giovedì 30 novembre 2023

Roma contro il Sassuolo tra due giorni.

 Domenica 3 dicembre, la Roma ,alle 18 gioca contro il Sassuolo. Tempo di tornare dalla Svizzera, fare scarico e si è di nuovo in campo. 

La prova, deludente, fornita contro il Servette on ha permesso di archiviare la pratica della qualificazione al turno successivo in Europa League. Probabilmente, saremo costretti allo spareggio per poter proseguire. Come dice Mourinho non si tratta di un dramma ma è un impiccio notevole. Le energie non sono infinite e i giocatori romanisti lo sanno. 

In campo non sono andate, ieri, le riserve che potevano permettere ai titolar idi poter rifiatare. Altrimenti, giocatori come Lukaku e Dybala, uscito acciaccato dal campo, non avrebbero giocato. L'organico della Roma non è completo e quindi il tecnico non può sempre ruotare le presenza come vorrebbe. 

Anche se abbiamo rivisto Pellegrini il suo apporto è stato veramente minimo. 

Pertanto contro il Sassuolo l'unica certezza risiede nel poter rivedere Rui Patricio e il terzetto difensivo titolare: Mancini, N'Dicka e Llorente.

Cristante dovrebbe e potrebbe tornare a centrocampo insieme a Paredes e forse uno tra Bove e Pagano. 

In attacco potremmo rivedere la coppia Lukaku - Belotti oppure El Shaarawy.  

Il Sassuolo non sta disputando un campionato esaltante: quattordicesimo a 15 punti, ha tre infortunati (Viti, Obiang e Alvarez) e nessun squalificato.

Per battere i nero-verdi, servirà però una sagacia tattica che ieri, in Svizzera, non abbiamo mai visto. La Roma ha uomini per poterlo fare ma la difficoltà della sfida non va sottovalutata.



Servette ferma la Roma sull' 1-1

 Roma in campo con l'attacco pesante Lukaku - Dybala e Cristante difensore centrale per il 3-5-2 di giornata. El Shaarawy è schierato a sinistra al posto di Spinazzola. Servette con il 4-4-2 canonico

Squadre che si affrontano subito a centrocampo mentre la Roma cerca di attaccare. Lo Slavia intanto passa in vantaggio contro lo Sheriff e allora Llorente fa tutto il campo per servire Lukaku che sblocca l'incontro al 21^.

Il Servette si fa pericoloso con un tiro teso di Kutesa deviato benissimo da Svilar al 46^ e dopo che la Roma aveva protestato per un fallo di rigore di Lukaku trattenuto per un braccio in area. 

La prima frazione di gioco finisce quindi 0-1. Arriva anche la buona notizia del pareggio dello Sheriff.  Nella Roma benissimo Svilar e molto bene anche Llorente e proprio il gigante buono nero. 

Ripresa con Bedia che pareggia al 49^ dopo essersi liberato di Cristante che, come noto, di mestiere non fa il difensore.

Al 55^ entra Pellegrini al post odi Aouar e arriva anche la notizia che lo Sheriff passa in vantaggio contro lo Slavia Praga.

Dybala fallisce un tiro non impossibile e al 73^ El Shaarawy lascia il posto a Spinazzola. 

Esce anche Dybala per il redivivo Renato Sanches. Belotti rileva Bove.

Con poca lucidità la Roma si porta in avanti ma senza tirare mai in porta neppure da lontano. Nei sei minuti di recupero non succede nulla ma arriva la triste notizia della vittoria dello Slavia Praga.

La Roma non è riuscita a esprimere un calcio convincente e concreto. Neanche la coppia Lykaku-Dybala ha potuto batter un modesto servette che ha fatto il suo dovere.

Nella Roma bene Svilar, Celik, Bove e Lukaku. Malissimo la staffetta Apouar-Pellegrini oltre a Dybala in gran difficoltà dopo un paio di contrasti duri.

Nel Servette bene il portiere Frick, i centrali Roullier e Severin e l'autore del gol Bedia.

Roma ormai avviata a qualificarsi come seconda nel girone restando una sola partita contro lo Sheriff in casa mentre lo Slavia riceverà il Servette.



mercoledì 29 novembre 2023

Roma alla conquista dell'Europa ma non può frenare in campionato

 Domani, ore 21, la Roma affronterà il Servette allo Stade de Geneve. Dubbio di formazione per Mourinho riguarda le condizioni di Mancini. Anche Lukaku riposerà e rivedremo il Gallo Belotti in campo. Vedremo con ogni probabilità anche Svilar in porta e Celik-Zalewski sulle corsie esterne. 

Sanches è in gruppo e si sta allenando anche Kumbulla. Anche Aouar potrebbe tornare in staffetta con Pellegrini. Un turno di risposo per Dybala non sarebbe male viste le urgenze in campionato dove la Roma è tornata a tre punti dal paradiso e non può frenare proprio ora. 

Il Servette dovrebbe tentare la rimonta nel girone vincendo le due partite restanti e quindi giocherà certamente in attacco. 

Partita da vedere tramite DAZN a partire dalle 21.



domenica 26 novembre 2023

Roma - Udinese 3 - 1

 Roma con il canonico 3-5-2 contro l'Udinese schierata a specchio. Mourinho ritrova capitan Pellegrini e allora la Roma fa la partita fino al gol di Mancini al 20^. Merito di un buon taglio di Dybala che mette il difensore davanti a Silvestri. Dopo il gol la Roma rallenta anche se l'Udinese non riesce mai a mostrarsi dalle parti di Rui Patricio. Primo tempo con Paredes, Mancini e Dybala su tutti. Udinese in grande difficoltà. 

Ripresa con la Roma che cerca di raddoppiare ma l'Udinese si fa viva con un paio di iniziative di Thauvin che pareggia il conto al 58^. La Roma si è fermata ed è stata punita.

 Mourinho manda in campo Azmoun e El Sharaawy al posto di Spinazzola e Pellegrini al 64^ per una squadra molto più offensiva.

La Roma deve ancora salvarsi per merito di Llorente e Mancini su pericolose progressioni dell'Udinese. 

Escono Paredes per Bove e Karsdorp per Zalewski al 77^.

La Roma torna in vantaggio con una magia di Dybala all'82^ che si presenta da solo davanti a Silvestri su suggerimento di Lukaku. Dybala esce poi per Kristiansen.

Roma di nuovo in vantaggio con uno dei suoi alfieri per una partita più difficile del previsto. Le sostituzioni di Mourinho hanno rivitalizzato una Roma anemica e a tratti indecisa. Il gol di Dybala è arrivato come il bel regalo di un grande giocatore.

El Shaarawy triplica al 87^ su assist di Bove. 

Stasera vittoria stiracchiata ma fondamentale e a gennaio sarebbe opportuno l'arrivo di un centrale difensivo ma anche di un regista.

Per la vittoria sull'Udinese sugli scudi Mancini, Cristante, El Shaarawy e Dybala. Bene anche Bove entrato a freddo ma con la solita grinta. 

Per l'Udinese, buon Thauvin e bene anche Bijol e Wallace. 



giovedì 23 novembre 2023

La Roma si allena in vista dell'Udinese

 Roma che torna ad allenarsi. A Trigoria si è rivisto anche Zalewsky dopo la parentesi con la sua nazionale. Sanchez è ancora out così come Smalling. Pellegrini sarà convocato. 

Nella formazione titolare, indispensabili i tre centrali Mancini, Llorente e N'Dicka; a centrocampo i due quinti saranno Karsdorp e Spinazzola con Paredes, Bove e Cristante a formare il terzetto centrale; attacco con Lukaku e Dybala. durante l'incontro probabili gli innesti di Pellegrini, Zalewski e El Shaarawy.

Domenica, ore 18, c'è la partita con l'Udinese. 

Per l'Udinese, Cioffi dovrebbe confermare il 3-5-2 con Pereyra e Success di punta. 

La Roma, attualmente settima e quindi fuori dall'Europa, è comunque a 3 punti dal quarto posto, occupato dal Napoli a quota 21. Ma davanti ha due squadre. Fiorentina e Atalanta, a 20 punti. Pertanto è obbligatorio vincere con l'Udinese, a sua volta invischiata nella lotta -salvezza a 11 punti con il Cagliari, terzultimo, a sole due lunghezze.



martedì 21 novembre 2023

Campionato fermo per vedere un furto

 Riprenderemo questa settimana il nostro campionato di serie A dopo le altalenanti pertite offerte dalla Nazionale. clamoroso il furto compiuto i veri ai danni della povera Ucraina con un calcio di rigore che nemmeno il VAR ha saputo infliggerci. 

Dimostrazione palese che il VAR non serve a niente. L'immagine è presa dal sito del Corriere dello Sport, che ringrazio.

L'Ucraina sarebbe passata al posto di una squadra scarsa che da due edizioni non va alla fase finale al Mondiale. Questo è il calcio che abbiamo in Italia. 

Mentre il nostro DG cerca un difensore centrale, la Roma dovrà comunque giocare contro l'Udinese, ore 18, domenica 26 novembre. Dato che in classifica siamo settimi, a due punti dalla Fiorentina sesta, e dell'Atalanta, quinta, dobbiamo battere i friulani. 

Il 3-5-2 di giornata vedrà i soliti indisponibili, ovvero Smalling, Abraham e Kumbulla. Per il resto, Mourinho dovrà constatare le condizioni dei vari nazionali che stanno rientrando.



domenica 12 novembre 2023

Come consolarsi con un derby piccolo piccolo e continuare a sperare

 Prove di simpatie tra Mourinho e Sarri, giocatori in campo persino troppo corretti, a parte i tuffi di Pedro e Immobile, gli arbitri che spiegano la vita al nostro tecnico e alla fine nessuno si fa male. Ecco come consolarsi con un derby combattuto ma pieno di timori, infortunati e organici ristretti. Alla Roma gli infortunati in infermeria (dove siete Pellegrini e Smalling? Dobbiamo assumere un medium per contattarvi?) e la Lazio con la timida apparizione di un Vecino logorato, durata pochi minuti in campo. 

E queste sono formazioni che ambiscono alla Champions, ovvero il gran premio del nostro calcio, dove si trovano soldi pur non vincendo. Un paradosso e il nostro grande limite. 

Pare proprio che senza quei soldi non si possa far calcio e questa è una bestemmia dalla quale dovremmo guarire. Perchè, altrimenti, perdiamo di vista altre realtà che abbiamo conosciuto (Chievo, Cagliari scudettato, Perugia e Verona di Bagnoli). 

Detto questo, io, tifoso sessantenne, non sono per i giochisti, a meno che non capiscano che proporre buon calcio non significa prenderne tre da tutti. 

Ragionando freddamente, nel calcio italiano si può vincere con difese robustissime e attaccanti spietati. Ecco la formula che preferisco personalmente, applicandola nei giochi manageriali per computer e devo dire che rende anche lì.

 Altri vivono per dimostrarmi il contrario. formazioni ben messe in campo e dotate tecnicamente robuste come le mie zanzariere, che ho dovuto cambiare tre volte e sono ancora rotte.  

Nello specifico che ci riguarda, nella Roma, la media dei calciatori non è da Champions. Abbiamo cinque giocatori di livello, teoricamente: Mancini, Cristante, Pellegrini, Lukaku e Dybala. Normalmente, ne giocano con continuità tre di questi. Eppure, noi pensiamo che accompagnandoli con altri giocatori di livello inferiore, possiamo aspirare alla Champiopns., il meglio del calcio europeo. 

Dall'altra parte del Tevere, più o meno la stessa solfa, forse peggio. Eppure, tutto ciò non ci impedisce di progettare una squadra migliore. Ora, davanti a questo progetto/desiderio ci sono due possibili strade: trovare un giochista che ci permetta di trasformare piccoli giocatori in locomotive da campo; oppure continuare a mischiare il forte con i poco dotati e speculare calcio, come dicevo prima: difese d'acciaio e punte spietate.

 Questo è l'unico dilemma nato da un derby piccolo piccolo e che fa comunque legna. Per me, deprimente ma la ragion di stato.... Il problema è cosa aspettarsi dal futuro: Mourinho resta? Arriveremo quarti? Quando diamine troveremo un servizio di scouting adatto a farci reperire giocatori di livello a metà prezzo? Quante domande, per un club che vuole rientrare nel calcio che conta e restarci!


Roma stanca, Lazio logorata e finisce 0-0

 Mourinho manda in campo il centrocampo pesante: Bove-Paredes e Cristante. Lazio con Castaldi e Pedro a sostenere uno scatenato Immobile. la Roma inizia meglio, mandando più volte Karsdorp al tiro, da destra ,con risultati sconfortanti. Annullato una rete romanista per fuorigioco netto.  Lazio che dal 24^ al 28^ fa vedere le streghe a Rui Patricio con una traversa di Luis Aborto e un tiro di Romagnoli, ben parato. alla fine equilibrio quasi totale nel primo tempo di un derby tesissimo. Meglio la Roma nella prima parte, molto meglio la Lazio dal 24^ in poi.

Ripresa tra due squadre che tirano pochissimo in porta e la stanchezza che la fa da padrona. a parte un colpo di testa di Dybala inutile e un paio di tentativi di Immobile, non succede altro. I cambi iniziano a fioccare con il recordi Vecino che entra al 72^ per uscire 4 minuti dopo. Per la Roma entrano in serie: Azmoun, Sanchez, Celik e Isaksen per Bove, Dybala, Karsdorp e Spinazzola.

Alla fine il derby più equilibrato degli ultimi anni finisce con il risultato a specchio. Per la Lazio benissimo il motorino continuo Guendouzi e Luis Alberto nel primo tempo, oltre a un buon immobile anche se troppo polemico. 

Nella Roma ,che non è mai riuscita a utilizzare la meglio la potenza di Lukaku e la buona predisposizione di Dybala, solo nel primo tempo, bene l'intera difesa e Bove che alla fine deve uscire perché stremato. Prezioso Paredes davanti alla difesa e poco altro. 

In definitiva, Roma troppo stanca e Lazio con troppi giocatori fuori forma.

Notazione positiva per Massa che ha saputo tenere in pugno la partita.



Quale Roma in campo nel derby?

 Mourinho sa che deve vincere questo derby e prepara le sue mosse. La Roma, colpevolmente arretrata in classifica deve battere una Lazio che hai suoi problemi. La formazione romanista non si discosterà dal 5-3-2 o al limite dal 5-3-1-1 con Rui Patricio in porta, il terzetto difensivo con N'Dicka, Mancini e Llorente; a centrocampo insostituibili Paredes, Cristante e uno tra Renato Sanchez e Bove; in attacco Dybala e Lukau. 

Sarri, nervosissimo anche nelll'ultima rifinitura, vuole a sua vincere questo derby. Potrebbe schierare Provedel in porta, Lazzari come terzino destro e Immobile in attacco.

Partita visibile su DAZN. Arbitra Davide Massa. 




giovedì 9 novembre 2023

Riprendere subito, con determinazione

 La brutta sconfitta contro lo Slavia Praga non deve avvelenare l'ambiente. Mourinho è stato esplicito e duro con i suoi, nella conferenza stampa post match. Ora però la Roma deve vincere le restanti partite del gironcino, contro Servette e Sheriff e segnare tre reti più dello Slavia per finire primi nel proprio girone e quindi saltare la fase play-off. 

Ma ora c'è il derby, fondamentale non soltanto per interrompere la serie di sconfitte dall'era Sarri ma anche per recuperare punti incredibilmente importanti nella lotta per l'indispensabile quarto posto che garantisce l'accesso alla Champions League del prossimo anno: il vero albero della cuccagna per chiunque voglia uscire dall'anonimato in Europa e mettere al sicuro i conti economici. Vedremo le condizioni dei nostri al rientro dalla fredda Praga che, nella sconfitta, ha ribadito i grandi problemi di questa squadra: soffre maledettamente la velocità degli avversari, non ha un regista vero per impostare il gioco., non ha esterni importanti.

Ieri abbiamo persino ammirato qualche azione di Celik spostato a sinistra!

Un mercato insufficiente priva la difesa di ricambi per ogni ruolo ma c'è da considerare la testardaggine di Mourinho perchè questa carenza dovrebbe consigliare di risparmiar un difensore centrale a turno tornando alla difesa a 4.

Inoltre ,giocare con due centravanti, a Praga, ha consegnato il centrocampo nelle mani dei padroni di casa: altro errore macroscopico del tecnico che avrebbe potuto risparmiare uno tra Belotti e Lukaku e magari inserire Pagano.  

L'insegnamento positivo corrisponde alla crescita di Bove, diventato titolare quasi per forza dopo il lungo stop di Pellegrini. 

Ormai siamo certi che questa Roma, priva di grandi risorse economiche, non possa includere troppi anziani debilitati e macilenti ma puntare a giovani in grado di sopportare tre competizioni l'anno, magari guidati da 4-5 elementi esperti. 

Il bonus di Mourinho talvolta cede la scena a comportamenti inaspettati ,come dimostrato dalla formazione inziale di ieri che aveva un atteggiamento difensivo ma con El Shaarawy sulla corsia destra e con il doppio centravanti. Se da Mourinho dobbiamo aspettarci certi errori tattici, si possono comprendere le incertezze della proprietà sul rinnovo dell'attuale tecnico. 

Ora il campionato deve dominare i nostri pensieri. Dopo la difficilissima vittoria casalinga contro il Lecce, ecco che arriva il derby contro una Lazio, domenica ore 18, che è a un punto meno di noi, in decima posizione. la Fiorentina è a parti punti ma con peggior differenza reti a 17. Davanti a noi, Bologna a 18, Atalanta a 19 e Napoli a 21, quarto in classifica. 

Visto che il derby è una partita esterna, noi sappiamo che il Napoli ospiterà l'Empoli, Fiorentina e Bologna si scontreranno tra loro, L'Atalanta giocherà a Udine.  La Roma ha davanti a sè solo due risultati se non vuole incrementar l'attuale distanza verso il quarto posto che è di 4 punti.

Domani descriverò la probabile formazione visto il defaticante in data odierna.

 


Troppe sostituzioni nel secondo tempo: lo Slavia rischia lo 0-2!

 Come opportunamente segnalato da un articolo del Messaggero, lo Slavia Praga potrebbe incorrere in una sanzione per aver effettuato un numero eccessivo di sostituzioni nel secondo tempo. 

Slavia corre, Roma ferma: 2-0 e secondo posto nel girone

 Mourinho non si fida dello Slavia, e fa bene,  e allora manda in campo un 3-5-2 difensivo ma con molti titolari. Celik ed El Shaarawy sulle corsie laterali, Paredes, Bove a Aouar al centro del campo con la coppia pesante Belotti-Lukaku in avanti. 

Slavia son un aggressivo e molto mobile 3-4-3 che spinge in avanti fin dall'inizio. I giocatori di casa, praticamente corrono il doppio dei nostri che replicano con la forza fisica e l'immobilità, specie di Paredes. Risultato, nessun tiro in porta nei primi 45 minuti, segno che alla Roma piace dato che il risultato minimo è il pareggio. 

Ripresa con Cristante e Karadsorp in campo al posto di Aouar e El Shaarawy con Celik che passa a sinistra ma lo Slavia segna al 49^ con un'azione insistita con Jurecka. Belotti ci prova subito son un tiro dai trenta metri ma il portiere avversario blocca a terra.

Belotti è l'unico che prova qualche fuga verso la porta ma è Svilar, al 66^ che deve deviare pericolosamente in angolo. 

Al 67^ Dybala rileva Belotti. Ma la difesa romanista è sempre più compassata e Masopust segna da 30 metri. Punita una Roma immobile che ancora deve fare un tiro in porta. Mourinho manda in campo anche Renato Sanchez.

All'83^ fa il suo esordio il primavera Joao Costa. 

Lo Slavia vince meritatamente contro la Roma che non riesce a fare un tiro in porta per tutto l'incontro. Fermi sulle gambe, lenti, con le idee confuse e tutto ciò valorizza una formazione molto modesta tecnicamente ma anche molto veloce. 

Noi sappiamo che la Roma passeggia in campo e questo difetto ci condanna irrimediabilmente e ci fa precipitare al secondo posto nella classifica del girone.

Stasera si salvano Bove e Belotti, finché è rimasto in campo. Dybala, una volta entrato ha provato anche a retrocedere a centrocampo per inventare qualcosa. Lukaku, praticamente annullato da una doppia marcatura talvolta tripla.  

Nello Slavia, bene Masopust e Chitl, tra l'altro autori dei gol. 




mercoledì 8 novembre 2023

Slavia ma soprattutto derby?

 Opinione comuna di molti tifosi che la partita di Praga non conti granchè. Non la penso così. Il derby dev'essere giocato al massimo ma attenzione a non sottovalutare l'importanza di chiudere qui il conto del girone qualificatorio di Europa League. I calciatori mancano in troppi ruoli e risparmiare energie nei prossimi due incontri di Europa League potrebbe essere importante.

Dal punto di vista dell'importanza reale di questo momento, si deve considerare che la partecipazione alla Champions è la priorità assoluta, per motivi economici.

Le strade sono due: campionato, ovvero quarto posto; vittoria in Europa League. Purtroppo, la nostra storia dimostra che basta un arbitraggio soltanto contrario e sfuma ogni sogno. Taylor deve rimanere come insegnamento di vita. 

Pertanto, le difficoltà riscontrabili in un torneo dominato dagli interessi concentrati tra Lotito e le squadre del Nord ci pone comunque un problema. Per lor signori sarebbe l'ideale il quartetto Lazio- Juve-Milan -Inter. Le loro variabili impazzite sono Napoli e Atalanta. La Roma deve soltanto dare molto fastidio e tentare una scalata che appare impossibile (basta guardare gli arbitraggi e le decisioni della sala VAR) e comunque meno difficile delle ostilità riscontrate in sede europea.

Si deve essere realisti, nella vita come nel calcio e le battaglie impossibili sono da scartare per motivi economici. Pertanto, campionato, Europa League e Coppa Italia sono le urgenze da rispettare in sequenza. 

La Roma è forse a un bivio della storia della proprietà Friedkin, quest'anno. Ormai la nuova proprietà ha preso confidenza con le dinamiche economiche del club. La sensazione è che i prossimi tre anni saranno dedicati a due traguardi: uno sportivo e uno economico. 

Dal punto di vista sportivo, le vittorie in Europa e in Serie A sono comparabili dal punto di vista della passione ma non dal punto di vista economico: quel che conta è solo la partecipazione alla Champions. 

Il nostro futuro sportivo passa dalla sistemazione dei conti, non c'è verso di sfuggire a questa regola. 

Questa necessità potrebbe pesare molto sulla scelta del tecnico: Mourinho o un altro, più giovane e comunque brillante?

La scelta del tecnico peserà su chi arriva e parte in squadra. A parte i lungo-decenti da cedere assolutamente, ammesso che se li prendano, i grandi calciatori spolpano le risorse con ingaggi comunque alti, anche da svincolati, e talvolta sono talmente fragili da giocare poche partite. Oggi, Smalling, Pellegrini, Dybala, Sanches sono incognite: possiamo permetterceli?

Le certezze sono Mancini, Cristante, Bove, Lukaku. Su questi nomi si dovrebbe ricreare una rosa valida e atleticamente a posto. Al netto delle cessioni, servono molti soldi, almeno 100 milioni

Soltanto il gigante buono costa almeno 35 milioni, fatevi il conto. 

Conquistare i benefici economici provenienti da una qualificazione in Champions è fondamentale anche per il mercato che il nuovo tecnico dovrà coadiuvare. 

Ecco per quale motivo la partita di Praga conta meno del derby. L'ideale sarebbe una partita accorta per pareggiarla. Poi dedicarsi alla squadra di Formello. E quell'incontro è veramente determinante.





martedì 7 novembre 2023

Roma all'esame Slavia

 Domani, 18,45, stadio Eden Arena, la Roma incontra lo Slavia Praga. Per gli effetti della classifica nel girone ,sarebbe necessario un pareggio. In considerazione dell'importantissimo derby di campionato, Mourinho farà affidamento su un ampio turn-over. Certamente, la difesa sarà il reparto meno intercambiabile dato che sono solo tre i difensori centrali disponibili. 

Sarebbe opportuno provare una difesa a quattro per farne riposare uno. Purtroppo, Kristiansen e Azmoun non sono in lista UEFA e quindi si uniranno ai lungo-degenti Smalling, Pellegrini e Spinazzola. Dybala e Sanches faranno parte della trasferta e potrebbero partire dalla panchina. 

Se il tecnico deciderà di schierare la solita difesa a , non ci sono alternative per N'Dicka, Mancini e Llorente, ma una decisione del genere sarebbe molto rischiosa. Sulle corsie esterne, spazio a Celik e Zalewski mentre a centrocampo dovremmo vedere Bove, Paredes e uno tra Cristante e Aouar. Possibile l'impiego di Pagano. In attacco, quasi certo il rientro di Belotti accanto a uno tra Lukaku e El Shaarawy. Certa la presenza di Svilar in porta.



lunedì 6 novembre 2023

I corvi

 Nella vita, come nel calcio, esistono gentiluomini, ominicchi e quaquaraquà. Ricordate la citazione colta? Un altro, grande, attore avrebbe detto che esistono  uomini e caporali. 

Io non so davvero in quante categorie si possano dividere i senzienti su questa Terra. Di certo, perché lo stanno dimostrando di continuo, esistono alcuni corvi in forma umana. 

Uno di questi sta sputando sui tifosi della Curva Sud. Personalmente, direi che il cielo e la Terra sono talmente grandi e quindi c'è posto anche per un corvo del genere. C'è davvero posto per tutti. Per lupi, per aquile e per corvi. 

A me fa pena. I corvi sono alquanto brutti e non hanno nemici naturali perché la loro carne è amara, immangiabile. Sono considerati anche molto brutti e forieri di sventure. Da ricordarsi anche il celebre poema di Edgar Allan Poe, dall'altissima lirica. 

Poveraccio, questo corvo fa pena davvero, tutto qui. 



domenica 5 novembre 2023

Roma al batticuore: 2-1 al Lecce

 Mourinho manda in campo il 3-5-2 offensivo, con El Shaarawy sulla corsia sinistra e la coppia Lukaku-Dybala in attacco. Lecce con il solito 4-3-3 e il tridente offensivo formato da Almquist-Banda- Krstovic.

 Roma che conduce il gioco per tutto il primo tempo e infatti si procura un rigore su mano di Baschirotto al secondo minuto. Il tiro era di Dybala. Lukaku si fa parare da Falcone  per il suo primo errore dal dichetto in Italia. 

Da quel momento la Roma si spinge in avanti con qualche, timido, contropiede leccese. Dybala appare spesso in ritardo ma nel contempo è il più pericoloso al tiro insieme con Aouar, molto mobile. Lukaku, invece, sembra abbastanza lento e la difesa leccese è brava nel contenerlo. Per questi motivi, il primo tempo finisce in parità perfetta. 

Ripresa vivace con il difensore leccese Pongracici che si fa parare da Rui Patricio una pericolosa serpentina al 52^ e Lukaku che servito da Dybala in orizzontale, si fa parar dal piede di Falcone un tiro scagliato dal centro dell'area un minuto dopo.

Il difetto peggiore della Roma, la lentezza di manovra, favorisce il Lecce, molto più veloce.

Al 69^ Sanches rileva Bove, uno dei migliori del nostro quasi immobile centrocampo.

Velocemente, il Lecce si beve centrocampo e difesa e passa in vantaggio con Almqviat, al 74^.

Entra Azmoun entra al posto di Aouar. Zalewski entra al posto di Mancini. Kristensen rileva Karsdorp. 

Al 77^ entra Belotti al posto di El Shaarawy. Servirebbero velocisti, ora, alla Roma con il 4--2-4.

In pieno recupero, un cross dalla sinistra di Zalewski regala ad Azmoun un potente colpo di testa per il pareggio: 1-1.

Il gigante buono, un minuto dopo sfonda la porta a modo suo e la Roma passa in vantaggio dopo l'assist perfettto di Dybala. Mourinho salvato dai suoi assi. A questo servono i grandi giocatori. 

La Roma vince questa partita sprecando un rigore al secondo minuto e comunque giocando un buon primo tempo. Purtroppo, nella ripresa, più Lecce che Roma fino al vantaggio degli ospiti. La disperazione obbliga Mourinho a cambiare mezza squadra e per nostra fortuna in quei cambi c'è un buon giocatore come Azmoun (che merita più spazio) che pareggia e infine ci pensano i suoi assi a risolvere l'incontro. 

La forma precaria e una lentezza tipica di troppi giocatori merita effettivamente due squadre che attualmente il tecnico non ha. Oggi è andata bene ma nessuno ci dice che nei prossimi incontri, la musica sarà la stessa. A gennaio servirebbero almeno tre innesti ma sappiamo già che l'impresa è quasi impossibile. 

Oggi bene N'Dicka, Bove, Azomoun, Dybala e a metà Lukaku. Bene anche Aouar purtroppo che paga l'ultimo passaggio non sempre ottimale. 

Lecce troppo timido, con una buona difesa e Falcone su tutti. Banda che può crescere ancora se limita certi eccessi. 

La Roma recupera qualche posizione con una partita al batticuore. contro la Lazio ci vorrà molta più sapienza e controllo.

 


sabato 4 novembre 2023

Sincerità Mou

 Riscontro una roboante conferenza - stampa appena finita. Mourinho si conferma un tecnico-verità ed è per questo che lo odiano. Come, del resto, odiavano Zeman. 

Il calcio è un fatto industriale e quindi si porta dietro tutti i vizi e i problemi e le contrarietà di un mondo industriale dove la sincerità è definita nemico. Pertanto, noi perderemo un uomo giusto e grande e ottimo tecnico perché dice la verità., non perché qualche volta sbaglia a fare un cambio. 

Oggi ha dato il suo alla Lega, in mano ai personaggi che sappiamo. Ha dato il suo alla tracotante conduzione europea, e tutto questo viene considerato come un fatto inappropriato e indesiderabile. Il nostro tecnico ha saputo non essere aziendalista quando critica gli errori di una società pavida con i potenti e troppo muta. Mourinho è uno di noi pur non essendo nato a Roma e non ce ne dimenticheremo mai. 



Roma, ritardi e troppe incertezze ma battere il Lecce è troppo importante.

 Nella Roma non mancano solo i risultati e un organico che risulti completo in ogni ruolo (il che significa poter disporre di un sostituto per ogni titolare  ovvero almeno 22 uomini intercambiabili, come l'Inter e il Milan, tanto per intenderci, al netto di infortuni e assenze); manca anche una dirigenza in grado di poter agire e reagire. 

Questo è uno dei motivi che determina una serie di incertezze sia per quanto attiene al comparto tecnico, sia per l'equilibrio dello spogliatoio. Non è possibile agire neppure sul mercato liberamente dato che la Roma ha stipulato il noto accordo con l'UEFA per la riduzione del debito.

 Quindi, il tanto contestato Pinto deve fare miracoli per garantire gli uomini necessari a correre per tre tornei, campionato, coppa nazionale e soprattutto coppe europee, così indispensabili per il ritorno finanziario. Ma oggi, la Roma somiglia a un'infermeria, oppure a una clinica  per le riabilitazioni.

 Contro il Lecce dovrebbero tornare Sanchez e Dybala mentre Smalling e Pellegrini non ce la faranno. Uno dei motivi di tanti infortuni e così frequenti è anche il dover ricorrere sempre agli stessi uomini, per esempio in difesa. 

Quando noi diciamo che la Roma si difende a tre, in realtà dimentichiamo che in fase difensiva, cioè con il possesso palla degli avversari, la Roma è schierata a cinque. Eppure, nella classifica delle reti subite, la Roma conta 13 gol finora (in campionato) hanno fatto meglio l'Inter (5), la Juventus (6), Atalanta e Bologna (8), Monza (9), Milan (11) e Napoli (12). Questo dato dovrebbe far suonare l'allarme rosso a Trigoria. 

Purtroppo l'organico romanista è pieno di prestiti e se questo permette comunque di mettere una squadra in campo, d'altra parte non permette una sufficiente agibilità nelle compravendite. Infatti, si fa spesso cassa vendendo giovani con il rischio molto probabile di poterli in seguito desiderare e non più avere, come nel caso di Scamacca e soprattutto Frattesi. Ma anche Riccardo Calafiori, oggi ammirato nel Bologna ,era nella Primavera romanista. Fu ceduto al Basilea per 2.6 milioni nel 2022. Dal Basilea è andato al Bologna per 4 milioni. 

Solo un esempio del vero motivo per il quale soffriamo maledettamente nel mettere in campo un organico decente e non riusciamo a trovare risorse per il mercato. Quando accadono questi errori è colpa sempre di una carenza dirigenziale.

Comunque, questa è la formazione ad oggi più probabile contro il Lecce: Rui Patricio in porta; Mancini, N'Dicka e Llorente i tre difensori centrali; sulle corsie esterne Karsdorp e Zelwski. A centrocampo, Bove, Cristante e Aouar; davanti Dybala e Lukaku. El Shaarawy e Sanchez potrebbero subentrare nel corso dell'incontro. 

Stante l'attuale posizione romanista (al nono posto, a 4 punti dalla quinta che è il Napoli), non si possono fare troppi calcoli e si deve battere il Lecce, anche in vista del derby contro la Lazio, ieri sconfitta a casa del terribile e sorprendente Bologna.


giovedì 2 novembre 2023

Altra partita fondamentale con il Lecce: ancora senza Dybala?

 La Roma con le milanesi non ha avuto fortuna ,quest'anno. Sconfitta in casa con il Milan e sconfitta a Milan contro l'Inter. La classifica piange dato che la quarta posizione è il risultato indispensabile alla Roma come a mezza Serie A. Attualmente ,la squadra di Mourinho è al nono posto della classifica, con un solo punto più del modesto Monza. Segno certo che le sofferenze di questa formazione non finiscono con le grandi del campionato. 

Domenica, 5 novembre, ore 18 va in scena la partita casalinga con il Lecce. Anche il Lecce ha un solo punto in meno della Roma e questo la dice lunga, avendo la squadra di Mourinho il terzo ingaggio del campionato. Non vedremo Paredes, assente per squalifica. Le ultime da Trigoria danno per recuperati Sanchez e Dybala ma è da vedere la loro autonomia. 

Il 3-5-2 è ormai il modulo prescelto.

Smalling ancora assente, quindi linea difensiva a tre confermata: N'Dicka, Mancini e Llorente. Sulle corsie esterne si soffre parecchio ma dovrebbero giocare  Karsdorp e Zalewski mentre a centrocampo giocherà ancora Cristante con Bove e Aouar. In avanti, probabilmente rivedremo la coppia di centravanti Lukaku-Belotti. 

Lecito aspettarsi un Lecce ancora schierato con il 4-3-3. Blin, Kabo e Burmete sono tornati in gruppo. Stamattina, la squadra si è allenata al campo di Acaya dopo la sconfitta di coppa contro il Parma.



Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...