Juventus e Roma, amore e baci: ora si scambiano Spinazzola e Luca Pellegrini

Passati definitivamente i tempi nei quali l'astio sportivo tra Roma e Juventus infiammava l'Italia: ormai, la Roma stessa non si considera più una diretta concorrente né della Juventus e tanto meno di Napoli e Inter dato che tranquillamente scambia e vende giocatori con chiunque. 

Una semplice presa d'atto dell'odierno ridimensionamento romanista o l'ennesimo atto di impreparazione mercantilistica? Stavolta, l'affare si concretizza in uno scambio tra terzini: Leonardo Spinazzola, 26 anni, alla Roma: Luca Pellegrini, anni 20, oltre a 10 milioni di conguaglio per i bianconeri. Uno scambio che non ci convince affatto. 

Tra le diverse tifoserie si registrano perplessità su entrambi i fronti. Ovviamente, queste operazioni sono di contorno a qualcosa di più importante, anche dal punto di vista dei procuratori. A Spinazzola un contratto da big: 5 anni a tre milioni netti.

Il Faraone ci ripensa?

El Shaarawy fa un incredibile dietro-front, sacrificando i promessi 15 milioni di ingaggio per l'evidente rischio di trasferirsi praticamente su un altro pianeta, la Cina; ora i l giocatore potrebbe restare a Roma se non fosse che comunque deve rinnovare oppure la società giallorossa lo perderà a parametro zero. 

Tra le uscite possibili, c'è anche Luca Pellegrini, cercatissimo da squadre italiane e che la Roma valuta intorno ai 15 milioni; che senso ha privarsene, non si capisce. Se il nuovo corso è basato sul rinnovamento, cioè i giovani, perdere un elemento tra l'altro di ruolo sulla fascia sinistra, dove siamo scoperti, non ha molto senso. 

La sensazione è che comunque la Roma sia in auto-gestione: pagato il debito corrente con la dolorosa partenza di Manolas, ora c'è da cedere per poi acquistare. E se pensiamo che l'affare Djeko non è ancora definito perfettamente e soprattutto che ancora troppi non titolari sono da mandare via, chiaramente si dà ascolto alle richieste altrui.

Per i probabili ingressi, forte è ormai la sensazione che arriveranno Pau Lopes e Bertra dalla Spagna: operazione da oltre 40 milioni, inserendo anche Sanabria come contropartita per il Betis.

Capitolo centravanti: dedotto che ormai Schick non è neanche degno di un'occasione da titolare con il nuovo corso di Fonseca, la Roma cerca il botto su questo fronte. Higuain e Mertens i preferiti ma gli ingaggi di costoro, specie l'ex juventino, non sono compatibili con le esigenze di bilancio romaniste. Molto più percorribile, e logica, la pista che porta a Lammers, giocatore del PSV, operazione interessante anche per il costo: 12-14 milioni. 

I piani della Roma

I tifosi giallorossi sono in fermento. Le cessioni di Manolas, El Shaarawi e Djeko hanno fatto infuriare i più. Ma ora vi sveliamo i piani di Petrachi anche per gli acquisti, una volta riempite le casse. 

DIFESA. In partenza Olsen (probabilmente verso la Premier League) e scartato Perin, si punta su Pau lopez, portiere del Betis Siviglia. In alternativa, Lopes del Lione. Romagnoli andrà allo Spartak Mosca. Per i lruol odi centrale, ancora in vantaggio Mancini, dell'Atalanta, e in alternativa Verissimo del Santos. Seguito anche il terzino Hysaj, ex Napoli. Tornerà Bruno Peres, non è escluso un esame approfondito di Fonseca. Probabile arrivo. Mateus Guedes

CENTROCAMPO. La Roma vuole mandare in prestito Coric; Gonalons, di ritorno dalla Spagna, potrebbe restare così come Gerson. In partenza NZonzi, forse al Lione. La Roma cerca Veretout, ma il Napoli è in forte vantaggio.

ATTACCO. Qui la Roma deve sfoltire parecchio: in partenza Verde, Di Livio, Coly, Antonucci, Defrel, Sadiq. Vergani, incluso nell'affare Djeko, probabilmente non verrà. Il centravanti, al 60%, sarà Schick (rifiutato il prestito al Marsiglia).

Ufficiale: Manolas al Napoli

Manolas lascia la Roma. Dopo stagioni nelle quali si è confermato uno dei migliori difensori che abbiano mai indossato questa maglia, per due milioni in meno della clausola rescissoria (a che cosa serve se poi non si rispetta?) è ora un giocatore del club partenopeo. 

Alla Roma Diawara (che a Fonseca piace) per 18 milioni. Mediano centrale di 21 anni, nascita Guinea, passò al Napoli per oltre 14 milioni, giocando complessivamente 74 volte (2 gol e 1 assist). 

A parte la convenienza o meno di un'operazione al quanto dubbia dal punto di vista economico, resta da vedere se l'arrivo del ragazzo della Guinea compensa aver rinforzato una diretta concorrente per il campionato. La Roam continua a comportarsi come un supermercato aperto: basta pagare (quasi) il prezzo indicato e ti porti via chiunque. Comportamento assai dubbio per chi si ritiene una grande squadra.  

Roma supermarket

Come da noi ampiamente preconizzato, la Roma continua a vendere in attesa di poter fare mercato in entrata. Stavolta, tocca a El Sharaawi, che decide di accettare un ingaggio davvero faraonico e volare a Shangai. 

Alla Roma arrivano 20 milioni, più o meno, con i l calciatore che preme per partire (la Roma non aveva accettato il rinnovo richiesto dal suo agente).
Djeko all'inter e Manolas ala Napoli completano il mercato in uscita, non certo intelligente dato che si rafforzano due contendenti per i primi quattro posti. 

Petrachi può ormai gestire queste operazioni in prima persona dato che il torino ha accettato Greco e Bucri quale contropartita. Dal Napoli probabilmente arriverà Diawara, mentre ora la Roma cerca di blindare Zaniolo. Veretout probabilmente costa troppo e alla Roma serve un profilo diverso (un regista). 

L'umore dei tifosi è pessimo e come dargli torto? La valutazione del mercato, ovviamente, la vedremo a somme tirate, prima del ritiro. Ma l'aria non è allegra per nulla. I sogni sono Higuain e Barella. Poco probabili entrambi.

Roma, tutti sul mercato

La Roma pur di annullare il debito corrente e poter racimolare risorse da investire sul mercato, ha praticamente aperto a qualunque cessione. Per esempio, Manolas, Djeko, Kolarov, persino Florenzi e Zaniolo sarebbero sacrificabili. Obiettivi dichiarati: Mancini dell'Atalanta, Veretout della Fiorentina (offerto Karsdorp e soldi). 

Per il centravanti, quasi certamente Fonseca vuole offrire a Schick la chance di partire titolare. La difesa ,come sapete, è in alto mare. 

La sicura partenza di Manolas verso Napoli, pone la Roma nella necessità di acquistare un centrale. Oltre a Mancini dell'Atalanta, si parla di Marc Bartra, spagnolo, che costerebbe intorno ai 16 milioni. 

Un altro nome seguito è quello di Bonifazi. Arriverebbe anche Diawara per rinforzare il centrocampo. Non aspettiamoci un mercato tumultuoso: cessioni, poi pochi colpi ben assestati per non indebolire la squadra. Del resto, senza Champions, la musica è questa e dovremo ballarla.

Roma nel caos, ma il mercato?

La Roma che ha perso la sua anima migliore, Totti e De Rossi, cerca un'identità nuova ma il progetto stenta non solo a partire ma anche a farsi riconoscere. Lo stadio si farà probabilmente a Fiumicino, e sarebbe il male minore, ma il mercato è veramente un rebus. 

Innnazitutto, è da decidere l'assunzione di Petrachi o meno. Il Torino non molla di un centimetro e si dovrà trattare con loro se la Roma vuole metterlo sotto contratto. Detto questo, mentre di sicuro c'è solo chi parte (Djeko, e Kolarov) per Manolas al Napoli, De Laurentis prova a tirare la corda ,forte della volontà del giocatore. Non vorrebbe pagare tutti i 36 milioni della clausola e la Roma farebbe bene a tenere duro. Anche perché la difesa da far conoscere a Fonseca è tutta da decidere. 

Di sicuro c'è solo Florenzi, se sarà confermato terzino destro. Pellegrini, investito ufficialmente anche da Totti, dovrà essere il faro del centrocampo romanista, coadiuvato da Zaniolo. Dato che il nuovo tecnico gioca con il 4-2-3-1, saranno Cristante o Pastore a giostrare dietro il nuovo centravanti. E il nome a sorpresa potrebbe essere quello di Mertens, inserito nella trattativa Manolas. Le voci su Barella sono da scartare dato che la Roma deve investire in altre parti del campo. Il grande rebus riguarda il portiere, il terzino sinistro e il centravanti.

 

Roma per resistere

La situazione è difficile, inutile girarci intorno. L'uscita di FRancesco Totti va a delineare il disagio profondo che si mastica a Trigoria. Tutte faccende conosciute un po' da tutti e la risposta da Boston, di pari passo, non sorprende. A questa gente interessa solo il business, non altro. Ma a noi interessa la Roma. E su questo punto, dobbiamo pensarla a una squadra che di romano conserva ben poco, e tuttavia deve confrontarsi con una realtà che dice di recuperare circa 50 milioni dalla compravendita estiva. Ma andiamo per gradi.

IL BILANCIO - Lo dicono tutti e ci crediamo: sono da trovare circa 50 milioni, quindi prima si vende poi si compra. Nel mirino, Manolas, Djeko e qualcun altro, magari di ritorno da prestiti. Basterà per racimolare quanto dovuto? Per il bosniaco, la Roma chiede almeno 20 mln. Offerti 12 scarsi dall'Inter che ha già l'accordo con il giocatore. Per Manolas, invece, il Napoli esita a pagare per intero la clausola di 36 milioni e vorrebbe inserire nello scambio Diawara. I problemi sono gli ingaggi dato che la Roma deve abbassare il livello di spesa. 

LA NUOVA SQUADRA - Dato che si farà l'Europa League, e ad oggi partendo dai preliminari, stimando che Fonseca giochi con il suo solito 4-2-3-1, la nuova Roma attualmente fa fatica a schierare quattro difensori titolari. Se Florenzi fosse confermato terzino destro, a sinistra serve un acquisto e al centro, per ora, ci sarebbero Jesus e Fazio. Riserve come Karsdorp e qualche Primavera a completare il pacchetto arretrato, di molto indebolito se si pensa che anche Kolarov andrà via. Per il centrocampo, da schierarsi a due davanti la difesa, i ruoli abbondano: Nzonzi, Pellegrini, Cristante, sono i nomi che si alterneranno per quella posizione. Ed anche le tre mezzepunte sono pronte: tra El Shaarawi, Kluyvert, Zaniolo, Under (le offerte arrivate non sono considerate, per ora, soddisfacenti) si troveranno tre titolari. Ma il nodo vero è il centravanti: forse la Roma darà l'ennesima prova di recupero a Schick, con Defrel di riserva. Questa la Roma che, ad oggi, avrà a disposizione Fonseca.

LE PROSPETTIVE - Polemiche e addii a parte, c'è una stagione che parte già in salita. La Roma di Fonseca deve far conto su un tecnico abbastanza quotato ma che non conosce il nostro calcio e non conosce gli uomini che avrà a disposizione. Florenzi e Pellegrini dovranno raccogliere l'eredità di de Rossi e Totti e non sarà facile. Il resto dell'ambiente è scosso e ancora deve posizionarsi. Petrachi, per esempio, è il nodo da sciogliere con la massima fretta. La persona è valida ma deve essere messo sotto contratto. Per ora, nebbia a Trigoria, ma di tempo non c'è mai abbastanza. Muoversi e in fretta. 

Io sono romanista, io sono Francesco, io sono Daniele

La conferenza di Francesco Totti, ex calciatore ed ex dirigente della A.S. Roma ci spinge a dire: torna presto in una Roma vera e più forte! 

Francesco, amaramente ma con grane serenità, ha detto esattamente quel che sapevamo e pensavamo. La Roma è una sorta di Armata Brancaleone con un presidente troppo distante e una pletora di dirigenti inefficaci e comunque troppo divisi.

Ma la Roma è sopra tutto e lui lo sa bene: noi, tifosi, siamo romanisti e saremo sempre, che Pallotta voglia o no, Francesco e Daniele e come tanti altri a cui quella maglia è rimasta appiccicata addosso. 

La Roma è da ricostruire: in un solo mese, persi Ranieri (grazie, Claudio, e torna presto anche tu!), De Rossi e Totti. La Roma soffre e deve risorgere.

Autogol clamoroso della società: Totti va via?

Il Capitano, Francesco Totti, sta per lasciare la AS Roma?. Il ruolo che è stato offerto a Francesco non può stare bene a chi, come lui, ama la Roma come la sua famiglia. L'importanza di altri, Baldini in primis, oscura il suo ruolo nella AS Roma. Forse, il CONI gli offrirà un ruolo tecnico. Roma, dopo De Rossi,sta per perdere il suo monumento al calcio. E Pallotta continua a perdere credibilità. Non è possibile gestire un club calpestando le sue tradizioni, i personaggi che rendono coesa una curva, milioni di tifosi, le genti che credono nella Roma. Dovremo pur riprendercela, questa Roma, in un modo o nell'altro...

Roma ci crede

Finora 5600 tessere per la nuova campagna abbonamenti. Fonseca sta rinnovando entusiasmi perduti con il perdurare di una crisi tecnica che ha fatto precipitare la Roma da unica antagonista della Juve macina-sassi, a semplice comparsa per le parti alte del campionato, accontentandosi, per stavolta, dei preliminari di Europa League. 

Ma ora c'è Zorro Fonseca che promette un calcio spumeggiante e idee all'avanguardia. Per il suo 4-2-3-1 ci vorranno, però, interpreti nuovi: fuori i senatori come Djeko e Manolas, probabilmente arriveranno Marcos Antonio, Ismaily, Mandragora, Mancini. El Shaarawi, se limita le sue richieste economiche farà coppia in avanti con Under, e Schick si giocherà il ruolo di centravanti, con dietro Pellegrini o Cristante.

 La difesa sarà capitanata da Florenzi, recuperato come ala se Under dovesse trovarsi a fare la parte della vittima sacrificale per il dio bilancio. Zaniolo si gioca il ruolo di trequartista o centromediano. Se vogliamo, la nuova Roma di Zorro è già pronta.

 

La Roma si muove

La Roma annuncia che sarà in ritiro a Pinzolo con il raduno previsto a Trigoria tra il 27 e il 29 giugno. Il tempo stringe per i preliminari di Europa League. 

Fonseca dovrà contare sul lavoro di Petrachi che ancora non riesce a liberarsi dagli impegni assunti con il Torino. Tra acquisti probabili e cessioni quasi sicure, la strada per formare il nuovo 4-2-3-1 di Fonseca non sarà agevole. 

Per esempio, da decidere i destini di Shick, Ponce e Bruno Peres, di ritorno dal prestito in Brasile. La Roma invece difficilmente si priverà di Florenzi e Pellegrini,. che piacciono all'Inter di Conte. 

Oltre Djako, probabilmente Manolas e Under, partiranno Olsen, Gonalons, Defrel, Daniele Verde, Gerson.
In difesa, ancora incerto Fonseca nei riguardi di Marcano e Fazio. E se fossero messi in lista cessioni, la difesa sarebbe, mirante a parte, letteralmente da ricostruire. 

Ecco Fonseca: 4-2-3-1 e tanto gioco

L'allenatore della Roma in pectore si sta liberando dallo Shakhtar e quindi possiamo considerarlo ormai il nuovo tecnico dei giallorossi come ampiamente previsto da questo blog. anche qui giocherà un 4-2-3-1 molto offensivo ,con i laterali difensivi alti e la ali in grado di pungere. Ovviamente, il mercato in entrata non si fermerà qui. La Roma deve vendere per limare i debiti che ha, abbassare il monte-ingaggi e tuttavia allestire una squadra in grado di soddisfare il nuovo tecnico. Previsti gli arrivi di qualche giocatore caro a Fonseca ma anche dall'Ucraina stessa e magari dal Portogallo. Dall'Inter è in uscita Nainggolan che farebbe carte false per tornare; ma il prezzo di partenza non sarà inferiore a 28 milioni magari da spendere con l'ausilio di qualche giocatore che interessa ai nerazzurri. Il vero rebus riguarda il ruolo di centravanti. Schick non è detto che resti, e così il rientrante Defrel. Ai nastri di partenza sempre Manolas, Perotti, Djako e Olsen. Probabili arrivi: Ismaily, Marcos Antonio, Ferreira Carrasco, 

 

Fonseca è convinto: vincerà con la Roma

Paulo "Zorro" Fonseca è ormai convinto a trasferirsi a Roma e soprattutto a voler vincere la Champions qui. Sfrontatezza e simpatia non gli mancano certo. Ormai la trattativa è a un passo dal compiersi anche se Totti pensa sempre a strappare il sì di Gattuso. 

Sul fronte acquisti e cessioni, quasi certi gli addii di Djeko, Manolas e Under anche per pareggiare il deficit attuale. La Roma del nuovo allenatore, se sarà davvero Fonseca, giocherà con il 4-2-3-1 molto dinamico e offensivo; e molti volti nuovi verranno proprio su richiesta di Zorro... 

L'idea Fonseca la dobbiamo a Baldini, inutile nasconderlo. Forse, la prima intuizione giusta?

Djeko vede solo Inter, la Roma pensa a Andrè Silva

La Roma prova a blindare Djeko anche per poter vantare un asso in più da far valere nell'incontro che ci sarà con i vertici della nuova inter di Antonio Conte per il futuro del bosniaco. E' il settore dell'attacco, per ora, a preoccupare i dirigenti romanisti: si pensa anche a uno scambio tra Schick e Andrè Silva del Milan. Tornerà anche Defrel, magari per essere inserito in qualche scambio.

Chi sarà il nuovo allenatore? Sempre più probabile Paulo "Zorro" Fonseca, che porterebbe con sé due giocatori dello Shaktar: mezzala Marcos Antonio (2000) e terzino sinistro Ismaily, 29 anni, elementi adatti al nuovo corso romanista che prevede una forte riduzione del monte-ingaggi.

Il nuovo Re Mida della panchina

Reduce dal rapporto con il Chelsea (lo ha sostituito Sarri) ecco i dettagli dell'ingaggio di Antonio Conte all'Inter: 9 - 10 milioni di euro netti, che possono arrivare a 12 con i bonus. Questa è la cifra che l'Inter pagherà ogni anno ad Antonio Conte, il tecnico più pagato di sempre in A. 

Tanto per ricordare l'altra, grande, (spendacciona) del calcio nostrano, Allegri, alla Juve ha percepito un massimo di 7,5 milioni a stagione. Ancelotti guadagna 5,5 milioni, al Napoli. 

Queste le principali motivazioni che hanno spinto il tecnico pugliese ad accettare l'offerta interista tra quelle della stessa Juventus e Roma. Un ingaggio da grandissimo calciatore, segno che qualcuno, in A, pensa che senza un tecnico ci valore assoluto, non è possibile vincere nulla, né in casa né in Europa. 

Tra l'altro, l'Inter continuerà a pagare Luciano Spalletti, se costui non troverà altra squadra. Tra le due spese, organici tecnici di supporto compresi, è stato stanziato un preventivo di 30 milioni di euro lordi. 

Vedremo come risponderà la Juventus (Sarri in pole position). 

E gli altri?, Sinceramente, un altro Zeman, oggi non lo vediamo nemmeno noi. Si cercherà di trovare nuove idee, uomini non certo geni della panchina, magari dotati di carisma e carattere sufficiente, se non intuizioni geniali da utilizzare sul campo.

Per la Roma, nella notte dei Re, Totti ha dichiarato che manca davvero poco e conosceremo il nuovo allenatore della Maggika. In realtà, come anticipato anche da noi, Fonseca è il favorito, davanti a De Zerbi. 

Sappiamo per certo che gli uomini di Pallotta stanno trattando con l'agente del tecnico, il noto Mendes. Offerto un triennale da 2,5 milioni lordi. Non si sa se il buon Paulo, per incassare questo comunque generoso ingaggio, indosserà di nuovo la maschera di Zorro, come fece in tribuna stampa dopo la qualificazione dello Shakhtar agli ottavi di Champions... 

I migliori affari per il mercato estivo

La Roma non ha certo brillato, negli anni passati, per le operazioni nel mercato estivo. Forse, ai nostri dirigenti, serve qualche idea. Proviamo a fornirle noi.

Nome: Diego Lainez Leyva
Data di nascita: 9 giugno 2000
Nazionalità: messicana
Ruolo: attaccante
Squadra: Real Betis - Il ragazzo, messicano di anni 19, oggi al  Real Betis. Viene dal Club America (lì è arrivato per ben 14 milioni di euro). Attaccante di grande futuro e talento assicurato. Il ruolo in cui si trova più a suo agio è quello di esterno destro, che gli consente di partire da una posizione defilata per rientrare e andare a calciare con il piede forte. Nel Betis in Liga ha giocato poco: 12 partite e un gol. il prezzo non dovrebbe essere un problema.


João Pedro Neves Filipe, meglio noto come João Filipe o Jota
Data di nascita: 30 marzo 1999
Nazionalità: Portoghese
Ruolo: Attaccante.
Squadra. Benfica - Giovanissimo e vera stella del Portogallo under 21. Abile con entrambe i piedi, questo attaccante-ala sinistra, ha una buona fama e gode di molte aspettative. Nella Ledam Liga Pro (quindi nel Benfica Lisbona B) ha realizzato, in venti incontri, otto reti e otto assist. Si può prendere per 8-10 milioni anche se ha una clausola per 30 milioni.

 

Gonzalo Maroni
Data nascita: 18 marzo 1999
Nazionalità: Argentina
Ruolo: Centrocampista-Trequartista.
Squadra: Talleres (Cordoba) in prestito dal Boca Juniors - Altro ragazzino, era stato accostato all'Inter, ed ha un valore di 5-10 milioni. Ha esordito nell'Argentina under 20. E' da prendere subito, prima che il prezzo possa lievitare in maniera esponenziale. In Premiera Division ha giocato 17 incontri, con due reti e un assist.
 

Illan Stéphane Meslier
Data di nascita: 02/03/2000
Nazionalità: Francese

Ruolo: Portiere
Squadra: Lorient - Titolare nella Francia under 20 ma solo fino al ritorno di Lafont, giocatore della Fiorentina, è un portiere alto 196 cm, ha il tipico profilo del portiere moderno per le sue dimensioni, le sue qualità di portiere e la sua disponibilità a partecipare alla costruzione del gioco. Si porta via con 5-8 milioni.


Sebastian Soto
Data di nascita: 28/07/2000
Nazionalità: USA
Ruolo: Centravanti
Squadra: Hannover 96 giovanile - Under 20 statunitense e punta dell'Hannover 96, il ragazzo ha collezionato 2 reti in meno di novanta minuti nel mondiale under 20. È sicuramente un giocatore da prima squadra ed è eccellente in area di rigore. Quando ha una possibilità, la butta dentro. Fisico longilineo, ha come principale punto di forza il suo grande senso del gol. Deve progredire nel fisico ma la sua prontezza in area è fuori discussione. Si prende con pochi soldi.


 Sahverdi Cetin
Data di nascita: 28/09/2000
Nazionalità: Germania.
Ruolo: Mediano.
Squadra: Eintracht Francoforte - Mediano classe 2000, già aggregato più volte alla prima squadra, ma ancora con zero presenze tra i professionisti. Il suo score si forma nell’A-Junioren Bundesliga Süd/Südwest, dove è riuscito a totalizzare 17 presenze 7 reti e un assist. Molto dinamico, dotato di un passo abbastanza veloce, ha ottima visione di gioco e mostra buona tecnica individuale. Preciso nei passaggi, può fare il regista. Costa tra 1 milione di euro e 5 milioni.


Wilfried Singo
Data di nascita: 25/12/2000
Nazionalità: Costa D'Avorio.
Ruolo: Difensore Centrale.
Squadra: Torino Primavera - Mazzarri lo stima e a ragione. Il difensore alto 194 cm può solo progredire e mostra già un fisico che fa dell'altezza la sua caratteristica migliore ma che necessita di potenziamento muscolare. Nella primavera ha giocato sei partite realizzando un gol. Petrachi lo conosce molto bene...

 


La Roma vuole ripartire dai giovani? E allora li prenda di qualità e con intelligenza. E certamente, accompagnandoli con titolari che possano garantire esperienza e insegnamento. 

Giampaolo al Milan e Fonseca alla Roma?

Si fanno più consistenti le voci che vorrebbero Giampaolo sulla panchina del Milan e Fonseca a Roma. I tifosi milanisti temono un ridimensionamento unitamente alle voci che darebbero certa la partenza di Gigio Donnarumma per fare mercato in entrata. ricordiamo che il Milan è sotto la lente UEFA per il bilancio. Giampaolo porterebbe con sé Andersen e Praet.

A Roma siamo consapevoli che la vera alternativa al tecnico portoghese è De Zerbi. A Fonseca, offerto lo stesso contratto rifiutato da Gasperini: si parla di 2,5 milioni a stagione. Inoltre ha una clausola di 5 milioni per liberarsi dallo Shakhtar anchese il presidente della squadra ucraina si è dimostrato propenso alla trattativa. 

Sarri è ancora in forte vantaggio per occupare la panchina della Juventus.

Sul fronte cessioni Roma, Djeko è ormai dato per sicuro partente destinazione Inter (si parla di circa 13 milioni di contropartita), mentre Florenzi è stato (per ora) rifiutato a Conte stesso che farebbe carte false per averlo. Per gli arrivi, almeno quelli previsti, Zapata (Atalanta) dice di non volersi muovere da Bergamo. Ma il prescelto per la pnachina certamente porterà le sue idee preferenze. Solo così si spiega l'attuale stop ad ogni trattativa in entrata.

La Roma tra Fonseca e De Zerbi

La Roma sta per scegliere: Fonseca (il favorito) o De Zerbi. Il mercato ha i suoi tempi e chi decide a Trigoria lo sa bene. Solo a fronte di dinieghi ora imprevedibili, si uscirà da questa coppia per la panchina giallorossa.

 

Conte vuole Florenzi dalla Roma, probabile il rifiuto dai giallorossi.

La Juventus continua, comunque a inseguire Minkovic Savic, della Lazio. Per la panchina, Sarri è in pole.  

Il Napoli è su Ilicic, acquisto molto probabile. 

Il Parma tratta Balotelli, con il gradimento dell'attaccante.

Torino sulle tracce di Gagliardini: il prezzo è intorno ai diciotto-venti milioni di euro, forse eccessivo per le disponibilità granata.

La Sampdoria sta pensando a Di Francesco per la panchina. Giampaolo in partenza.

Champions: Kumina sblocca la strada per il Liverpool

l Liverpool gioca la sua nona finale di Coppa Campioni/Champions League - più di qualsiasi altra squadra inglese. I Reds hanno alzato il trofeo cinque volte, perdendo tuttavia le ultime due finali disputate (2007 e 2018).

Il Tottenham giocò i quarti di finale di Champions nel 2011.

Salah sblocca la finale dopo soli 100 secondi insaccando il rigore concesso dall'arbitro sloveno Kumina per un fallo di mano molto dubbio di Sissoko. Gestione piuttosto tranquilla del Liverpool ,con un discreto pressing alto, per tutto il primo tempo. I cross di Robertson (al 27' un suo tiro dopo la progressione irresistibile, brucia i guantoni di Lloris). e la vivacità velenosa di Salah mettono in soggezione gli avversari che non riescono a sfruttare Kean. lo abbiamo visto troppe volte retrocedere per trovare palloni  giocabili. Praticamente uno Spurs davvero imballato, pur con il 60% di possesso-palla.

Ripresa con l'atteso assalto del Tottenham che stenta a realizzarsi. A parte qualche tiro da lontano, nessuna preoccupazione per Alisson che invece deve deviare un velenoso tiro su punizione di Eriksen all'84'. Ma è Origi a chiudere il match all'87' con un diagonale che batte il portiere dei Spurs.
Per l'ottimo Klopp, missione compiuta!!!

 Per il Tottenham sono subentrati Lucas Moura e Dier al posto di Winks e Sissoko e Llorente per Alli; per il Liverpool, Milner e Origi al posto di Firmino e Wjinaldum.

TOTTENHAM (4-3-2-1): Lloris; Trippier, Vertonghen, Alderweireld, Rose; Eriksen, Winks, Sissoko; Alli, Son; Kane. All. Pochettino


LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Djik, Robertson; Henderson, Fabinho, Wjinaldum; Salah, Firmino, Mané. All. Klopp

Le ultime dal calciomercato

Hysaj lascerà il Napoli. L'agente del terzino albanese non ha dubbi. Giuffredi, infatti, lamenta le eccessive critiche ricevute dal suo assistito. Determinante è stato il cambio di panchina Sarri-Ancelotti.

Ma il Napoli ha messo le mani su Bennacer: dopo Di Lorenzo, dall'Empoli arriverà Bennacer. Beppe Accardi, membro dell’entourage del calciatore, ha sottolineato: Bennacer potrà far parlare molto bene di sé, ha un’ottima personalità. Ha l’arroganza di un giocatore che vuole arrivare a certi livelli. Può giocare in un centrocampo a due, credo possa veramente far parlare di sé in futuro. Nei Paesi dove c’è la guerra, a 18 anni mettono le armi in mano, quando parlano di giocatore giovane a 21 anni, mi viene da ridere. E’ normale che se non lo fai giocare, si intristisce, perde il sorriso e perde fiducia in sé stesso. Secondo me c’è la possibilità che Bennacer approda a Napoli quest’estate, la società azzurra è brava: arrivano prima e si muovono prima.

Per quanto riguarda la Roma, il centrocampista Gerson, che tornerà dal prestito alla Fiorentina, vuole restare nella squadra giallorossa.

Sul fronte panchine, clamoroso il ritorno di Di Carlo sulla panchina del Vicenza. Proviene dal Chievo, retrocesso quest'anno. Di Carlo è stato stato una bandiera del club militando nel Vicenza per ben 9 stagioni, compresa quella in cui i veneti si aggiudicarono la Coppa Italia. Ha firmato un contratto che lo legherà alla società fino al 30 giugno 2022 e verrà presentato in conferenza stampa martedì 4 giugno.

Inzaghi, invece, entro lunedì firma il prolungamento con la Lazio.