La Roma vola in attacco, anche se stenta in difesa. Veretout ha cercato di fare da diga, insieme a Cristante (in grande spolvero, ha persino segnato il primo gol, di testa) e stavolta la retroguardia ha tenuto, tra un Fazio perennemente troppo lento e un Mancini che sta imparando i giusti movimenti ora.
Tutti hanno lodato Pellegrini, e a ragione: è l'unico che compie la fascia verticale in mezzo al campo e cuce i movimenti di difesa con quelli offensivi, ed è chiaro, a questo punto, il motivo che ha spinto il tecnico a tenersi Zaniolo in panca. Il ragazzo è proiettato verso un futuro da attaccante puro, forse una seconda punta di grande fisicità, e per ora l 'asse Veretout-Pellegrini offre più garanzie tattiche. Ne beneficia Djeko, finalmente libero da asfissianti compiti di regia offensiva e persino Kluyvert che sta crescendo a ritmi da Champions.
Il quarto posto è la vera chimera da realizzare anche se giovedì si parte con l'Europa League. Ne parleremo domani. Per oggi c'è da registrare la soddisfazione per il 4-2 rifilato al coraggioso Sassuolo e senza che fosse assegnato l'ingiusto rigore iniziale per il fallo su Kluyvert, che non c'era.
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