Mourinho non si fida dello Slavia, e fa bene, e allora manda in campo un 3-5-2 difensivo ma con molti titolari. Celik ed El Shaarawy sulle corsie laterali, Paredes, Bove a Aouar al centro del campo con la coppia pesante Belotti-Lukaku in avanti.
Slavia son un aggressivo e molto mobile 3-4-3 che spinge in avanti fin dall'inizio. I giocatori di casa, praticamente corrono il doppio dei nostri che replicano con la forza fisica e l'immobilità, specie di Paredes. Risultato, nessun tiro in porta nei primi 45 minuti, segno che alla Roma piace dato che il risultato minimo è il pareggio.
Ripresa con Cristante e Karadsorp in campo al posto di Aouar e El Shaarawy con Celik che passa a sinistra ma lo Slavia segna al 49^ con un'azione insistita con Jurecka. Belotti ci prova subito son un tiro dai trenta metri ma il portiere avversario blocca a terra.
Belotti è l'unico che prova qualche fuga verso la porta ma è Svilar, al 66^ che deve deviare pericolosamente in angolo.
Al 67^ Dybala rileva Belotti. Ma la difesa romanista è sempre più compassata e Masopust segna da 30 metri. Punita una Roma immobile che ancora deve fare un tiro in porta. Mourinho manda in campo anche Renato Sanchez.
All'83^ fa il suo esordio il primavera Joao Costa.
Lo Slavia vince meritatamente contro la Roma che non riesce a fare un tiro in porta per tutto l'incontro. Fermi sulle gambe, lenti, con le idee confuse e tutto ciò valorizza una formazione molto modesta tecnicamente ma anche molto veloce.
Noi sappiamo che la Roma passeggia in campo e questo difetto ci condanna irrimediabilmente e ci fa precipitare al secondo posto nella classifica del girone.
Stasera si salvano Bove e Belotti, finché è rimasto in campo. Dybala, una volta entrato ha provato anche a retrocedere a centrocampo per inventare qualcosa. Lukaku, praticamente annullato da una doppia marcatura talvolta tripla.
Nello Slavia, bene Masopust e Chitl, tra l'altro autori dei gol.
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