Guida aiuta Fonseca ad affossare la Roma

 Partita che vede due protagonisti assoluti, con Pau Lopez che aiuta il suo allenatore consegnando al Milan il secondo gol. Purtroppo Fonseca ha fatto del suo meglio per straziare una formazione mal messa in difesa e lasciata senza centrocampo al confronto di un buon Milan. 

L'arbitro ha semplicemente regalato un rigore ai rossoneri e evitato di darne un altro ai padroni di casa, VAR o no, tutto qui. 

Ma quando in Serie A si gioca con una difesa come la nostra e con un allenatore provinciale in panchina è ovvio che contro le grandi non vedi la luce ma solo sconfitte su sconfitte. La Roma su 24 punti disponibili contro le cosiddette grandi, ne ha presi 3, che altro dire? 

La classifica, peraltro ormai compromessa, è l'ultimo dei problemi di una Roma troppo fragile nella fase offensiva e anche terribilmente incerta in certi momenti in attacco a parte la grande verve di Micky e Veretout.

 Purtroppo, El Shaarawy ancora non sembra in grado di pungere come lo ricordavamo e per il resto, solo un certo coraggio ma troppa imprecisione e un portiere che regaleremmo volentieri ai nostri peggiori nemici. 

La sconfitta complica moltissimo i piani romanisti dato che la sconfitta casalinga si accompagna con i peggiori fantasmi visti finora in casa giallorossa. 

Ormai anche la proprietà sembra davvero troppo ingessata oltre che silente. Un altro problema la cui consistenza la vedremo più avanti.

Stasera, in difesa solo Mancini e Karsdorp hanno reso come potevano e a centrocampo un Veretout tutto fare. Mkhitaryan ha fatto il possibile in un attacco tutto sulle sue spalle, con Pellegrini volenteroso ma troppo impreciso.

Mayoral ci fa rimpiangere di non avere Rebic dalla nostra parte. 

Il Milan, da parte sua, ha tritato la Roma per 10 minuti, poi è arretrato e la Roma è uscita fuori almeno fino al secondo gol regalato da Pau Lopez con un lancio ai milanisti. Poi un inutile, inconsistente assalto ma senza una punta di ruolo capace di sfondare la porta, come Rebic appunto.

Il resto l'ha fatto Guida per l'indubbio rilancio del Milan e una Roma ormai a due punti dal quarto posto, saldamente in mano atalantina e con Napoli e Lazio a un punto.

 

Le ultime su Roma - Milan

 Partita forse decisiva per i piani romanisti ma ugualmente difficilisisma sul piano tecnico e tattico. Il Milan viene da un periodo molto difficile ma la Roma praticamente ha molte assenze e proprio nel reparto più fragile: la difesa. 

Stasera, alle 20,45 (partita visibile sulla piattaforma di Sky e Now tv) la Roma dovrà cercare di non perdere. La Lazio è stata fermata a Bologna e la Juventus non è riouscita a superare l'ottima organizzazione tattica del Verona, ottenendo un solo punto dal Bentegodi. 

Resta da vedere cosa farà l'Atalanta a Genova incontrando la Sampdoria. In questo momento,  le squadre sono sul pareggio. Comunque vada, la Roma è costretta a ottenere un risultato positivo contro il Milan. Fonseca ha convocato tutti i giocatori disponibili, compresi Fazio e Juan Jesus, finiti ai margini della prima squadra. 

 

Pertanto potrebbe conservare il modulo attuale, inserendo Cristante tra Kumbulla e Mancini con i soliti Karsdorp e Spinazzola sulle corsie esterne. Oppure, giocare a quattro in difesa. Davanti, l'unico certo è Mayoral dato che Djeko non sarà della partita.  

Il Milan dovrebbe confermare il suo 4-2-3-1, con tutti i titolari e lo spauracchio Ibrahimovic in campo inseiem a Rebic. Un incontro difficilissimo dove a mio oavviso il pareggio sarebbe il risultato tale da non scontentare due squadre con qualche problema di troppo, oltre a considerare l'allergia per la Roma negli scontri diretti con chi la precede in classifica.

Le probabili formazioni secondo la Gazzetta dello Sport:

ROMA (3-4-2-1): Pau López; Mancini, Cristante, Fazio; Karsdorp, Villar, Veretout, Spinazzola; Lo. Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral. A disposizione: Fuzato, Mirante, Kumbulla, Peres, Diawara, Pastore, C. Pérez, Pedro, El Shaarawy. Allenatore: Fonseca.

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjær, Romagnoli, Theo Hernández; Tonali, Kessié; Saelemaekers, Çalhanoğlu, Rebić; Ibrahimović. A disposizione: Tătărușanu, A. Donnarumma, Gabbia, Kalulu, Dalot, Tomori, Meïte, Castillejo, Brahim Díaz, Hauge, Krunić, R. Leão. Allenatore: Pioli.

I pensieri di Fonseca

La Roma passa il turno abbastanza agevolmente contro il Braga, nettamente inferiore rispetto la formazione di Fonseca sia dal punto di vista tecnico che tattico. Con il rientro di alcuni giocatori, finalmente la Roma ha persino una buona varietà di schemi offensivi e difensivi, a prescindere dall'effettiva qualità degli uomini a disposizione. 

Il sorteggio di Europa League ha subito messo Fonseca di fronte al suo passato: lo Shakhtar è senza dubbio uan buona squadra, allenata da un buon tecnico. 

Tuttavia nell'immediato futuro c'è la partita contro il Milan: domenica, alle 20,45, infatti, la Roma dovrà cercare di battere una diretta concorrente per le prime posizioni in campionato.

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Una giornata che vede, appunto, la seconda e la quarta, con 5 punti di differenza, affrontarsi in uno scontro forse decisivo: Il Milan è 4 punti sotto l'Inter e 5 sopra la Juventus. Non può perdere ma deve vincere dato che l'Inter affronta in casa il Genoa e la Juventus non ha certo un turno impossibile a Verona.

La Roma ovviamente non può stare a guardare. Perdere contro il Milan equivale a vedere con apprensione le trasferte di Lazio e Atalanta contro, rispettivamente, il Bologna e la Sampdoria. 

Per questi motivi, sono particolarmnte pesanti le probabilissime assenze di Ibanez, Smalling e Djeko, con Kumbulla in fortissimo dubbio. Probabile il ritorno di Fazio in difesa.

Nel Milan, invece, Mandzukic e Bennacer non saranno della partita ma Pioli potrà contare su tutti gli altri titolari compreso Ibrahimovic.

La Roma affronterà quindi i rossoneri di Milano in condizioni a dir poco precarie e dovrà mettercela tutta per non cedere i tre punti sul proprio campo. 

La partita sarà visibile su Sky.

 

Un mercato intelligente

 I tifosi romanisti hanno nella mente e nel cuore i numerosi sacrifici fatti sul mercato da parte della presidenza Pallotta, molto attenta a rientrare dai costi e stabilire un corretto rapporto tra entrate/uscite chiamato bilancio. Generalmente, i tifosi di una squadra considerano le vittorie al primo posto. Invece, le fortune di un club dipendono dal bilancio, ormai è chiaro a tutti. Tramite i lmercato, un bilancio può essere manipolato convenientemente. Vediamo ora, a quale punti si trova il mercato degli svincolati per giugno. Alcuni grandi affari per grandi nomi, altri, meno.

 

PORTERI: Gianluigi Donnarumma, 21 anni - Rui Silva, 27 anni - Drommel, 24 anni - Montipò, 25 anni - Muslera, 34 anni - Sportiello, 28 anni - Mirante, 37 anni - Savic, 24 anni.

DIFENSORI: Alaba, 28 anni - Garcia, 20 anni - Bernat, 27 anni - Maksimovic, 29 anni - Hysaj, 26 anni - Ramos, 34 anni - Schar, 29 anni - Boateng, 32 anni - amavi, 26 anni - Sakho, 30 anni - D'ambrosio, 32 anni - Nkolou, 30 anni - Luiz, 33 anni - Sass, 30 anni - Mandi, 29 anni - Balbuena, 29 anni - Mustafi, 28 anni - Rose, 30 anni - Dragovic, 29 anni - Ortega, 21 anni -

CENTROCAMPISTI: Wijnaldum, 30 anni - Calhanoglu, 26 anni - Otavio, 25 anni -
Mkhitaryan, 32 anni - Draxler, 27 anni - Modric, 35 anni - Martinez, 32 anni - Mata, 32 anni - Vazquez, 31 anni - Fernandinho, 35 anni - Schlupp, 28 anni - Lundstram, 27 anni - Bakuma, 23 anni - Capaldo, 22 anni - Mc Carthy, 30 anni - Wilshere, 29 anni.

ATTACCANTI:  Messi, 33 anni - Depay, 26 anni - Aguero, 32 anni - Thauvin, 28 anni - Di Maria, 32 anni - Marega, 29 anni - Vazquez, 29 anni - Cavani, 33 anni - Walcott, 31 anni - Townsend, 29 anni - Benteke, 30 anni - Taison, 33 anni - Giroud, 34 anni - Jovetic, 31 anni - Pritchard, 27 anni - Cazares, 28 anni - Verre, 27 anni - Meyer, 25 anni.

 

Questo è solo un esempio di come e perché si potrebbe rifondare la Roma e qualunque altra squadra solo con giocatori svincolati, al netto dei motivi che hanno reso questi giocatori non più sotto contratto: motivi di salute, di convenienza, di mancato rendimento, eccetera. Quindi, il lavoro di scouting dovrebbe essere alla base di operazioni di lucrosa compravendita in un club al fine di ristorare i bilanci ma non impoverire la rosa. Da tener presente ,come nei casi di Messi, Draxler e altri, che l'ingaggio reteso è fuori paramentro per moltisismi club che devono necessariamente ritrovare un equilibrio contabile nel calcio che verrà.

Ecco perché ho inserito moltisismi giovani nell'elenco di cui sopra che potrete approfondire per esempio utulizzando il sito citato in calce.

Si ringrazia quello splendido sito: www.transfermarkt.it per la puntuale capacità di informazione e catalogazione.

 

Lo stop di Benevento sarà fatale?

 Con la prevedibile vittoria di stasera, La Juventus supera la Roma al terzo posto. Ora siamo quarti, a 1 punto dai bianconeri di Torino e un punto sopra Atalanta e Lazio. il Napoli è in ritardo di tre lunghezze. 

Dovremo ospiitare il Braga per passare il turno di Europa League e questo, per fortuna, non sembra un impegno trascendentale ma si giocherà, come noto, di giovedì, poi dovremo ospitare un Milan ferito e furente. 

Ecco perché la mancata vittoria contro il Benevento (rimasto in 10 per la giusta espulsione di Glik) pesa come un macigno. Non saremmo stati costretti a battere il Milan per restare in zona qualificazione Champions. 

La Roma ha giocato molto male, controi salentini, dominando con poco costrutto una squadra nettamente inferiore che si difendeva con ordine e nulla più. Fonseca ha nuovamente sbagliato sia formazione iniziale, sia impostazione tattica. Continuare a vedere quei cross verso un'area super affollata, anche quando la Roma, in superiorità numerica, doveva far valere l'uomo in più con la palla a terra, ha veramente deluso. 

 

Alcuni uomini erano in grande confusione mentale, come Veretout, giustamente sostituito. Mayoral ha fatto davvero poco e ha stupito un po' tutti non vederlo sostituire da Djeko che partiva dalla panchina.  Il problema dell'emergenza i ndifesa, stavolta, è stato oscurato da un attacco a dir poco anemico e senza idee. Unica consolazione, Fazio che, dopo un inizio zoppicante, ha fatto vedere qualcosa di buono.

Ora la Roma non deve sottovalutare la voglia di riscatto del Braga dato che l'Europa League significa prestigio continentale ora, ed è una competizione che possiamo giocare con sufficiente fiducia. 

La Roma ipoteca il passaggio del turno contro il Braga

 Una partita senza storia dove la Roma delle riserve di Coppa ha letteralmente spazzato via il Braga, restato anche in 10 uomini per l'espulsione di un difensore. 

Fonseca riesce a battere nettamente la squadra allenata nel 2015 con una sorta di 5-3-1-1, quando, dopo soli 5 minuti, Djeko ha infilato la porta di casa con il gol del vantaggio. La Roma ha poi rischiato di segnare molte volte dato che Mkhitaryan, Pedro e Veretout hanno annichilito la confusa retroguardia dei portoghesi con azioni veloci promosse sulle corsie esterne da un Karsdorp finalmente in forma e dal solito Spinazzola. 

 

Mayoral, entrato nella ripresa, ha bissato il gol iniziale tramite un perfetto traversone di Veretout.  

II Braga era molto rabberciato e ha fatto il possibile contro una squadra tecnicamente e tatticamente di superiore.  

Comunque,  per noi, guai in vista per la prossima partita contro il Benevento.  Infatti, sia Cristante che Ibanez sono dovuti uscire per infortuniuo muscolare e molto difficilmente recupereranno in soli due giorni. 

Fazio e Jesus dovranno essere chiamati in causa contemporaneamente, insieme a Mancini, e quindi molto probabilmente si tornerà a una difesa a quattro, perdurando l'assenza di Smalling. 

La buona prova di Diawara potrebbe offrire un'altra soluzione al tecnico e comunque ci sarà poco da difendersi contro i salentini.  La Roma, magari a trazione anteriore, dovrà vincere per forza e dato che ieri si è rivisto anche El Shaarawy, un suo impiego contro il Benevento non è da escludere. 

 

Quanto interessa l'Europa League alla Roma?

 Lo sapremo oggi, con la partita contro il Braga, alle 18,55, in un Portogallo che spera nel colpaccio. La squadra di casa gioca bene e Fonseca (che allenò il Braga nel 2015) deve giocare di giovedì, con la Champions che incombe nei pensieri dei suoi datori di lavoro ed anche di molti, suoi, ragazzi. 

E allora, potremmo vedere in campo Mirante e Bruno Peres in difesa, a centrocampo il ritorno di Diawara e in attacco sia Djeko che Pedro, attualmente riserve nella mente del tecnico.  

Inutile nasconderlo, Mayoral ha scalato l'unica posizione a sua disposizione e il bosniaco, per ben tre volte nel capitolo cessioni della Roma, accusa il colpo.

La Roma punta almeno a non perdere e se è vero che comunque esiste la partita di ritorno, all'Olimpico, stasera non si può, a mio avviso, buttare al vento la possibile qualificazione solo perché domenica si va a Benevento. 

Trasmessa su Sky e quindi Now tv, la Roma deve appunto almeno non perdere anche se l'aria non è affatto buona. Il Braga schiera un 3-4-2-1 specchio del modulo romanista e in campionato è terzo a un solo punto dal Porto. 

Da tenere d'occhio soprattutto, Horta e Gaitan, che sono gli uomini di maggior valore della formazione di casa che ha qualche infortunato importante.

Servirà concentrazione e saper attendere l'avversario senza il solito attacco corale che, inevitabilmente, lascia scoperta la fragilissima difesa che ci ritroviamo.