mercoledì 31 maggio 2023

Roma - Siviglia decisa ai rigori e da Taylor: coppa al Siviglia.

 Mourinho parte con Dybala fin dal primo minuto. Solita difesa con Rui Patricio, Smalling, Llorente e Mancini. Centrocampo annunciato: Matic e Cristante e sulle corsie esterne Celik e Spinazzola. Pellegrini, Dybala e Abraham a comporre il trio in attacco.

Il Siviglia lascia in panchina Lamela per Gil. 

Come accade spesso, Dybala prova il gol sparando alto al 2 minuto. All'11 molto più pericoloso i ltiro di Spinazzola, parato da Bounou.

La Roma cerca di sfruttare le distrazioni di un Suvigia forse troppo timido e Abraham, al 30^viene colpito da un calcio in testa in piena area ma Taylor, l'arbitro inglese ,sorvola.

L'asso della Roma, però, al secondo tentativo fa centro dato che Mancini ruba palla a centrocampo e lancia magistralmente per Paulo che colpisce senza lasciare scampo al portiere del Siviglia: è il 34.

Rui Patricio vede invece le streghe al minuto 5 durante il recupero di ben 7 minuti, quando Rakitic scaglia un pericoloso fendente che prende in pieno il palo alla sua sinistra.

La Roma termina il primo tempo in vantaggio meritatissimo. Anzi, poteva anche usufruire di un calcio di rigore, sprezzantemente rifiutato da Taylor. Ottima e puntuale la difesa, con Dybala e Pellegrini a catalizzare le ripartenze. 

Il Siviglia vive sulle iniziative di regia di un puntualissimo Rakitic he sembra predicare nel deserto.

Ripresa terribile per la Roma. il Siviglia manda in campo Lamela e Suso che cambieranno l'incontro. Gli Spagnoli attaccano a testa bassa e pareggiano l 54 su autogol di Mancini che devia l'ennesimo cross dalla destra nella porta amica.

Al 74 Belotti sostituisce un inconsistente Abraham. 

Al minuto 80 clamoroso fallo di mano in area del Siviglia incredibilmente ignorato da un Taylor in confusione.

Nei 6 minuti di recupero, il Siviglia sfiora di nuovo il vantaggio con lo scatenato Suso.

Le squadre tornano in campo con Zalewski al posto di Celik. 

Nei due tempi supplementari con tanto di recuperi si registra soprattutto l'entrata di Bove al posto di un o sfinito Matic e di El Shaarawy al posto di Pellegrini. l'ennesimo fallo da rigore con una manata di Gudelj su Ibanez. Taylor si conferma in giornata nerissima anche non impartendo il secondo giallo su Lamela. 

Finisce anche il secondo, lunghissimo, recupero e si va ai rigori.

La maledetta lotteria dei rigori punisce la Roma dopo che la coppia VAR-Taylor fa ripetere la parata di Rui Patricio sul rigore decisivo di Montiel, dopo che aveva segnato Cristante e fallito Mancini e Ibanez.

La Roma ha incontrato stasera un buon Siviglia ma uno scandaloso Taylor, di gran lunga il peggior arbitro visto in una finale di coppa. Un vero scandalo che punisce la Roma. 

Oggi, una buona difesa contro un Siviglia indubbiamente abile nel palleggio e che ha cambiato la partita con l'entrata di due fantasisti, Lamela e Suso mentre i cambi della Roma sono stati nettamente insufficienti. 

Nella finale persa, bene Smalling e Matic mentre nel Siviglia hanno brillato Montiel, Ocampos e Suso. 

La Roma lamenta un paio di rigori nettamente non concessi e la persecuzione di un arbitro disastroso. Merita il ritratto finale questo campione inglese. 



martedì 30 maggio 2023

Vigilia della partita dell'anno per la Roma

 


Oggi la Roma lavora per la rifinitura a Trigoria. A Budapest un appuntamento valido per partecipare alla Champions sia per Roma che per Siviglia, attualmente all'11^ posto nella Liga. Sarà battaglia vera, domani, alle 21. Molto probabilmente, la formazione è già nella testa di Mourinho: il 3-4-2-1 che ha portato a questa finale.

Alcune certezze: Rui Patricio in porta; Smalling, Mancini e Ibanez a formare il terzetto difensivo. Spinazzola e Zalewski sulle due corsie esterne. Matic e Cristante  saranno la coppia centrale con due trequartisti, con ogni probabilità El Shaarawy e Pellegrini. Abraham centravanti. Dybala potrebbe giocare comunque qualche scampolo di partita come pure Bove. A Trigoria, oggi, si sono visti in allenamento sia lui che Karsdorp. 

Il Siviglia dovrebbe scegliere il 4-2-3-1 solito. La formazione più probabile: Bono; Navas, Bade, Gudelj, Telles: Fernando, Rakitic; Ocampos, Torres, Lamela; En-Nesyri.

Partita trasmessa n diretta da RAI 1 oltre a DAZN, Sky Sport 1 e Now TV. 

sabato 27 maggio 2023

Fiorentina - Roma 2 -1

 Mourinho sceglie Svilar in porta, Llorente Smalling al centro della difesa, con missori a destra e Zalewski a sinistra.  Tahirovic, Wijnaldum e Bove formano il robusto terzetto di centrocampo, con ai lati Solbakken ed El Shaarawy. Belotti unica punta. 

Fiorentina con il rientrante Igor in difesa ma senza Milenkovinc sostituito da Quarta. Barak è il trequartista dietro Jovic. 

La Roma passa quasi subito, all'11 minuto. Belotti scatta come un'ala sulla sinistra e scodella un comodo pallone per l'accorrente Faraone che non sbaglia. Dopo un quarto d'ora, è Wijnaldum ma scaldare i guantoni di Cerofolini con un  tiro che finisce sui piedi di Solbakken ed è Quarta a salvare sulla linea di porta. 

Prima della fine del tempo, ancora El Shaarawi costringe Cerofolini a devia  in angolo un potente tiro dalla distanza.

Roma abbastanza disinvolta con Smalling e Llorente che cercano di registrare la difesa a 4 e un ottimo Faraone che duetta con Solbakken ne Belotti in avanti. Fiorentina abbastanza lenta e forse ancora sotto shock per la delusione della coppa persa all'Olimpico contro l'Inter. 

Ripresa con Celik e Mancini che sostituiscono El Shaarawy e Smalling.

La Fiorentina prova a spingere ma la Roma si difende senza troppi affanni.

Al 59^ anche Wijnaldum lascia il posto a Cristante. 

Fiorentina che continua a spingere e allora al 70^ Ibanez prende il posto di Solbakken. La Viola ha fatto entrare anche Kouane al posto di Duncan ne quindi si butta in avanti.

Mourinho manda in campo al 79^ Abraham al posto di Zalewski.

È Jovic, all'84^ a punire una Roma troppo arrendevole e pareggiare sotto porta. Un minuto dopo, Ikone punisce una Roma ormai troppo stanca: 2-1.

Cosa pensasse Mourinho di questa partita è stato subito evidente: mezza Primavera in campo che nel primo tempo è riuscita comunque a domare una Viola depressa. Bravo Italiano a mandare in campo i suoi velocisti che negli ultimi minuti hanno bruciato una difesa immobile e con la testa a Budapest.

La Roma comunque conferma di essere camaleontica: pragmatica e spietata in Europa; molle e inconsistente in campionato. 

Oggi, buoni Missori, Bove e il solo impegno di Belotti che purtroppo non segna neppure per errore. 
Una Fiorentina trasformata da Italiano nel secondo tempo che conferma l'ottima tradizione contro la Roma in casa.

Ora la Roma ha solo la finale di Europa League per rimanere in Europa. Mourinho potrà forse preparare con calma la partita della stagione contro il Siviglia. Se la Roma ha giocatori per una sola competizione non è certo colpa sua. 

Giornata decisiva anche per la Roma



 Oggi si potrebbero scrivere molti verdetti per la partecipazione  alle coppe europee della prossima stagione. Per esempio, l'Inter può accontentarsi di un pari contro Atalanta per entrare matematicamente in Champions. 

La Roma gioca a Firenze, in casa di una formazione delusa dalla finale di coppa Italia e probabilmente furiosa e stanca. La Roma ha una pessima tradizione al Franchi e stavolta giocherà con una squadra decimata dalle assenze e dal turn -over dato che cuore e testa sono a Budapest. 

Vedremo una Roma nuovissima e forse distratta anche se perdere l'ultima possibilità di qualificarsi in Europa non è sano nè giusto. Oggi la Roma si qualificherebbe per la Conference, con la Juventus a un solo punto.

 L'Atalanta, oggi qualificata per la Europa League è invece un punto sopra. Se le riserve della Roma riuscissero a fare il miracolo di non perdere a Firenze, l'ultimo verdetto sarà in casa con lo Spezia, forse già retrocesso. 

La Roma comunque dovrà giocare prima di Inter e Atalanta, quindi deve cercare di non perdere a Firenze. Giocherà in porta Svilar, in difesa vedremo certamente Keramitis e Llorente e uno tra i centrali titolari, quindi Smalling o Ibanez. A centrocampo, certo un turno di riposo per Bove, quindi moto probabilmente in campo sia Camara che Tahirovic. Rivedremo Missori e Zalewski sulle corsie esterne e tra i trequartisti Solbakken che non è in lista europea, probabilmente insieme a Volpato. Il centravanti sarà Belotti. 

Fiorentina con qualche variazione rispetto la finale persa contro l'Inter: torneranno Igor in difesa e Mandragora a centrocampo.  In attacco, è previsto il ritorno di Jovic.

Una piccola notazione non calcistica nè sportiva ma letteraria. 

Per anni ho offerto uno spazio gratuito a uno scrittore non pubblicato dalla grande editoria nazionale che, per quanto mi riguarda, è una delle industrie peggiori che esistano in questo paese.  Secpndo alcune analisi, le librerie in Italia stanno chiudendo. Il mercato on line cattura solo in parte le mancate vendite. Ergo la politica nazionale editoriale si rivela disastrosa. 

Forse uno dei motivi risiede nelle continue crisi economiche dovute a varie cause. Forse anche nella poca qualità delle pubblicazioni offerte a fronte del costo eccessivo di stampa e distribuzione dei libri. Tiene soltanto l'indispensabile editoria scolastica e universitaria. 

Lo scrittore al quale ho offerto spazio gratuito sul mio blog ha offerto, con alterne fortune, i suoi libri su Amazon perché come molti altri, è stato rifiutato dalla grande editoria, quella presente nelle librerie che stanno chiudendo. Da parte sua, offre romanzi e racconti ottimi e assolutamente di livello nel genere del giallo e soprattutto della fantascienza. 

Del resto, si tratta di un autore che ha smesso di scrivere. Pochi di noi possono offrire il proprio lavoro gratuitamente, come faccio io con questo blog dove non esiste alcun messaggio pubblicitario a pagamento. 

Oggi, quindi, non posso che fornirvi un collegamento diretto con il suo blog dove si può leggere una descrizione delle opere che erano proposte sulla sua pagina Amazon. In modo particolare, i libri di fantascienza, indimenticabili, come La Terra invasa dai Rettili.  Pertanto, vedrete il link verso il suo blog nella colonna di destra. In Italia si può certamente giocare a pallone, ma scrivere è forse davvero impossibile per chi non rapporti diretti con il regime politico. 



giovedì 25 maggio 2023

Mou ha detto

 


Tra 2 giorni si gioca Fiorentina - Roma, alle ore 18. Un match in prossimità della finale di Europa League e contro una squadra triste per la sconfitta in finale di Coppa Italia, ma speranzosa di rifarsi anche lei nella finale di Conference League. Si è parlato di tutto questo e molto altro nella conferenza stampa di oggi, nello spazio del Media-Day istituito dall'UEFA, dove mister Mourinho non le ha mandate a dire. Forse, ha persino dichiarato più di quanto poteva fare nel non fornire risposta alla domanda dell'inviato della Gazzetta dello Sport che verteva sui rapporti con il mondo arbitrale. 

La scorsa ragione, la Roma è stata il fiore all'occhiello di un sistema calcistico nazionale che non avrebbe potuto partecipare per la seconda volta alla fase finale mondiale e che non aveva potuto qualificare squadre per le finale europee tranne la Roma. L'imbarazzo anche di molti media era evidente. 

La Roma conquistò la coppa e la portata di questo evento non le ha certo risparmiato addirittura un inasprimento di rapporti per colpa di un mondo arbitrale problematico. Il sistema- calcio italiano non ama la Roma. E non ama Mourinho. 

In Europa, esiste un clima differente e quindi altri rapporti di forza. Ora, la Roma sa di dover affrontare in finale una formazione spagnola che ha una grande tradizione in Europa League (ex Coppa UEFA) ma non è il Real o il Barcellona. 

Il Siviglia potrebbe far paura per la sua esperienza, eppure la Roma ha questo portentoso tecnico vincente. Forse, la paura che fa la Roma al Siviglia è addirittura maggiore. 

In Italia questo tecnico da fastidio, ormai è chiaro. 

A parte questo, oggi Mourinho non ha fornito rassicurazioni sulle condizioni di Dybala. L'argentino non può ancora allenarsi. Di certo non giocherà a Firenze, vedremo se potrà partire dalla panchina in finale di Europa League. Faremo un altro, fortissimo, turn over perché il tecnico ha confermato la preminenza della finale di Budapest sul campionato dove la Roma avrebbe ancora la possibilità di acciuffare almeno la qualificazione per la Conference League.

martedì 23 maggio 2023

In attesa di Fiorentina - Roma

 


Sabato, ore 18, la Roma deve giocare a Firenze. In quel momento, la Viola saprà se ha già conquistato il trofeo della Coppa Italia, dato che stasera gioca contro l'Inter. Sarà quindi in preda dell'esaltazione dei festeggiamenti, se vincerà stasera; altrimenti, gonfia di delusione in caso di sconfitta.

 Pare ovvio a tutti che, a parte l'esito della finale di Budapest, la Roma deve avere la possibilità di non essere esclusa dalle competizioni europee se vuole introitare denaro sufficiente per il mercato. Il campionato non si può mollare e dopo Firenze, la Roma ospiterà lo Spezia, in odore di retrocessione. 

A Firenze, Dybala non ci sarò dato che ha ancora dolore alla caviglia e ovviamente la finale di Europa League è preminente. Non sarà neppure in panchina Cera, uno degli esperti di Mourinho, in veste di analizzatore dei match, squalificato dopo l'espulsione rimediata nella partita contro la Salernitana. 

La sensazione è che Mourinho potrebbe fare la prova generale per l'incontro del 31 maggio. Quindi, oltre che celebrare le regole di un ovvio turn-over, il tecnico maggiormente esperto di finali vinte, potrà comunque contare su ricambi provenienti dalle riserve e dalla Primavera, in caso di necessità durante il più importante match dell'anno contro il Siviglia. 

Tra due giorni, a Trigoria, la conferenza di Mourinho in vista di questa partita nel mezzo del Match Day europeo. Inevitabilmente, il tecnico parlerà anche di Fiorentina - Roma.

Stasera la finale di Coppa Italia Fiorentina - Inter all'Olimpico.


lunedì 22 maggio 2023

Roma - Salernitana 2 - 2

 Mourinho manda in campo molte riserve (bove come terzo difensivo, e Solbakken a sostiene con El Shaarawy il solitario Belotti) nel match casalingo contro la Salernitana che passa in vantaggio al 12^ con Candreva. Reazione non molto immediata della Roma che va in gol con Ibanez, poi annullato per un tocco di mano di Belotti. Primo tempo con la Roma con la testa alla coppa e una Salernitana ben messa in campo. 

Nella ripresa, subito tre cambi per Mourinho: entrano Llorente, Matic e Pellegrini. La Roma si scaglia in avanti e su violenta punizione di Pellegrini, Ochoa devia verso El Shaarawy che lo fulmina con un fendente preciso al 47^. 

La Roma si addormenta e la Salernitana riesce a segnare ancora con un veloce contropiede centrale di Dia, al 54^.Al 57^ una trattenuta in area su Wijnaldum, lanciato a rete, non viene punita con il penalty. 

Con l'ingresso di Abraham al post odi Wijnaldum, Mourinho passa a un 3-5-2 piuttosto atipico. La Roma cerca comunque di portarsi avanti. 

Entra al 75^ anche Cristante per gli ultimi assalti. 

Matic trova il varco giusto all'82 sugli esiti di un angol ed ancora pareggio all'Olimpico. La notizia della penalizzazione della Juventus spinge ulteriormente la Roma ma le energie sono finite. Finisce 2-2 per una Roma che mostra in campionato un comportamento nettamente insufficiente rispetto a una coppa europea con i fiocchi. Prima della fine ,mega-rissa per un fallo da giallo di Zalewski. Espulsi due membri tecnici delle rispettive panchine.

Ora la classifica dice Roma soltanto sesta a un punto dall'Atalanta. 

Oggi un ottimo Smalling, un eroico Bove, un valoroso El Shaarawy e un grande Matic evitano il peggio. Salernitana con un gioco tranquillo, ordinato e senza problemi.

domenica 21 maggio 2023

Dove la Roma può reperire fondi per il mercato?

 Domani, all'Olimpico, la Roma deve affrontare e battere la Salernitana se vuole comunque conquistare in campionato la partecipazione a una coppa europea. Attualmente, la separano 2 punti dall'Atalanta, sesta, e 5 punti dal Milan, quinto. 

Battere la Salernitana la farebbe rientrare in corsa almeno per la Conference. 

Una qualificazione europea è fondamentale per il mercato, viste le condizioni economiche del club. Vincere la Europa League non sarà facile e comunque meglio fare i conti nella peggiore delle ipotesi: se la Roma non dovesse partecipare ad alcuna coppa continentale. Dove reperire risorse aggiuntive per un indispensabile mercato di rafforzamento?

Voglio aiutarmi con i prestiti attualmente in uscita dalla Roma. Sono 10 e scadono tutti a giugno 2023. Illustrerò i più importanti.

Iniziamo dal più famoso: Justin Kluyvert.  Quotato circa 12 milioni, a 24 anni si ritrova in prestito al Valencia attualmente tredicesima in Liga. Il ragazzo ha disputato quest'anno 26 partite, coppe incluse, realizzando 6 reti e 1 assist. Vorrebbe restare nella squadra attuale ma difficilmente la Roma rinnoverà il prestito e cercherà di introitare i 12 milioni. Il Valencia cercherà di giocare al ribasso, vedremo.  

Altro prestito è stato Shomurodov, valore di circa 7 milioni per la ventisettenne punta centrale. Nello Spezia, entrando spesso dalla panchina, ha collezionato 20 presenze con una sola rete e un assist. Difficilmente la Roma realizzerà oltre la cifra indicata per una cessione definitiva forse all'Estero.

Matias Vina, laterale-terzino sinistro di 25 anni, vale circa 6 milioni. Quest'anno ha giocato in Premier, nel Bournemouth, 15^ in classifica, disputando 11 partite in campionato segnando anche 2 reti. Potrebbe rientrare oppure trovare facilmente mercato anche per una cifra superiore.  

Carles Perez, ala destra di 25 anni, ha giocato nel Celta de Vigo disputando 35 presenze tra campionato e Coppa del Re. il suo score è per ora di 4 reti e 5 assist. Potrebbe restare o procurare ulteriore denaro da una cessione che non sembra impossibile. Il suo valore attuale è di circa 5 milioni. 

Gonzalo Villar è un regista di 25 anni. Giocando nel Getafe, 17* in Liga e pericolante a un solo punto dalla retrocessione, ha disputato 14 incontri senza segnare o fare assist. Ha giocato parte della stagione con la Sampdoria. Non so quali siano le condizioni per le quali dovrebbe essere riscattato dal Getafe.  Il tecnico locale lo vorrebbe tenere. Pare che possa portare alla Roma non più di 4 milioni. Per un giocatore titolare con Fonseca mi sembra decisamente poco. 

Bryan Reynolds è l'ultimo giocatore che può portare qualche guadagno alle nostre casse. Il terzino destro ventunenne ha un valore di 2.5 milioni. Prestito alla squadra belga del Westerlo, settima nel suo campionato. Ha giocato 27 partite realizzando 1 rete e 5 assist. L'età del calciatore gioca a suo favore e probabilmente una cessione in Belgio potrebbe anche rendere qualcosa di più del valore noto. 

Questi giocatori potrebbero dunque rendere almeno 36 milioni ma probabilmente Vina rientrerà a Roma. Il caso maggiormente spinoso pare quello rappresentato da Shomurodov. Vedremo in quali condizioni si faranno trovare questi giocatori a fine stagione.

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venerdì 19 maggio 2023

Ora necessario pensare alla Salernitana: chi giocherà?

 


Lo so che siamo ancora ubriachi per l' Europa League. La seconda finale continentale consecutiva non è un evento a cui siamo abituati. Eppure, è necessario continuare a pensare che sia utile conseguire la qualificazione europea tramite i risultati del campionato. Chi giocherà?

La partita è per lunedì 22 maggio alle 18,30, stadio Olimpico

Oggi, i nostri si sono ritrovati a Trigoria. Chi ha giocato in Germania ha fatto palestra; gli altri, tra cui Llorente, El Shaarawy e Dybala, hanno calpestato il campo da gioco. Difficilmente, Celik farà parte della partita. 

Per evitare infortuni, dopo la grande impresa di Leverkusen, difficilmente Mourinho affaticherà ancora i muscoli di chi è sceso in campo in Europa League. Probabile ricorso a Camara, Volpato e altre riserve, tra cui Svilar. 

A parte la curiosità per chi scenderà in campo per conquistare i tre punti necessari, da rilevare la comicità di alcune dichiarazioni post match. Ho sentito anche qualcuno che ha criticato il difensivismo di un tecnico che è riuscito a portare i suoi ragazzi per due volte in due anni a giocarsi una finale europea. C'è proprio chi non riesce a tacere. Se la Roma ha segnato una sola rete in due partite contro i tedeschi del Bayer Leverkusen, c'è da dire che questi ultimi hanno fatto di peggio. Quindi, qualificazione del tutto meritata. 

La Salernitana non ha grandi problemi. Ieri si è allenata sotto gli occhi del loro direttore sportivo: una vecchia conoscenza ovvero Morgan de Sanctis. Salvezza ottenuta, i campani sono al gran completo e a disposizione di Paulo Sosa. Sappiamo che Fazio sarà ancora assente. In difesa saranno quindi riconfermati Daniliuc, Lovato e Pirola. Centrocampo ancora formato da Mazzocchi, Coulibaly, Vilhena e Bradaric. Il trio d'attacco potrebbe contare Candreva, Kastanos e uno tra Botheim e Piatek. 

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giovedì 18 maggio 2023

Roma si difende a oltranza e va in finale!

 


A Leverkusen ,Mourinho sceglie il 3-5-2 robusto, con Celik e Spinazzola sulle corsie esterne e le due punte, Belotti -Abraham sostenuti da Pellegrini, Matic e Bove. Difesa che ci aspettavamo con Cristante tra Mancini e Ibanez e in porta l'indispensabile Rui Patricio.

Assedio per l'intero primo tempo del Bayer che tira a ripetizione verso la porta di Rui Patricio che interviene più volte. Al minuto 11 Diaby centra il palo su veloce ripartenza laterale.

Al 33^ Spinazzola deve lasciare il campo per Zalewski.

La Roma si difende quindi per l'intera, prima frazione di gioco, senza provare mai un contropiede veloce dato che i tre uomini offensivi, ovvero Pellegrin, Belotti e Abraham, cercano di tenere palla ma certamente doti di velocità non ne hanno. 

Da parte sua, la squadra di casa ha il netto predominio della trequarti e del centrocampo ma non riesce mai a trovare l'imbucata giusta anche perché il suo uomo più pericoloso, Diaby, si spegne ben presto e Wirtz non trova mai lo spunto giusto anche per merito degli anticipi difensivi giallorossi.

Ripresa che inizia con la staffetta tra Belotti e Wijnaldum. Appena iniziata, viene sospesa per qualche istante per colpa dei fumogeni. 

Al 56^ un fallo criminale di Palacios su Matic merita solo il giallo. 

L'assedio verso la porta romanista continua senza sosta. Infatti al 65 e 66^ Rui Patricio deve salvare la porta.

Per resistere all'assedio finale, Smalling prende il posto di Celik al 76^ con il valoroso Bove che va a interpretare il ruolo di quinto a destra.  

Ora il Bayer ha solo giocatori offensivi in campo ma nemmeno negli 8 minuti di recupero la fortezza Mourinho cede e allora la Roma vola in finale di Europa League. 

Stasera la scelta di difendersi a oltranza ha pagato grazia una maggiore fisicità dei romanisti e al dominio sulle palle alte in difesa. Un fortino motivato dalla preziosissima rete di Bove nella partita d'andata.

Bayer troppo confusionario e soprattutto senza esperienza. 

Va in finale la squadra migliore e con l'allenatore nettamente più esperto. Buono l''arbitraggio dell'arbitro sloveno. Roma in finale europea per il secondo anno consecutivo.

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L'ennesima partita dell'anno ci attende a Leverkusen

 


Nella simpatica città  chiamata Leverkusen, di 163000 abitanti, sita nella Renania, la Roma è attesa per l'ennesima partita dell'anno, valevole per la qualificazione alla finale di Europa League. Questa, la possibilità più concreta di parteciapre alla prossima Champions League.

Mourinho, tecnico vincente che a Roma ci sta benissimo, e ci starebbe ancor meglio nell'immediato futuro, deve riuscire a difendere il minimo vantaggio conseguito all'andata contro il Bayer per merito del gol segnato da Bove.

Il problema immediato è un organico insufficiente per quanto di valore se si considera la prima squadra. La Roma scenderà in campo forse con Dybala, che non ha nelle gambe l'intero incontro, e Wijnaldum.  Probabilmente, vedremo Rui Patricio in porta: difesa a tre con Mancini, Cristante e Ibanez: sulle corsie eterne, giostreranno Zalewski e Spinazzola; al centro Matic e Wijnaldum o Bove. In attacco, molto probabilmente rivedremo Pellegrini dietro Abraham e Belotti. In questo caso, un 3-5-2. Oppure, se giocherà Dybala insieme a Pellegrini sulla trequarti, con un solo attaccante di ruolo: Abraham.

Bayer con le assenze sicure di Schick, Andrich, Kossounou, Bellarabi.

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martedì 16 maggio 2023

Nella testa la Coppa

 


La Roma ha adesso un solo pensiero: la partita di ritorno delle semifinali di Europa League a casa del Bayer Leverkusen. Giovedì, 18 maggio, ore 21. Partita in chiaro su Rai 1 e anche su Sky Go e DAZN. Bene, questo per i tifosi e gli appassionati ma la Roma come ci arriva?

La situazione dell'organico è tale che l'apporto dei giovani un tempo inseriti nella Primavera è diventato strutturale: Bove e Tahirovic tanto per fare i nomi dei più noti. Camara e Solbakken possono fornire i loro contributo ma il norvegese non è stato inserito in lista UEFA e quindi in Germania non giocherà. 

Anche per la panchina, Dybala, e Smalling sono in forte dubbio, come pure Celik. Karsdorp e Llorente non ci saranno di sicuro. Facciamo quindi la conta dei disponibili: Rui Patricio e Svilar per la porta; in difesa, Mancini, Ibanez, Cristante (ormai stabilmente in questo ruolo, con ammirevole dedizione); sulle corsie esterne, Spinazzola, Zalewski; a centrocampo, Bove, Matic, Camara; sulla trequarti, Pellegrini; in attacco Belotti e Abraham.

Il modulo è tutto da inventare. La Roma segna con estrema difficoltà ma stavolta ci sarebbe da difendere il minimo vantaggio dell'andata. 

Ipotizzabile un 3-5-1-1 con un solo centravanti (Abraham favorito su Belotti) e Pellegrini con il compito di appoggiare la punta ma soprattutto pressare le ripartenze avversarie. Sulle corsie esterne dovrebbero giostrare a sinistra Spinazzola e a destra Zalewski. Centrocampo a tre con Matic, Camara o Bove o Tahirovic. Tre uomini per due maglie.

Nel Bayer mancheranno il difensore Koussonou e il mediano Andrich.

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domenica 14 maggio 2023

Il problema arbitrale ha tolto qualche punto alla Roma e per la partita di ieri parlano le immagini.

 Inutile girarci intorno: vero che la Roma è stata pesantemente danneggiata in questo torneo. L'atteggiamento e le parole di Mourinho non sono campati in aria. 

Resta il fatto di un contemporaneo silenzio della proprietà e del resto della dirigenza, lamentato dallo stesso tecnico nel recente passato. 

Tra le grandi o presunte tali, le prestazioni di Orsato, Irrati, Maresca e compagni hanno deluso parecchio. Oggi, il VAR toglie innocenza e difese d'ufficio a un mondo arbitrale che sta deludendo pesantemente. Si tratta pur sempre di prestazioni sportive dato che l'arbitro è un elemento del gioco del calcio. 



Se è vero che le lamentele sono ampiamente distribuite tra le varie formazioni di Serie A, è anche vero che tra le presunte grandi, la Roma è certamente una delle società più deluse. 

Nell'ultimo incontro, giocato a Bologna, Orsato e il VAR non hanno giudicato degne della massima punizione ben due manate prese da Solbakken e Ibanez in area, sul collo nel primo caso e sul viso nel secondo. Giocatori a terra e niente da dire da parte dei direttori di gara. 

Un giudizio che sa di beffa. Oggi, i sistemi informatici non lasciano scampo al giudizio dei tifosi e degli opinionisti in tutto il mondo. Per dirla tutta, condivido il video di una emittente vietnamita. Del resto, il ruolino di Orsato, giudicato da altri un grande arbitro, è stranamente negativo proprio nelle partite della Roma: solo un caso, evidentemente, ma forse l'arbitro di Schio non ha grandi simpatie verso i colori giallorossi? 

Abbastanza curiosa anche l'interpretazione dell'esperto arbitrale di DAZN, Marelli, ex arbitro. Secondo la sua versione, il fallo capitato a Solbakken poteva essere valutato da Orsato, quindi l VAR non doveva intervenire.  Se ne deduce che Orsato ci vede male, se è così. Nel secondo caso, la manata sulla faccia del povero Ibanez, Orsato poteva vederla e non sappiamo cosa abbia notato il VAR. Certamente, arbitro e addetti alla macchina concordano nel danneggiare la Roma. Una manata è una manata e nel calcio non si gioca con le mani. Se ne deduce che una manata in faccia provoca, in area, un calcio di rigore e non questioni filosofiche.

Nel filmato Youtube che condivido, potete del resto leggere le opinioni di altri tifosi.  Ora, nessuno mette in dubbio la buona fede di arbitri e addetti al VAR. Quindi, di cosa si tratta? Se la Roma perde 50 milioni di introiti per la mancata partecipazione alla Champion League, con chi deve prendersela? Non certo con i tifosi che hanno ancora occhi per vedere. Non vorrei cominciare a chiamare in causa anche gli imbarazzati silenzi di una proprietà che ha deciso di non parlare nemmeno in casi come questo.

Chi paga sempre e comunque, i tifosi, ha pazienza ma la pazienza non offre caratteristiche di infinità e di ingenuità. Il calcio è un gioco, oltre che uno sport,  e dev'essere credibile per funzionare al meglio. 

Bologna - Roma 0-0

 Al Dall'Ara Mourinho manda in campo molti giovani e la sua Roma mostra un inedito 3-5-2 con la linea dei difensori formata da Celik, Cristante e Ibanez; Zalewski e Missori sulle corsie esterne; Camara, Tahirovic e Wijnaldum a formare un buon trio di centrocampo, con Belotti e Solbaken a cercare il gol che non arriverà comunque.

Il Bologna, schierato con il 4-2-3-1, difetta dell'intera difesa titolare ma Orsolini è in stato di grazia e insieme a Cambiaso e Barrow preoccupa Svilar a fronte di un ottimo Solbakken che un paio di volte supera in scioltezza i difensori felsinei senza che Belotti sappia indovinare la prima rete in campionato; come accade al 23^, quando il norvegese a destra del fronte d'attacco romanista, semina Sosa e offre una comoda deviazione per il Gallo ma Skorupski para. 

La Roma tiene il campo con sufficiente scioltezza soprattutto grazie a Wijnaldum che sta recuperando la forma migliore. La prima frazione di gioco si chiude quindi sullo 0-0.

Nella ripresa, al 53^ le prime sostituzioni di Mou: in campo, Mancini, Bove e Abraham, al posto di Celik, Wijnaldum e Belotti. 

Con in campo mezza Primavera, la Roma cerca di attaccare. Al 64^, su mischia in area, Bove sfiora il vantaggio.

Entra Pellegrini al post odi Sobakken e fa in tempo a battere una punizione ma Ibanez viene abbattuto da una gomitata in area senza che nessuno abbia da ridire. Avrete già capito che arbitra Orsato. 

Al 75^ entra anche Matic al posto di uno stanchissimo Tahirovic. 

In pieno recupero, Zirkzee spreca tirando a lato una buona occasione.

La Roma torna con un pareggio abbastanza inutile da Bologna con la parziale scusante di una squadra che ha dovuto attingere a piene mani dalla Primavera. Se non altro recupera la sesta posizione in classifica, utile per la partecipazione in Conference League. 

Bene Solbakken, Camara e Cristante in difesa. Bologna che ha vissuto sulle iniziative di Orsolini e la sicurezza fornita da un ottimo Skorupski.

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sabato 13 maggio 2023

Testa alla coppa ma domani si gioca a Bologna

 


Tante le idee che girano per la testa di addetti, tecnici e giocatori della AS Roma e persino dei tifosi. Eppure, la prossima partita è fondamentale per le residue speranze di centrare la partecipazione alle coppe europee per la prossima stagione. 

Infatti, la Roma è attualmente settima in classifica ovvero fuori dalle qualificazioni europee. Vincere a Bologna è indispensabile per poter eventualmente superare l'Atalanta, a pari punti, impegnata oggi a Salerno: 58 e il Milan a 61 punti, impegnato oggi a casa del pericolante Spezia. 

Essere deconcentrati non servirà certo a superare il Bologna di Tiago Motta, domenica alle 18, seppur salvo a 46 punti. Non può bastare la speranza di non perdere in Germania e vincere in finale contro Siviglia o Juventus. Il campionato non può essere abbandonato. Ma chi potrà giocare pensando comunque di dover difendere il minimo vantaggio nel giovedì di coppa?

Al Dall'Ara servirà una squadra atleticamente a posto e concentratissima per tonare a Roma con tre punti. Eppure Mourinho farà un pesantissimo turn over.

Forse, fanno qualche minuto Dybala e Wijladum ma certamente giocheranno Solbakken ,fuori dalla lista europea e Camara dato che anche Bove è ormai considerato all'altezza dei titolari più importanti.

Possiamo ipotizzare la Roma schierata on il 3-4-1-2 oppure 5-3-2 con Svilar; difesa a tre con Keramitis, Cristante e Ibanez, oppure difesa a 4 con Celik, Keramitsis, Ibanez e Zalewski. Sulle corsie esterne, gli stessi Celik -Zelewski. A centrocampo, Tahirovic e Pellegrini o Cristante nel caso della difesa a 4; trequartista Solbakken dietro a Abraham-Volpato. 

Bologna con solito 4-3-3.

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giovedì 11 maggio 2023

Roma - Bayern 1 - 0



 Mourinho manda in campo il suo 5-3-2 con il doppio centravanti Belotti - Abraham, come annunciato. Bayer con la formazione-tipo. E infatti, i tedeschi hanno una doppia occasione nei primi minuti anche se la vera occasione da rete arriva con un colpo di testa di Ibanez, al 18^, parato miracolosamente da Hradecki. 

Per il resto della prima frazione di gioco, le due squadre si fronteggiano soprattutto a centrocampo senza voler o poter affondare mai. Nella Roma Pellegrini non riesce a fornire la dovuta assistenza alle punte che ,dal canto loro, non si smarcano mai per offrire la profondità. Per infortunio, il Bayer è comunque costretto a sostituire il centrale Kossounou.

Ripresa con la Roma in avanti anche se a parte qualche rissa e un fallo di troppo che porta all'ammonizione di Diaby  per un fallo su Pellegrin ial 55^ non succede altro fino al 62?^ dove un terrificante contropiede romanista Bove dopo una girata di Abraham respinta dal portiere finlandese del Bayer, la spinge dentro per il vantaggio romanista. Al 66^, Belotti prova a raddoppiare senza successo. 

Al 76^ fuori Belotti e Bove, applauditissimo, per l'ingresso di Wijnaldum e Dybala. 

Brivido all'87^ quando su un pasticcio tra Ibanez e Rui Patricio, Cristante salva di petto una conclusione di Frimpong. 

Non succede altro e la Roma incassa una vittoria importantissima.

Per i giallorossi, ottimi Ibanez, Mancini, Pellegrini e Abraham oltre a Bove, autore del gol. Bayer bene con il portiere Hradecki e Frimpong, di gran lunga il più mobile e pericoloso di suoi.

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Il giorno della verità: oggi indispensabile battere il Bayer Leverkusen

 


Le polemiche non contano più nel giorno della partita. il futuro prossimo della Roma passa per una vittoria indispensabile oggi, contro i tedeschi del Bayer Leverkusen, semifinale di Europa League, ore 21 Stadio Olimpico. 

Per battere gli avversari, Mourinho si affiderebbe volentieri all'estro realizzativo di Paulo Dybala ma è in forte dubbio la sua tenuta fisica. Per motivi vari, Mou non potrà contare su Smalling, Kumbulla, Llorente, Karsdorp, Solbakken, El Shaarawy. 

Più facile che possa giocare con il doppio centravanti in un vero 3-5-2. A questo scopo, potrebbe schierare la Roma con Rui Patricio in porta, Cristante spostato sulla difesa a tre con Mancini e Ibanez; Celik e Spinazzola o Zalewski a presidiare le corsie esterne, con Matic e Bove a formare la coppia di centrocampo.  Pellegrini sarebbe il solo trequartista per sostenere Belotti-Abraham. Probabile l'ingresso di Volpato e Wijnaldum, uno tra Zalewski e Celik magari cambiando Belotti a partita inoltrata. Il Gallo soffre per i colpi subiti in campionato. 

Il tifo non mancherà dato che si verifica per la 32a volta nella stagione il tutto esaurito. Il nostro tifo non conosce rivali.

Per il Bayer, dovremmo veder confermato un solido 3-4-3 con Hradecki in porta; Tapsoba, Hincapiè, Tah in difesa; centrocampo con Frimpong, Andrich, Amiri e Bakken; e tre attaccanti come Diaby, Lozek, Wirtz. Nel suo campionato, attualmente il Bayer è sesto con 48 punti. 

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lunedì 8 maggio 2023

Giovedì, partita clou contro il Bayer Leverkusen, chi gioca?



 Nella Roma di oggi non c è un attimo di tranquillità. I silenzi societari sono diventati un problema soprattutto per il tecnico, odiato dagli avversari, e ci vuole poco a capirlo, ma lasciato stranamente solo in casa propria. 

Non amo particolarmente la dirigenza romanista da tempo ma il ruolo positivo di Mourinho. per molti all'interno oltre che per quasi tutti all'esterno, sta diventando un problema. La mia personale impressione è che la sua grandezza, anche nel profilo delle relazioni esterne, è tale da oscurare la modesta condizione altrui.

 Quando un tecnico tanto importante si trova a operare in contesti più grandi, ovviamente le proporzioni sono meno evidenti. Più darsi che a Trigoria la situazione sia talmente spostata in favore del tecnico da mettere in crisi altri meno muniti dal punto di vista personale. 

Per quanto riguarda la proprietà, se non comprende che che avere un asso simile nella propria manica sia importantissimo, a questo punto è un problema suo. 

I tifosi concordano con il tecnico al novanta per cento a sentire i cori nello stadio. Tra i commentatori sportivi, anche qui a Roma, ci si divide. Se devo essere sincero, nonostante il rendimento della squadra in campionato, che definirei insufficiente, farei di tutto per trattenerlo a Roma almeno per altri tre anni. 

Ora tiene banco il problema di una squadra stanca e ridotta ai minimi termini da squalifiche e infortuni. Contro i tedeschi, giovedì alle 21, si dovrà vincere e quindi segnare. L'attacco è il primo problema della Roma attuale e questo si deve ritenere di ovvia responsabilità di Abraham e Belotti. Anche Pellegrini ha segnato pochissimo: finora solo 4 reti in campionato e 4 in Europa League (9 gli assist complessivi)

Questo vuole dire che a parte Dybala (15 reti complessive e 8 assist complessivi) l'intero reparto offensivo è da cambiare o migliorare dato che abbiamo capito che l'argentino non può giocare con continuità.  Quindi, accanto a lui, l'uomo di maggior classe individuale, si devono trovare un altro trequartista al suo livello e due punte che possano andare in seconda cifra realizzativa. Se non si dispone di scout geniali, e senza grandi capitali, di solito si hanno due soluzioni nel calcio odierno: si prende il meglio dalle piccola squadre o il miglior possibile dalle grandi a parametro zero. 

Sento che potrebbe venire a Roma gente come Aouar e penso ovviamente alla prima eventualità anche se io non lo porterei da queste parti. Per quanto mi riguarda, io preferire gente molto attiva atleticamente come un Baschirotto in difesa o il ventritreenne Ngonge, centravanti-ala del Verona (in Serie A, 405 minuti giocati con 3 reti e 1 assist; in Eredivisie: 3 reti e 2 assist in 628 minuti giocati.) quando devo implementare la povera panchina romanista, certo dell'impiego di questi atleti in caso di bisogno per non attingere continuamente alla Primavera. 

Oggi, anche contro il Bayer, la Roma dovrà affidarsi a riserve meno importanti, soprattutto dal punto di vista atletico, dei due esempi citati almeno nel ruolo. Siamo già a una semifinale di Europa League. 

In porta Rui Patricio; ancora Mancini, Cristante e Ibanez a formare il trio difensivo con Zalevski o Celik a destra e Spinazzola a sinistra. Centrocampo con Matic e Bove e attacco con Pellegrini, forse Dybala, e Abraham. Wijnaldum e Belotti solo in panchina. Uno dei due giocherebbe se l'argentino non dovesse farcela. 

Nel Bayer, unico assente certo Schick, il nostro ex attaccante. 

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sabato 6 maggio 2023

Riuscita l'impresa del sistema-calcio: la Roma fuori dall'Europa?



 Il tema arbitri e loro imprese è sempre molto caldo nella Capitale. Da quando allena la Roma, Mourinho è diventato antipatico al sistema-calcio perché dice quel che vede. 

Recentemente, si è anche lamentato della mancata presa di posizione della società e non stupisce. Non è il tipo da tacere e se finora ha vinto soltanto in Europa, con questa maglia, un motivo ci dev'essere. 

La Roma era mal sopportata a livello arbitrale anche da molto prima. Le battaglie di Viola e Sensi non devono essere dimenticate. Eppure anche gran parte della tifoseria prende le imprese di arbitri e addetti al VAR, senza contare le offese ricevute direttamente dal tecnico, con grande filosofia. 

Con l'Inter, per esempio, la Roma è stata arbitrata da Maresca peggio che se si fosse giocato a Milano. Era una partita decisiva e le decisioni del piccolo arbitro napoletano non sono piaciute a tutti. 

L'immagine è presa da Eurosport. Maresca ha anche tollerato il gioco duro specie di Calhanoglu, al limite dell'espulsione. Solo un esempio dei moltissimi torti ricevuti durante il campionato dalla Roma. 

Certo che lamentele simili potrebbero avanzarne altri club. Io mi occupo di Roma e scrivo quel che vedo. Come ritengo che gli arbitri non debbano decidere a seconda della simpatia che provano o no verso un tecnico o un colore di maglia.  

Di Paolo e Paganessi al VAR si erano addormentati? Forse, un po' di caffè potrebbe servire agli addetti alla macchina infernale che doveva aiutare gli arbitri a vedere meglio...  

Io penso molto male ma male davvero. Sapete per quale motivo? Una quaterna di squadre come Napoli, Lazio e le due milanesi o la Juventus potrebbero far gioire non poco i poteri forti in Lega, per esempio. Poi sono ancora in ballo le formazioni che giocano le coppe europee, come la Roma. 

I 50 milioni che garantisce la Champions sono un piatto troppo ambito e allora certe imprecisioni per esempio di Chiffi, Aureliano, Maresca, Irrati e Orsato non vanno giù facilmente ora che esiste il VAR. Si sbagliano? E chi dovrebbe correggerli? 

Stupisce il silenzio dei Friedkin? A me no. Un investimento ancora più importante è lo stadio. Ma i due signori americani dovrebbero conoscere un detto locale abbastanza esauriente e soprattutto molto antico: chi se fa pecora, il lupo se lo magna. Il lupo, da queste parti, è sempre affamato, Signori Friedkin. 

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Roma sconfitta da Inter e Maresca: 0-2

 Mourinho manda in campo un 3-5-1-1 piuttosto fisico, con Cristante quasi a uomo su Lukaku e sulle corsie esterne due quasi immobili Spinazzola-Zalewski. Matic e Bove formano la coppia di centrocampo con Camara perennemente fuori posizione e Pellegrini a sostenere Belotti. 

Inter con un 3-5-2 classico e ovviamente fatto un po' meglio. I due esterni Dumfries e Dimarco fanno ampiamente il loro dovere. 

L'Inter comanda il gioco fin dall'inizio ma tira poco almeno fintanto che Dumfries si fa trovare libero in posizione di ala, con Spinazzola lontano, e crossa a tagliare per Dimarco dall'altra parte che buca la fragile muraglia romanista, al 33^. 

Dimarco segna spesso alla Roma anche perché non  lo marca nessuno, come stavolta. 

Tirare in porta, poi, si conferma un bel problema dalle  nostre parti e dato che Belotti non punge mai, restano i calci piazzati ma a parte un paio di tentativi di Ibanez, è notte fonda anche se su Roma brilla il sole. Quindi la prima frazione termina con il risultato minimo per i nerazzurri.

 Nota di demerito per il solito arbitro di giornata. Maresca tollera da subito il gioco piuttosto duro soprattutto di Calhanoglu, specie su Pellegrini toccato duro. Piccola notazione: un leggero parapiglia vicino la tribuna stampa credo senza nessuna conseguenza.

Ripresa con la Roma in avanti a su un'azione Maresca fa finta di non vedere una trattenuta su Belotti in area e un fallo di mano clamoroso di Darmian. Bellissimo. Il VAR dorme e mi pare giusto visto il clima primaverile, Del esto, fa bene Maresca a cercare di far notare che Chiffi non è il peggiore. 

Entrano Lautaro e Bellanova.

Al 70^ l'Inter fa altri due cambi con Mikitaryan e De Vrij. Giocare contro una formazione così completa e avere contro anche arbitro e VAR chiaramente procura qualche problema. 

Entra anche Dybala al posto di Bove. 

Al 73^ un pasticcio di Ibanez lascia via libera a Lukaku per raddoppiare. 

Non resta che sostituire Belotti con Abraham. 

Fallo da rosso al 84^ di Gagliardini su Pellegrini, sanzionato solo con i giallo dall'uomo dell'AIA.

Traversa di Lautaro dopo due minuti. 

Entrano altri giovani per la Roma.

La Roma ha fatto l'unica partita che poteva giocare contro una squadra munitissima in ogni zona del campo e che si è trovata la strada spianata dai peggiori in ogni senso: Maresca e si suoi amichetti della VAR. 

Un problema che ha lasciato fare a Mourinho la figura che società e dirigenza non ha voluto  o potuto fare, e il sistema-calcio italiano ringrazia e prosegue. Commentare le partite della Roma è sempre difficile proprio per questo. 

Per la Roma un buon Mancini, Pellegrini puntualmente malmenato e un ottimo Matic su tutti. 

Inter ben messa in campo e che ha approfittato degli ovvi vantaggi offerti gentilmente dalla casa Italia che fa figure meschine quando deve conquistarsi sul campo i Mondiali ma che è molto efficiente nel selezionare le formazioni che debbano accedere dal campionato, alle coppe europee. 

Dopo questo incontro, alla Roma non rimane che la strada europea che non dev'essere tralasciata proprio perché chi detiene il potere in Lega ha già dimostrato il suo atteggiamento. 

Alla Roma serve soltanto, adesso, un tecnico aziendalista che sappia tacere le nefandezze del sistema stesso e saremo tutti più tranquilli e felici. 

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venerdì 5 maggio 2023

Polemiche e timori oggi, domani Roma - Inter



 Domani, ore 18, Roma - Inter. Questo conta molto più delle polemiche e dei timori che oggi occupano la scena. 

Le polemiche sono relative alle dichiarazioni post partita Monza - Roma da parte di uno dei migliori tecnici che abbiano operato all'ombra del Cupolone e per nostra fortuna, opera ancora. Mourinho ha lanciato qualche strale tanto alla gerarchia calcistica nazionale che al buon Chiffi che alla proprietà della Roma. 

È seguito il solito silenzio societario e qualche risposta piccata di altri soggetti oltre al deferimento di Mourinho.  Nessuna sorpresa e spiego per quale motivo.

il calcio italiano è in profonda crisi, sia economica che  di risultati. Un tecnico come Mou è un vero tesoro per questo calcio e per la Roma in particolare. Se i Friedkin non dovessero capirlo, sarebbe un problema. Chi governa il calcio italiano, capisce quel che dimostrano due edizioni mondiali senza Italia. E tanto basta. 

Intanto, la Roma ha pochi effettivi per la partita di domani. Intanto, Wijnaldum e Dybala sono disponibili per qualche minuto non certo per l'intera partita. Molto più delicata la situazione di Smalling. Ora si stanno sostenendo, da parte di tifosi e commentatori, due tesi distinte: la prima vorrebbe il massimo impegno, con i pochi giocatori ormai disponibili, anche per la partita contro l'Inter; la seconda, invece, sostiene che sarebbe meglio schierare chiunque possa giocare tra le riserve in campionato, e tentare di vincere la Europa League con i titolari riposati.

La situazione dell'organico romanista è stata determinata dal pessimo mercato estivo che non ha considerato le necessità di un gruppo forte nei titolari ma molto ridotto dalle difficoltà economiche. I giovani, per quanto validi, a lungo non possono reggere la pressione delle fasi finali di campionato e coppa europea.

Comunque si voglia considerare la partita contro l'Inter, gli effettivi schierabili sono veramente in pochi, forse più adatti a partire da una difesa a 4. Il resto è un vero rebus dato che gli unici centrocampisti validi sono Cristante, Matic e Bove. Se si  infortuna uno di questi, sono guai per la patita contro i tedeschi. In attacco, Abraham e Solbakken stanno in piedi ma vale il discorso precedente. Potrebbe giocare Volpato. Belotti sta rientrando ma le sue condizioni sono precarie.

Non importa la situazione dell'Inter, nettamente più in palla e in forma.  

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mercoledì 3 maggio 2023

Perché Mourinho non basta più

 


La Roma doveva tornare da Monza con tre punti. Oggi si trova fuori dall'Europa che conta, e che conta per mere ragioni economiche. Il calcio italiano, come accade da altre parti, vive sopra le proprie possibilità ma anche questa corsa cattiva diventa una specie di ostacolo per chi non vuole parteciparvi.

 Tutti sappiamo che i Friedkin hanno tenuto la barra dei conti dritta anche perché hanno dovuto siglare un patto con l'UEFA sul rientro dal deficit. In compenso, hanno spezzato il tabù che impediva alla Roma di vincere un trofeo europeo da ben 60 anni. Ci sono riusciti perché hanno ingaggiato un grande tecnico che però sa che forse dovrà, controvoglia, andarsene. 

Questo il senso delle dichiarazioni di Mourinho di ieri. Lotta dura contro il sistema-calcio ma critica forte ai suoi datori di lavoro, secondo lui troppo inerti, e volutamente, nei confronti dello stesso sistema-calcio. Mourinho è questo, prendere o lasciare. La sua personalità strabordante, che insieme alle vittorie conquista i calciatori, li magnetizza, espone però sè stesso alla reazione di chi comanda. Vale per i gestori nazionali della locomotiva-calcio e vale per i suoi datori di lavoro. 

La proprietà, secondo le dichiarazione che durante quest'anno abbiamo sentito, è colpevole intanto dei mancati incontri per rinnovare il contratto, del mancato potenziamento soprattutto nel mercato invernale, ma anche di essere troppo prona alle intemperie provenienti da un sistema che sa bene che tenere fuori Inter e Milan dalle coppe è una brutta cosa. I posti sono quattro ma la Roma ora è settima in classifica e da tre turni non riesce a vincere.

 L'impegno individuale, grazie a Mourinho, è l'unica certezza. L'atteggiamento arbitrale è l'unica costante. L'ho scritto molte volte, perché è completata dalla gestione del VAR.

 La Roma non è simpatica ma non è colpa di Mourinho. Senza di lui, accadrebbe lo stesso quel che vediamo ma non ci sarebbe la cassa di risonanza. E dato che a due anni dalla venuta dei Friedkin non esiste neppure l'idea di uno stadio, tirate voi le somme. 

Io parlo e scrivo chiaro perché non ho nulla da perdere. Con me, i ricatti tipici dei posti di lavoro legati alla comunicazione non valgono. Sono solo un tifoso. La realtà è lì e ci parla incessantemente. 

Molto probabilmente, la Roma potrà giocare in Europa il prossimo anno soltanto vincendo l'Europa League. E il prossimo anno, la solfa si ripeterà, perché gli equilibri interni al calcio italiano non cambieranno. Si deve tener conto di tutto questo. L'intelligenza è l'unica variabile non convertibile dal sistema perché dipende dai singoli individui. Ecco per quale motivo sarebbe opportuno tenere Mourinho anche se non basta più.

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Roma solo pari a Monza: 1 -1

 


Mourinho contro il Monza sceglie di attaccare: difesa a 3 con Cristante, Mancini e Ibanez, sulle corsie esterne Celik a destra e Zalewski a sinistra. Centrocampo con Bove e Pellegrini ma in avanti sia El Shaarawy che Solbakken a sostenere il solito Abraham,

Il Monza tiene comunque campo ma regala alla Roma il vantaggio con un pasticcio difensivo che El Shaarawy sfrutta solo al secondo tiro consecutivo per battere Di Gregorio, al 24^.

La Roma cerca anche di raddoppiare ma sugli esiti di una punizione per il Monza, Caldirola, lasciato colpevolmente solo in area, batte con un diagonale velenoso Rui Patricio e pareggia il conto al 39^. Poco prima, Mota aveva comunque fatto tremare i difensori romanisti con un tiro fuori di poco. 

Nel primo tempo, la maggior tecnica individuale della Roma non ha comunque avuto ragione di un Monza arruffone ma atleticamente a posto. Mancato, ancora una volta, il positivo apporto di un centravanti pungente. Da questo punto di vista, meglio gli attaccanti locali.

Ripresa con la Roma che deve ricordarsi la necessità di una vittoria. Invece, al secondo minuto e rotti, è Rui Patricio che deve salvare la porta su tiro dal limite dell'area. 

Al 60^ Camara e Spinazzola sostituiscono Zalewski e Solbakken. Otto minuti dopo deve entrare Volpato perché El Shaarawy si accascia a terra per un guaio muscolare.

Il Monza sembra fermo e la Roma anche peggio. 83^ entra Tahirovic al posto di uno stremato Bove.

Ibanze scalda i guanti a Di Gregorio senza esito. 

Ci pensa Chiffi a espellere Celik per doppio giallo al 94. Tanto per complicare ulteriormente la situazione della Roma. 

Rui Patricio deve poi salvare la porta per la seconda volta. 

Finisce quindi in pareggio e la Roma fallisce l'obiettivo che si doveva porre per sperare di spuntarla nella corsa per il quarto posto e per la terza volta di fila non vince. Con l'Inter che ha stravinto l'incontro odierno, la Roma dovrà affrontare i nerazzurri che scenderanno all'Olimpico con due punti di vantaggio. Anche Atalanta e Milan (solo pareggio oggi) hanno superato la Roma che attualmente si troverebbe fuori dall'Europa, al settimo posto. 

Oggi i migliori di una squadra sulle gambe sono stati Ibanez, Bove e a fasi alterne El Shaarawy. Nel Monza bene Pessina. Chiffi, il solito, deprimente, esponente di una classe arbitrale in piena crisi d'immagine almeno qui a Roma.

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martedì 2 maggio 2023

Mourinho con gli uomini contati a Monza



 Alle 21 potremo vedere quale formazione riuscirà a schierare il tecnico portoghese. Un piccolo enigma da sciogliere. Le varie indisponibilità oltra alla squalifica di Matic costringeranno Mouriinho a fare scelte difficili. Potrebbe essere della partita, magari per un tempo, Wijnaldum. Altrimenti, a partire dal trio difensivo, cominceranno gli esperimenti e vedremo Cristante giostrare tra i difensori in mezzo a Mancini e Ibanez. 

Comunque, a centrocampo saranno disponibili Bove e Camara e potremmo rivedere Pellegrini scalare dalla trequarti per impostare come durante Roma - Milan.

 Sulle corsie esterne Celik è favoritissimo sulla destra mentre a sinistra potrebbe giocare Zalewski, favorito su Spinazzola.  In questo caso, potremmo vedere il solo El Shaarawy a sostenere Abraham in un 3-5-2 abbastanza elastico. 

I tre punti per i romanisti sono un obbligo ma dovranno vedersela con i ragazzi di Paladino, in gran forma. 26 convocati dal tecnico biancorosso ma non c'è in lista Petagna. 

Arbitro di giornata Chiffi. Partita visibile su Dazn.

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lunedì 1 maggio 2023

L'emergenza ora si chiama Monza

 


La Roma scenderà al U-Power Stadium di Monza domani alle 21. L'elenco degli asenti si è incrementato: mancheranno Smalling, Llorente, Kumbulla, Karsdorp, Belotti; con Matic squalificato. Dybala e Wijnaldum non sono ancora disponibili ma potrebbero giocare qualche minuto. Il Monza è invece ak completo. Mourinho non ha quindi molte alternative.

Se ancora una volta sarà confermata la difesa a 3, giocheranno Mancini, Cristante e Ibanez. Celik o Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra. A centrocampo vedremo una coppia inedita: tre giocatori per due maglie ovvero Bove, Camara, Pellegrini; in avanti restano Solbakken, Volpato e Abraham. I cambi in corsa vedranno in pole il primavera Keramtitsis, El Sharaawy e gli altri giovani. 

Ho già scritto che questa situazione dipende esclusivamente dalle ristrettezze economiche che non hanno permesso di svolgere un mercato estivo sufficiente. La Roma ha una rosa troppo ristretta e tale situazione ha portato il tecnico a schierare toppo spesso gl istessi uomini con il conseguente aumento dello stress muscolare. 

A Monza sarà necessario vincere e Mourinho lo sa benissimo. Partita visibile su Dazn.

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Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...