia batte nettamente l'Arabia Saudita per due reti a zero. Questa la sintesi dell'importante giornata mondiale di ieri. 

Ora la situazione rispetta maggiormente la supremazia tecnica di Francia, soprattutto, e Argentina. La Polonia ha dimostrato di poter reggere il passo. 

Oggi vedremo Il Giappone affrontare la Costarica alle 11.

Belgio e Marocco alle 14.

Croazia - Canada alle 17. 

Per la Roma si prospettano diversi cambi e addii. Karsdorp, crisi rientrata dal punto di vista legale ma il terzino non giocherà più con questa maglia. Anche Zaniolo torna in discussione così come Abraham: giovani che non si mangiano il campo ma piuttosto lo subiscono anche vistosamente.  Anche Shomurodov non ha più ragione di restare.

Si sta in realtà discutendo anche la permanenza di Mourinho dato che la società ha già dimostrato nei fatti di non potergli fornire la dotazione tecnica richiesta più volte dallo stesso tecnico. Oggi, la presenmza di Dybala è un'esigenza reale e conclamata proprio perché è l'unico asso a disposizione in una formazione composta da giocatori mediocri.

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La Roma pareggia in Giappone, oggi Mondiale imperdibile

 La Roma esordisce in Giappone pareggiando contro il Nagoya per 0-0. Non ho potuto vedere l'incontro e quindi evito di sparare commenti senza impressioni di prima mano. So solo che la partita è stata noiosa e la Roma più che prendere una traversa con Ibanez non ha saputo fare. 

 Karsdorp è sempre più indirizzato veros la Juventus e pens oche la Roma cercherà più che altro di ottenere un giocatore in cambio ma è solo una mia impressione. 

Il Mondiale in Qatar continua con il pareggio in serata tra Inghilterra e USA per 0-0. Gl istatunitensi hanno tenuto in mano le redini del gioco e l'inghilterra si è accontentata di un comodo pareggio.

Le altre partite della giornata:

Galles - Iran 0-2

Qatar - Senegal 1-3

Olanda - Ecuador 1-1

Chiaramente, il Galles è quasi fuori, l'Iran si rilancia e il Qatar tra poco sarà soltanto il paese organizzatore.

Partite di oggi: 

Tunisia - Australia, ore 11

Polonia - Arabia Saudita, ore 14

Francia - Danimarca, ore 17

Argentina - Messico, ore 20.

Come vedete, se dal punto di vista tecnico, è imperdibile Francia - Danimarca, è drammaticamente interessante Argentina - Messico. 

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Il Brasile si annuncia da protagonista

 

Mondiale che va avanti, stavolta con poche sorprese e la grande conferma di un Brasile che ha dominato la Serbia grazie alla grande superiorità tecnica e un magnifico centravanti come Richarlison (meraviglioso, da cineteca, il secondo gol). Serbia battuta quindi 2-0. Le altre partite:

Potogallo - Ghana 3-2

Uruguay - Corea del Sud 0-0.

Oggi vedremo:

Galles - Iran (in corso)

Qatar - Senegal, alle 14

Olanda - Ecuador alle 17.

Per quanto riguarda la Roma, sta giocando contro il Nagoya Grampus, in Giappone. Non c'è Karsdorp, ormai un estraneo per Mourinho. Gioca Svilar titolare in porta. Il risultato è ancora di 0-0.

Vedremo gli sviluppi della polemica lanciata da Mourinho; indirizzo, la società per il mercato di gennaio. 

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Iniziano le sorprese nel Mondiale e oggi potrebbe arrivarne un 'altra

 

 Il Mondiale in Qatar continua ma iniziano a fioccare le soprese. Se è arrivata la conferma della grande forza tecnica della Francia, che ha battuto comodamente l'ingenua Australia in serata, sorprende l'incredibile sconfitta dell'Argentina, per 2-1, contro l'Arabia Saudita. Il Messico ha messo paura alla Polonia, costringendola al pari a reti bianche, dopo che il portiere messicano ha parato un rigore a Lewandoski.

Oggi, potrebbe arrivare qualche altra sorpresa, visto il canlendario degli incontri: 

Marocco - Croazia, ore 11

Germania - Giappone, ore 14 

Spagna - Costarica, ore 17

 

Solbakken a Roma e il Mondiale continua

 

Ola Solbakken è arrivato a Roma, ha sostenuto le visite mediche e firmerà, da svinvolato, un contratto con il club giallorosso. Una buona notizia visto che si tratta di un giocatore tutto sommato utile e in discreta forma. Può anche servire in quanto apporto offensivo anche se non segna molto ma la sua mobilità e la velocità che lo caratterizza saranno un'alternativa per un centrocampo estremamente compassato come il nostro. Chi parte certamente è invece Karsdorp, e probabilmente la destinazione è una tra Juventus o Marsiglia. 

Continua il Mondiale in Qatar, dove ieri l'Inghilterra ha regolato con un pesante 6-2 l'Iran. Partita molto più interessante tra Stati Uniti e Galles, con un meritato 1-1 finale. L'Olanda, con qualche difficoltà, è riuscita, nel finale, a infliggere un pesante 2-0 al Senegal. Oggi assisteremo a questi incontri: 

Argentina - Arabia Saudita alle ore 11

Danimarca - Tunisia  alle 14

Messico - Polonia, alle 17. 

Francia - Australia alle ore 20. 

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L'Ecuador demolisce la squadra di casa e l'Italia fa pena anche in amichevole

 

Tanto per iniziare, la forte formazione americana ha letteralmente demolito il Qatar per 0-2, con reti dell'ottimo Valencia. Mentre l'Ecuador ha dato la prova di potersi candidare per fare ottime figure, con una formazione valoce e ben messa in campo, il Qatar ha soltanto evidenziato una discreta difesa ma un inesistente reparto offensivo. Il migliore è entrato soltanto a fine partita, ovvero il centravanti titolare. Le espressioni dell'allenatore basco dei padroni di casa, durante il match, avevano del grottesco.

Oggi, in programma Inghilterra - Iran, alle 14; 

Senegal - Olanda alle 17;

Stati Uniti - Galles alle 20. 

 

Ieri è stata giocata l'amichevole Austria - Italia dove la formazione di casa, vincendo 2-0, ha dato la solita ed ennesima lezione di gioco alla stanca selezione di Mancini. Un uomo che doveva avere il coraggio di lasciare dopo l'ennesimo fallimento mondiale e che invece è ancora lì. 

Vero che il calcio italiano non potrebbe che ripartire da dirigenti nuovi e capaci (vera rarità), vero anche che se utilizziamo un selezionatore che dopo il trionfo europeo ha soltanto mostrato di saper perdere con classe, non potremo risorgere, come è vero che questo è il secondo Mondiale dove non riusciamo a entrare. Cosa deve succedere ancora affinché chi deve decidere prenda provvedimenti?

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Inizia il Mondiale in Qatar

 

Stasera, ore 17, la prima partita del Mondiale in Qatar. Per me, sarà l'occasione per analizzare qualche promessa calcistica buona per la Roma e per il calcio italiano in particolare. 

Non a caso, questo è il secondo campionato mondiale dove l'Italia non ci sarà. La scorsa edizione fu la Svezia a farci fuori; stavolta, la Macedonia del Nord. E Mancini è ancora al suo posto. 

Il nostro calcio, pieno di scandali, deve cambiare per rinnovarsi e tornare ai vertici mondiali. Conservare chi un tempo fu vincente, non basta più. Devono essere implementate idee tattiche e strategie nuove. Ci vogliono forze nuove, magari un De Zerbi e simili. 

Ora è il Qatar, ma il domani dev'essere costruito accuratamente. Su questo blog, un notiziario breve ma completo di commento, delle partite del Mondiale.

Si inizia con Qatar - Ecuador, ore 17, stadio Al Bayt a Doha. Il Qatar, allenato dal Signor Bas, un tecnico catalano, potrebbe rivelarsi una sorpresa.  Vedremo un 3-5-2 abbastanza elastico affrontare l'Ecuador, squadra senza stelle ma che si è qualificata con grande merito. Allenata dall'argentino Sig. Alfaro, sarà certamente ospite ostico per i padroni di casa. 

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Ancora scandali nel calcio italiano

 Discandali, nel calcio italiano, ne abbiamo vissuti. In ambiente FIFA, poi, se ne parla da tempo. Persino le fiction sulle reti private, come El Presidente, ne parlano quanto volete. Meravigliarsi di questo, è altamente ipocrita. 

Le accuse tra Preziosi e Malagò sono affar loro. In qualunque comunità, a partire dalle assemblee di condominio, volano parole grosse. Se ci sono reati, interverrà la magistratura ordinaria. Quella sportiva, come si evince dai guai della procura arbitrale, non mi sembra molto affidabile. 

 

Lì si è verificato un incredibile equivoco dove un personaggio non proprio limpido è stato messo a capo della procura degli arbitri. Chi si straccia le vesti, dimentica quel urlano i tifosi da empre, spettatori di un calcio che non convince. Senza dimenticare scandali come il Calcio-scommesse e altre amenità simili. 

La realtà, senza scendere in polemiche che riguardano le singole persone, è che noi tifosi siamo comunque parte lesa. Siamo quelli che pagano per assistere a uno spettacolo a cui non crediamo più. Non si tratta di sport ma di uno spettacolo sportivo, come il Wrestling, dove probabilmente la narrazione è preordinata e calcolata. Lo sappiamo tutti, da tempo. Di verginelle che si strappano le vesti, non ne sentiamo il bisogno. 

Solbakken arriva, Karsdorp parte a gennaio

 

Poco o nulla si muove in casa Roma se non che il mercato di riparazione sarà fatto con i saldi delle uscite e non certo con nuovi invetimenti. La Roma sta per essere privata del terzino che poteva essere il titolare, ovvero Karsdorp, liquidato da Mourinho, e sta per acquisire l'ala-centravanti Solbakken, a costo zero. 

Se tutto questo va a semplificare i problemi di bilancio, certamente non risolve i deficit tecnici di una formazione davvero modesta. 

La Roma del futuro, specie se rimane Mourinho, sarà necessariamente rivoluzionata ma i contratti come quello fatto a Cristante (con la Roma fino al 2027) non lasciano ben sperare. Per dominare in Italia e in Europa servono un portiere di vaglia, un centrocampsita che sappia svolgere il ruolo di regista e soprattutto un centravanti spietato sotto porta e questi tre nomi, da soli, valgono circa 200 milioni. 

Le cessioni possono aiutare così come rivalutare elementi giovani provenienti dalla Primavera. Difficilmente la Roma riuscirà a primeggiare con queste risorse. La proprietà statunitense deve investire, se non ora, almeno nel mercato estivo che probabilmente non vedrà la Roma in Champions. 

La squadra di Mourinho, se non opera intelligentemente a gennaio non potrà che finire lontana dal quarto posto. Questo problema dev'essere risolto, se vogliamo crescere, Mourinho o no. 

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Roma, piove sul bagnato

 

Con la Roma al settimo posto, dobbiamo assistere anche alla squalifica per due giornate del suo tecnico Mourinho, colpevole di aver rivolto parole non consone all'arbitro, durante l'incontro Roma - Torino. 

Quell'incontro ha però confermato tutti i problemi attuali di una squadra senza gioco e con poche idee. Soltanto l'ingresso di Dybala ha consentito di poter almeno pareggiare: presa la traversa, Matic ha infatti scagliato il tiro giusto verso la porta avversaria a tempo quasi scaduto.

La Roma ha necessità di provvedere al mercato di riparazione di gennaio con un centrocampista - regista che risolva i problemi di amministrazione della sfera durante la fase di possesso. Ha bisogno di una punta che abbia confidenza con il gol dato che come ho scritto più volte tra Abraham, Belotti e Shomurodov non si trova una punta capace. L'arrivo di Solbakken, del Bodo Glimt, ammesso che si realizzi, non sembra poter garantire questo obiettivo dato che il ragazzo sembra più un'ala abile nella manovra. 

La situazione non è facile dato che la Roma dovrebbe trovare anche il sostituto di Karsdorp, liquidato proprio dalle dichiarazioni del tecnico dopo la partita contro il Sassuolo.

Resta da capire come giocherebbe la Roma con un impianto tattico differente. La pochezza della nostra manovra non può essere spiegata senza tirare in ballo Mourinho. Il portoghese ha deluso come tutti, quest'anno, e non può tirarsi indietro accusando gli altri. 

Si dovrebbe ripartire da Paulo Dybala, il migliore in assoluto e mettergli accanto giocatori veri dal punto di vista tecnico ed atletico. La politica delle toppe e delle mezze patacche ha passato il segno. 

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Cosa serve alla Roma

 

Sosta, benedetta sosta. La squadra volerà in Giappone ma la sosta servirà a riordinare le confusionarie idee del tecnico e molto probabilmente convincere la presidenza che serve qualche rinforzo oltre Solbakken. 52 giorni di pausa del campionato e quindi ampio periodo per pensare. 

Bene, ma cosa serve alla Roma?

Un regista. Un uomo capace di pensare e distribuire palle per il campo.

La Roma, dopo Pizarro, lo cerca da anni. 

Un centravanti che segni almeno una rete ogni due partite. Abbiamo tre centravanti che non ne fanno uno, tra Abraham, Belotti e Shomurodov. La Roma, senza Dybala, il migliore in assoluto, non segna. Senza Pellegrini, nemmeno ci prova.

Solo colpa dell'organico? No. E cosa farebbe Mourinho se i Friedkin non ci avessero regalato l'argentino? Si smetteva di giocare al calcio? La Roma non solo non segna ma nemmeno tira in porta, è vero o no?

Il tecnico portoghese non può non mettersi in discussione, lui per primo. Ora inizia a prendersela anche con i singoli calciatori, gioco molto pericoloso. Non ha più a che fare con Felix, ma con titolari viziati e pagati fior di milioni.

La Roma deve trovare un gioco riconoscibile e che produca il frutto del calcio: il tiro in porta, poi il resto. Oggi, tutto questo non esiste. Spetta a Mourinho trovare il bandolo della matassa e lo deve fare in fretta. 

Se continuerà a non disporre di un regista anche dopo il mercato di gennaio, deve far circolare palla dai mediani verso la trequarti, dove Pellegrini e Dybala possono fare la differenza e spostare la regia in avanti. In attacco serve un fulmine di guerra non un immobile Abraham e tanto meno un confusionario Belotti.

Se non arriva il regista, Solbakken potrebbe risolvere i problemi offensivi della Roma?  In 60 partite, con il Bodo, ha segnato 13 reti. Pochino.

Ormai, le pezze calde non bastano più. Mourinho dovrà capirlo, prima o poi. 

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La Roma non finisce più di deludere

 

Altro pari deluente contro il Torino di Juric: 1-1 con rete di Matic, dopo aver fallito un rigore con Belotti. La piccola Roma di Mourinho gioca male e trova sempre le stesse difficoltà contro un Torino che la surclassa sul piano fisico e ben messo in campo. 

Nessun progresso per una squadra che sembra davvero mal messa in campo e che soltanto con l'ingresso di Dybala, nella ripresa, rivede un po' di luce tattica. 

L'arbitraggio scarso di giornata non può essere alibi sufficiente per una formazione che gioca male, senza grinta e neppure manifestando la voglia sufficiente a battere un Torino soltanto discreto. 

Non è più solo colpa dei giocatori, nè di Mourinho: ormai dovremmo parlare di una proprietà debole che non sa far udire la sua giusta indignazione. Nessuno tutela tifosi che hanno tutto il diritto di fischiare per manifestare il proprio malcontento. 

A parte l'argentino, Smalling e Pellegrini, davvero non vedo chi potrebbe meritare la riconferma, compreso un irriconoscibile Mourinho, espulso anche stavolta. Le proteste non bastano e soprattutto non portano punti.

Roma - Torino, le ultime

 

La Roma Primavera ha travolto la Juventus (5-2) nell'ultimo turno del rispettivo campionato. Purtroppo i successi a livello giovanile non vengono riflessi dall'andamento del club in Serie A. La Roma è sempre più distante dal primo posto e persino dal quarto posto che vuol dire Champions League. 

La proprietà non dà segni di volersene preoccupare più di tanto e comunque non sono i Friedkin a scendere in campo. Contro il Torino, alle 15, crescono invece le possibilità per Volpato, proprio uno dei giovani di maggior successo. Dybala sarà in panchina.

Nei granata indisponibili Lukic e Pellegri. 

Le formazioni più probabili: 

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Zalewski; Volpato, Zaniolo; Abraham. All. Mourinho

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Vojvoda, Ricci, Linetty, Lazaro; Miranchuk, Vlasic; Sanabria. All. Juric

Domani Roma - Torino

 

La Roma, domani alle ore 18, attende all'Olimpico il Torino epr l'ultima partita prima della sosta mondiale. Nelle condizioni di gioco in cui versa la squadra di Mourinho, anche il Toro di Juric può rappresentare un ostacolo preoccupante. La Roma non ha ancora un gioco effettivamente definito, mostra preoccupanti limiti in attacco e alcuni giocatori nettamernte sotto i lrendimento dell oscorso anno.

Il centrocampo, fomrato da Matic e Cristante, con l'innesto di Camara quando serve, non ha mostrato finora alcun miglioramento senza la presenza di Dybala come punto di riferimento in avanti. Ora, perso anche l'apporto comunque limitato rispetto lo scorso anno, di capitan Pellegrini, forse sarebbe il caso di tentare palla lunga e inserire due punte vere. Del resto, il grande lavoro fatto da Abraham nella passata stagione è solo un ricordo anche se ora si vedono alcuni segni di miglioramento, come il bel gol di testa segnato contro il Sassuolo. 

Se dovessi scegliere un reparto dove intervenire nel mercato di gennaio, sarebbe comunque il centrocampo: serve come il pane un regista vero. Poi, una punta in grado perlomeno di centrare la porta.

Finora, gli elementi peggiori si sono rivelati in difesa Ibanez e Karsdorp (puntato dalla Juventus per gennaio); a centrocampo, certamente inefficiente Cristante e in attacco l'intero reparto.

Juric, dal canto suo, ricorda che il Torino ha perso 4 delle ultime 5 partite i ntrasferta giocate da settembre. Juric potrebbe schierare la sua squadra a specchio: un 3-4-2-1 come Mourinho, apparendo l'undici del Toro nettamente più in palla.

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Emergenza Roma: solo settima dopo 14 giornate!

 

Di male in peggio, la disastrata Roma di Mourinho. Non è riuscita neanche a battere un mediocre Sassuolo, pareggiando per 1-1 e dopo i risultati che hanno completato la quattordicesima giornata di Serie A, è soltanto settima, con 26 punti. Davanti a lei: Atalanta +1 , Inter  1, Juventus +2, Milan +4, Lazio +4, Napoli +12. La deprimente sconfitta nel derby non è stata minimamente vendicata.

Dire che la Roma e il suo pluridecorato tecnico stiano deludendo è dir poco. La tifoseria è in gran parte con Mourinho e qualche ragione ce l'ha: il nostro organico è uno dei meno grintosi della categoria. Gente che ha meno fame di un miliardario e certamente meno grinta di quel che servirebbe.

Un asso soltanto è ancora fuori squadra, Mondiale o no: Dybala. Comunque, anche chi non lo giocherà, come Belotti e Zaniolo fa pietà. 

Sono ben pochi i giocatori a meritare una riconferma, a parte Dybala, Pellegrini, Smalling e Matic. 

Ora la Roma deve affrontare in casa il Torino. Appuntamento, domenica alle 15. 

Si direbbe che la vittoria è d'obbligo ma la condizione di questa squadra è talmente deprimente che anche il coraggioso Toro di Juric può mettere in crisi un team che praticamente non ha gioco e tanto meno spessore tecnico-tattico. 

Certamente, anche l'asenza di dirigenti che possono riequilibrare il cattivo rapporto che il tecnico ha con alcuni giocatori, contribuisce a complicare le cose.

 Resta l'amara constatazione che la tifoseria ha certamente sopra valutato questo gruppo che andrà necessariamente sfoltito alla grande.

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