Siamo passati, in una settimana, dall'illusione per il sospirato ritorno di Mourinho all'incubo di una venuta a Roma di un tecnico che quasi nessuno vuole. Questa la fredda situazione di una Roma che ormai, per i suoi gestori, è diventata la succursale dell'Everton. Qui si deve spendere poco e pensare ancor meno e soprattutto non considerare le speranze e le esigenze dei tifosi.
Dopo aver azzeccato il tecnico giusto dopo due tecnici inadatti, oggi si passa tranquillamente sopra le aspettative dei tifosi per portare a Roma uno che la città l'ha sempre non voluta a dir poco. Gasperini è il vero rischio, è il salto nel profondo giallorosso, non nascondiamocelo. E non sarebbe diverso con tecnici aspiranti bravi come Palladino, per dirla tutta.
Inoltre non si vede proprio dove si prenderebbero le risorse per il mercato. Ce li vedete i nostri baldi eroi a correre come treni in ogni angolo del campo di calcio? Ma non scherziamo proprio. Con i pochissimi soldi a disposizione non riusciamo neppure a tenere Saelemaekers, ma dove pensiamo di andare con Gasp? Dove?
Temo che l'attuale gestione della Roma finirà il pessimo lavoro iniziato con Pallotta e continueremo a guardare gli altri vincere, a Nord come a Sud di una città eterna ed eternamente in bolletta. Sarà pure di qualcuno, la colpa, o no?
Noi non meritiamo di essere la succursale di un club inglese.
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