domenica 28 giugno 2020

Marco Caruso, uno scrittore giallorosso si confessa

Marco Caruso, scrittore romano cinquantasettenne, scrive romanzi e racconti gialli, noir e di genere fantascientifico. Ha pubblicato con Teseo Editore in Roma la raccolta La Notte Comune e con 0111 Edizioni il romanzo Senza Cuore oltre a numerose opere presentate tramite Amazon.it

Lo intervistiamo a causa della sua grande passione per la Roma.

nrn: - Cosa ti aspetti per il finale di questa strana stagione?

MC: - Sappiamo tutti che le condizioni economiche del club  non promettono nulla di buono. Probabilmente, siamo alla vigilia di un cambio di proprietà e quindi la situazione contabile dovrà quadrare per forza. Temo brutte notizie dal mercato.

nrn: - Fonseca e la squadra potrebbero, però, riservare qualche sorpresa. La prova offerta contro la Sampdoria non è stata deludente. 

MC: - La partita si è sbloccata solo con l'ingresso di Pellegrini e Cristante che hanno saputo innestare la potenza e la classe di Djeko... fino a quel momento, la Roma in attacco non aveva combinato granché. Questo dimostra che Fonseca ha indovinato i cambi ma non la formazione iniziale. Senza la necessaria lucidità del tecnico, la vedo veramente dura il poter rincorrere l'Atalanta. 

nrn: - Torniamo ai tuoi interessi letterari. Scrivi da oltre 20 anni ma non abbiamo mai letto un racconto sul calcio. 

MC: - In effetti, volevo colmare la lacuna inserendo un racconto sul mondo del calcio in VITTIME SACRIFICABILI, raccolta ancora inedita scritta nel 2020. Del resto, le mie opere, che siano  racconti o romanzi, sono pensate sempre per narrare fatti o eventi reali, incastonati all'interno di una vicenda immaginaria. Io penso che il compito principale di uno scrittore consista nel capire per primo quel che accade nel mondo e poterlo poi raccontare nella forma migliore alle persone. Ho scelto il giallo e la fantascienza perché in questo modo si può parlare veramente di tutto senza tema di ricevere scomuniche o querele. Il sistema non perdona chi si occupa seriamente di argomenti messi all'indice.

nrn: - Ci puoi fare qualche esempio?

MC: - Certo, partendo da quel che ho già scritto: due romanzi, Una Donna Vestita di Bianco e Bagliori sul Bulicame sono stati dedicati alla vita e le opere di Mario Signorelli, grande archeologo e scrittore viterbese, messo all'indice perché utilizzava la medianità per ritrovare le antiche vie dimenticate degli Etruschi. Ha riscritto perfettamente l'epopea del grande popolo dei Tirreni. Per capire cosa fosse la Confederazione Etrusca, si può pensare che all'epoca erano come la Germania oggi.  Possedevano conoscenze scientifiche e tecnologiche avanzatissime e controllavano il Mediterraneo con il commercio e gli scambi. Furono loro a fondare Roma preconizzando la sua ascesa irresistibile, compresa la futura conquista dell'Etruria, perfettamente profetizzata dai loro sacerdoti. Eppure, di Signorelli non parla nessuno perché è un autore scomodo, com' era scomodo uno dei suoi autori preferiti, Fra Annio.

nrn: - La Storia da riscrivere è uno dei tuoi temi preferiti.

MC: - Certamente. Ho già dichiarato che secondo me, almeno nell'80% dei casi, l'intero panorama dei testi universitari è da riscrivere. Soprattutto nei testi di Storia e Antropologia le contraddizioni, le falsità vere e proprie e le invenzioni stilistiche abbondano e rendono la lettura semplicemente comica. Nessuno ha il coraggio di dirlo, eppure quando si vuole nascondere le memoria di un'intera razza, complessivamente, è perché il passo successivo è porre le basi per una dittatura. Ci hanno nascosto cos' era veramente la Terra prima che l'uomo attuale facesse la sua apparizione. Ci nascondono la verità ormai acquisita che l'essere umano è un'invenzione genetica di civiltà aliene che visitarono e terraformarono il pianeta milioni di anni fa. Del resto, mentire è una specialità che i media rimandano continuamente per far proseguire quest'opera di ipnosi collettiva. La scienza contemporanea ha fatto propria l'intera collezione di balle spaziali continuamente mandate in pasto al pubblico. Cominciarono con il descrivere, grazie alle sciocchezze scritte da Galileo, una Terra fatta come una patata che rotola nello spazio come una trottola impazzita. La Chiesa si piegò a questa frottola colossale proprio perché fu complice dell'idea di sottoporre a menzogna scientificamente approvata la nostra razza per i secoli a venire. 

nrn: - Ti stai sbilanciando non poco in questa intervista.

MC: - Certo, e non sono il solo a fare di questi discorsi. Tesi scomode per molti sanfedisti dello scientismo ufficiale; ma quando certe verità non potranno più essere nascoste, allora ci sarà da ridere. Manca poco, per fortuna. Vedi, io ammetto di scrivere opere di fantasia basate su fatti reali. Ma non mi permetto di parlare in nome di un dio qualunque e tantomeno ergermi a esperto di questa o quella scienza. Mi occupo di parapsicologia da 40 anni e non ho mai scritto un solo trattato perché preferisco far riflettere i miei lettori mentre si divertono a leggere le avventure di un mio personaggio, Mister Tau, un cartomante romano che si ritrova coinvolto in misteri di ogni tipo; e' il protagonista del già citato SENZA CUORE

nrn: - Una persona di cultura come te, comunque, non trascura il calcio e cosa sia diventato da qualche anno a questa parte.

MC: - Il calcio è stato divorato dalla grande finanza. Molti finanzieri, alcuni fondi internazionali, e avventurieri di ogni tipo hanno compreso benissimo che tramite le transazioni proprie del calcio è possibile aprirsi un orizzonte di investimenti e di spostamento di capitali praticamente immenso. Tutto legale o legalizzato, comunque. Non bisogna andare molto lontano: basta vedere gli ultimi di anni della nostra Roma. Comunque, ormai, è all'ordine del giorno che grandi gruppi acquisiscano le migliori squadre di Serie A e non solo. Secondo voi, è per semplice passione calcistica?

nrn: - Esiste una soluzione a questo, secondo te? E' possibile riportare il calcio alla vecchia dimensione di sport popolare?

MC: - Dove si muovono grandi interessi e dove si manovrano masse consistenti di persone, la dimensione degli affari che ne consegue è regolata dal mercato. Non si torna indietro e non si va avanti. Il calcio che per noi è tifo, è, per il Paese un'industria con tanto di consistente indotto: televisioni, giornali, scommesse, oggettistica, e molto altro. si dovrebbe normare meglio, evitando abusi e persino violenze. Ma questo è un altro discorso. Del resto, i moralizzatori non sono di moda, nemmeno nel calcio. 

nrn: - Cosa ci si può augurare per la nostra Roma?

MC: - Che il prossimo proprietario possa pensare a un piano economico e gestionale per riportarla in alto ,a competere con l'eterna Juventus, in Italia. Io penso che ormai i tempi siano maturi per una riforma complessiva dei campionati europei. La Serie A potrebbe diventare il bacino per una-due promozioni in Champions l'anno, quest'ultima organizzata come una vera e propria lega europea. In questo torneo, le peggiori classificate per ogni nazione potrebbero affrontare in spareggi a eliminazione diretta le vincitrici dei campionati nazionali. Un mercato aperto tutto l'anno e l'obbligo di devolvere una percentuale dei proventi alle serie inferiori nazionali. Il calcio dilettantistico dev'essere incentivato ad esistere e a produrre giovani e interesse nella gente. A questo livello potrebbe sussistere un calcio popolare e persino le squadre primavera dei grandi club. Ecco come si potrebbe unire le due cose: passione popolare e i guadagni stratosferici delle grandi competizioni continentali.

nrn: - Inevitabile chiederti un pronostico per la partita di oggi pomeriggio contro il Milan.

MC: - E' una delle squadre peggiori che potevamo incontrare a questo punto del campionato. In casa, il Milan ha avuto risultati altalenanti ma a me non è piaciuto affatto il primo tempo della partita contro la Sampdoria che la Roma ha comunque vinto nella ripresa. Servirà il miglior Djeko per una partita da vincere assolutamente dato che l'Atalanta è ancora un treno in corsa. Il gran caldo non renderà le cose facili per entrambi e penso che vincerà il più in forma.

nrn: - Ringraziamo lo scrittore Marco Caruso, grande tifoso romanista,  per il tempo che ci ha dedicato  per questa intervista.

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