Non è soltanto il titolo di una bella canzone di un noto commentatore romanista. La nostra situazione è a dir poco precaria dal punto di vista sportivo. La lotteria continua sul nome del tecnico che sostituirà Ranieri è diventata una commedia di dubbio gusto. Il problema relativo al tecnico per la prossima stagione si riflette gravemente sulle dinamiche del mercato romanista. Inoltre, le aspettative dei tifosi sul grande nome, per esempio Allegri, rischiano di essere smentite semmai la Roma non dovesse qualificarsi per la Champions, questione che è diventata fondamentale.
Per motivi strettamente economici, la partecipazione alla coppa europea più importante equivale a mezzo scudetto e forse conta molto di più per il bilancio della società.
I soldi fanno girare il mondo, calcio compreso. Questa semplice considerazione probabilmente include una buona fetta del prossimo mercato visto che questi sono tempi difficili. Senza Champions, assisteremo a un mercato fatto di scambi che si pareggeranno dal punto di vista delle entrate e delle uscite. Oggi, i calciatori che hanno mercato nella Roma sono Ndicka, Svilar, Konè e Pisilli. Ma sono anche quelli che dovrebbero costituire la struttura del nuovo team per qualunque nome che dovesse riempire la casella del futuro tecnico. Alcuni degli attuali giocatori di prima squadra hanno contratti in scadenza nel 2025. Ma altri potrebbero discutere un pre-contratto con società a partire dalla scadenza, poniamo, nel 2026.
Prevedo molte nuove entrate dalla Primavera per la prossima Roma dato che senza incassare risorse con la cessione di calciatori appetibili, difficilmente arriveranno nomi di valore se non in prestito o svincolati.
Ecco per quali motivi la nostra situazione, nel post Ranieri, rischia di peggiorare di molto senza una qualificazione in zona Champions.
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