sabato 23 aprile 2022

Inter - Roma 3 -0

 Roma in campo con un centrocampo foltissimo dato che El Shaarawi gioca al posto di Zaniolo e Mkhitaryan è a centrocampo insieme a Sergio Oliveira. 

Solo l'Inter in campo fino al 29^ quando su rimessa di Handanovic segna Dumnfries, con l'ingenuità in marcatura di Zalewski. Poco prima, Mancini aveva mandato di testa fuori un angolo di Pellegrini. 

L'inter era stata pericolosa anche con un tiro da lontano di Calhanoglu, parato a stento da Rui Patricio. Roma troppo timida davanti all'Inter che sembra giocare al gatto con il topo. 

Non è solo questione di schieramento ma anche di cifra tecnica troppo squilibrata in vantaggio dei milanesi nerazzurri. L'inter continua a fare quel che vuole in campo e Brozovic raddoppia al 39^. Come spesso accade, la difesa della Roma è da operetta ma un centrocampo senza lottatori è uno spasso per gli interisti. 

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Sarà destino ma il buon Mourinho fornisce sempre il peggio di sé contro la sua squadra del cuore. Da qui fino al termine del primo tempo, la Roma continua a guardare l'Inter attaccare. Deprimente.

Prima frazione con l'inter nettamente superiore e la Roma che ha provato a reagire con qualche iniziativa di Pellegrini e Mkhitaryan, l'unico a provare a tirare verso la porta. 

Ripresa con Pellegrini che cerca di farsi vedere in avanti ma è Lautaro, su angolo, a chiudere la partita al 52^. Se pensate che alla Roma manchi la grinta, siete in errore: gli manca praticamente tutto contro squadre come l'Inter.

Veretout rileva Pellegrini, uno dei pochi a suonare la carica nella ripresa, predicando nel deserto.  Entra anche Carles Perez. 

Al 77 entrano per la comparsata del giorno anche Shomurodov e Vina. 

All'84^, una costruzione Shomurodov-Karsdorp permette a Mktaryan di scagliare il tiro dal centro dell'area per il 3-1.

Roma praticamente inesistente davanti a una corazzata come l'Inter, non avendo né la cifra tecnica sufficiente a tenere il campo, né la velocità o la propensione a mostrare i denti agli avversari più dotati nell'arte pedatoria. Una squadra che ha bisogno di inserire almeno 4 campioni rodati e non certo le mezze figure provenienti dalle sessioni invernali dei mercati tipici degli orizzonti italici delle squadre che sono a sud di Milano. 

L'Inter ottima con la difesa nettamente superiore alla media, Barella dappertutto e la classe di uomini come Dunfires e Calhanoglu. Contro la Roma, quest'anno, poco più di un buon allenamento. 

Mourinho omaggiato dai tifosi della sua squadra del cuore e non è neppure colpa sua se la nostra proprietà continua a pensare di poter fare calcio in Italia con mezzi calciatori che spariscono dal campo ogni volta che incontrano le milanesi soprattutto a San Siro ma non solo.

RUI PATRICIO - 6 L'unico incolpevole, prende un paio di palle pericolose.

KARSDORP - 5 Quando non ha la forza di spingere, come difensore fa pietà. Aiuta Miki a segnare il gol della bandiera.

ZALEWSKI - 5 il più giovane non morde più di tanto contro i colossi nerazzurri.

SMALLING - 5 Cerca di mettersi al centro ma è dai lati che arrivano i gol avversari.

IBANEZ - 4 Non ne azzecca una. Fatale confrontare i nostri difensori con gli interisti.

MANCINI - 5 Stecca la partita come i compagni. Di testa, sfiora il gol nel primo tempo.

SERGIO OLIVEIRA - 4 Un gattino spaurito.

MKHITARYAN - 5 L'unico che poteva coadiuvare Pellegrini. Non basta il merito di tirare verso la porta nel primo tempo e di segnare nel secondo a partrita finita.

PELLEGRINI - 5 Prova a predicare nel deserto. Dovrebbe fare di più ma nel nulla degli altri meriterebbe quasi la sufficienza.

EL SHAARAWI 4 Quando non subentra in corso d'opera, errato pensare che da titolare dia qualcosa di meglio.

ABRAHAM - 5 Isolato là davanti, miagola invece di ruggire.

MOURINHO 4 Stenta di brutto proprio contro la squadra che ha il pubblico che lo ama appassionatamente. Forse si emoziona anche lui perché la squadra schierata nel primo tempo non aveva capo né coda. 

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