venerdì 31 gennaio 2020

La difficile rimonta di Petrachi

Petrachi, consapevole del pessimo mercato invernale finora messo in opera, tenta una difficile rimonta con i nomi di Faraoni (centrale difensivo) e Favilli (attaccante). Nel primo caso, si tratta di un giocatore del Verona, romano, dal costo assolutamente abbordabile. Certamente non un grandissimo colpo, ma utile. 

Nel secondo caso, Favilli, che attualmente milita nel Genoa, c'è da sborsare circa 12 milioni in tutto e c'è la Juventus da convincere. Operazione quasi impossibile. Beninteso, il 22enne ha giocato 13 incontri tra campionato e Coppa Italia, segnando una rete. Non si tratta di uno spacca-porte. E' questa l'attuale politica della Roma ,come abbiamo scritto più volte: acquistare giovani promesse sperando che esca il terno vincente, come per Zaniolo. Il problema sarebbe non cedere i migliori, ma questa è un'altra storia.
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giovedì 30 gennaio 2020

Il mercato delle pulci

La Roma sta terminando un mercato tristissimo. A metà tra la vecchia proprietà Pallotta e la nuova di Friedkin, la squadra doveva essere rinforzata con una punta decente e un regista. E' arrivato altro, Petrachi, stavolta, non ha fatto il miracolo ma un disastro. 
Intanto è partito Florenzi per il Valencia. La Roma lascia partire un giocatore storico, il capitano attuale, romano de Roma, per un prestito (apparente) di pochi milioni. Nzonzi dovrebbe andare al Rennes.
Arrivano: Gonzalo Villar, 21 anni, centrocampista centrale che ha giocato venti incontri il Liga2 segnando un gol e nessun assist. Definirlo una speranza è ottimistico.
Carles Perez. Arriva dal Barcellona, presti con obbligo di riscatto, 11 milioni, giocatore molto più noto di Villar. E' un'ala, 21 anni, nella Liga ha giocato 10 incontri con 1 gol e tre assist. Si spera possa diventare l'ala di ruolo di Fonseca.
E' arrivato anche Roger Ibanez, centrale difensivo ventunenne, doppia nazionalità Brasile-Uruguay, che ultimamente abbiamo visto, per un incontro di Champions, nell'Atalanta. Tutto qui.
Giovanotti che avrebbero fatto felice Luis Enrique, forse. 
Dov'è il riscatto di Smalling?
Dov' è la punta sostituto di Djeko?
Dov'è il regista esperto?
Tre speranze al posto di tre certezze. Basteranno per il quarto posto in campionato?
Vincere? Neanche una speranza.
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martedì 28 gennaio 2020

Plusvalenza, non avrai altro dio al di fuori di me

Per chi amministra la Roma, il dio della plusvalenza è l'unico meritevole di adorazione. Un altro romano ne soffrirà le conseguenze e infatti è notizia di queste ore che Alessandro Florenzi ha accettato il trasferimento al Valencia. Ridurre gli ingaggi, cedere chi Fonseca non ritene indispensabile... ma la strage riguarda soprattutto i romani, invisi a chi detiene la maggioranza della Roma. La quale non può accontentarsi di Ibanez e Perez e soprattutto non dovrebbe rinunciare ai suoi figli prediletti. Ma si sa... per gli Yankee questi valori non valgono.

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domenica 26 gennaio 2020

Solo Calvarese ferma la Roma nel derby

La partita di ieri ha dimostrato che tra la Lazio, ferma a 40 punti, e la Roma a 39, sette punti sono solo matematica. La legge dello sport dice che il derby è stato dominato dalla formazione giallorossa, che da molto non vedevamo così concentrata e precisa, quasi spietata nel pressing da portare fin dalla difesa laziale. 

La Lazio è stata dominata sul piano atletico, tattico e tecnico in un crescendo impressionante che purtroppo l'ennesimo arbitro di giornata, Calvarese, ha rovinato. Non solo inventandosi, tramite il VAr, il mondo per non fischiare un rigore che sembrava netto; ha evitato di fischiare molti fatti a favore dei romanisti e non ha espulso un paio per alcuni falli ripetuti dopo il primo giallo. Un arbitraggi oche ha letteralmente salvato la Lazio da una sconfitta certa, dopo il gol di Djeko, insieme alla papera di Pau Lopez in occasione del pareggio di Acerbi.

Una difesa alta ma veloce ha ingabbiato il duo Immobile-correa, mentre il centrocampo ha stantuffato incessantemente verso la porta avversaria passaggi e cross. Veretout e Cristante hanno fornito corsa e forza fisica tali da annichilire gli avversari di settore, permettendo a Kluyver e Under di spadroneggiare sulle corsie esterne, aiutati, nel ripiegare, dalle ottime prove di Spinazzola e Santon. 

Unico neo: poco un gol e un rigore non dato, in virtù di diciassette tiri verso la porta avversaria. 

Partite tanto tese non dovrebbero essere rovinate da arbitri incapaci e purtroppo ancora una volta è successo, così come ancora una volta il VAR con le regole attuali non ha funzionato.
Per ora, quarto posto con l'Atalanta a una sola lunghezza. La Roma deve ricominciare a vincere in fretta.
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sabato 25 gennaio 2020

Il coraggio delle idee (il calcio è una cosa semplice)

La Roma non vince da una vita, ovvero da quando il gruppo capitanato da Pallotta l'ha acquisita. Cambiati ben 7 tecnici, e un mare di giocatori, la Roma ha mostrato continuità solo in un dato: non vince assolutamente nulla. Pervicacemente, testardamente, fortemente, cercata la non vittoria. Qualche qualificazione in Champions e stop. Molto poco per una squadra che era, nell'era Sensi, la seconda assoluta in Italia. E ora?
Per nostra fortuna, l'era Pallotta e soci sta per chiudersi. Davanti, la proprietà intestata a un riccone americano che spende qualcosa come 800 milioni di euro per assicurarsela. La logica più stringente ci dice che chi spende tanto per un investimento tra l'altro pericoloso come una squadra di calcio, ha progetti titanici e splendenti. Ma la logica dice pure che se un merito ha ottenuto Pallotta è proprio aver messo i conti in ordine. 
Da dove si parte, non è di secondaria importanza. E allora vediamo ruolo per ruolo.
IN PORTA - Pau Lopez è un ottimo portiere. La difesa non proprio impenetrabile ha mostrato un portiere agile e molto concentrato. E dietro l'inossidabile Mirante. Va bene così.
IN DIFESA. Il problema è il migliore: Smalling. Costerà abbastanza doverlo riscattare ma va fatto. E' un ragazzo serio, sa palleggiare, è forte di testa. Mancini, il suo compagno di linea, è giovane e ha un prospetto di crescita impressionante. Gli altri, da Fazio a Jesus,sono un problema e lì bisogna intervenire. Ai lati, Kolarov dev'essere affiancato da una riserva credibile. A destra, Florenzi non può bastare, serve un terzino di ruolo se si vuole giocare a quattro. Costo previsto per rinforzare il reparto: almeno trenta milioni di euro.
A CENTROCAMPO- Il reparto più scoperto in un solo ruolo. Con Diawara, La roma ha un buon centromediano, e ci sta. Manca da molti anni, un regista vero che né Veretout né Cristante sono. Pellegrini può coprire qualche ruolo, ma in attacco rende il doppio. Serve un regista vero. Costo previsto per crescere: quaranta milioni di euro.
IN ATTACCO. Il reparto più anemico. Djako da solo non basta quest'anno e basterà ancora meno il prossimo anno. Kalinic va rispedito al mittente. Le ali possono bastare solo a destra: Under e Florenzi possono coesistere e bastare. A sinistra, non ci siamo: Il Faraone non è stato sostituito. Kluyvert è del tutto acerbo. Serve un laterale che sappia servire il gioco con cross e con il dribbling. Servono anche due punte: una centrale e una che possa supportare, veloce e ficcante. Se Zaniolo resta a giocare ala o trequartista. Costo previsto: ottanta milioni di euro.
IL TECNICO - Fonseca non è un incapace. Giovane e intelligente, si trova in un calcio complicato come il nostro per la prima volta e con una squadra che aveva solo affrontato due volte in Champions. Deve capire che il modulo si sceglie a seconda dei calciatori che hai e non il contrario. Arduo, per molti tecnici, ma forse alla sua portata. Un altro anno si può concedere al tecnico se arriva almeno quarto. Nella stagione dove il Napoli e il Milan si sono annichiliti, sinceramente, la Roma non può aspettarsi meno.
PROSPETTIVE. Stadio sì o no e eventuale piazzamento in Champions, definiranno la stagione romanista in futuro. L'investimento del nuovo proprietario è impressionante. Ma non si spendono tanti soldi per ottenere una Europa League. Con ogni probabilità, ci aspetta un altro anno di attesa. Petrachi continuerà a dover fare miracoli senza avere un badget sufficiente. Serve quindi un tecnico che fornisca certezze tecniche e tattiche per collocare elementi magari non costosissimi ma adatti al sistema che si predilige.

mercoledì 22 gennaio 2020

Salutiamo la Coppa Italia con grande rassegnazione

Eh, sì, perché la Roma, fermissima sul mercato, anzi immobile, si fa letteralmente annichilire dalla Juventus, che sembra una squadra di altra categoria in Coppa, contro la Roma. 

Non sappiamo quante volte valga l'organico della Juventus rispetto il nostro: due o tre volte? Ma il gioco che i rispettivi allenatori sanno insegnare, quante volte è a favore di Sarri? 

La partita di stasera ha visto una Roma impaurita, che non riusciva nemmeno a tirare, di fronte a giocolieri che hanno fatto praticamente quel che volevano in campo estromettendola senza fatica dalla coppa nazionale. Hanno dimostrato come si gioca a una truppa di giocatori che, bene che vada, hanno in Mancini, Pellegrini e Smalling gli unici a poter competere in un confronto come questo. Lasciando a Pau Lopez la possibilità di crescere un po'. 


Ma gli altri, Fonseca compreso, sono adatti ad altri palcoscenici. Speriamo lontani dall'Italia. 

E c'è anche un problema aggiuntivo. Stante la crescita della Lazio e la contemporanea scomparsa dal palcoscenico dei grandi del Napoli e del Milan, ora irraggiungibili sono, oltre alla solita Juventus, anche l'Inter e persino l'Atalanta. E ricordate che ai tempi di Franco sensi, la Roma era la seconda forza senza dubbio della Serie A? Noi andiamo avanti solo per peggiorare?

Poco sposta lo splendido gol di Under.

Fridkin ha speso molto per la Roma e non pensiamo possa soltanto tollerare un disastro simile. Ma ora c'è da salvare una stagione e ottenere assolutamente il quarto posto. Il nostro scudetto. Che tristezza. 


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venerdì 17 gennaio 2020

Fonseca cambia e la Roma stende il Parma.

La Roma che ha battuto il Parma ieri sera, era carente di alcuni titolari: Djeko e Zaniolo su tutti. Fonseca ha optato per un cambio di modulo, un 3-5-2, a tratti un 3-5-1-1 abbastanza elastico, con Cristante abbassato sulla linea dei centrali Smalling e Mancini, e quindi Kolarov-Florenzi portati tra difesa e centrocampo, nel ruolo di centromediani laterali. I tre di centrocampo, Pellegrini, Perotti e Diawara hanno così potuto cercare la profondità per un discreto Kalinic, che ha cercato di pungere il Parma, con l'aiuto un po' impacciato di Under. 

Si è vista quindi una Roma meno fragile in difesa e più propensa alla profondità, con la splendida prova di Pellegrini ,vero incursore dietro la punta centrale. Nel post partita, Fonseca ha detto che la difesa a tre era un esperimento solo per la serata odierna e questo è un peccato. Proprio il ritorno di Bruno Peres, ieri sera in campo per 10 minuti, conferma che la squadra avrebbe uomini e risorse tecniche per il 3-5-2. 

Sul fronte mercato, Marotta, Ausilio e Petrachi stanno cercando di ricucire l'affare Spinazzola-Politano, con soddisfazione di entrambi i calciatori. La Roma ha praticamente preso anche Ibanez. 


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mercoledì 15 gennaio 2020

Roma tra mercato invernale e Coppa Italia

La partita è a Parma, ore 21 e 15. Una Roma distratta (dal mercato e dalle operazioni di trasferimento della proprietà) non vuole cedere il passo ai locali. Fonseca è stato molto chiaro: il trofeo manca da oltre dodici anni e non è certo questo il momento per abbassare le armi. 

La formazione titolare includerà di certo Kalinic e Kluyvert, e altre riserve. La scarsità in certi ruoli, specie in attacco, ha usurato la forma di uomini fondamentali come Djeko, e del resto l'apporto in termini di gol è stato piuttosto basso. 

Ora, dopo l'infortunio di Zaniolo, Petrachi ha provato a scambiare Spinazzola con Politano ma l'Inter sta giocando sotto il tavolo. Con la scusa di nuovi accertamenti clinici per il nostro terzino, vorrebbe passare ad uno scambio di prestiti libero e la Roma non ci sta. Vedremo. 

Spunta il nome di un difensore dell'Atalanta, Ibanez, conteso anche dal Bologna. Non sembra un'operazione determinante, anche se il valore del ragazzo, un centrale brasiliano, è vicina ai 9 milioni. 

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martedì 14 gennaio 2020

L'Eterna crisi giallorossa

La Roma di Fonseca non è molto diversa da quella Di Garcia o di Zeman. La Roma è ancora un mosaico imperfetto, forte di alcune eccellenze ma estremamente vulnerabile in altre zone del campo. Durante la difficile gestione Pallotta (che non si vede a Roma da oltre due anni) la Roma è stata rinforzata nel marketing e nella presenza economica globale ma ha perso identità calcistica. Non è certo la sconfitta contro l'odiata rivale bianconera ad aver ribaltato questa situazione. 6 allenatori in sette anni sono il record meno conosciuto e considerato di questa scriteriata gestione. Tra l'altro, tecnici estremamente diversi tra loro. Risultato: niente vittorie.

Un monte-ingaggi ancora troppo alto, è l'altro estremo da dove far partire un'analisi globale. La Roma ha in Mancini, Pellegrini e Zaniolo i suoi gioielli, ma ha anche i costi dei vecchi Pastore e Djeko (finora 19 partite e soli 7 gol). 

E' delle ultime ore la notizia dello scambio tra Spinazzola e Politano; l'ex giocatore romanista torna volentieri ma contemporaneamente questo scambio potrebbe sancire la cessione probabile di uno tra Kluyvert e Under. La gestione Fonseca ha valorizzato alcuni giocatori ma ha depresso altri possibili protagonisti, come lo stesso Spinazzola che abbiamo visto pochissimo.

Ancora una volta, degli attuali titolari o quasi ne resteranno pochi: Fazio, Spinazzola, Florenzi, Cetin, Cristante, Djeko, Under, Perotti, potrebbero cambiare aria, o per il rendimento scadente o per un ingaggio sproporzionato in confronto ai risultati ottenuti. Ad oggi, Pau Lopez, Mancini, Pellegrini e appunto Zaniolo (intervento perfettamente riuscito) sono i soli punti fermi, con Smalling che potrebbe diventarlo se riuscirà l'operazione riscatto. 

Lo stesso Fonseca non sappiamo se resisterà al cambio di proprietà. Di certo, senza vittorie in Coppa Italia o in Europa League, la sua posizione appare incerta. il gioco visto nella precedente formazione estera, lo Shakhtar Donetsk, non l'abbiamo mai visto.

Insomma, la Roma di Friedkin è ancora avvolta tra le nebbie. L'uomo che sta spendendo 800 milioni di dollari, forse cambierà molto o moltissimo. E non avrebbe tutti i torti.

Attualmente, la Roma è soltanto quinta in Serie A, con 10 vittorie in 19 partite, le stesse cinque sconfitte dell'Atalanta e l'attacco più debole tra le cinque squadre di testa: 34 gol contro i 49 dei bergamaschi, a pari punti. 

A distanza siderale la Juventus, ben 13 punti. Un panorama desolante sia per Pallotta che per Friedkin. Non si spende tanto per un quinto posto in Italia.

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Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...