domenica 28 giugno 2020

Roma, tutto da rifare.

La penosa partita giocata dai nostri contro il Milan riporta alla ribalta la specifica di una squadra che quest'anno ha collezionato solo delusioni. Ormai, siamo arrivati al punto di dover difendere con le unghie e con i denti ( e vedrete che non sarà facile) la qualificazione in Europa League da Milan e Napoli. 

Sono rispettivamente a -6 e -3 dalla Roma ma hanno dimostrato di non avere di certo organici inferiori. il gioco stellare dell'Atalanta e certi suoi uomini, ce li sogniamo, è questa la verità. 

Il fallimento di Petrachi - Fonseca si rispecchia proprio nella realtà del club di Bergamo che surclassa la Roma sia nel gioco e sia in alcune individualità. E l'Atalanta è ormai a + 9. Invece che fare noi la rincorsa su di loro, sono appunto Milan e Napoli che ora insidiano la Roma in crisi di gioco, di tenuta atletica e di uomini.

La nostra difesa, infatti, ha subito più gol di Napoli e Milan. E vorremmo lottare strenuamente per tenere gente come Smalling e Mancini? L'Atalanta ha subito un gol di più ma ne ha segnati ben 27 più della Roma. Un vero e proprio disastro, per noi.

Ieri, con il caldo di Milano delle 17,15, dopo venti minuti alcuni romanisti boccheggiavano più di alcuni milanisti.  Fonseca, come al solito, sbaglia la formazione iniziale ma anche nei cambi ci vede molto meglio Pioli: con l'entrata di Saelemaekers e Paquetà ha letteralmente devastato la nostra fragilissima retroguardia. Per noi, inguardabili sia Perotti che Carles Perez. 

La Roma ha fatto un solo, vero, tiro in porta: Djeko ha mandato fuori un pallone di testa più che invitante, nel primo tempo. Poi, il nulla, con il Milan che quasi per forza d'inerzia ha vinto la partita.

La Roma ha un gioco stantio, inapplicabile e inguardabile nel 4-2-3-1 testardamente imposto dall'allenatore che evidentemente non sa fare altro. A parte Zaniolo, Pellegrini (a fasi alterne) e Djeko, ditemi voi quale giocatore ha tenuto alto il suo standard per tutta la stagione. 

Ormai, è tramontata del tutto l'accesa rivalità contro la Juventus: un paio di categorie di differenza. Persino la Lazio ha fatto molto meglio nei nove anni pallottiani. Non parliamo dell'Atalanta che, senza vincere nulla, ci surclassa nel gioco. 

Nella formazione titolare atalantina, almeno sei uomini sarebbero titolari fissi anche da noi.

Bisognerebbe avere la forza di ripartire da un allenatore serio e preparato e appunto dagli unici uomini che vorremmo rivedere in giallorosso: i già citati Pellegrini, Zaniolo e Djeko. 

Una vera rivoluzione dovrebbe partire da un progetto di gioco efficace e quindi un allenatore veramente esperto. 

Sappiamo che la Roma dovrà vendere e ridurre di molto il monte-ingaggi. Quale occasione migliore per rifondarla?

Pallotta ha fatto precipitare la Roma di molte posizioni in campionato. Un cambio di proprietà è assolutamente il primo, passo, per risorgere.

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