giovedì 12 settembre 2024

Totti e le nostre nostalgie non fanno punti

 Come scrivevo nel post precedente, le polemiche non finiranno ma temo aumenteranno nel prossimo futuro in casa Roma. Senza una dirigenza appropriata, non si va da nessuna parte perché i dirigenti scelgono e pagano con i soldi del proprietario. La Roma non sembra avere una dirigenza appropriata.

Ho definito il mercato romanista estivo confuso e confusionario e resto del mio parere. L'attuale organico è costruito male e allenato peggio. Nasce dall'aver preso un tecnico molto inesperto e aziendalista. La mossa dei Friedkin è stata chiara: dopo il monumento Mourinho, serviva tacitare la piazza in rivolta ed è stato preso un grande ex calciatore necessariamente molto aziendalista. Chi rinuncerebbe alla panchina della Roma pagata tre milioni? 

Bene, sarebbe il massimo se la Roma avesse vinto una partita nel frattempo in questo torneo. Voglio rimanere a questo torneo dato che è il primo dove DDR ha preparato personalmente la squadra. Una sconfitta e due pareggi nel secondo anno di DDR dato che è subentrato l'anno scorso. Era un tecnico esonerato dalla Spal. La mossa dei Friedkin possiamo paragonarla a un tizio che rinunci a una Ferrari prendendosi una Panda. Vero che la Pandina può rivelarsi efficiente e portarlo ovunque con poca benzina. Ma se la Pandina va piano e non fa nemmeno le salite, allora la mossa è sbagliata. 

Non solo non abbiamo più uno dei tecnici più vincenti del mondo ma abbiamo un tecnico che non ci fa vincere una partita che è una. E parlo di questo campionato, beninteso. Qualcuno ricorda che neanche Mourinho, in campionato, ci ha portati oltre il sesto posto in classifica. Vero. Ci ha fatto vincere , praticamente, due coppe europee, quindi tanta legna in cascina. Detto questo, una società schiava dei vari accordi presi con l'UEFA per il rientro dai debiti, ora spende oltre cento milioni nel mercato. iI nuovo tecnico, chiunque sia, deve poter far meglio del sesto posto in classifica altrimenti ha due scelte possibili: essere cacciato senza mangiare il fatidico panettone; dimettersi in alternativa. 

Ci dobbiamo capire bene: la Roma viene prima di tutto e tutti. Se la Roma va male e non vince e non si qualifica almeno per la Champions, prego, la porta è quella. E vale per chiunque, bandiera o no. Ora, domenica ci tocca affrontare una provinciale a casa sua che ha già il doppio dei nostri punti ma è stata devastata dalle cessioni e ha qualche giocatore assente. Questa Roma, piena zeppa di errori concettuali in fase di mercato, magari con altrettanti assenti, deve vincere per togliersi dalle secche della bassissima classifica. Vada in panchina chi vuole ma i tre punti sono obbligatori. Segnare gol è obbligatorio. 

Nel frattempo ha parlato Totti e ha detto tante cose, lamentandosi del fatto che non lavora più per la Roma da tempo. Se ne andò sbattendo la porta con Pallotta. Il Capitano deve capire che i padroni amano essere adulati e seguiti. I padroni amano un tecnico, per esempio ,che dica che il mercato lo soddisfa anche se non è vero. E torniamo a DDR. Può dire e pensare quello che vuole ma deve portare la Roma oltre il sesto posto in classifica altrimenti non si migliora e non vedremo mai la Roma nell'Europa che conta: nonostante la dirigenza che non c'è, nonostante un mercato sbagliato e nonostante le parole dette o scritte da tutti noi che amiamo la Roma. Nonostante questo e altri blog. 

Se pensiamo che la Roma viene prima di tutto e tutti, il posto della Roma è tra le prime quattro almeno. Se De Rossi è in grado di ottenere questo risultato, lo dimostri e saremo tutti felici e contenti. Altrimenti, la strada per l'uscita la conosce anche lui. Tre punti a Genova, prego. 



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