mercoledì 30 settembre 2020

La Roma perde solo tempo

 L'inutile pareggino con la Juventus ha sol orimandato l'ìinevitabiel ricoluzioen che la nuova proprietà doveva fare. Ovviamente il non aver ingaggiato un direttore sportivo esperto e capace sta pesantemente condizionando l'intera gestione sportiva e tecnica della Roma. 

La formazione che, in 11 contro 10 e in vantaggio di un gol non ha saputo battere la peggior Juventus degli ultimi trent'anni all'Olimpico, andrebbe rivoluzionata, non esaltata come fanno pennivendoli e giornalai vari. 

Purtroppo, vi stanno convincendo che la squadra va bene così: senza un portiere titolare, senza un regista vero e senza un centravanti vero. 

Djeko è arrivato al capolinea, dovrebbe giocare insieme a un killer da area di rigore. L'avete visto tutti cosa ha saputo mangiarsi contro la Juve, servono altre spiegazioni? 

C'è chi si chiede come mai è stato ceduto Florenzi. Il motivo è semplice: l'anti-mago che abbiamo in panchina non ha saputo né utilizzarlo né motivarlo. E così per altri calciatori. 

Ne vedremo delle brutte, con Perez considerato il nuovo cursore di fascia. E Smalling che non torna... Ragazzi, così non va. I Friedkin come Pallotta?

 Smalling, c'è l'offerta della Roma: 15 milioni più bonus. Il difensore  spinge per tornare, due giorni di tempo allo United per la risposta |  Giallorossi.net, notizie esclusive, news e calciomercato

 

domenica 27 settembre 2020

con la Juve, due punti persi o l'intera stagione?

 Fonseca sente aria di traslochi forzosi e schiera una formazione, finalmente, credibile, con la difesa migliore che può, di questi tempi, e un attacco che vorrebbe facilitare Djeko (con la Juve, una delle sue prestazioni peggiori) e i due folletti Pedro e Miki a sostenerlo e a far girare testa e palle ai disastrati bianconeri. 

Pirlo, infatti, non è ancora un tecnico ma quel che ha imparato da calciatore, se lo ricorda bene. Sbaglia completamente la formazione iniziale, regalando il centrocampo ai romanisti, subisce per tutto il primo tempo, poi, una volta che la Juve resta in 10 per l'espulsione di Rabiot, si mangia la Roma con alcuni cambi azzeccati. 

Noi abbiamo avuto paura di vincere, una volta che si era sul 2-1 e con la Juventus in 10. La colpa è quella di una squadra con alcuni uomini simbolo, come Djeko, a terra, e un tecnico ancora troppo titubante. 

In realtà, nessuno si è accorto dell'inferiorità numerica juventina dato i bianconeri hanno continuato ad attaccare fino al pareggio anche in 10. 

Occasione sprecata che può diventare una stagione sprecata. Fonseca è sempre lo stesso ma se Kumbulla è stato uno dei migliori delalaifesa, e Pedro, un grande sostegno tra centrocampo e attacco, oltre alla straordinaria vena di Veretout, è ovvio che senza un centravanti che riesca a finalizzare, siamo a terra. Ecco perché non c'è da dormire sugli allori, c'è solo da completare un mercato insufficiente e cercare in fretta un direttore sportivo e un tecnico esperto.

 Metà Ninja e metà lavatrice: la Roma scopre il nuovo leader Veretout -  Forzaroma.info

sabato 26 settembre 2020

A Roma solo chiacchiere e distintivo

 La Roma si appresta a gicoare contro la Juventus (domenica alle 20,45) e senza alcuna novità sostnziale. Il suo giocatore più rappresentativo, nonché capitasno, Edin Djeko, per la terza volta sul mercato, anche quest'anno resterà, almeno per ora. Il ridicolo tira e molla con il Napoli e con Milik ha evitato che il bosniaco lasciasse la Roma e alla fine questo sarà un bene, sempreché il centravanti ricominci quest'ennesima avventura in giallorosso concentrato e deciso a fare bene. Friedkin sta ragionando molto ma fa altrettanto poco. 

Fonseca resta ancora al suo posto, delegittimato da mezza squadra, Djeko incluso, e comunque per ora inamovibile. Anche perché, peggio di lui, fanno gli altri. Una dirigenza inappropriata che il nuovo proprietario sta ridisegnando, con il probabile ritorno di Totti e che per ora, comunque, continua a far danni, come dimostra la sentenza del giudice sportivo sul 3-0 assegnato al Verona. 

Il ricorso è stato presentato ma sarebbe veramente singolare se fosse accolto. Di fatto, siamo a 0 punti e domani incontreremo la più forte del campionato. La roma di quest'anno ,senza Zaniolo, senza u nprotiere titolare e con Djeko non si sa bene in quali condizioni, è senza dubbio più debole dello scorso anno. Kumbulla, che dovrebeb giocare domani sera, non basta a risolver i problemi di una difesa che prende gol da tutti e Smalling continua a restare in gran Bretagna. Insomnma, Pallotta è andato via ma nessuno se n'è accorto.

 Pallotta saluta e se ne va, la Roma è di Friedkin | Calcio e Sport

mercoledì 23 settembre 2020

La rabbia di Friedkin

 Da quel che sappiamo, i Friedkin stanno per muoversi e lo faranno nel mondo pià radicale possibile. La dirigenza che hanno trovato li ha praticamente scandalizzati (e su questo siamo d'accordo) e quindi Longo toglie il disturbo ed anche De Sanctis rischia molto. 

Baldissoni sta per salutarci e probabilmente anche il settore tecnico sarà coinvolto da una rivoluzione pesantisisma. Fonseca ha le ore contate e si prepara Max Allegri. Oppure Ragnic. 

Soprattuto Totti, il Capitano per antonomasia, è ormai praticamente di nuovo alla Roma e questa è la notizia più gradita in assoluto. Senza memoria, non si può vivere e tantomeno fare la storia. Serve come il pane u nvero direttore sportivo e tra qualche ora avremo anche questo nome da farvi. 

Il mercato deve muoversi e se in uscita è diventato veramente difficile vendere senza svendere (Santon è uno che potrebbe partire presto), in entrata il ritorno di Smalling sembra un sogno. Il lavoro da fare è davvero molto, e non vediamo l'ora che l'era Friedkin parta davvero.

 FRIEDKIN: “Saremo molto presenti a Roma. Abbiamo costruito un piano  strategico ambizioso e di lunga durata” | Giallorossi.net, notizie  esclusive, news e calciomercato

La caduta dell'ex Impero

 Stiamo scrivendo di questa crisi ormai da mesi, inascoltati. 

Il mondo romanista è, ed era, concentrato sulla cessione della A.S. Roma da Pallotta a Friedkin e sono passate sotto traccia sia le pessime stagioni passate, soprattutto l'ultima, con gli incredibili errori del settore tecnico; e sia la dabbenaggine in ogni aspetto della vista sociale della squadra. 

Sono stati commessi degli errori enormi, paragonabili a quel pasticcio delle liste punito dal giudice sportivo con il 3-0. Del resto, non dimentichiam oche a Verona eravamo senza portiere titolare, senza un regista e senza un centravanti. E siamo stati sei mesi senza direttore sportivo.

La Roma è stata diretta come una squadretta qualunque, consumando gli ultimi crediti del fondo che faceva capo a Pallotta, mentre costui era lontano e impegnato nelle sue faccende, non certo nelle nostre. 

E allora, i pessimi elementi dell'Armata Brancaleone romana hanno fatto disastri in serie. Ne vogliamo parlare? 

Il decadimento fisico che ha portato ben 200 assenze per infortunio fino al 2019. Il decadimento tecnico che ha depauperato la Roma, con l'allontanamento di Florenzi, e di qualsiasi personalità di spicco. 

Se Djeko, ormai quasi separato in casa, è stato costretto a fare il fac-totum in campo, da regista a recupera-palloni e infine ad attaccante, è stato perché alla Roma mancano uomini di classe e tecnica sopraffina e peraltro difetta di conduzione tecnica efficace. 

La Roma è allo sbando da molto prima che si verificasse il lock-down e quindi dalla ripresa dello scorso campionato dove ha continuato a collezionare disfatte.

Ecco a cosa ha portato l'addi odi molte bandiere, da Totti a De Rossi.

Infine, essere a 0 punti dopo la prima giornata timbra la situazione recente e la unisce con quella passata. La Roma dev'essere azzerata, inserendo gente che capisca di calcio, a partire dalla dirigenza, seguendo il settore tecnico e infine acquistando calciatori ad hoc. Quest'anno si rischia un crollo epocale, altro che rinascita!

 RADIO PENSIERI', DOTTO: "La contrapposizione De Rossi-Fienga è il simbolo  del baratro della Roma" - Forzaroma.info

lunedì 21 settembre 2020

Dilettanti allo sbaraglio

 Era un motto del programma televisivo di Corrado, La Corrida. Oggi, e non da oggi, si celebra tale motto a Trigoria, dove un gruppo di poveri ignoranti (calcisticamente parlando) si trova ad amministrare la Roma. Che ora, come riporta Forzaroma.info, rischia di perdere a tavolino la partita di Verona, per un errore di compilazione delle liste, dove lo scarsissimo Diawara è stato inserito nella lista sbagliata, avendo compiuto i 23 anni a luglio scorso. 

Dilettanti che hanno provocato alla Roma danni di ogni tipo, da quando la disgraziata proprietà Pallotta ha cominciato l'era peggiore nella nostra storia. 

Spazi per dirimere positivamente la vicenda non sembrano esserci: per un errore simile, fu penalizzato il Sassuolo 4 anni fa. E dato che la legge, per essere tale, deve risultare uguale per tutto, ecco che rischiamo seriamente di trovarci a 0 punti prima del match contro la Juventus. 

L'abbiamo già scritto, se i Friedkin non fanno piazza pulita e sostituiscono questi incapaci con gentlle ultime stagioni. E purtroppo anche il salvagente Ranieri è impegnato altrove. 

Nel mercato, molte voci ma Smalling e Milik, o al limite il reintegro di Djeko, restano chiacchiere. Roma nel caos, come purtroppo abbiamo seriamente e concretamente previsto. Non c'è pace, non c'è competenza, non c'è nememno tempo.

 Roma, infortunio Diawara: ancora terapia conservativa

domenica 20 settembre 2020

A Verona è morta la logica

 La partita di Verona, esordio per una formazione che vorrebbe tornare in Champions League, e quindi arrivare almeno quarta, è stata tra la pietà e il ridicolo.

Abbiamo visto una formazione giocare a tre in difesa, ma uno dei centrali era Cristante, di ruolo trequartista. La stessa squadra, schierare la miglior mezza punta di cui dispone nel ruolo di centravanti. In porta, il portiere di riserva, che ha persino salvato il risultato contro il Verona che lamentava l'assenza di ben sei titolari. 

All'inizio dell'era pallottiana, in curva si vide uno striscione: Mai schiavi del risultato. Contro la Juventus, prossima partita di campionato, all'Olimpico, dovremmo vedere: Mai schiavi della logica. 

Non è possibile, oggi, in Serie A, vedere un assurdo come la formazione schierata da Fonseca, ieri sera, a Verona. Se il tecnico non riesce a operare serenamente, deve rassegnare le dimissioni. Non serve nemmeno cambiare modulo (dopo mesi nei quali il fatidico 4-2-3-1 non poteva riuscire per mancanza cronica di un regista). 

Roma deve poter disporre di un portiere titolare affidabile, di un regista vero a centrocampo e di un centravanti di ruolo, con relativa riserva. Quel che abbiamo visto ieri sera meriterebbe la risoluzione del contratto del Portoghese, oppure il licenzimento di chi occupa il ruolo di direttore sportivo, magari senza poterlo fare. 

Gli assurdi di Trigoria non si contano più e nememno cambiare la proprietà è finora servito. Non esiste mettere la scusa dei tempi e dei modi e dei forse o semmai. 

La Roma, oggi, non è degna di questa Serie A. Se ne deve prendere atto e correre ai ripari, acquistando chi può giocare: due uomini per la difesa, uno per il centrocampo e due per l'attacco. E un tecnico decente. 

Idea Spalletti, per esempio. Non c'è più nemmeno la scusa di Totti. Idea Allegri, se non costa troppo. Muoviamoci finché siamo in tempo. 

E Djeko, tanto per essere chiari, la prossima, se deve giocare, la gioca con noi. Ci siamo capiti, Dan Friedkin?

 

 

 Dan Friedkin si compra la Roma: chi è e a quanto ammonta il suo patrimonio  | QuiFinanza

sabato 19 settembre 2020

Si ricomincia da Verona ma senza Djeko

 Infatti, stasera, alle 20,45 si ricomincia con il campionato più incerto della storia romanista. 

Un tecnico che rimane solo per mancanza di alternative valide, una formazione largamente incompleta e la dirigenza in abbozzo. 

Djeko, che poteva essere uno dei punti fermi di questo inizio di stagione, è a Verona ma molto difficilmente giocherà dato che il suo arrivo alla Juventus non è più in dubbio. 

Non c'è Milik, che dovrebbe comunque venire appena il polacco sistemerà le sue pendenze con il Napoli, e non c'è Smalling che tutti, compreso il tecnico, vogliono ma che non si vede. Gioca Mirante e qualcuno in attacco, probabilmente Miki. non UYnder, ormai ceduto.

Tutto qui, Una tristezza unica per una formazione mandata a Verona allo sbaraglio. Si comincia in questo modo, all'insegna dell'incertezza e dell'incompletezza. Pallotta finisce male ma Friedkin comincia altrettanto male.

 Mirante: "Pressione a Roma? Tutt'altro, l'ambiente è eccezionale" -  Corriere dello Sport

martedì 15 settembre 2020

Preso Kumbulla, ora De Sciglio e Milik

La nuova Roma prende, faticosamente, forma. Asse con la Juventus per De Sciglio (in prestito) con Djeko che deve andare via per far arrivare Milik. Intanto il colpo è Kumbulla, centrale di 20 anni, alto 1,91, di nazionalità albanese, esploso quest'anno nel Verona. 

Una Roma molto più fisica ,quindi, con la difesa a tre, che deve cedere i numerosi esterni che ha e qualche trequartista, per tenere i migliori, almeno sono queste le certezze che Fienga sta distribuendo a piene mani. Pertanto, la nuova difesa sarà con Kumbulla, Mancini e Ibanez, con la riserva di Fazio e un giovane. Ma Smalling non è perso dato che si sta pensando di sacrificare Under per arrivarci. Vedremo. 

 Marash Kumbulla ultime notizie: chi è, statistiche, gol e news - Virgilio  Sport

 

La Roma per Verona è un enigma

La non premiata accoppiata Pallotta-Fonseca continua a far danni. Il peggior presidente della nostra storia è ormai un ricordo ma uno dei peggiori allenatori è ancora qui e fa danni. 

Non basta che la Roma non abbia un gioco definito, né che tanti giovani, patrimonio della società, siano stati rovinati dai mancati insegnamenti del tecnico, che è riuscito anche a far cacciare Florenzi. Ora tocca a Djeko, Under e probabilmente Karsdorp. 

Non si capisce, tra l'altro,come mai nella Roma possa e debba cambiare tutto ma non il tecnico, che ha dimostrato, parole di Petrachi, tutta la sua incompetenza. Gliene ha dette quattro anche Djeko, dopo la disfatta contro il Siviglia, ma non basta ancora. 

Eppure, De Rossi senior sarebbe molto meglio di questo portoghese venuto dall'Ucraina. La Roma sta per esordire a Verona, e l'unica new-entry potrebbe essere proprio un difensore scaligero, Kumbullah, a lungo inseguito anche dalla Lazio. In ogni reparto, colpa anche del recente infortunio a Zaniolo, siamo più deboli e quindi il campionato che ci aspetta non sarà che l'ennesima stagione di transizione. 

Intanto, vincere a Verona potrebbe restituire un minimo d'entusiasmo a un gruppo in chiaro affanno e si deve ancora cominciare. Anche Pedro, nuovo acquisto dovuto però alla proprietà uscente, non sarà della partita. Per ora, queste sono le notizie e non sono buone.

Edin Džeko - Wikipedia

martedì 8 settembre 2020

Roma paralizzata dall'infortunio a Zaniolo

Non ci voleva proprio. Zaniolo rischia di saltare l'intera stagione e la Roma perde uno dei suoi uomini più importanti per l'attacco. 

Ora De Sanctis sta ripensando l'intera strategia del mercato giallorosso. Djeko quasi certamente non partirà più anche per le eccessive pretese del Napoli e di Milik, che vuole un ingaggio non in linea con la necessaria dieta imposta dai tempi al monte ingaggi della Roma. 

Florenzi invece deve partire così come Pastore e Schick, già del Bayer. Ma la Roma ha le sue vulnerabilità in difesa e se Smalling costa troppo, si dovrà, necessariamente, virare su altre figure. Del resto, uno dei probabili e papabili centrali, Kolarov, è approdato all'Inter. Il centrocampo non potrà fare a meno del desideratissimo Veretout (soprattutto dal Napoli). 

La nuova proprietà, intenta ad abbassare i costi, è stata finora fin troppo prudente in entrata e il solo Pedro non potrà certo servire più di tanto. Under è in partenza, così come pastore anche se le offerte adeguate, soprattutto a coprire l'ingaggio, latitano. Fonseca sembra sempre più incerto e se dovesse restare, sarà il primo a pagare per una stagione deludente.

 Dramma Zaniolo, è arrivato il risultato degli esami: grave infortunio -  Virgilio Sport

Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...