sabato 26 settembre 2020

A Roma solo chiacchiere e distintivo

 La Roma si appresta a gicoare contro la Juventus (domenica alle 20,45) e senza alcuna novità sostnziale. Il suo giocatore più rappresentativo, nonché capitasno, Edin Djeko, per la terza volta sul mercato, anche quest'anno resterà, almeno per ora. Il ridicolo tira e molla con il Napoli e con Milik ha evitato che il bosniaco lasciasse la Roma e alla fine questo sarà un bene, sempreché il centravanti ricominci quest'ennesima avventura in giallorosso concentrato e deciso a fare bene. Friedkin sta ragionando molto ma fa altrettanto poco. 

Fonseca resta ancora al suo posto, delegittimato da mezza squadra, Djeko incluso, e comunque per ora inamovibile. Anche perché, peggio di lui, fanno gli altri. Una dirigenza inappropriata che il nuovo proprietario sta ridisegnando, con il probabile ritorno di Totti e che per ora, comunque, continua a far danni, come dimostra la sentenza del giudice sportivo sul 3-0 assegnato al Verona. 

Il ricorso è stato presentato ma sarebbe veramente singolare se fosse accolto. Di fatto, siamo a 0 punti e domani incontreremo la più forte del campionato. La roma di quest'anno ,senza Zaniolo, senza u nprotiere titolare e con Djeko non si sa bene in quali condizioni, è senza dubbio più debole dello scorso anno. Kumbulla, che dovrebeb giocare domani sera, non basta a risolver i problemi di una difesa che prende gol da tutti e Smalling continua a restare in gran Bretagna. Insomnma, Pallotta è andato via ma nessuno se n'è accorto.

 Pallotta saluta e se ne va, la Roma è di Friedkin | Calcio e Sport

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