domenica 12 novembre 2023

Come consolarsi con un derby piccolo piccolo e continuare a sperare

 Prove di simpatie tra Mourinho e Sarri, giocatori in campo persino troppo corretti, a parte i tuffi di Pedro e Immobile, gli arbitri che spiegano la vita al nostro tecnico e alla fine nessuno si fa male. Ecco come consolarsi con un derby combattuto ma pieno di timori, infortunati e organici ristretti. Alla Roma gli infortunati in infermeria (dove siete Pellegrini e Smalling? Dobbiamo assumere un medium per contattarvi?) e la Lazio con la timida apparizione di un Vecino logorato, durata pochi minuti in campo. 

E queste sono formazioni che ambiscono alla Champions, ovvero il gran premio del nostro calcio, dove si trovano soldi pur non vincendo. Un paradosso e il nostro grande limite. 

Pare proprio che senza quei soldi non si possa far calcio e questa è una bestemmia dalla quale dovremmo guarire. Perchè, altrimenti, perdiamo di vista altre realtà che abbiamo conosciuto (Chievo, Cagliari scudettato, Perugia e Verona di Bagnoli). 

Detto questo, io, tifoso sessantenne, non sono per i giochisti, a meno che non capiscano che proporre buon calcio non significa prenderne tre da tutti. 

Ragionando freddamente, nel calcio italiano si può vincere con difese robustissime e attaccanti spietati. Ecco la formula che preferisco personalmente, applicandola nei giochi manageriali per computer e devo dire che rende anche lì.

 Altri vivono per dimostrarmi il contrario. formazioni ben messe in campo e dotate tecnicamente robuste come le mie zanzariere, che ho dovuto cambiare tre volte e sono ancora rotte.  

Nello specifico che ci riguarda, nella Roma, la media dei calciatori non è da Champions. Abbiamo cinque giocatori di livello, teoricamente: Mancini, Cristante, Pellegrini, Lukaku e Dybala. Normalmente, ne giocano con continuità tre di questi. Eppure, noi pensiamo che accompagnandoli con altri giocatori di livello inferiore, possiamo aspirare alla Champiopns., il meglio del calcio europeo. 

Dall'altra parte del Tevere, più o meno la stessa solfa, forse peggio. Eppure, tutto ciò non ci impedisce di progettare una squadra migliore. Ora, davanti a questo progetto/desiderio ci sono due possibili strade: trovare un giochista che ci permetta di trasformare piccoli giocatori in locomotive da campo; oppure continuare a mischiare il forte con i poco dotati e speculare calcio, come dicevo prima: difese d'acciaio e punte spietate.

 Questo è l'unico dilemma nato da un derby piccolo piccolo e che fa comunque legna. Per me, deprimente ma la ragion di stato.... Il problema è cosa aspettarsi dal futuro: Mourinho resta? Arriveremo quarti? Quando diamine troveremo un servizio di scouting adatto a farci reperire giocatori di livello a metà prezzo? Quante domande, per un club che vuole rientrare nel calcio che conta e restarci!


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