Una delle leggi non scritte del Calcio dice che alla Roma segnano tutti. E infatti, dopo appena 4 minuti, la squadra della Capitale era già sotto per merito di una progressione dalla destra di Nandez e tocco sotto porta di Lykogiannis.
Per fortuna, uno dei più attivi in attacco, Carles Peres cominciava a pungere il Cagliari con ottime iniziative anche solo personali fintanto che Pellegrini non gli serviva una palla d'oro che con un doppio tiro lo spagnolo riusciva a infilare in rete. Pareggio meritato per una Roma più da battaglia che tecnica.
Confortante la prova del rientrante Smalling, preziossima anche in vista dello scontro infuocato con lo United.
C'è da dire che Pau Lopez sta velocemente risalendo come rendimento e infatti già nei primi minuti della ripresa va a ribattere un tiro velenoso di Simeone.
La difesa della Roma tuttavia continua a far acqua da tutte le parti e allora ci pensa Marin a fulminare il portiere romanista con un tiro da lontano dopo un balordo rinvio di Mancini.
Quattro cambi nella Roma con Mikhitaryan, Karsdorp, Cristante e Spinazzola che entrano contemporanemanete per rivitalizzare una squadra ferma sulle gambe. Ma il Cagliari segna il terzo gol con Joao Pedro e chiude la partita.
Fazio segna poi su angolo il 3-2.
La Roma è la moderna Penelope più convincente dato che con deprimente certezza la difesa sa demolire il buon lavoro degli attaccanti. Fonseca è il primo responsabile di questa situazione ma la sconfitta di Cagliari, come tante in precedenza, chiama pesantemente sul banco degli imputati giocatori non all'altezza nemmeno della sempre più modesta A italiana.
Oggi, persino Mancini è andato in confusione senza parlare di Diawara, Perez e un Pellegrini presente part time. Il resto l'ha fatto il pessimo Irrati, tollerando oltre misura il gioco pesante dei cagliaritani che hanno riempito di falli prima Carles Perez poi il fragile Villar. Fazio è stato schierato come doppio centravanti per i lanci lunghi di fine partita, essendo praticamente inutile Mayoral per un gioco del genere.
La Roma ottiene solo la certezza, con la partita di Cagliari, che il Manchester è il favorito assoluto per uno scontro che, giocato con la cadenza del pessimo campionato romanista, non vede che un favorito: gli Inglesi.
Solo un miracolo, che pure il calcio ci ha abituato a considerare come possibile oltre il significato della parola, potrebbe salvare i giallorossi nello scontro che li attende giovedì prossimo.
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