Il disastro di Bergamo fa probabilmente salutare la qualificazione Champions alla Roma di Ranieri. Uno sdegnato Ranieri che si addormenta in panchina ritardando i cambi che dovevano rincuorare una Roma ormai senza fiato ma che si sveglia a fine gara per lamentarsi di quel che noi, poveri, tifosi vediamo da anni.
Il VAR esiste per danneggiare la Roma e le altre squadre senza fiato per lamentarsi e stavolta è stato veramente roboante persino la mancata applicazione di un regolamento che dovrebbe vedere il VAR intervenire se l'arbitro non fischia chiaramente il rigore.
Invece, una volta che il pessimo Sozza ha evidentemente fischiato il rigore, viene ingiustamente chiamato dal VAR e allora va al televisore a cambia parere. Da regolamento, come giustamente fa notare Ranieri, c'è qualcosa che non va. Eppure persino i prodi commentatori del calcio-circo stavolta televisivo giustificano questa stranezza. Peraltro anche negando che un calciatore in corsa, nei fatti Konè, possa farsi sbilanciare da un tocco seppur lieve del blocco di gamba effettuato da Pasalic.
Come vedete, il calcio-circo non solo si conferma sempre o quasi a danno di squadre come la Roma ma si auto-assolve in ogni sede. Ranieri ha poco da lamentarsi e va comunque ringraziato per il grandissimo lavoro fin qui svolto. Il calcio-circo è anche europeo, ovvero dove la Roma vorrebbe giocare il prossimo anno e da dove ricordiamo la coppa europea scippata da Taylor a una società femmina che invece di indignarsi con il sistema si indignò con il tecnico di allora, reo di non voler accettare una palese ingiustizia.
Mourinho pagò poi con l'esonero e oggi Ranieri ha abbandonato la diretta DAZN perché indignato più con i commentatori di quella televisione e con il prode Marelli che con lo stesso Sozza e l'altro eroe Abisso al VAR. Ma non scandalizziamoci più di tanto.
La Roma, del resto, ha una società talmente debole e ubbidiente che lo sdegno di tecnici e tifosi sparisce, come il prossimo anno sparirà il mio abbonamento a DAZN. Se lo guardino loro il calcio- circo italiano ed europeo. Io, al circo, non voglio andare.
Su questo blog troverete commenti un paio di volte alla settimana e poco più. Inutile continuare a offrirvi sempre le stesse cronache su uno sport che non è più tale. Questo è circo puro da anni, ormai e allora tanto vale trattarlo come merita.
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