martedì 14 gennaio 2020

L'Eterna crisi giallorossa

La Roma di Fonseca non è molto diversa da quella Di Garcia o di Zeman. La Roma è ancora un mosaico imperfetto, forte di alcune eccellenze ma estremamente vulnerabile in altre zone del campo. Durante la difficile gestione Pallotta (che non si vede a Roma da oltre due anni) la Roma è stata rinforzata nel marketing e nella presenza economica globale ma ha perso identità calcistica. Non è certo la sconfitta contro l'odiata rivale bianconera ad aver ribaltato questa situazione. 6 allenatori in sette anni sono il record meno conosciuto e considerato di questa scriteriata gestione. Tra l'altro, tecnici estremamente diversi tra loro. Risultato: niente vittorie.

Un monte-ingaggi ancora troppo alto, è l'altro estremo da dove far partire un'analisi globale. La Roma ha in Mancini, Pellegrini e Zaniolo i suoi gioielli, ma ha anche i costi dei vecchi Pastore e Djeko (finora 19 partite e soli 7 gol). 

E' delle ultime ore la notizia dello scambio tra Spinazzola e Politano; l'ex giocatore romanista torna volentieri ma contemporaneamente questo scambio potrebbe sancire la cessione probabile di uno tra Kluyvert e Under. La gestione Fonseca ha valorizzato alcuni giocatori ma ha depresso altri possibili protagonisti, come lo stesso Spinazzola che abbiamo visto pochissimo.

Ancora una volta, degli attuali titolari o quasi ne resteranno pochi: Fazio, Spinazzola, Florenzi, Cetin, Cristante, Djeko, Under, Perotti, potrebbero cambiare aria, o per il rendimento scadente o per un ingaggio sproporzionato in confronto ai risultati ottenuti. Ad oggi, Pau Lopez, Mancini, Pellegrini e appunto Zaniolo (intervento perfettamente riuscito) sono i soli punti fermi, con Smalling che potrebbe diventarlo se riuscirà l'operazione riscatto. 

Lo stesso Fonseca non sappiamo se resisterà al cambio di proprietà. Di certo, senza vittorie in Coppa Italia o in Europa League, la sua posizione appare incerta. il gioco visto nella precedente formazione estera, lo Shakhtar Donetsk, non l'abbiamo mai visto.

Insomma, la Roma di Friedkin è ancora avvolta tra le nebbie. L'uomo che sta spendendo 800 milioni di dollari, forse cambierà molto o moltissimo. E non avrebbe tutti i torti.

Attualmente, la Roma è soltanto quinta in Serie A, con 10 vittorie in 19 partite, le stesse cinque sconfitte dell'Atalanta e l'attacco più debole tra le cinque squadre di testa: 34 gol contro i 49 dei bergamaschi, a pari punti. 

A distanza siderale la Juventus, ben 13 punti. Un panorama desolante sia per Pallotta che per Friedkin. Non si spende tanto per un quinto posto in Italia.

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