venerdì 30 aprile 2021

I dolori dei giovani Friedkin

 Questi, simpatici, Americani che vengono a Roma, pensano di poter fare,  sapere e organizzare di tutto ma il calcio a certi livelli è abbastanza difficile. La pesantissima gestione Pallotta ha potuto sfornare solo una semifinale di Champions ad alto livello, per poi demolire la squadra che l'aveva prodotta e ricominciare daccapo. 

Per il resto, non si è mai vinto niente, neanche una misera Coppa Italia. La Roma, dopo Pallotta, è stata venduta a peso d'oro (o comunque questo ci hanno raccontato) ai Friedkin che, nel primo anno di gestione, hanno visto le semifinali di Europa League e un settimo posto in campionato. 

I nuovi proprietari non parlano, e fanno male, ma guardano e non ammirano. lo capiscono bene che una squadra pagata tanto cara non può prendere 6 gol dallo United e condurre un campionato demenziale, mostrando una difesa da incubo. Almeno il senso degli affari, ce l'hanno. Eppure, è così. 

Hanno sbagliato a non esoneare il tecnico dopo alcune, incredibili, esibizioni e soprattutto dopo la crisi-Djeko, spia rossa di un disagio fortissimo e di uno spogliatorio spaccato in due. 

Il settore tedcnico della Roma è da rifondare, insieme alla dirigenza, incapace di mostrare una conoscenza del calcio accettabile. 

Il tecnico è molto modesto, lo scrivo da oltre un anno, ma anche la squadra è quella che è. Un gruppo di calciatori giovani e promettenti, alcuni veterani logori o troppo anziani per incidere per una intera stagione e talvolta per un'intera partita. Il migliore dell'anno scorso, Zaniolo, che non ha mai giocato.

L'impegno non è mancato, e questa è un'aggravante. Ma un conto è eliminare, nella coppa europea di competenza, che non è la Champions, una squadra giovane come l'Ajax. Una cosa è incontrare la seconda della Premier. e si è visto.

La differenza tra noi e loro è compresa in 4-6 reti. Quando la Roma perde i pochi giocatori di movimento e di corsa che ha (Spinazzola e Veretout, insieme a Mhkitaryan) oppure sono in forma precaria, se pensi di giocare alla pari con chiunque, evidentemente perdi. 

Pardi male se non ne sei cosciente, e qui tornano i demeriti di un tecnico non sufficientemente intelligente e preparato. I limiti di Fonseca sono evidenti, insieme ai meriti. Il bilancio è una formazione in perenne crisi, presa a pallonate prima in Italia da qualunque squadra la preceda in classifica, eliminata in Coppa italia dallo Spezia e umiliata nelle semifinali di Europa League (non di Champions). 

Abbiamo già detto di Sarri al quale compete un compito di ricostruzione enorme, ma alla proprietà compete un buon finanziamento per vendere prima e acquistare poi. 

Si dovrebbe partire da gente che conosce il calcio e metterla in ruoli operativi relativi alla dirigenza. Un tecnico esperto e calciatori adeguati agli obiettivi che ti poni.

A fine stagione proverò a stilare un elenco di gente che può servire al futuro della Roma, che probabilmente farà fatica a partecipare a un'altra Europa League e tornare a posizioni di buona classifica in campionato. Servono soldi ma anche competenza. Serve conoscenza.

  Dan Friedkin si compra la Roma: chi è e a quanto ammonta il suo patrimonio  | QuiFinanza

giovedì 29 aprile 2021

Solskjaer gioca a tennis con Fonseca: 6-2

 la Roma di Fonseca gioca solo un tempo, e bene, contro il fortissimo Manchester. Usciti Veretout e Spinazzola, oltre a Pau Lopez per infortunio, la partita è cambiata. 

Ovviamente, il primo gol su rigore regalato da Pogba aveva permesso alla Roma di pareggiare la rete dell'imprendibile Fernandes, il vero giustiziere della Roma insieme a Cavani che Smalling non ha nemmeno visto per tutto l'incontro. 

Poi il gol di Djeko ha illuso tutti ma non il sottoscritto dato che la Roma non riesce a tenere un risultato che è uno.  Alla fine la pessima organizzazione difensiva della Roma ha permesso agli Inglesi di seppellirla in un tempo solo con 5 reti: finisce 6-2, umiliante come un incontro perso a tennis ma con un allenatore come Fonseca non ci possiamo stupire più di tanto. 

Unico neo: rigore per il Manchester inesistente.

La difesa della Roma è uno scolapasta e puntualmente, come ho già scritto cento volte, distrugge il buono che produce in attacco. Manchester meritatamente vittorioso e Fonseca che fa la solita figura e noi, tristemente, con lui... Per la Roma, discreta partita di Mkhitaryan e Karsdorp, gli unici a tenere botta contro gli scatenati inglesi.

 Malissimo Cristante, Smalling e Diawara. Djeko ha cercato di metterci la grinta oltre al gol del vantaggio ma nel secondo tempo non s'è visto. 

Nessuna speranza per il ritorno anche perché una difesa inesistente non può certo garantire una rimonta del genere contro la seconda nella Premier. Per chi ancora giustifica l'incredibile allenatore che abbiamo in panchina, ricordatevi che abbiamo visto attaccare la Roma con sei uomini anche sul 2-2. 

Praticamente persa l'illusione della Europa League, resta la delusione di un campionato buttato al vento, il peggior torto di Fonseca. 

 Fonseca: "La partita col Manchester è la sfida più importante della mia  carriera"

Manchester - Roma le formazioni

 Alle 21, Old Trafford, Manchester United e Roma si affrontano con queste formazioni: 

 Manchester:

Henderson; Wan Bissaka, Maguire, Lindelof, Shaw; Fred, Pogba;  Greenwood, Bruno Fernades, Rashford; Cavani.

Roma:

Pau Lopez; Ibanez, Cristante, Smalling; Kardsorp, Veretout, Diawara, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Djeko.

Quindi il 4-2-3-1 di Solskjaer contro il 3-4-2-1 di Fonseca. La partita è l'occasione anche di pensare a qualche scambio tra le due formazioni. Lo United pensa a Kumbulla e Zaniolo; la Roma a Van de Biik. Cosa che alla Roma non piace per niente. Zaniolo è un punto fermo del futuro romanista e Kumbulla quasi nella stessa situazione anche se l'ex veronese è stato fermato per troppo tempo da problemi fisici.

Diretta su Sky. 


 

mercoledì 28 aprile 2021

Sarri per la panchina, ma la Roma pensa allo United

 Sarri sempre più vicino alla Roma che però pensa solo alla partita di domani contro lo United, forse la vera finale di questa edizione di Europa League. 

All'Old Trafford vedremo una formazione con un allenatore, salvo sorprese, ormai partente e una squadra che avrà solo la certezza di dover superare uno scoglio che sembra una montagna. 

Eppure, il cammino della Roma in Europa League differisce nettamente dal penoso e incerto incedere dimostrato in campionato, dove la squadra lotta per finire settima. Perfino Pau Lopez ha un rendimento nettamente migliore, con la difesa considerata dal tecnico inglese molto attenta (beato lui...) e quindi dato che la partita di ritorno si giocherà all'Olimpico c'è da sperare che il reparto peggiore della Roma, per una volta, si smentisca. 


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La coppia Karsdorp-Spinazzola dovrebbe garantire l'inviolabilità delle corsie esterne, mentre il terzetto davanti a Pau Lopez dovrebbe contare il rientrante Smalling, Ibanez e Cristante (o Kumbulla). A centrocampo, se Cristante dovesse ancora una volta fare il difensore, Diawara e Veretout sembrano assolutamente insostituibili stante la cattiva forma di Villar. Djeko immancabile contro una delle sue vittime preferite quando giocava in Gran Bretagna.  Mkhitaryan e Pellegrini cercheranno di servirlo a dovere. 

Obbligo morale e strategico: non prendere gol e anzi infilarne qualcuno alle spalle di De Gea, difeso da Wan Bissaka, Maguire, Lindelof, e Alex Telles. A centrocampo, una linea probabilmente a 2 con Mac Tominay e Fred, e in avanti il terzetto di mezze ali temutissimo dalla Roma: Rashford, Bruno Fernandes e Pogba al servizio di Cavani.

Ecco perché la difesa dovrà darsi da fare e rendersi il più possibile inviolata. La Roma dovrà necessariamente imparare, un volta tanto, a giocare di rimessa e forse aver affrontato l'Ajax sempre all'andata, nel turno precedente, qualcosina ha insegnato alla truppa di Fonseca.

Sarri osserverà attento, quella che, nei pronostici, sarà la sua nuova squadra. 

 Roma, Dzeko ancora positivo al Covid - la Repubblica

martedì 27 aprile 2021

La Roma si prepara per la partita decisiva

 La deludentissima squadra vista in campionato può trovare la sua riscossa in Europa, per l'ennesima volta. Come due facce della stessa medaglia, ecco  che il partente ormai quasi sicuro Fonseca cerca la partita della stagione contro lo United, giovedì prossimo, in Gran Bretagna per l'andata della semifinale di Europa League. 

Alle 21, Old Trafford, lo United attende la Roma che spera di schierare Mkhitaryan e Spinazzola fin dall'inizio, e di poter contare su Smalling in forma decente. 

Lo United dovrà solo rinunciare alla punta Martial, poco male dato che per gli Inglesi le alternative in attacco non mancano di certo a partire dal temutissimo Cavani. Sarà assente anche P.Johns.  


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Anche la tradizione parla contro la Roma, che ha vinto, in sei incontri di Champions, una sola volta contro lo United, nel lontano 2006-2007. 

Fonseca dovrebbe confermare in porta Pau lopez, e schierare il terzetto difensivo più affidabile: Ibanez, Cristante e Smalling, dato che Mancini sarà assente per squalifica. Karsdorp e Spinazzola saranno schierati a presidiare le corsie laterali con i mediani centrali Diawara e Veretout. Mkhitaryan e Pellegrini dovranno servire al meglio Djeko.

Nel frattempo, si conferma Sarri il più accreditato a ereditare la panchina di Fonseca.  Contattato anche dal Tottenham, Sarri potrebbe trovare l'accordo definitivo entro questo mese con la Roma.

 Smalling, tarda ad arrivare l'ok della Lega Calcio: manca un documento.  Ansia in casa Roma - Roma news

domenica 25 aprile 2021

La guerra dei Pierini

 Avrete letto anche voi della lettera che alcuni club della Lega di A, tra cui, purtroppo, la Roma, hanno inviato in Lega. Si sollecitano provvedimenti contro i club, in questo caso Juventus, Inter e Milan, che hanno aderito alla Superlega, ovvero uno dei possibili rimedi per il disastro che il calcio sta affrontando o dovrà, necessariamente, affrontare. 

Questa iniziativa non mi vede d'accordo. La Superlega era forse una risposta parzialmente sbagliata a un problema reale. Rimanere con le mani in mano è peggio ancora. Tra l'altro, queste iniziative non fanno altro che aggiungere confusione ai dubbi dato che mentre i presunti grandi del calcio europeo si organizzavano in un determinato modo, sarebbe stato più logico che altri, grandi club, avessero preso la palla al balzo per fare altrettanto. 

Temo infatti che il modello UEFA e FIFA abbia ormai fatto il suo tempo e restarci dentro non può che peggiorare le cose. 


 

Restando al campionato di Serie A, che potrebbe vedere qualche squadra penalizzata per le vicende attinenti alla Superlega (immagino la coda di ricorsi e contro-ricorsi in tal caso) guardando a casa nostra, c'è da mettersi le mani nei capelli. 

Scrissi in tempi non sospetti, ovvero alla ripresa di questo girone di ritorno horror che la guida tecnica della Roma era da cambiare immediatamente e preparare il futuro con un traghettatore o direttamente un nuovo tecnico. 

Restando Fonseca la faccenda non poteva che peggiorare e infatti, la Roma in campionato è inguardabile: una sola vittoria nelle ultime 6 partite e la settima peggiore difesa, nel senso che solo sei squadre hanno incassato più gol. 

La fase offensiva è nettamente migliore ma comportandosi come la Penelope che evocavo ieri,  ovvero sfasciando la difesa quel che l'attacco producel, la Roma non può che precipitare in classifica, come sta infatti avvenendo. 

Non è mai tardi per cacciare Fonseca, l'Europa League è una scusa. Ovviamente, non è il solo responsabile del disastro: la Roma dev'essere rifondata salvando alcuni giovani e un paio di leader veterani, forse tre, non di più. 

Una squadra senza'anima, senza cervello e con alcuni, buoni, giocatori ma ormai troppo anziani, vedi Djeko, l'unico che, insieme al giovane Zaniolo, da troppo tempo fermo ai box, abbia ricordato la Roma che era in contrapposizione con la mediocrità generale della Roma che è diventata negli 11 anni di amministrazione made in USA. 

Problematica è anche la situazione del settore tecnico e della dirigenza. Ma con questo blog ho deciso di occuparmi di quanto vedo sui campi di gioco e basta questo, ripeto, per cacciare Fonseca e i suoi collaboratori, non esistono altre raccomandazioni possibili. Sarri o Allegri, sono per ora le uniche alternative che mi sembrano percorribili. 

 Sarri, dichiarazioni incredibili: «Oltre questo la Juve oggi non può fare»

Cagliari batte nettamente la Roma e conferma la pessima fase difensiva giallorossa.

 Una delle leggi non scritte del Calcio dice che alla Roma segnano tutti. E infatti, dopo appena 4 minuti, la squadra della Capitale era già sotto per merito di una progressione dalla destra di Nandez e tocco sotto porta di Lykogiannis. 

Per fortuna, uno dei più attivi in attacco, Carles Peres cominciava a pungere il Cagliari con ottime iniziative anche solo personali fintanto che Pellegrini non gli serviva una palla d'oro che con un doppio tiro lo spagnolo riusciva a infilare in rete. Pareggio meritato per una Roma più da battaglia che tecnica. 

Confortante la prova del rientrante Smalling, preziossima anche in vista dello scontro infuocato con lo United. 


 

C'è da dire che Pau Lopez sta velocemente risalendo come rendimento e infatti già nei primi minuti della ripresa va a ribattere un tiro velenoso di Simeone. 

La difesa della Roma tuttavia continua a far acqua da tutte le parti e allora ci pensa Marin a fulminare il portiere romanista con un tiro da lontano dopo un balordo rinvio di Mancini. 

Quattro cambi nella Roma con Mikhitaryan, Karsdorp, Cristante e Spinazzola che entrano contemporanemanete per rivitalizzare una squadra ferma sulle gambe. Ma il Cagliari segna il terzo gol con Joao Pedro e chiude la partita. 

Fazio segna poi su angolo il 3-2. 

La Roma è la moderna Penelope più convincente dato che con deprimente certezza la difesa sa demolire il buon lavoro degli attaccanti. Fonseca è il primo responsabile di questa situazione ma la sconfitta di Cagliari, come tante in precedenza, chiama pesantemente sul banco degli imputati giocatori non all'altezza nemmeno della sempre più modesta A italiana. 

Oggi, persino Mancini è andato in confusione senza parlare di Diawara, Perez e un Pellegrini presente part time. Il resto l'ha fatto il pessimo Irrati, tollerando oltre misura il gioco pesante dei cagliaritani che hanno riempito di falli prima Carles Perez poi il fragile Villar. Fazio è stato schierato come doppio centravanti per i lanci lunghi di fine partita, essendo praticamente inutile Mayoral per un gioco del genere.

La Roma ottiene solo la certezza, con la partita di Cagliari, che il Manchester è il favorito assoluto per uno scontro che, giocato con la cadenza del pessimo campionato romanista, non vede che un favorito: gli Inglesi. 

Solo un miracolo, che pure il calcio ci ha abituato a considerare come possibile oltre il significato della parola, potrebbe salvare i giallorossi nello scontro che li attende giovedì prossimo. 

 FOTO - Carles Perez: "Felice di aver messo minuti nelle gambe dopo  l'infortunio"

sabato 24 aprile 2021

Roma in Sardegna ma con la testa allo United!

 La traballante Roma di Fonseca è sbarcata in Sardegna ieri sera. Trasferta molto importante perché in considerazione della classifica campionato, la Roma si è quasi fatta raggiungere dal Sassuolo, ormai a -3 punti che ha battuto la Sampdoria ma i cagliaritani sono in piena lotta per la salvezza. 

La stagione di Serie A è semplicemente disastrosa e spero proprio che questo dato serva a formare l'idea esatta di cosa ci vuole per l'organico e la panchina. Due problemi che fanno un settimo posto. 

In conferenza stampa, l'allenatore portoghese si è lamentato del problema di giocare ogni tre giorni, come se riguardasse solo la Roma... Intanto, nessuno dei 4 recuperati (Smalling, Spinazzola, Kumbulla, e El Shaarawy) potrà giocare, così come Mirante fermato da un infortunio. Quindi, Pau Lopez sarà in porta, con Bruno Peres con il giovane Reynolds dall'altra parte e i tre centrali Mancini, Cristante e Fazio. 

Centrocampo obbligato con Villar-Diawara e in avanti, Mayoral sostenuto da Pellegrini e Carles Perez. Una sorta di formazione obbligata sia dagli infortuni che dall'idea fissa dello scontro con lo United, che la Roma affronta quasi come la partita della vita, addirittura più del doppio impegno contro l'Ajax, considerato da tutti meno imbattibile degli Inglesi. 

Da parte sua, il Cagliari vede il Benevento, e quindi la salvezza proprio davanti di tre punti ed è ovvio che gli isolani non potranno che cercare di vincere. Non saranno della partita Pereyro, centrocampista risultato positivo al Covid ma per fortuna asintomatico e Nainggolan, come pure sarà ancora assente Sottil. Probabile un 3-5-2 di base almeno a inizio gara. In conferenza stampa, Semplici si è lasciato scappare che punta molto sull'inconsistenza difensiva della Roma.

 Gianluca Di Marzio :: Roma, accordo a un passo per Pau Lopez: i dettagli

Uno scrittore incontra alcuni addotti che gli raccontano il pericolo di un'invasione aliena che grava sulla Terra per opera dei temuti Rettiliani. In quel momento inizia un'indagine tra i partigiani terrestri del Gruppo Alfa e la percezione sempre più incombente di un colossale scontro cosmico tra due intelligenze aliene, che sconvolge l'intero Spazio-Tempo in cui esiste la Terra.

giovedì 22 aprile 2021

Roma sempre più giù nel gioco ma non nelle ambizioni

 L'Ansa commenta oggi, giustamente, come la Roma appia saputo "fermare" l'Atalanta nella partita di ieri, finita 1-1 soprattutto grazie all'espulsione di Gossens, tra l'altro giusta per uno scontro durissimo contro Veretout, uno dei pochi che abbia provato a contrastare l'indubbia superioprità atletica e tattica degli atalantini. 

L'Atalanta è una formazione perfettamente schierata in campo, dotata di automatismi impressionanti sia nella fase difensiva che offensiva e meritatamente guarda la Roma dall'alto di una classifica indubitabile (10 punti in più e la differenza reti di +34 per i bergamaschi contro il misero +6 dei romanisti)  oltre che da una ben diversa partecipazione alle competizioni europee. 

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Il lavoro fatto da Gasperini a Bergamo ricorda altri, grandi tecinici, come Zeman e Galeone, in Italia. I nomi dell'Atalanta non sono certamente di molto inferiori ai colleghi presenti in altre formazioni ma il gioco li esalta esattamente come li esaltava quando atalantini erano Mancini e Cristante, suo l'ottimo gol del pareggio,  tanto per fare i nomi di due tra i migliori dei romanisti di ieri insieme al già citato Veretout. 

Sarebbe il caso di capire, tra l'altro, una buona volta che il fattore atletico, nel calcio di oggi, pareggia totalmente il fattore tecnico, ammesso che la Roma sia caratterizzata da giocatori tecnici. 

A me pare che a parte Mkhitaryan e, a sprazzi, El Shaarawy, di tecnica pura nella Roma non ce ne sia molta. Basta ricordare con quanta facilità un giocatore come Zaniolo, proveniente dalla primavera interista, abbia sbaragliato la concorrenza nel prendersi un posto da titolare prima del drammatico infortunio che ancora lo ferma ai box di partenza stagionali.

E allora accade che, come vediamo sempre pià spesso, la formazione di Fonseca va in crisi davanti a squadre molto superiori atleticamente e soprattutto tatticamente dato che la tecnica di base dei romanisti è abbastanza scarsa in paragone ad almeno mezza Serie A. Ben specificando che l'impegno dei singoli non manca di certo, dal modesto Ibanez fino all'esperto e grintoso Djeko. 

Si può a ben ragione dire che la Roma cede nel gioco e nella preparazione atletica e tattica, certamente all'efficiente Atalanta ma anche alle molte formazioni che la precedono meritatamente in classifica: Inter, Milan, Juventus, Napoli e Lazio, pure molto ridimensionata, quest'anno, rispetto al recente passato.

Il settimo posto attuale, per la Roma, nella classifica di Serie A è assolutamente meritato, questo è il grande problema che dovremmo poter analizzare compiutamente e soprattutto comprendere nelle sue precise dinamiche.

Come spesso accade nel calcio, un gruppo di persone coese almeno al suo interno, potrebbe comunque dare il meglio anche contro avversari di molto superiori come forse accadrà nel doppio scontro contro lo United.

Nel proprio campionato, gli inglesi sono secondi a ben 11 punti dal City e hanno una differenza reti di +29. 

Per la Roma un compito a dir poco arduo che sarà facilitato o meno dalla residua condizione di forma che possono avere,  in aprile, due squadre che provengono da competizioni stagionali così differenti.

Per gli uomni di Fonseca, è necessario rifiatare e cercare la miglior forma possibile per quella che ha l'aria di diventare una finale anticipata. il traguardo possibile darà il giudizio definitivo sulla stagione dei giallorossi.


Cristante, un gol da 28 metri: record con la Roma - FootData ™

 

Napoli - Roma 2-2

  4-3-3 di entrambe le formazioni a Napoli. DDR sceglie N'Dicka e Mancini coppia centrale difensiva e il rientro di Kristiansen a destra...