sabato 31 maggio 2025

Era Gasperini, giorno 1

 Contrarissimo da sempre alla venuta di un giochista a Roma, e in attesa che il sito ufficiale della Roma certifichi la venuta dell'ex tecnico atalantino,  eccomi a commentare l'arrivo nella Capitale di Gasperini, ex Atalanta, che meravigliò il mondo intero con il suo gioco e soprattutto con mercati intelligenti.

Solo per quest'ultimo elemento, sarebbe una novità, qui a Roma. Un mercato intelligente. Bene, sapere che questa è una scelta di Ranieri dovrebbe consolarmi e invece mi preoccupa. Ranieri è saggio e immensamente esperto ma ha un gioco completamente differente da quello di Gasp. Gli estremi si attraggono da sempre ma qui a Roma abbiamo già sperimentato Zeman e Fonseca con i risultati che ricorderete. 

Il calcio totale gasperiniano pretende giocatori in perenne forma e fisici atletici e scattanti e ora arriviamo al dunque. Come e dove formare la rosa gasperiniana con le situazioni economicamente strettissime che lo stesso Ranieri ha preconizzato per due mercati almeno? Vedremo Cristante, Paredes, Dybala e Pellegrini, di ritorno dall'infortunio, schizzare per i quattro angoli del campo con la bava alla bocca per l'immane sforzo? Rivedremo Dybala rincorrere come un terzino l'ala avversaria come vedemmo durante l'opera dell'allievo gasperiniano di nome Juric?

Si dice, qui a Roma, ecco dove casca l'asino. Purtroppo, mi trovo a fare, da oggi, una facile previsione: il povero Gasp si pentirà di essere venuto qui, nella calda Roma di questo maggio. Forse non gusterà un romanissimo panettone. Questa gestione societaria ricordo quel che fece passare a Mourinho, con il mercato. Nulla mi dice che Gasperini avrà sorte migliore. 

Signori, ora vediamo chi parte e chi arriva a Roma e chi dovrà correre a velocità impensabili per tutto il campo fin dagli allenamenti. Buona visione a tutti. 


venerdì 30 maggio 2025

Gasperini, sì, no, anzi forse

 Ieri si sono visti in Toscana, zona Firenze. Gasp, Ranieri e i Friedkin. Il tecnico ha ascoltato, poi ha preso tempo. ci sono due problemi: il fair play finanziario e un contratto da scindere con l'Atalanta. La Roma è in debito, vuole rispettare il famoso accordo di rientro da debito con la UEFA e quindi non ci si smuove dall'esigenza di cambiare la squadra ma con quali soldi? 

Quelli delle cessioni, per esempio. Ma basteranno? Perché esiste un altro problema, quello relativo agli ingaggi, troppo alti a fronte di una rendita sportiva così modesta. Il quinto posto può essere un grande risultato per città provinciali ma per la Roma conta quasi zero. 

L'ideale sarebbe una squadra di calciatori da un milione cadauno di guadagno che voli sull'erba del campo. Ecco motivata la scelta di Gasperini che a me, a tanti di noi ,non piace. Ma Ranieri l'ha sponsorizzata con queste ragioni. Ora, tuttavia, il tecnico che sa benissimo di non essere il benvenuto per troppe persone, qui a Roma, Ha preso tempo. È in fase di riflessione e stanno cantando le sirene juventine. 

Conte no si muove da Napoli e la panchina della Juve sta forse stretta a Tudor. Cosa potremo vedere, nei prossimi giorni? Ipotesi 1: Gasp firma il triennale con la Roma e si accontenta di pochi movimenti mirati sul mercato, a fronte magari di una cessione eccellente. 2: Gasp non firma e allora arriva il selezionato B. E  potrebbe essere chiunque davvero. La Roma di oggi è questa. A me viene una depressione gigante e non so a voi ma questa è la musica suonata da casa Friedkin. rimanete connessi con questo blog: aggiornamenti giornalieri.


giovedì 29 maggio 2025

Profondo giallorosso

 Siamo passati, in una settimana, dall'illusione per il sospirato ritorno di Mourinho all'incubo di una venuta a Roma di un tecnico che quasi nessuno vuole. Questa la fredda situazione di una Roma che ormai, per i suoi gestori, è diventata la succursale dell'Everton. Qui si deve spendere poco e pensare ancor meno e soprattutto non considerare le speranze e le esigenze dei tifosi. 

Dopo aver azzeccato il tecnico giusto dopo due tecnici inadatti, oggi si passa tranquillamente sopra le aspettative dei tifosi per portare a Roma uno che la città l'ha sempre non voluta a dir poco. Gasperini è il vero rischio, è il salto nel profondo giallorosso, non nascondiamocelo. E non sarebbe diverso con tecnici aspiranti bravi come Palladino, per dirla tutta. 

Inoltre non si vede proprio dove si prenderebbero le risorse per il mercato. Ce li vedete i nostri baldi eroi a correre come treni in ogni angolo del campo di calcio? Ma non scherziamo proprio. Con i pochissimi soldi a disposizione non riusciamo neppure a tenere Saelemaekers, ma dove pensiamo di andare con Gasp? Dove? 

Temo che l'attuale gestione della Roma finirà il pessimo lavoro iniziato con Pallotta e continueremo a guardare gli altri vincere, a Nord come a Sud di una città eterna ed eternamente in bolletta. Sarà pure di qualcuno, la colpa, o no?

Noi non meritiamo di essere la succursale di un club inglese. 



mercoledì 28 maggio 2025

Roma: il caos in panchina.

 Continuano la ridda di voci sul futuro tecnico della Roma. Gasperini o no, chiunque verrà dovrà avere le minime garanzie per occupare una panchina che scotta. Vediamo per quali motivi.

La storia recente. La Roma non è più una piazza molto ambita. I motivi sono vari ma possiamo considerare la grande precarietà avendo cacciato Mourinho da un giorno all'altro, avendo cacciato De Rossi dopo 4 partite della stagione appena conclusa per quanto disastrose, avendo cacciato Juric dopo un periodo di grande sofferenza. Voci consistenti attuali parlano di garanzie piuttosto pesanti presentate dal grande favorito attuale, quel Gasperini che comunque non ha ancora firmato.

Poche risorse per il mercato. Ranieri ha preannunciato poche risorse per il mercato estivo, tranne nel caso di cessioni consistenti. Il grande favorito per la panchina attuale, Gasperini, vorrebbe una squadre muscolare che corre per tutto il campo. A ben vedere, nella Roma esistono circa cinque giocatori che abbiano queste caratteristiche nel gruppo dei titolari. Qualunque allenatore che voglia un organico composto da calciatori veloci e ben impostati atleticamente, vorrebbe anche una rivoluzione nell'organico attuale romanista. Con quali soldi?

La scarsa organizzazione societaria. Gasperini ha raggiunto i livelli di gioco e successi con l'Atalanta potendo contare su un'organizzazione che appare superiore di molto a quella della Roma attuale, dove Ranieri è il deus ex machina e Ghisolfi collabora con lui come può anche se soprattutto nella compra-vendita dei calciatori. Per il resto, a quanto si sa,  la Roma si affida alla collaborazione con alcuni agenti privati.

La distrazione dei gestori attuali. Si può dire tutto e il contrario di tutto riguardo i signori Friedkin. Non hanno mai dimostrato i difetti della gestione precedente e hanno conquistato un trofeo europeo che a Roma mancava da 60 anni. Invece, la gestione tecnica riguardo gli allenatori pone parecchi dubbi. Per esempio, la cacciata con i modi che sappiamo di Mourinho, che molti rimpiangono, me compreso. Pare che la scelta del prossimo tecnico la stia facendo Ranieri, nel quale abbiamo tutti la massima fiducia. Eppure, la logica pare assente.

La situazione attuale. Dopo i tentativi con Fabregas, la Roma pare abbia scelto Gasperini e allora perchè  il tecnico piemontese non firma? Quali sono le condizioni di mercato che la società non potrebbe rispettare? Come mai esiste tanta incertezza per commentatori e giornalisti? A queste domande, sono certo, potremo trovare una risposta entro la prossima settimana. 

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martedì 27 maggio 2025

Gasperini: pericolo o risorsa?

 Si sta forse formalizzando l'accordo tra AS Roma e Gasperini per un contratto di tre anni i9n giallorossi con un forte bonus per la qualificazione in Champions, fatto che per la Roma è diventato una specie di tabù. Questo accordo sarebbe favorito da Claudio Ranieri, in ottimi rapporti con il Gasp. 

Di questo tecnico, sappiamo che ha 67 anni. Ha allenato l'Inter nel 2011, fallendo. Poi, Palermo, Genoa e Atalanta dal 2016 con la quale ha raggiunto molti successi. È il classico giochista, profeta del calcio totale, che io non vorrei mai vedere sulla panchina della Roma. 

Dal momento che dovesse diventare il tecnico della Roma non posso che augurarmi il meglio. Ma cosa servirebbe a Gasp per trarre il meglio da una squadra? Semplice: quel che abbiamo visto all'Atalanta: gente che corre senza sosta, che sappia difendere con grinta e ripartire in grande velocità. Chi, oggi, nella Roma potrebbe far parte della squadra allenata da questo tecnico? 

Svilar, Angelino, Mancini, Pisilli, Konè, Soulè, Baldanzi. Forse, Saelemaekers se sarà riscattato dal Milan. Avere Gasperini a Roma include una rivoluzione fa farsi in sede di mercato e diventa lecito e urgente chiedersi: con quali fondi? Nel 2011 fallì' quando allenava l'Inter, venendo sostituito proprio da claudio Ranieri, mi ricordo che lacune sue richieste in sede di mercato non furono mai esaudite. 

Secondo me, per quanto già scritto nel post, la Roma rischierebbe molto con l'ingaggio del Gasp. Nelle ristrettezze economiche in cui ci troviamo, un esperimento simile potrebbe rivelarsi pericoloso. 


Roma sempre più incerta

 


La nostra gestione è evidentemente impegnata nella più remunerativa e suggestiva Premier, con il progetto Everton. Non dovremmo essere più protagonisti nei pensieri dei gestori romanisti che io mi auguro vogliano sgombrare il campo al più presto. 

Roma merita attenzione e massima concentrazione e non dev'esser considerata una carta di riserva da nessuno. 

Noi ci lamentiamo della scarsità di un organico che sarebbe da rinnovare pesantemente e non si può per via dei famosi accordi per la riduzione del debito raggiunti con il regime calcistico europeo. 

Noi ci lamentiamo perché non si vede tornare Mourinho nè venire un altro, grande, tecnico dato che con questi chiari di luna difficilmente i grandi tecnici si fanno convincere. 

Invece, noi dovremmo lamentarci ancor di più per l'assenza ormai traumatica dei gestori della baracca che non riescono neanche a tranquillizzare la tifoseria con l'ingaggio di un tecnico. Mi chiedo, a questo proposito, a cosa serva la grande esperienza e buona predisposizione del saggio Ranieri se poi questi consigli non vengono seguiti. E chi dovrebbe fare i primi movimenti di mercato se non si conosce il parere del tecnico prescelto o da scegliere? 

Questa incertezza pone la Roma in grande difficoltà ancor prima di iniziare le operazioni per la prossima stagione. E questo significa che ci dobbiamo preparare a un'altra annata di transizione, o meglio in attesa di cessione da questa ad altra gestione.

La relativa depressione personale è grande ma non riesco a vedere luci tra le molti nubi nel cielo di Roma. 

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domenica 25 maggio 2025

Poche luci, molte ombre nel campionato della Roma

 Le reti di Paredes e Saelemaekers hanno concluso l'ennesimo campionato romanista. Una qualificazione per l'Europa League meritata ma nessuna vittoria. Grazie all'immenso contributo di Sir Claudio Ranieri, la Roma può comunque guardare a un futuro meno fosco di quel che tutti temevamo a inizio stagione. Ora, ci aspetta un mercato che dovrà far fruttare al massimo i soldi che verranno da qualche cessione, speriamo non eccellente. 

Riguardo lo scorso anno, la Roma rosicchia una posizione in campionato, finendo al quinto posto della Serie A, 69 punti conquistati, 56 gol fatti, 35 subiti. Il suo miglior marcatore, Dovbyk, è solo ottavo nella classifica dei cannonieri con 12 reti realizzate contro le 25 del capocannoniere Retegui. Di seguito i voti di fine stagione dei giocatori maggiormente impiegati.

Svilar- 9

Ndicka - 6

Mancini - 7,5

Hummels - 5

Angelino - 7

Rensch - 5

Celik - 6

Cristante - 5

Paredes - 6

Konè - 6

Pellegrini - 4

Baldanzi - 5

Pisilli - 5

El Shaarawy - 4

Soulè - 5

Saelemaekers - 6

Dybala - 5

Dovbyk - 6

Shomurodov - 5

Ranieri, tecnico - 9

La gestione societaria : 4. 

Ora mi aspetto dalla Roma un mercato estivo intelligente e l'ingaggio di un tecnico di assoluto valore per tentare una rimonta almeno in campionato che appare molto difficoltosa. Senza una gestione tecnica adeguata e senza rinforzi di un certo valore soprattutto in attacco e a centrocampo, difficilmente vedremo la Roma vincere qualcosa anche nella prossima stagione, e, come si sa, anche il quarto posto sta diventando un tabù. La gestione americana è il grande imputato che dovrà difendersi dalle indubbie critiche e soprattutto cambiare atteggiamento. Roma merita rispetto e considerazione. 


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sabato 24 maggio 2025

Napoli ride, Roma piagnucola

 La realtà è questa: prima Spalletti, poi Conte fanno sorridere e ridere i tifosi napoletani che stanno vivendo un periodo d'oro. Grazie alla pianificazione vincente della loro società. 

Ormai Napoli ha completamente sottratto a Roma il polo sud del nostro calcio. La rappresentanza centro-meridionale del calcio nostrano è senza dubbio capitanata da Napoli.

 E questo significa che anche senza far parte della elite del calcio nazionale, un tempo rappresentata da Juventus, Inter e Milan ,si può fare bene e anche benissimo. 

Cosa sta facendo la società capitolina? Risparmia su acquisti e ingaggi e cede ogni speranza di rimonta ai diktat  finanziari europei. I signori Friedkin ammettono la loro inferiorità davanti ai successi di Napoli senza parlare affatto, senza comunicare direttamente con stampa e tifosi. 

Ci restano le pallide rassicurazioni di Ranieri.

Ma c'è di più. Oggi noi dobbiamo battere il Torino per restare in zona Europa League e sperare nel Venezia affinchè possa evitare che la Juventus ci soffi la partecipazione alla Champion, condannando nel contempo i lagunari alla retrocessione. 

Questa è la situazione di una capitale calcistica solo nel nome. A questo ci condanna la gestione americana. Il resto sono chiacchiere.


venerdì 23 maggio 2025

Ultima conferenza di Ranieri come tecnico

 Se potessimo scegliere noi, sarebbe il tecnico anche per il prossimo anno ma motivi anagrafici e di scelta dello stesso Sir Claudio ci costringono a pensare che il tecnico sarà un altro. Sono stati fatti decine di nomi e non lo sappiamo il nome prescelto. 

Resta il fatto che domenica sera, una tra Roma e Juventus resterà fuori dalla Champions per il prossimo anno. Forse Europa League, forse no. Purtroppo, la Roma ancora per un anno, non ha vinto nulla. E la Roma ha un organico che non promette nulla di positivo pur con qualche buon giocatore, Come Svilar e Ndicka che purtroppo non sappiamo se potranno essere utilizzati come pedina di scambio visto che di soldi ne gireranno pochi. Lo stesso Ranieri ha più volte specificato che le condizioni di bilancio sono queste.

Saluteremo Ranieri e ricominceremo con un altro tecnico la stagione 2024-2025, certi che solo con un gioco sfavillante potremo contendere un titolo ad altre squadre. La Roma non vince da troppo tempo, Conference League a parte e, cosa strana, il tecnico che ottenne questo risultato fu poi cacciato. 

Oggi, Ranieri non ha fatto altro che ripetere quel che abbiamo già sentito. A Torino, partita decisiva per la qualificazione in Europa, non sappiamo se giocherà Dovbyk. E con Shomurodov, in panca o in campo, la Roma ha già esaurito gli attaccanti di ruolo.

Tecnico nuovo a parte, il nostro organico è veramente ridotto, oltre che carente tecnicamente, specie con l'assenza di Dybala e Pellegrini, soprattutto il primo. Io non vedo come si possa rimediare a questo tipo di carenze senza poter contare su una somma consistente di denaro.

Ora dobbiamo sperare nella contemporanea vittoria a Torino e la sconfitta della Juventus a Venezia. Fantascienza pura. Chissà che non si realizzi per un miracolo sportivo. Per ora non resta che ringraziare, ancora una volta, Sir Claudio.

mercoledì 21 maggio 2025

Illusioni mouriniane e una società balbettante ossessionano la Roma e la sua gente

 Oggi, grande ubriacatura di massa per un paio di fotografie che un tifoso ha scattato a Josè Mourinho, di passaggio a Fiumicino, storico aeroporto di Roma. La grande voglia di grande tecnico della nostra tifoseria è encomiabile e fa il paio con l'inconsistenza societaria della AS Roma sempre più abbandonata e gestita comunque in modo veramente deplorevole. 

Il peggio verrà con il prossimo mercato, non temete. Sapremo il nome del tecnico che sostituirà Claudio Ranieri quando vorrà concederlo un responsabile della famiglia Friedkin e tanto basta. Chi stia facendo il mercato o comunque preparando le strategie che porteranno ai prossimi movimenti di compra-vendita è evidentemente il buon Ghisolfi che diventerà sempre più il capro espiatorio di un continuo calo nei rendimenti e nelle prospettive di una società un tempo gloriosa contendente per il titolo e ora ridotta a perenne inseguitrice non solo delle milanesi e della Juventus ma anche di Napoli, Atalanta, talvolta Bologna e Lazio. 

Oggi, per noi e non soltanto per noi, lo scudetto si chiama quarto posto. Sono 23 anni che non vinciamo un titolo in Italia. 17 anni che non vinciamo la coppa nazionale. Beninteso, dal 1927 ad oggi, in 98 anni, la Roma ha vinto appena due coppe europee: nel 1961 la Coppa delle Fiere e nel 2022 la Conference League. L'ultimo vincitore di un trofeo in questa città, tal Josè Mourinho, è stato cacciato letteralmente da Trigoria dall'attuale gestione. 

Ma se il passato non ci sorride, il presente fa addirittura paura. Roma , la capitale d'Italia, calcisticamente è quasi irrilevante a parte il discreto rating europeo. Infatti,  il tecnico ormai dimissionario ha confermato che anche il prossimo mercato vedrà una scarsa esposizione economica da parte dell'attuale gestione. Esiste un accordo tra la Roma e la gestione UEFA per il rientro dal debito e quindi dovremo accontentarci. con la prospettiva di poter incassare qualcosa dalle cessioni meno importanti, per esempio Dahl che piace al Benfica e il risparmio derivante da qualche calciatore con ingaggi imbarazzanti che non verranno rinnovati. Ma in scadenza ci sono Victor Nellson, difensore; Lucas Gourna-Douath, mediano; Stephan El Shaarawy, ala; Alexis Saelemaekers, ala; Renato Marin, portiere. 

Per quanto ne so io, la Roma vorrebbe tenersi almeno Gourna-Douath, e Saelemaekers. Il belga, come noto, è rientrato nello scambio di prestiti con Abraham, che la Roma potrebbe voler cedere. Ma anche questa è un'ipotesi visto che l'attuale organico conta soltanto due attaccanti di ruolo; il deludente Dovbyk e il redivivo Shomurodov. Ma anche qui, il peggio non è ancora finito perché la Roma non ha rinnovato, per adesso, neppure uno dei contratti più importanti, quello di Svilar, portiere rivelazione di quest'anno. Il rischio colossale è che la Roma pensi di far cassa con la sua cessione e sarebbe il secondo errore sanguinoso dopo  quello oche portò alla cessione di Alisson da parte di Pallotta e co. Il portiere è un ruolo assolutamente fondamentale e se si dispone di un portiere di livello assoluto, va protetto e salvaguardato come un animale in estinzione.

Purtroppo, l'attuale gestione romanista non restituisce alcuna fiducia e il rischio di errori anche clamorosi in fase di mercato è altissimo. Come si rischia molto se non verrà scelto un nome di assoluta garanzia per la panchina che ad oggi rimane un mistero. Una società come questa e soprattutto un organico come questo pretendono un nome che unisca esperienza, carisma e idee calcistiche cristalline e non certo avventurieri della panchina come purtroppo ricordiamo, prima di Claudio Ranieri. 

Ecco per quale motivo stamattina si è unito entusiasmo a speranza per il presunto ritorno di Josè Mourinho. In questa fase di assoluta precarietà, anche solo un buon ricordo fa presa sulla gente. Intanto, senza battere il Torino, domenica prossima, non saremo certi neppure della partecipazione alla Europa League considerando anche che dovremo sperare in una clamorosa vittoria del Venezia sulla Juventus per qualificarci per la prossima Champions League. 

Sogni e speranze che si rincorrono in uno dei momenti peggiori della AS Roma. 

 

martedì 20 maggio 2025

Solo voci, ancora voci, sul nome dell'allenatore

 Nella Roma si sfiora spesso il ridicolo e siamo in questa situazione non tanto per la grande impresa riuscita a Ranieri: portare una squadra dalla zona retrocessione a lottare per la qualificazione in Champions League, bensì a causa di una politica societaria veramente discutibile. Il che fa temere che nella Roma si navighi a vista. 

A prescindere dal fatto che da anni siamo lontanissimi dalla lotta-scudetto, e oggi, prima dell'incontro decisivo relativo alla trasferta di Torino,  il Napoli capolista ha 13 punti in più della Roma, soltanto quinta in Serie A, sono almeno sei mesi che tutti  discutiamo sul nome del nuovo allenatore, avendo dall'inizio dell'anno lo stesso Ranieri annunciato il ritiro dal calcio attivo a fine stagione. 

Voci rincorrono voci e abbiamo sentito fare i nomi di almeno quindici tecnici anche molto diversi da loro, fintanto che una parte della tifoseria ha esposto striscioni di insulti verso uno di questi, particolarmente inviso ai romanisti. Ci chiediamo anche chi stia pensando al prossimo mercato che certamente non vedrà la spesa di ingenti somme ma solo quella relativa alle cessioni e quindi al risparmio di ingaggi. 

Ranieri stesso ci ricorda che molto spesso è la squadra meglio organizzata a lottare per il titolo e non quella che spende di più e come spesso accade ha ragione. Ciò non toglie l'importanza di un rinnovo che appare necessario. Da considerare anche la probabile tentazione di Ghisolfi di vendere uno o due titolari per fare cassa e quindi operare movimenti in entrata che sembrano indispensabili. 

Ma tutto questo non potrebbe che far pensare che la Roma  sappia già chi allenerà la squadra nella prossima stagione. Ecco per quale motivo penso che  sia incredibile che ancora non si conosca il nome del nuovo tecnico in attesa dell'ultima, decisiva, partita contro il Torino, fissata per domenica, 25 maggio, ore 20,45 senza la necessaria progettualità e affidandosi alle evenienze. I tifosi rimangono in fermento e tutti si sentono autorizzati a fare i nomi di svariati tecnici in assenza di qualsiasi comunicato ufficiale della società.



lunedì 19 maggio 2025

Roma: una vittoria per rimanere in bilico

 Grande emozione, ieri sera, in occasione dei festeggiamenti per l'ultima da tecnico di Ranieri nella sua Roma. Il Mister è stato doverosamente salutato dal suo popolo di tifosi riconoscenti. Ed io, con loro e tra loro, ma da casa. 

Ho dieci anni meno del Mister, abbastanza per non poter frequentare lo stadio ed ora anche abbastanza per non nutrire maggiormente una televisione che diffonde, talvolta, messaggi a me sgraditi. 

Il calcio si conferma un circo in questo paese e lo dimostra anche quest'anno con la gestione di altri problemi ma io ho scelto di occuparmi di Roma e questo faccio. Ieri sera, la Roma ha dominato un Milan che ha molti giocatori ma non più un tecnico e comunque alcuni di loro partiranno.

 Se la rosa del Milan meritava altro risultati, quella della Roma ha invece reso al massimo e anche oltre. Questo, il miracolo più incredibile di Ranieri: ha trasformato una specie di Armata Brancaleone in una formazione che ha un gioco e delle prospettive. Questo deve fare un tecnico. Ma ora cosa accadrà? Perché la Roma deve cambiare tecnico e molto probabilmente cederà molti giocatori per acquistarne due o tre. 

Quel che conta è che nonostante la grande impresa di Ranieri e quindi nonostante aver giocato per 19 volte senza perdere prima della sconfitta di Bergamo, la Roma non ha conseguito alcuna certezza di partecipazione alle coppe europee. Infatti, guardando la classifica, la Roma è quinta con 66 punti e se il campionato fosse finito ieri, parteciperebbe all' Europa League. Manca una giornata e quindi la trasferta di Torino da vincere per i seguenti motivi:

La Juventus va a trovare un Venezia disperato che solo con la vittoria resterebbe in Serie A. La Lazio riceve il Lecce che per gli stessi motivi dovrebbe provare a vincere. Ma la Lazio ha un punto in meno della Roma e farà lo stesso per centrare l'Europa League. Più che altro, la Roma centra la Champions o conferma l' Europa League solo vincendo e sperando che la Juventus non vinca a Venezia. Quindi, per la Roma serve un'altra vittoria contro il Torino e anche questa partita non sarà facile. 

Questa situazione dimostra in modo incontrovertibile che la dimensione della Roma è fortemente carente o perlomeno non è migliore di quella che riguarda la Fiorentina, il Bologna, la Lazio e la stessa Juventus. In questo modo si deve valutare il nostro organico, comunque benedetto ed esaltato dalla sapienza di un tecnico che avremo come dirigente il prossimo anno. 

La partecipazione alle coppe europee maggiori, quindi Champions ed Europa League, serve soprattutto come incentivo finanziario e quindi è obbligatoria per una squadra che voglia rimanere ai vertici del calcio nazionale. Ma la vittoria di Torino servirà appunto solo a confermare l'Europa League. Per andare in Champions bisogna sperare nel miracolo del Venezia contro la Juventus. E questo non è da Roma e non può esserlo mai. Quel che conta per una persona come per un club non è quel che sei ma quel che potresti essere o diventare. Roma non crescerà mai con questa gestione, con questi paradigmi e con questi limiti strutturali. E, purtroppo, è lontana dal tornare a essere il primo contendente per lo scudetto, troppo lontana. Non siamo all'altezza neppure della nostra memoria recente.  


venerdì 16 maggio 2025

Ranieri in conferenza pre-Milan

 Ultima conferenza stagionale in casa per Ranieri. il Mister oltre alla consueta difficoltà a parlare sul mercato prima della fine stagione, ha confermato le sue idea di maggior uniformità sul protocollo VAR riguardo all'episodio del contatto Konè-Pasalic a Bergamo. 

La risposta più importante è stata sulle ambizioni della Roma nella prossima stagione e Ranieri ha ripetuto che dovremo sopportare due mercati stagionali ancora carenti di risorse fresche. La fiducia nel poter costruire una formazione che soddisfi le migliori ambizioni dei tifosi rimane. 

Bello il siparietto aperto sul compleanno di bove al quale anch'io invio i miei più affettuosi auguri, per una vita meravigliosa e duecento di questi giorni. 

Si susseguono le voci di movimenti di mercato ma se il nuovo allenatore ancora non ha fermato, è lecito chiedersi chi le possa organizzare oltre a Ghisolfi con un occhio al bilancio. 


giovedì 15 maggio 2025

La Roma per la prevenzione medico-sportiva.

 La AS Roma comunica sul proprio sito una bella iniziativa di prevenzione medico-sportiva insieme al Campus Biomedico in concomitanza con l'ultimo incontro di questa stagione in casa contro il Milan. L'evento si terrà fino alle 18 del 17 maggio. Per aderire è necessario prenotarsi tramite un link presente sul sito societario, ma anche chi non riuscisse a farlo in tempo può comunque recarsi sul posto per la prenotazione di una visita presso il campus a condizioni vantaggiose. 


Niente DAZN per me

 Come sapete, anche l'AIA ha risposto a Ranieri, smentendo le sue conclusioni. Ma io so che il Mister ha ragione.  Il mio commento è che il carrozzone del calcio-circo mi ha stancato. 

Tutti reagiscono alle palesi ingiustizie a modo loro. Io inizio la mia protesta solitaria e intanto faccio mancare il grano, la grana, gli sghei proprio alla televisione che mi fa ascoltare commenti non logici, per essere gentili , e tanto per iniziare, faccio il mio. 

Assurdità non le voglio sentire. Il mio abbonamento è disdetto. Quindi, da ora in poi, sul blog troverete solo commenti e non cronache. A me non convince la pirateria e non mi vado a guardare le partite senza poter pagarne il prezzo. Ma, come molti, vorrei un mondo giusto e commenti almeno logici. DAZN continui pure a proporre lo spettacolo che vuole ma senza il mio contributo. E tanti auguri. 


mercoledì 14 maggio 2025

Il Milan prossimo avversario della Roma

 Dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia ad opera del Bologna, il Milan vede come unica possibilità per giocare in Europa la prossima stagione una vittoria sulla Roma nella nostra prossima partita all'Olimpico, domenica, ore 20,45. 

La sconfitta di Bergamo ha infatti lasciato la Roma al sesto posto a due giornate dal termine, con 63 punti, uno in meno del Bologna e tre in meno del Milan. Come noto, Juventus e Lazio contano invece un punto a testa in più della Roma. Quindi, domenica, Roma e Milan devono vincere entrambe. 

La partecipazione alle coppe europee sancisce il vero confine tra chi può disporre di fondi sufficienti per un mercato di livello e chi non può farlo. Nei prossimi anni assisteremo a una completa polarizzazione da questo punto di vista e il solco tra le formazioni più ricche e quelle meno attrezzate finanziariamente aumenterà. 

Oggi, con sei punti ancora in palio, la Fiorentina, al nono posto,  è l'ultima squadra in classifica che potrebbe ambire alla partecipazione a una coppa europea. Il Como, decimo, è sotto di 11 punti rispetto ai viola. Oltre questo dato, c'è da considerare che la Roma, che ambisce alla quarta posizione ma è sesta, ha 63 punti mentre il Napoli capolista ne conta 78, quindi 15 in meno. 

Questa semplice osservazione dimostra che il confine tra le squadre nazionali che vorrebbero la partecipazione alle coppe europee e quello che dalla nostra parte porterebbe a vincere il campionato è quasi identico. Il rapporto tra la Roma e la testa della classifica è pari a quello del Como con la partecipazione alle coppe europee. 

Le gestioni americane ci hanno portato a questo livello, non c'è nulla da fare visto che i dati e i punti non sono opinabili. Ma ora serve battere un Milan inquieto e forse depresso dopo la sconfitta in Coppa Italia.  

La formazione che dovrebbe scendere in campo per una partita da vincere dovrebbe vedere  l'immancabile Svilar in porta; Celik, Mancini e Ndicka trio difensivo; il rientrante Saelemaekers a destra nel centrocampo a 4, con Cristante e Konè e l'altrettanto immancabile ma ora stanco Angelino, a sinistra. Soulè giocherà trequartista dietro la coppia Shomurodov-Dovbyk.

Altre notizie della giornata sono il probabile rinnovo di Svilar e il prolungarsi del silenzio societario sulla nomina del nuovo tecnico. Ormai, l'impressione dominante è che questa nomina dipenderà in modo totale dalla possibile qualificazione finale per una coppa europea. Segno certo che le disponibilità economiche per il prossimo mercato dei calciatori saranno minime. 


martedì 13 maggio 2025

Per quale motivo Pasalic fa fallo su Konè, punibile con il rigore

 Regola 14 - Calcio di rigore. Viene assegnato se un calciatore commette una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto all'interno della propria area di rigore o fuori dal terreno di gioco, secondo quanto previsto nelle regole 12 e 13. 

Segue, testuale, la definizione di un calcio di punizione diretto. Sotto l'immagine del fallo subito da Konè a opera di Pasalic in area. Da considerare anche che il romanista era in vantaggio sul pallone.

Calcio di punizione diretto

Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro
negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

  • caricare
  • saltare addosso
  • dare o tentare di dare un calcio
  • spingere
  • colpire o tentare di colpire (compreso con la testa)
  • effettuare un tackle o un contrasto
  • sgambettare o tentare di sgambettare

Se un’infrazione comporta un contatto è punita con un calcio di punizione diretto o di rigore. 

  • “Negligenza” significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è
    necessario alcun provvedimento disciplinare.
  • “Imprudenza” significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito.
  • Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore eccede nell’uso della forza necessaria e mette in pericolo l’incolumità di un avversario e per questo
    deve essere espulso.

Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:

  • un fallo di mano (ad eccezione del portiere nella propria area di rigore)
  • trattiene un avversario
  • ostacola un avversario venendo a contatto con lui
  • morde o sputa a qualcuno
  • lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il pallone con un oggetto tenuto in mano



lunedì 12 maggio 2025

Il calcio-circo italiano si conferma a Bergamo

 Il disastro di Bergamo fa probabilmente salutare la qualificazione Champions alla Roma di Ranieri. Uno sdegnato Ranieri che si addormenta in panchina ritardando i cambi che dovevano rincuorare una Roma ormai senza fiato ma che si sveglia a fine gara per lamentarsi di quel che noi, poveri, tifosi vediamo da anni.

 Il VAR esiste per danneggiare la Roma e le altre squadre senza fiato per lamentarsi e stavolta è stato veramente roboante persino la mancata applicazione di un regolamento che dovrebbe vedere il VAR intervenire se l'arbitro non fischia chiaramente il rigore. 

Invece, una volta che il pessimo Sozza ha evidentemente fischiato il rigore, viene ingiustamente chiamato dal VAR e allora va al televisore a cambia parere. Da regolamento, come giustamente fa notare Ranieri, c'è qualcosa che non va. Eppure persino i prodi commentatori del calcio-circo stavolta televisivo giustificano questa stranezza. Peraltro anche negando che un calciatore in corsa, nei fatti Konè, possa farsi sbilanciare da un tocco seppur lieve del blocco di gamba effettuato da Pasalic. 

Come vedete, il calcio-circo non solo si conferma sempre o quasi a danno di squadre come la Roma ma si auto-assolve in ogni sede. Ranieri ha poco da lamentarsi e va comunque ringraziato per il grandissimo lavoro fin qui svolto. Il calcio-circo è anche europeo, ovvero dove la Roma vorrebbe giocare il prossimo anno e da dove ricordiamo la coppa europea scippata da Taylor a una società femmina che invece di indignarsi con il sistema si indignò con il tecnico di allora, reo di non voler accettare una palese ingiustizia. 

Mourinho pagò poi con l'esonero e oggi Ranieri ha abbandonato la diretta DAZN perché indignato più con i commentatori di quella televisione e con il prode Marelli che con lo stesso Sozza e l'altro eroe Abisso al VAR. Ma non scandalizziamoci più di tanto. 

La Roma, del resto,  ha una società talmente debole e ubbidiente che lo sdegno di tecnici e tifosi sparisce, come il prossimo anno sparirà il mio abbonamento a DAZN. Se lo guardino loro il calcio- circo italiano ed europeo. Io, al circo, non voglio andare. 

Su questo blog troverete commenti un paio di volte alla settimana e poco più. Inutile continuare a offrirvi sempre le stesse cronache su uno sport che non è più tale. Questo è circo puro da anni, ormai e allora tanto vale trattarlo come merita.



Atalanta - Roma 2 - 1

 34i2 per Ranieri a Bergamo. Atalanta con il 3412. Roma in campo con Svilar, Mancini, Resch e Ndicka compongono i lterzettodifensivo. A centrocampo, da destra a sinistra, Celik, Cristante, Konè, Angelino. Soulè assiste da trequartista la coppia di centravanti Shomurodov-Dovbyk. Atalanta con Loockman in campo ma senza lo squalificato Hien. 

Nei primi 20 minuti è l'Atalanta a terrorizzare la difesa romanista. Al 9^ minuto Lookman si beve Rench in area e brucia Svilar di giustezza. Poi  De Katelaere speca un paio di occasioni in ripartenza come al 18^ minuto.

La Roma cerca di riprendere campo e sci riesce e in uno dei momenti in cui  i nerazzurri rifiatano, un cross magico di Soulè per il colpo di testa decisivo di Cristante batte Carnesecchi: 1-1 al 32^.

La Roma sfiora il raddoppio al 45^ ma Konè non riesce a tirare come dovrebbe arrivando in velocità in area. Un minuto dopo è Rensch a farsi mettere in angolo una discreta iniziativa.

Primo tempo equilibrato. Dopo i primi ventuno minuti di marca atalantina, la Roma ha utilizzato la sapienza tattica donata da Ranieri per trovare un pareggio miracoloso. Perdere punti oggi nella cora verso la Champions potrebbe rivelarsi disastroso. Molto bene il solito Svilar, Mancini, Konè e Cristante. Dovbyk e Shomurodov si sono mossi bene ma senza impensierire mai Carnesecchi. Nell'Atalanta, Lookman sopra gli altri di due spanne. 

Ripresa con Ranieri che si addormenta in panchina e mentre Gasperini fa due cambi, l'Atalanta riprende a correre e la Roma no. Dopo l'entrata di Pisilli al posto di Rensch, al 74^, è il nuovo entrato Sulemana a centrale il raddoppio con un tiro da 30 metri. Unico dubbio un contatto in area subito da Konè che poteva risultare decisivo al 62^.

Tardivamente gli altri cambi di Ranieri: 82?^ fuori Konè, Shomurodov e Dovbyk per Saelemaekers, El Shaarawy e Baldanzi.

La Roma perde l'incontro decisivo per la Champions dopo 19 partite. Tenuto conto dell'apporto insufficiente di Dovbyk, uno dei peggiori, devo dire che stavolta Ranieri ha atteso troppo per operare cambi che sembravano necessari. Nel secondo tempo sia la Roma che l'Atalanta sono calate drammaticamente ma uno dei cambi di Gasperini ha fatto pendere la bilancia dalla sua parte. Il resto l'ha fatto Sozza non punendo il gioco completamente falloso su Konè e non concedendo il rigore per il contatto Konè-Pasalic. Sicuramente poco per il calcio-circo italiano.

Sozza merita quindi la copertina di oggi. 


sabato 10 maggio 2025

Conferenza di Ranieri

 La tifoseria è in fermento perché non si sa nulla di quanto attende la Roma e ovviamente tutti temiamo che le nostre faccende peggioreranno non poco. Oggi, Ranieri ha risposto ad alcune domande dei giornalisti e ha sostenuto di essere soddisfatto dell'incontro avuto con i signori Friedkin, i quali sono soddisfatti del comportamento della squadra e vogliono far bene. 

Parto da qui, ovvero dal significato della prima risposta del mister. Sappiamo anche che il percorso della Roma non cambierà sia che la squadra si qualifichi per la Champions sia che non lo possa fare. E questa è una novità.

 Per il resto, Ranieri ha ribadito che avremo due mercati di sofferenza ovvero il mercato estivo e quello invernale della prossima stagione. E questo è un altro dato determinante della strategia societaria. 

Riguardo il nome del tecnico non esiste una data certa per l'annuncio da parte della società. E ovviamente, su questo argomento ognuno può farsi l'opinione che vuole: la mia riguarda il rapporto tra chi può venire a Roma e la posizione  in classifica che la Roma rivestirà a stagione finita. 

Ranieri ha anche ripetuto la sua grande fiducia nell'attuale gestione, che non è la mia. Per me, parlano i risultati e non le promesse o i progetti per ora deludenti anche se la Roma dovesse centrare il quarto posto. Che poi gli obiettivi della gestione e del tecnico siano brillanti, su questo, invece, ci credo, il problema è il modo per raggiungere questi obiettivi. 

Pellegrini sarà out per almeno due mesi. Con Dybala diventa il calciatore che mancherà per più tempo. Resta da vedere se la Roma potrà permettersi un esborso tale da pagare due calciatori, tra i più remunerati, fermi. Il vero problema è che non sappiamo chi rimarrà a Roma. Il nodo Svilar è ancora da sciogliere e questo è veramente un nodo cruciale. Inutile dire che le nostre ambizioni ripartono dalla permanenza del ragazzo.

Appuntamento con la trasferta di Bergamo: lunedì, ore 20,45. 



giovedì 8 maggio 2025

Roma che dorme

 


Non è soltanto il titolo di una bella canzone di un noto commentatore romanista. La nostra situazione è a dir poco precaria dal punto di vista sportivo. La lotteria continua sul nome del tecnico che sostituirà Ranieri è diventata una commedia di dubbio gusto. Il problema relativo al tecnico per la prossima stagione si riflette gravemente sulle dinamiche del mercato romanista. Inoltre, le aspettative dei tifosi sul grande nome, per esempio Allegri, rischiano di essere smentite semmai la Roma non dovesse qualificarsi per la Champions, questione che è diventata fondamentale. 

Per motivi strettamente economici, la partecipazione alla coppa europea più importante equivale a mezzo scudetto e forse conta molto di più per il bilancio della società. 

I soldi fanno girare il mondo, calcio compreso. Questa semplice considerazione probabilmente include una buona fetta del prossimo mercato visto che questi sono tempi difficili. Senza Champions, assisteremo a un mercato fatto di scambi che si pareggeranno dal punto di vista delle entrate e delle uscite. Oggi, i calciatori che hanno mercato nella Roma sono Ndicka, Svilar, Konè e Pisilli. Ma sono anche quelli che dovrebbero costituire la struttura del nuovo team per qualunque nome che dovesse riempire la casella del futuro tecnico. Alcuni degli attuali giocatori di prima squadra hanno contratti in scadenza nel 2025. Ma altri potrebbero discutere un pre-contratto con società a partire dalla scadenza, poniamo, nel 2026. 

Prevedo molte nuove entrate dalla Primavera per la prossima Roma dato che senza incassare risorse con la cessione di calciatori appetibili, difficilmente arriveranno nomi di valore se non in prestito o svincolati. 

Ecco per quali motivi la nostra situazione, nel post Ranieri, rischia di peggiorare di molto senza una qualificazione in zona Champions. 


martedì 6 maggio 2025

Ancora nulla sul fronte allenatore

 Tra voci, mezze notizie, falsi allarmi, la questione tecnico della Roma per la prossima stagione è ancora in alto mare. Anzi, mare altissimo. Di giorno in giorno vengono evocati nomi altisonanti (Allegri) e molto meno (Fabregas) senza alcun riguardo per la pazienza dei tifosi che, come me, sanno peraltro che il mercato andrebbe fatto adesso e non quando scattano i termini ufficiali eppure la Roma è sempre in ritardo e, malignamente, si potrebbe pensare che la gestione sia impegnata più in Premier che in Serie A. 

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Questo è purtroppo un male necessario dato che tecnici e in qualche misura giocatori si possono cambiare ma i gestori e ancor peggio i proprietari decidono loro. E ricordatevi che io li chiamo gestori per praticità. Un giorno mi capirete. 

Terza ipotesi tra tecnici di differente levatura: forse il prescelto vuole capire se la Roma farà o meno le coppe e questo a me non  piacerebbe dato che ritengo la Roma ,con coppe da fare o senza, un punto di arrivo e non di partenza. Ma ho già confessato che a me non piace neppure l'attuale gestione della Roma anche se la ringrazio di avermi fatto festeggiare una coppa europea dopo anni sessanta. 

Solo che poi hanno cacciato in malo modo il principale protagonista di quella impresa. Cose che capitano anche nelle migliori famiglie sportive. Non dovrebbero, ma capitano. Come pure ciccare due tecnici prima di prendere Ranieri. Queste faccende testimoniano sempre una grande inesperienza e se per gestori di tipo oltreoceanico si può capire, per chi dovrebbe insegnare qui a Roma il calcio a lor signori si capisce meno. 

Fatemi soltanto dire che spero proprio non arrivi un altro giochista, qui a Roma. Dopo Ranieri un simil Ranieri, tanto per intenderci, io lo preferirei. Nel frattempo, sappiamo che la Roma ha un altro incontro da non perdere a Bergamo contro l'Atalanta, lunedì ore 20,45. Prevedo una conferma degli stessi uomini vittoriosi contro la Fiorentina ,con il possibile inserimento di Paredes per far filtro davanti alla difesa. Nell'Atalanta, squalificato Hien, assenti Scalvini, Kolasinac, Scamacca. 


lunedì 5 maggio 2025

Una Roma perfettibile ma non perfetta

 Vedere la Roma a un passo dalla qualificazione  in Champions ci fa piacere. Ricordiamo però la Roma che lottava per lo scudetto e sembra passato un secolo da allora. Oggi arrivare quarti equivale al paradiso. 

Nel recente passato era il traguardo per formazioni provinciali. Questa è la nostra situazione al di là dell'indubbia soddisfazione per i progressi raggiunti da un grande tecnico che, tuttavia, dovremo sostituire. Ranieri ha riportato calma e gioco; questi i suoi meriti principali. Se la Roma arriverà in Champions, merita la statua al Circo Massimo. Se si qualificherà comunque per una coppa europea, merita il nostro imperituro e commosso commiato. 

Il prossimo anno niente Ranieri ma la Roma e i suoi giocatori rimangono qui, con noi. Rimarrà, si spera, Svilar, il grande protagonista di questa rimonta. Un portiere al quale non è stato ancora rinnovato il contratto. Resteranno Mancini, Ndicka, Angelino e Konè? Sono gli altri protagonisti della partita contro la Fiorentina e di questa rimonta. Forse resteranno Pisilli e Soulè, insieme a Baldanzi. 

Degli altri, non sappiamo, compresi Dovbyk e Shomurodov, la coppia offensiva di cui disponiamo. La Roma è tutta qui. Una squadra perfetta no, ma certamente perfettibile. Serve un regista esperto, un laterale di indubbio valore, un'altra punta. Ma soprattutto, serve un altro tecnico. L'attuale incertezza è ormai chiaramente contro-producente perché il prossimo mercato lo si deve pensare adesso per attuarlo a partire da giugno. A meno che il nuovo tecnico non ci stia già pensando ma sia ancora legato ad altra squadra. Si sa che i contratti non si possono violare fino alla scadenza naturale. Non si vede altra soluzione per questa faccenda della scelta del tecnico che ancora non si annuncia.

Non può trattarsi di un tecnico libero da vincoli contrattuali perché sarebbe stato già reso noto il suo nome ed anche il tipo di lavoro che si appresterebbe a fare, a partire dal mercato. Peggio ancora sarebbe un tecnico che non verrebbe a Roma se non per partecipare a una coppa internazionale. Questa maglia si ama prima di poterla servire e onorare.  


domenica 4 maggio 2025

Roma - Fiorentina 1 - 0

 Ranieri conferma il 352 con la coppia offensiva Dovbyk-Shomurodov. 352 anche per Palladino. In campo con Parisi a destra per l'assenza di Dodo. 

Le due squadre praticamente si annullano per tutto il primo tempo con vari scontri di tipo muscolare a centrocampo. Kean è il più attivo dei viola con due tiri quasi consecutivi annullati dalla pronta reazione di Svilar al 26^ e 29^-  

Al 32^ minuto è Celik, entrato in area, a costringere De Gea a un salvataggio non facile. Nei cinque minuti di recupero la Roma passa in vantaggio. Dopo  un tiro da lontano troppo pretenzioso di Kean al 45^, tocca a Shomurodov farsi respingere in corner un altro tiro al 48^. 

Sugli esiti di questo corner, Angelino mette in area il corner di Pellegrini trovando Shomurodov libero che può indirizzare di testa verso Dovbyk che insacca a porta vuota.

Roma in vantaggio contro un avversario assolutamente ben messo in campo e reattivo.

Ripresa molto combattuta con Ranieri che sceglie di arretrare la squadra per cercare le ripartenze.  Pisilli prende il posto di Pellegrini. La Fiorentina non si fa pregare ma non riesce a rendersi pericolosa.

Al 64^Gourna -Duath e Baldanzi rilevano Cristante e Shomurodov. La Roma arretra ancora il baricentro. 

Ma un minuto dopo è ancora Svilar a ribattere di piede un tiro a colpo sicuro di Mandragora. 

Al 67^ è Pisilli a ciavattare fuori una buona occasione.

La Fiorentina continua a premere e Ranieri effettua altri due cambi. Al 76^ escono Dovbyk e Celik per Rensch e El Shaarawy. La Roma gioca ora senza punte di ruolo con il Faraone e Baldanzi a cercare la profondità che raramente arriva.

82^ minuto e altro salvataggio miracoloso di Svilar che neutralizza un piattone di Kean. All'86 Chiffi evita di espellere Kean, già ammonito, per un fallaccio da dietro su Mancini. 

Nei cinque minuti di recupero la Fiorentina prova a assediare la Roma senza esito. Vittoria fondamentale anche se stentata per la Roma che raggiunge la Lazio a 63 punti. Nel finale il grande abbraccio tra lo stadio giallorosso e Edoardo Bove. Un grande romanista tra la sua gente. Caro Edo, vederti in vita è la gioia più grande. Un giorno, tornerai qui. 

Oggi la Roma ha vinto soffrendo contro un'ottima Fiorentina. Bene Dovbyk, Shomurodov, Mancini ma soprattutto Svilar. Un vero muro davanti alla porta. Contratto a vita per lui.

Nella Viola bene un po' tutti e soprattutto Pongracic e Richardson ma troppo nervoso Kean. Chiffi troppe incertezze e Kean andava espulso.


venerdì 2 maggio 2025

Le parole di Ranieri oggi

 Conferenza stampa del Mister in previsione della partita contro la Fiorentina. Come prime notizie ci sono i recuperi di Saud e Nelsson. Unico assente è come noto Dybala. Timore e rispetto perla Fiorentina che risulta anche in buona forma. Ranieri non si è sbilanciato su Dovbyk ma la sua valutazione è certamente in ribasso: chi pagherebbe, oggi, 40 milioni per lui? 

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Con la consueta schiettezza, il mister ha ribadito che questo è l'ultimo anno in panchina, poi sarà felice di aiutare il nuovo tecnico in ogni modo possibile. Il problema dell'anno, cioè il nome o la data in cui sarà annunciato il nuovo allenatore rimane un mistero. Altro problema annoso è lo stadio che qui a Roma non si riesce proprio a fare. Queste conferenze sono di una tranquillità e di una normalità quasi esemplare. ripeto che l'unico problema è che questo tecnico lascia a fine anno.

Nella Roma tutti disponibili e a parte Dybala, in ottime condizioni. Nella Fiorentina mancherà il Ranieri giocatore e molto probabilmente Dodo.

  


giovedì 1 maggio 2025

In attesa di Roma - Fiorentina

 Domenica 4 maggio, ore 18, si giocherà Roma - Fiorentina. Il rebus allenatore è ancora la questione principale tra tifosi e commentatori ma di fatto, la squadra è in piena rimonta, soprattutto dopo la confortante vittoria rimediata a Milano, sponda Inter. 

Trovare il nuovo tecnico significa anche impostare il mercato da adesso, ovvero in tempi utili ma forse questa pratica non piace ai responsabili della Roma. Purtroppo, essere al sesto posto, a 60 punti come la Lazio non può che procurarci la qualificazione alla Conference League. La stessa Fiorentina ha solo un punto di ritardo. Invece, il Bologna ha un punto più di noi, in quota Europa League e la Juventus, per adesso qualificata per la Champions, ha due punti più di noi. Nel prossimo turno, il Bologna attende la Juventus per uno scontro diretto per l'Europa. 

Come sappiamo, Roma è Fiorentina fanno altrettanto. La Lazio, invece, dovrà recarsi a far visita all'Empoli, che deve vincere se non vuole retrocedere. Questo significa che la Roma, battendo la  Fiorentina, fa un altro passo decisivo per l'Europa calcistica che conta. Oggi la squadra si è allenata. Nellson è tornato in gruppo in pianta stabile ed è una buona notizia perché il reparto difensivo non è poi così affollato. Per il resto si parla ancora del nuovo stadio ,questo fantasma che si aggira per la città fin dai tempi del compianto Dino Viola che aveva pensato alla zona della Magliana per costruirlo. Siamo ancora nella fase di progettazione e secondo me, non lo vedremo mai. O forse non lo vedrò io.


La verità sulla Roma e i club di tutto il mondo la vedete dal mercato

  Al di là del tifo per le varie squadre, fonte di divisione eterna tra i tifosi, gli unici che pagano veramente nel mondo del calcio e meri...