martedì 29 aprile 2025

Partite decisive e il rebus del futuro per la Roma

 Ranieri è il grande protagonista della Roma di oggi. La squadra lo apprezza, il pubblico lo adora e i risultati stanno arrivando. tutto perfetto se non fosse per l'età di questo condottiero. Sappiamo tutti e lo dice apertamente lui, che un altro anno sarebbe negativo per la Roma che deve crescere ancora. E ha ragione. Ma esistono problemi enormi nel decidere chi sarà o sarebbe il prossimo tecnico. 

Il primo problema: la società. La gestione Friedkin non parla e non ha mai parlato. Cosa abbia in mente, lo sanno solo i signori Friedkin. Chi agisce o agirà in loro vece dovrebbe essere proprio Ranieri che prenderà il misterioso ruolo di Senior Advisor. Cosa significa, lo sanno soltanto i Friedkin. Detto questo, lo stesso tecnico ci ha detto in conferenza stampa che ci aspetta un altro anno di lacrime e sangue sul mercato. Tradotto: in omaggio ai diktat UEFA, dovremo spendere per i soldi che effettivamente abbiamo in cassa oppure i soldi derivanti da cessioni e risparmi di ingaggi. Oggettivamente, come pensare che un big della panchina arrivi a Roma con queste premesse? Per quale motivo Allegri, Conte o un altro grande tecnico dovrebbe rischiare un flop allenando un gruppo di promettenti giovani?

Il secondo problema: Roma fuori o dentro le coppe. Questo fatto certamente attira o allontana tecnici e giocatori. Tutti vogliono una presenza in Europa ed è questo il vero momento di crescita e sviluppo di qualunque club. L'indotto economico derivante dalla presenza in Europa promette l'arrivo di denaro e notorietà. Questo elemento appare come determinante per l'arrivo di un nuovo tecnico. Attualmente, stante l'ottimo momento di forma romanista e il contemporaneo calo delle altre pretendenti, la Roma è in buona posizione per tentare addirittura l'assalto alla qualificazione Champions, ovvero il quarto posto, a soli 2 punti e occupato dalla Juventus. La Roma attende l'arrivo della Fiorentina, domenica 4 maggio, ore 18. Una vittoria è decisiva, ancora una volta e stavolta per la conquista del quarto posto in classifica. Una vittoria difficile da ottenere perché anche la Fiorentina ha identici problemi ai nostri e si trova a un solo punto dalla stessa Roma.

Il terzo problema: chi sceglie il nuovo allenatore? Finora sappiamo che i signori Friedkin stanno scegliendo il nuovo tecnico in base a una lista prodotta da Ranieri e Ghisolfi. Pertanto, da quella lista dovrebbe uscire il nuovo tecnico. Nessuno ci garantisce, tuttavia, pur non conoscendo quei nomi, che un tecnico presente in tale lista accetti di diventare il nuovo tecnico romanista. Sappiamo che l'immediato futuro promette soltanto sacrifici e investimenti mirati, date le parole dello stesso Ranieri. La situazione è ancora troppo fluida per permettere progetti certi dal punto di vista finanziario. Al di là delle speranze, la Roma è oggi sesta in classifica, cioè certa di fare la coppa dei poveri. L'Europa League è a un punto, cioè la posizione di quinta classificata occupata dal Bologna. La Juve è a due punti ma la Roma ha gli stessi punti della Lazio e, come detto, la Fiorentina la segue a un punto di distanza. Mancano solo 4 giornate al termine e quindi ci sono 12 punti in palio. Dal punto di vista matematico, niente garantisce alla Roma l'effettiva partecipazione a una coppa europea. Quindi nulla permette, in tal senso, di offrire garanzie a un prendente alla panchina giallorossa.

Quarto problema: i veri papabili. Si sono fati finora tantissimi nomi. Giornalisti, pennivendoli, commentatori hanno sciorinato tutto il possibile e anche l'impossibile per cercare di indovinare chi sarà il nuovo tecnico della Roma. Niente di male: il calcio in realtà contiene tanti giochi in uno e quindi ci si diverte in tanti modi grazie a questa grande industria umana. Si combattono battaglie accanite per fortuna senza morti e feriti e anche il pubblico ha capito che si tratta di un gioco che va difeso e non vilipeso. Quando lo impareranno anche i vertici del calcio nazionale sarà meglio. Nel frattempo, il toto-allenatore impazza. Oggi, ci si divide tra tecnici ancora sotto contratto e tecnici liberi. Nella prima categoria ci sono allenatori che sono impegnati con le nazionali. Nella seconda un grande serbatoio di tecnici non occupati, tra cui il sogno di morti romanisti: Allegri. Come potremmo restringere il campo dei papabili? Dovremmo innanzitutto sapere se i nomi della lista a suo tempo consegnata alla gestione societaria da Ranieri e Ghisolfi siano ancora in ballo realmente ovvero se nessuno abbia declinato il gentile invito a trattare. Sappiamo che la Roma potrà operare molto prudentemente sul mercato, quindi mi sentirei di escludere nomi roboanti come quello di Allegri o Conte o Ancelotti. Se il nuovo tecnico dipende dalle idee di un allenatore esperto come Ranieri, non dovrebbe essere uno dei cosiddetti giochisti tipo Gasperini. I creativi che pensano che un certo numero di calciatori debba trovarsi davanti alla palla in gioco e non dietro. Quindi un tradizionalista come lo stesso Ranieri. Forse un allenatore straniero. Secondo me, arriverà un tecnico che sia un tradizionalista del pallone probabilmente non italiano. Ranieri conosce bene i l calcio inglese e il calcio spagnolo. Il nuovo tecnico potrebbe arrivare a Roma da quei mondi.



domenica 27 aprile 2025

Inter - Roma 0 - 1

 Ranieri sceglie il 352 a specchio contro la temutissima Inter. Terzetto difensivo composto da Celik, Ndicka e Mancini davanti a Svilar, con centrocampo a cinque da destra a sinistra Soulè, Pellegrini, Cristante, Konè e Angelino.  Assente Dybala ma anche Nelsson.Due punte in campo: Dovbyk e Shomurodov. Inter con la coppia d'attacco Martinez - Arnautovic. Assenti Bastoni e Mkhitaryan,

Inizio con un giallo incredibile affibbiato da Fabbi a Mancini per un fallo normalissimo contro Lautaro. Svilar blocca il conseguente tiro su punizione di Dimarco.

Lo schieramento romanista mette in agitazione l'Inter che non riesce a svolgere il solito gioco.

al 5 ^ Minuto viene annullato per fuorigioco un gol di Frattesi.

La Roma replica al 19^ con un tiro sbilenco di Konè. Ma due minuti dopo, un disordinato batti e ribatti in area nerazzurra consente a Soulè di bruciare Sommer e la Roma è in vantaggio.

L'Inter deve sostituire Pavard che si fa male da solo.

Al 24^ una galoppata di Konè consente a Cristante di sprecare una grande occasione. Due minuti dopo è Shomurodov a sprecare un'altra occasione per portare la Roma al doppio vantaggio. 

L'Inter prova a portarsi in avanti ma difetta di dinamismo e fantasia e allora, al 42^ è ancora Pellegrini a gettare al vento una buona occasione per segnare. 

Al 44^ un pugno affibbiato da Lautaro alla nuca di Mancini viene punito soltanto con il giallo da Fabbri. Il primo tempo termina con la Roma in netto vantaggio sia come occasioni da gol che come punteggio sull'Inter irriconoscibile. Nella Roma, perfettamente schierata in campo, brillano soprattutto Konè, Soulè e Angelino.

Ripresa con Fabri poco attento su un paio di falli ma al 53^ fa peggio Pellegrini che sull'ennesima ripartenza non riesce a servire compagni in grado di tirare in porta. 

Al 57^ Ranieri inserisce Baldanzi al posto di Shomurodov. Due minuti più tardi è proprio lui a impegnare Sommer ben servito da Soulè. 

Ancora la Roma, al 61^, spreca una buona occasione con un tiro a giro di Soulè, ben servito da Dovbyk, con un tiro a giro che termina fuori.

Al 65^ Svilar neutralizza il colpo di testa di Dumfries. Due minuti dopo è Barella a tirare fuori.

L'Inter si butta in avanti ma la Roma si rende sempre pericolosa nelle sue ripartenze. 

Ranieri cerca soluzioni mandando in campo Gourna-Douath e Péisilli in luogo di Konè e Pellegrini al 67^.

Al 71^ è proprio Pisilli a sprecare un'altra occasione come pure Dovbyk un minuto dopo, ben servito da Angelino. Al 74^ Sommer para il tiro del centravanti.

Al 75^ minuto Calhanoglu tira fuori. Come Douth al 77^. 

84^: fuori anche Dovbyk e Soulè per Rensch e El Shaarawy. 

Nei cinque minuti di recupero, al 93^ è Angelino a graziare nuovamente Sommer. 

La Roma vince in questo modo una partita nettamente dominata contro una delle squadre più forti del campionato, probabilmente molto stanca. Il genio di Ranieri ha messo in condizione i nostri di rendere, come spesso accade anche oltre i propri limiti. Oggi, sugli scudi Mancini, Ndicka, Celik, Angelino, Konè e Soulè su tutti.

L'Inter ha cercato di attaccare anche frenata dalla capacità dei romanisti di cercare la profondità con il modulo adottato oggi. Il gol di Soulè è arrivato presto eppure i nerazzurri non hanno mai dato l'impressione di poter ribaltare l'incontro e non sono riusciti neanche a pareggiare in attesa della partita del Napoli. 

Roma che ottiene un risultato anche insperato, buono per la corsa all'Europa che conta.



Inter ultima spiaggia per la Roma

 La Roma deve sopravvivere nonostante la gestione dei Friedkin e nonostante Ranieri che lascerà la panchina. Su questo siamo tutti d'accordo. Ma per sopravvivere a buoni livelli, le entrate derivanti dalla partecipazione alle coppe europee sono obbligatorie. Altrimenti si fa la vita di Genova e Torino. Sopravvivono pure loro ma sappiamo come. Quindi, non ci sono scuse. La Roma non può perdere a Milano, sponda Inter. 

Si tratta della quadra più forte del campionato, pure del calcio-circo italiano. Come fare a non perdere e magari a portarsi via tre punti, per di più senza Dybala, spetta a Sir Claudio trovare il modo e farci sorridere una volta in più. Ranieri sta facendo risaltare le poche virtù e i moti vizi di una squadra che l'Europa non la meriterebbe. Ci mancano pezzi in organico e soprattutto ci manca Dybala, il migliore di molte spanne. 

Poi, tecnicamente, ci sarebbero Paredes, che gioca poco e Pellegrini che gioca ancor meno. L'altro giocatore tecnico, El Shaarawy, non gioca quasi per niente. Ecco come siamo conciati. Ranieri, che è uomo pratico, dovrebbe restare sul 3421 e probabilmente rientrerà Dovbyk al centro dell'attacco. Rimane il nostro miglior realizzatore. Ma anche nella classifica cannonieri non c'è da stare allegri.  Dovbyk è infatti attualmente l'ottavo realizzatore, ha segnato 11 gol ovvero meno della metà di Retegui, fermo a quota 23. 

Nonostante la grande rimonta di Ranieri, la Roma è ancora settima in classifica generale. Prima del quarto posto, buono per la Champions, ha davanti Lazio a due punti, Juventus a due punti e Bologna a tre punti. La Lazio gioca in casa contro il Parma. Il Bologna gioca a Udine e la Juventus gioca in casa contro il Monza. Le nostre avversarie dirette per l'Europa potrebbero vincere tutte e tre e quindi distanziare ulteriormente in classifica la Roma anche se dovesse pareggiare a Milano.

La situazione per l'Europa è letteralmente drammatica peri nostri colori. Dopo Milano, la Roma riceverà all'Olimpico la Fiorentina che ci ha letteralmente umiliato all'andata. Poi dovrà giocare a Bergamo contro l'Atalanta. Poi riceverà il Milan e infine chiuderà nella trasferta contro il Torino. Quindi, perdere a Milano potrebbe significare dare l'addio alla qualificazione per Europa League o la Champions.

Ecco per quale motivo, Inter - Roma è per noi decisiva. 



sabato 26 aprile 2025

I convocati per Inter - Roma

 Ecco i convocati per la partita Inter - Roma di domani, ore 15: 

portieri: Svilar, Gollini, De Marzi

difensori: Angelino, Celik, Hummels, Mancini, Ndicka, Rensch, Sangarè, Salah-Eddine

centrocampisti: Cristante, Gourna-Douath, Konè, Paredes, Pisilli, Saelemaekers, 

attaccanti: Dovbyk, Shomurodov, Baldanzi, Soulè, El Shaarawy, Pellegrini.

Uniche assenze di rilievo: Dybala, Nelsson. Saud. 


venerdì 25 aprile 2025

Il lavoro di Ghisolfi un vero rebus

 Domenica si gioca contro l'Inter, a Milano, ore 15. Una partita difficilissima contro la prima della classe. I tifosi sanno benissimo che se non si torna con un risultato positivo la corsa all'Europa calcistica è compromessa. 

Ora non con chi sarà il prossimo tecnico e nemmeno quanti soldi metteranno sul piatto del financial fair play i gestori della Roma. Ghisolfi, contestatissimo, ha da lavorare parecchio e senza troppe certezze dato che gli acquisti si faranno in base ai soldi ricavati dalle cessioni. ormai questo è un fatto chiarissimo per tutti. E di questi tempi, nella Roma si cercano i nomi con i quali fare cassa. 

Se pensate a Pellegrini dovete anche ragionare sul fatto che nessun calciatore accatta un trasferimento se va a guadagnare meno. A parte lui, Cristante e El Shaarawy, la Roma quasi certamente saluterà Zelenski che resterà nell'Inter. Le Fee, altro indesiderabile potrebbe rimanere al Sunderland per circa 23 milioni.  Dahl piace molto al Benfica e frutterebbe circa 8 milioni.

 Ma il nodo rimane quello dei rinnovi dei giocatori  considerati fondamentali ,come Svilar, che ancora non arriva. Konè piace molto in Francia ma se ci si priva di quei calciatori giovani che potrebbero costituire l'ossatura del futuro, si va a sbattere contro un muro. Svilar, Ndicka, Pisilli, Konè, Baldanzi e Soulè sono arrivate proprio per quella politica dei giovani che deve facilitare il futuro giallorosso.

Le prossime giornate di campionato saranno decisive per capire se la Roma giocherà in una coppa europea e questo garantirebbe guadagni e visibilità per tecnici e giocatori. A Milano non si può perdere per questo motivo ma l'impresa è ardua con l'Inter in piena corsa scudetto. Servirà tutto il pragmatismo di Ranieri.


giovedì 24 aprile 2025

Cosa dire e cosa pensare della Roma di questi tempi

 Domenica 27 aprile, ore 15, la Roma incontra  l'Inter in trasferta. La Roma è ancora, inesorabilmente, settima in Serie A. L'Europa che conta è a due punti, per la Conference League e per la Europa League dato che Lazio e Juventus sono rispettivamente sesta e quinta. I l Bologna ,al quarto posto ,quindi in zona Champions, è tre punti sopra la Roma. 

Io, sinceramente, non so dove si sarebbe trovata la Roma a questo punto, se Ranieri fosse stato scelto per guidarla fin dall'inizio del torneo. E questa valutazione è fondamentale per capire quanto vale realmente la rosa della Roma attuale che noi tutti consideriamo non all'altezza. 

Nel sentire comune, Ranieri ha fatto un miracolo sportivo, riportando la Roma a livello delle migliori in Serie A. Sarebbe opportuno tenere la sua immensa esperienza calcistica al servizio del club e quindi nella società. Ma è impossibile entrare nella testa dei Friedkin, molto impegnati a rafforzare l'Everton.

La Roma rischia di essere considerata una periferia calcistica nella gestione statunitense attuale. In senso più generale, il calcio italiano non si può paragonare alla Premier e questo dovrebbe farci riflettere sulla gestione totale della nostra dirigenza in Italia. 

In questo quadro la Roma fatica a diventare una protagonista ma è pur sempre nelle vicinanze del calcio che conta in Serie A. Dovremmo poter ottenere quel poco o tanto che manca per tornare tra le pretendenti allo scudetto a cominciare dal prossimo tecnico. Ma anche a seguire con il prossimo mercato. 

Nel 2025-2026 la Roma dovrà crescere ancora per concorrere allo scudetto. Per ottenere questo risultato dovremo comunque poter giocare una coppa europea importante e quindi arrivare almeno quinti. Pertanto, superare Lazio e Juventus in classifica finale.

Nella trasferta di Milano la Roma dovrebbe provare a vincere. L'Inter capolista non potrà schierare Bastoni e Mkhitaryan, Dumfries è in dubbio, come Zelinski e Thuram. Ma i nerazzurri dispongono veramente di due formazioni di titolari e quindi, gli eventuali infortunati contano più per noi. La Roma non potrà schierare Dybala fino al termine della stagione, ma gli altri ci sono. Basterà per battere la corazzata nerazzurra?


martedì 22 aprile 2025

Ecco i calendari, almeno per ora.

 Mercoledì 23 aprile: i recuperi della 33 giornata di Serie A si giocheranno tutti e quattro alle ore 18.30, seguiti dalla Semifinale di ritorno di Coppa Italia Frecciarossa tra Inter e Milan alle 21.00.

Giovedì 24 aprile: si gioca la seconda Semifinale di Coppa Italia Frecciarossa, Bologna-Empoli, alle 21.00
Venerdì 25 aprile: Atalanta-Lecce inaugura la 34 giornata di Serie A alle 20.45
Domenica 27 aprile: ore 12.30 Venezia-Milan e Como-Genoa, ore 15.00 Inter-Roma e Fiorentina-Empoli, ore 18.00 Juventus-Monza, ore 20.45 Napoli-Torino.
Lunedì 28 aprile: ore 18.30 Udinese-Bologna, ore 20.45 Hellas Verona-Cagliari e Lazio Parma.

Il calcio-circo italiano colpisce ancora

 Stavolta la scusa è la morte di Bergoglio. La Lega Calcio, ovvero il palcoscenico del calcio che ci interessa, stabilisce la data dei recuperi.  

Cosa abbia a che fare la scomparsa del capo di stato del Vaticano con il calcio, sinceramente io non lo capisco. Sta di fatto che uno dei nostri principali competitor, la Lazio, gioca mercoledì 23 aprile alle 18,30.

 Malignamente, potremmo pensare che hanno concesso ben una settimana di riposo a chi è stato eliminato dalla Europa League dal terribile Bodo. 

Altro che salmoni, Qui si tratta di un modo molto particolare di amministrare il calcio che conta. Continuano a prenderci in giro. Noi che sosteniamo il circo calcistico con i nostri soldini. Cosa dire ancora? Fedeli, credete e pregate. Il circo-calcio continua.


AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: rinviata anche Inter-Roma. A questo punto giocheremo pure contro gli squalificati di quella giornata: il circo continua. 

lunedì 21 aprile 2025

Roma di Pasqua

 Gli eventi si susseguono con grande velocità: sport, guerre e persino la morte di chi era considerato un pontefice. Non entro in questioni che non mi riguardano ma la morte va sempre rispettata. La Roma invece deve sopravvivere a tutto e tutti e infatti è la squadra che porta il nome della Città Eterna. 

Peccato che la sua gestione sia distratta dalla lucrosa Premier, sponda Everton che poi è la Lazio di Liverpool. Penso che tale gestione possa andar via una volta chiarita la questione spinosa e annosa dello stadio: si fa o non si fa ed ecco la Roma ceduta di nuovo. Non vedo altra soluzione. 

Nel frattempo dobbiamo sopravvivere ,spero con la grande saggezza di Ranieri in un modo o nell'altro, in un ruolo o nell'altro. La Roma, per ora, è sesta ovvero in Conference League con la Lazio a un punto e una partita in meno. L'Europa League è a due punti, il quarto posto a tre. 

Davanti abbiamo Juventus  e Bologna. Ancora oggi, mese di aprile, non sappiamo neppure lontanamente, chi possa e voglia sostituire Ranieri su una panchina che scotta. Ritengo che tale questione sarà chiarita soltanto quando si saprà a quale competizione europea concorrerà la Roma e se potrà arrivare nella posizione di classifica relativa.

 Le uniche certezze che abbiamo sono di natura tecnica: gli ottimi giovani che stanno crescendo sotto le cure di Sir Claudio: Svilar, Ndicka, Pisilli, Baldanzi, Soulè. Forse I veri incedibili, quelli sui quali sperare in meglio per risalire la corrente come salmoni e la battuta è d'obbligo di questi tempi. Magari con i migliori della Primavera. Per il resto, chi arriverà in estate e chi partirà veramente per motivi di bilancio fanno pensare a una squadra allestita sulla semplice speranza di progredire tramite giovani promettenti. Troppe incertezze per la Roma di Pasqua.


sabato 19 aprile 2025

Roma . Verona 1 - 0

 Ranieri stavolta opta per il 3421 contro il bunker veronese. con Cristante e Konè sono i mediani di centrocampo mentre Soulè, Baldanzi i trequartisti dietro la punta Shomurodov. Dovbyk e Dybala sono soltanto in panchina. Verona con il 352.

La Roma parte forte e al 4^ minuto, azione bruciante di Soulè sulla destra e preciso assist per Shomurodov che segna. Al 14^ ancora Soulè costringe Montipò alla deviazione volante.

La Roma continua a fare il gioco senza troppa fantasia ma il Verona cerca di pungere con veloci ripartenze senza combinare molto.

Nel secondo tempo, con il Verona che si rende pericoloso con veloci ripartenze. 

La Roma soffre troppo a centrocampo e allora Ranieri, al 62^, manda in campo Pisilli in luogo di Baldanzi. Al 69^ Dovbyk rileva Saelemaekers. 

Le squadre continuano a fronteggiarsi a centrocampo. All'80^ Ranieri inserisce Rensch e El Shaarawy al posto di Shomurodov e Soulè.

Dopo 3 minuti di recupero finisce una partita giocata con sufficienza dalla Roma contro un Verona che ha chiuso in attacco. Buona la tenuta della difesa ma il centrocampo si è lasciato superare troppo spesso dalle ripartenze degli scaligeri. Konè e Cristante troppo lenti e fuori posizione mentre i laterali, Angelino meglio di Saelemaekers, sono andati meglio. Alla fine risultato striminzito per i giallorossi ma importante per tentare la risalita nelle posizioni che contano per l'Europa. 



mercoledì 16 aprile 2025

Depressione romanista

 


Sabato 19 aprile, ore 20,45, si gioca Roma - Verona. Per tenere accese le possibilità di potersi qualificare per l'Europa pallonara, la Roma deve vincere. rimane uno degli argomenti meno trattati dai tifosi, però. Tifosi che stanno velocemente virando dal depresso al depresso grave. 

La Roma attende il nuovo tecnico, ma attende anche lo stadio. Lo attende dai tempi di Viola (quadrante Magliana), poi dai tempi di Sensi (terreni di Torrevecchia). Due gestioni americane non ci sono ancora arrivate e, se vogliamo, è arrivata tra i titoli solo una coppetta internazionale, la più piccola ma per noi la più preziosa perché non la vincevamo da 60 anni. Poco meno della mia età. 

E il nuovo tecnico potrebbe essere il nuovo messia, ovvero il principe della panca che farebbe addirittura meglio di Sir Claudio, che quest'anno ha fatto miracoli tali da rimanere nella leggenda, come i gol di tale Volk nei derby. Un centravanti fiumano straordinario, che nacque nel 1906 per andarsene poi a Nemi, nel 1983. 

Dopo le belle partite tra Fiumana e Fiorentina, divenne l'idolo dei tifosi di Testaccio facendo coppia con Fulvio Bernardini. Nel 1929 fu l'autore della rete decisiva nel primo derby di Roma e segnò una tripletta nel primo incontro di una formazione italiana contro una squadra francese. Grande, indimenticabile, Rodolfo Volk. 

Eppure fu dimenticato perché morì da solo e ridotto in miseria per via delle vicissitudini patite. Una delle store peggiori del pallone dato che i grandi si rispettano anche quando invecchiano e si ammalano. Con la Roma giocò 160 partite segnando 105 reti. Sai, Rodolfo, non ti ricorda mai nessuno, ho voluto farlo io. Gente come te manca sempre e da tanto a questa maglia.

La verità, che non ci diciamo e non ci raccontiamo tutti, è che oltre i calciatori, ci mancano moltissimo i presidenti passati. E mancano, ci scommetterei ,anche a quelli che urlavano allo stadio "Viola Dino bagarino" o "Sensi vattene". Ma non c'è da vergognarsene, semmai da rammaricarsene. 

La Roma ci stordisce con il suo fascino, talvolta noi perdiamo la testa. Nel circo calcistico che alcuni balordi hanno imposto a tutti noi, restano i sentimenti e i giusti riconoscimenti. Ogni maglia ha i suoi eroi. La nostra, un incredibile tasso percentuale forse legato al nome di Roma. So che tra i molti tifosi della mia età, anche alcuni giovani leggono questo, piccolo e quasi inutile, blog. 

Vi parlo del passato per loro, affinchè i giovani non perdano la memoria. E sapete per quale motivo? Il futuro è intessuto di memoria o non ha senso nemmeno quel che deve venire. l'anomalia di questa squadra è che non è al suo posto. Due gestioni americane hanno dimostrato, nel complesso, di non sapercela riportare. E noi stiamo a guardare. 

Cosa dovremmo fare? Forse mettere da parte qualche spicciolo per un'altra colletta stile Sistina? Forse dovremmo comprarcela noi e gestirla da soli, questa, benedetta, maglia per portarla dove merita di stare? I nostri avi edificarono l'impero mondiale più longevo ma noi non sappiamo portare in alto una società calcistica. Tempi che cambiano e pure parecchio. 

martedì 15 aprile 2025

Ancora enigmi nel futuro della Roma

 L'unica certezza che abbiamo è la data della prossima partita: Roma - Verona si gioca sabato, 19 aprile, ore 20, 45. Partita fondamentale per la Roma che nonostante la miracolosa corsa in avanti di Ranieri è ancora nettamente settima in  Serie A, con la Lazio che la supera di 2 punti, il Bologna di 3 e la Juventus, quarta in campionato, che ha 5 punti in più della Roma. 

Senza battere il Verona, solo potenzialmente impelagato nella lotta per non retrocedere (gli scaligeri sono al 14^ posto con 32 punti, ovvero a +8 dalla zona retrocessione) la Roma potrebbe salutare definitivamente la possibilità di centrare la qualificazione in Champions League. I prossimi incontri la vedranno in casa contro Fiorentina e Milan. In trasferta contro Inter, Atalanta e Torino. Pertanto, le partite in casa sono da vincere assolutamente.

Aver visto i pareggi stentati contro Juventus e Lazio non mi fa stare tranquillo sulla effettiva valenza di questo gruppo nel rush finale. 

I difetti di questa squadra sono ormai riconosciuti da tutti e strutturali. A poco sono serviti gli innesti invernali. La Roma è una squadra lenta che soffre la mancanza di spazi avendo una sola punta peraltro altrettanto lenta. I giovani di cui dispone, Svilar, Pisilli, Soulè e Baldanzi, sono l'unica fonte di un possibile sviluppo ulteriore verso la potenziale condizione di campioni. Il fatto che non sia stato ancora rinnovato il contratto del nostro portiere, procura ulteriori allarmi.

Sempre più tifosi hanno perso le aspettative che riponevano nella società. Appare ormai definitivamente chiaro che l'interesse del gruppo che gestisce la Roma sia maggiormente orientato vero la Premier, sponda Everton.

Perdendo l'attuale tecnico per ragioni di età, la scelta del nuovo allenatore ci farà comprendere del tutto le intenzioni dei signori Friedkin. Lo stesso Ranieri ha fatto capire come le risorse per rinforzare la squadra nei due mercati stagionali che seguiranno nella prossima stagione, saranno poche e da spendere oculatamente.

Senza una qualificazione europea, difficilmente vedremo una formazione migliore di quella che abbiamo visto quest'anno. E probabilmente, prima di questa certezza, non sapremo chi sarà il prossimo tecnico. Ce lo vedete un grande nome da panchina prendersi la briga di arrivare per la quarta volta di seguito in Serie A al settimo posto in classifica?



domenica 13 aprile 2025

Pareggi figli della politica societaria

 Il derby di ieri, come la partita contro la Juventus, ci porta a riflettere su due punti. il primo riguarda l'ennesima legge di questa stagione confermata in pieno: la Roma non batte mai squadre che la precedono in classifica. 

Il secondo riguarda l'imbattibilità di Ranieri che, da tecnico intelligente e ultra-esperto ha compreso i veri limiti strutturali di questa formazione e si accontenta de l punto invece che rischiare la sconfitta. 

Il tutto ci porta a considerare la politica economica di questa scadente società che anche nel mercato invernale ha puntato al risparmio. A me, sinceramente ,degli accordi fatti con il potere calcistico europeo importa molto poco: io leggo i risultati. 

La Roma non vince anche perché segna poco: in campionato ha il nono attacco e la  quinta difesa e infatti è attualmente al settimo posto in classifica generale. In classifica marcatori Dovbyk ha fatto solo 11 reti ,doppiato da Retegui con 22 ma il secondo marcatore della Roma è Dybala che ne ha segnati solo 6. Una squadra a dir poco stitica.

 Ieri la partita è stata dominata da una squadra che aveva compiuto una trasferta durissima in Norvegia di giovedì e che ha dimostrato una maggior brillantezza e una forza fisica superiore. Ranieri l'ha risolta, cioè ha ottenuto il punto che voleva, come fa spesso: inserendo una punta vicino al lentissimo centravanti ucraino. Ma entrambe le punte non avrebbero potuto fare nulla se non fosse stato Soulè a inventarsi una prodezza balistica che peraltro la Roma utilizza molto poco, ovvero il tiro da lontano. 

Soulè, un volta costruitosi un fisico migliore, senza dubbio potrebbe diventare un giocatore fondamentale per questa squadra come oggi è già Svilar, l'unico che ci ha tenuti in partita con le sue parate straordinarie. 

In definitiva, questa formazione avrebbe bisogno dell'innesto di cinque titolari di livello e ne aveva bisogno anche in estate e nel successivo mercato invernale. Purtroppo il vero elemento mancante è una società che possa e voglia spendere e dato che il prossimo anno ci mancherà pure la saggezza personificata di Ranieri, è lecito il dubbio di capire in quali mani finiremo. 


Lazio . Roma 1 - 1

 Per il derby, Ranieri sceglie il solito 3421 ma con Celik in difesa al posto di Hummels e la coppia Pellegrini- Soulè dietro Dovbyk. Konè-Paredes sono la coppia di centrocampisti centrali. Lazio con il consueto 4231 ma in campo Dele Bashiru. 

Partiti con la Roma in avanti la prima parta è di Svilar su colpo di testa di romagnoli al 6^ minuto.

Grande gioco a centrocampo, qualche fallo di troppo fino al tiro di Isaksen neutralizzato da Svilar. al 21^

Al 36^ altro fendente di Isaksen deviato in angolo da Svilar. 

Il primo tempo termina con un minuto di recupero. La Roma ha ceduto campo ai laziali impedendo loro il classico gioco in profondità ma evitando comunque di crearsi profondità con Dovbyk addirittura più utile nei calci d'angolo subiti che in attacco. Ranieri ha inserito Saelemaeker centrale mentre Soulè è andato a occuparsi della corsia destra senza troppo costrutto. Le occasioni create sono state nettamente a favore dei laziali. Svilar nettamente il migliore in campo nel primo tempo con Mandas praticamente inoccupato.

Ripresa con Cristante che rileva Paredes, ammonito nei primi minuti.

Al 46^ su punizione lunga, romagnoli batte sul tempo Mancini e di testa porta in vantaggio la Lazio. Pellegrini lamenta un fallo subito in difesa. 

Al 48^ Marusic abbatte Saelemaekers con un calcio volante in pancia. Sozza rimane a guardare.

Al 53^  Mancini su angolo di testa costringe Mandas alla parata.

Ranieri manda in campo Shomurodov al posto di Pellegrini. 

Al 64^ nel giro di un minuto, Celik e Zaccagni portano pericoli verso la porta avversaria. 

Al 68^ capolavoro balistico di Soulè cheda 30 metri fulmina Mandas per l' 1-1. 

Al 74^ Pedro, entrato al posto di uno stremato Isaksen ,riscalda i guantoni di Svilar. Lo stesso Svilar un minuto dopo salva ancora il risultato sui piedi di Dele Bashiru. La Lazio continua a portarsi in avanti.

81 minuto: Soulè vede Mandas fuori dai pali e cerca di beffarlo con un tiro che esce fuori di poco. 

83: Baldanzi al posto di Dovbyk. c'è da dire che sozza hafinora tollerato bellamente il gioco pensantissimo di Marusi e Rovella specie su Saelemaekers. Il giallo per Rovella arriva all87 per proteste.

El Shaarawy e Rensch entrano al posto di Saelemaekers e Soulè. 

Al 91^ è Mandas a dover bloccare un tentativo di Rensch. 

Dopo 5 minuti di recupero finisce un derby giocato malissimo dalla Roma che rimane a 2 punti dai rivali. Nella Roma ottima la difesa e soprattutto un perfetto Svilar, poi prezioso il lavoro incessante di Konè a centrocampo. Benissimo Soulè che non solo ha pareggiato ma ha mostrato le uniche virtù balistiche nella partita di oggi. Dovbyk comparsa, Saelemarkers malmenato con la complicità di sozza, troppo distratto per arbitrare partite del genere. 

Lazio quasi sempre in attacco ma troppo fallosa e probabilmente con un altro arbitraggio avrebbe finito la partita in 10 uomini. 

Ranieri termina la sua carriera da tecnico imbattuto nei derby di Roma. 



Oggi giornata di derby ma chi ci difende dagli errori che favoriscono gli altri concorrenti?

 Il calcio-circo italiano ha probabilmente favorito l'allontanamento di Mourinho dalla Roma come oggi concorre alla distanza che la Roma ha in classifica riguardo il paradiso del calcio- circo nostrano: i primi quattro posti in classifica che garantiscono l'accesso alla Champions League.

 Quel che combinano i signori Friedkin acquisendo le prestazioni di calciatori non proprio all'altezza è un conto; quel che ci viene fornito dalla visione delle altre partite nelle quali sono convolte le concorrenti della Roma è un altro. 

Ieri, come sempre, grandi favori erogati alle squadra più forti contro Lecce e Cagliari Il VAR è diventato il miglior alleato degli arbitri, non il loro correttore. A me non interessa neppure segnalarvi quel che combinano i signori arbitri con l'assistenza della signora VAR. Guardate voi e decidete liberamente. 

Ma vi spiego la mia preferenza per il ritorno di Mourinho sulla panchina romanista dato che Ranieri vuole smettere. Il tecnico portoghese combatte a viso aperto con il sistema-calcio, a torto o a ragione, che spesso collima con il sistema politico a torto o a ragione. Preferisco mettere da parte la diplomazia per ingrandire lo scandalo. Quel che odio maggiormente è l'ipocrisia dei potenti e dei ricchi. La capitale dell'Italia - Draghistan deve restare fuori dal calcio che conta per decreto universale? Che di dica apertamente la netto di squalifiche e multe che ci arricciano il baffo.

Per dirla tutta, ovviamente non si tratta soltanto di un problema della Roma: la grande differenza di trattamento tra piccole formazioni e grandi club è evidente, almeno qui da noi. Ed anche la differenza di trattamento tra le prime cinque squadre e quelle che seguono, almeno quest'anno. I nostri occhi non mentono. 

Detto questo, la Roma deve battere la Lazio dato che entrambe concorrono per il paradiso del quarto posto in classifica e non sarà facile. Non avremo il migliore ovvero Dybala, e forse qualche altro titolare. Alla Lazio non  manca nessuno. Resta da vedere il comportamento del signor Sozza di Seregno e ovviamente della cara VAR che per la Roma è un vero problema aggiuntivo storicamente parlando.

Il collegio giudicante giocherà una partita che osserverò esattamente come un gioco nel gioco in un derby da tripla. E medesima faccenda farò fino alla fine del torneo quando giocano le altre formazioni interessate alle coppe europee, elemento molto più interessante della zona retrocessione, almeno per me. 

Io so che trattasi di circo, ve l'ho sempre detto e scritto. quindi le mie note saranno soltanto a beneficio di quei pochi che leggono questo piccolo e inoffensivo blog. Magari, per vedere un altro punto di vista riguardo il mainstream sportivo secondo il quale il calcio è perfetto sport e socialmente interessante. 

Ma anche il circo è uno spettacolo e allora perché non ammetterlo placidamente?



giovedì 10 aprile 2025

Il derby si avvicina ma a Roma si parla d'altro

 Anche nel calcio-circo che vediamo in Italia-Draghistan, la realtà è talvolta talmente brutta che risulta impossibile accettarlo. Come vedete, anch'io parlo d'altro piuttosto che delle purtroppo facili previsioni per il derby che si avvicina. Facciamo un po' di chiarezza. Come mai tanti investono nel calcio-circo di questo, povero, paese? A cosa serve ad avere due-tre squadre in altre parti del mondo? Semplice: potrebbe essere utile, a qualche persona poco seria, per riciclare facilmente il denaro oppure per esportare denaro senza troppi vincoli. E sottolineo potrebbe servire a persone poco serie. 

Detto questo, molti ancora con comprendono il curioso atteggiamento delle proprietà estere che talvolta gestiscono squadre italiane. Ricordo a costoro che per statuto le banche non possono detenere la proprietà neanche degli appartamenti per i quali concedono un mutuo ipotecario. Ora, finite voi il concetto. 

SE una società chiede soldi alla banca e non è nelle condizioni di restituirli, uno dei sistemi eventualmente fattibili per riprendere quei soldini sarebbe dare in semplice gestione a un gruppo quella società, rimetterla a posto finanziariamente, poi venderla e magari rifondere la banca. Non so se mi sono spiegato. 

Fate il giochino di provare a indovinare, nella nostra Serie A, quali sono le società che potrebbero finire in questa situazione che vede presunte proprietà in effetti gestire le società e non detenere quote di maggioranza. Un gioco, non la realtà. Si parla di gioco di immaginazione. Così non chiudete questo povero bloggherello. Qui si parla di gioco va bene?. 



lunedì 7 aprile 2025

Ranieri consigliere del presidente

 Nel dopo partita di Roma - Juventus, ecco che Ranieri ci fornisce un'importante chiave interpretativa di cosa diventerà la Roma nel prossimo anno. Sapevamo che Sir Claudio sarebbe diventato un importante dirigente ma adesso sappiamo, per sua ammissione, che rivestirà il ruolo di consigliere del presidente. Con quale importanza e grado di valenza, non possiamo immaginarlo nemmeno.

 Una doccia fredda o quasi. Chi guiderà la società AS Roma? Chi prenderà, nei fatti, le decisioni fondamentali sul mercato e altrove? Con la gestione probabilmente impegnatissima nella Premier, lato Everton, cosa sarà di noi?

Il futuro della Roma, almeno in panchina, probabilmente dipende da quale qualificazione per l'Europa conseguirà. Purtroppo, la sensazione di precarietà dirigenziale e tecnica diventa sempre più forte e non posso che auspicare un cambio di gestione viste le premesse. Sappiamo anche che i soldi per il mercato estivo potrebbero essere pochi a causa dell'accordo firmato per sanare il bilancio con gli organismi UEFA per tutto il 2026. 

Il nostro futuro è sempre più nebuloso. L'attuale gestione non fa e non dice nulla per smentire questa brutta sensazione. E il prossimo anno, non sappiamo se e quando Ranieri sarà presente in società.

Possibile che nessun gruppo ben motivato e ben fornito possa o voglia presentare offerte di acquisto per la AS Roma?



domenica 6 aprile 2025

Roma - Juventus 1 -1

 Ranieri costretto a battere la Juventus per motivi di classifica e per la contemporanea vittoria della Lazio a Bergamo, schiera il 3421 con il terzetto difensivo Mancini, Hummels e Ndicka mentre a centrocampo giostrano,da destra a sinistra, Celik, Cristante, Konè e Angelino dietro ai trequartisti Soulè e El Shaarawy con il centravanti Dovbyk.

 La Juventus si presenta con un offensivo 352. Tudor è costretto a schierare una difesa rimaneggiata con Di Gregorio in porta, Kalulu, Vega e Kelly terzetto difensivo. Il centravanti è Vlaovic. 

Inizio partita la Juve i n avanti e Svilar deve intervenire su un fendente da lontano di Weah. La Roma arretra e cerca di giocare lungo su Dovbyk, sempre troppo solo in avanti. La Roma si fa schiacciare fin troppo nella sua trequarti.

Al 24^ Cristante si fa murare dopo una splendida azione di Dovbyk. Tre minuti dopo Svilar deve salvare su colpo di testa di Vlaovic.

Al 36' el Shaarawy prende il palo alla destra di di Gregorio con una capocciata ben assestata.

Locatelli porta in vantaggio la Juventus dopo una progressione da parte di Mc Kennie che crossa dalla destra al 39^.

Alla fine del minuto di recupero, un tiro di El Shaarawy viene letteralmente parato dal gomito di Kelly in piena area. Colombo considera il gomito stesso aderente al corpo e si sa che queste occasioni non producono mai nulla se la squadra che vorrebbe il rigore è la Roma. Una delle regole non scritte del calcio-circo italiano.

Ripresa con Shomurodov che rileva Hummels. Si pensa a una Roma con il 352.

Al 48^ proprio Shomurodov pareggia sugli esiti di un angolo. La Roma a due punte gioca sempre meglio. 

Al 60^ Cristante e El Shaarawy lasciano il campo per Gourna-Douath e Paredes.

Al 71^ fuori Celik in favore di Nelson. All'81^ ultimo cambio per la Roma: Baldanzi al posto di Dovbyk. 

Dopo 3 minuti di recupero finisce 1-1, con la Roma che perde due punti sulla Lazio e ne guadagna uno sull'Atalanta. La chiave della partita c'è stata nel secondo tempo dopo l'entrata con grande successo di Shomurodov a cui poi Tudor ha posto rispro con le sostituzioni e la partita è tornata in perfetto equilibrio.

La Roma ha fatto quel che poteva contro una juventus rinata sotto le cure sapienti di Tudor. Ranieri ha dovuto sempre rincorrere e alal fine, tornand oa due punte, ha perlomeno preso un punto in casa. La Juventus ha comandato il gioco con qualche pausa. Nelel due fila ottimo Kalulu, bene Locatelli, ancora deludente Vlahovic. La Roma ha mostrato un ottimo Mancini, bene Ndicka e benissimo Konè e Shomurodov entrato con la dinamite nelle gambe. Pareggio prezioso che però pretende una grande prestazione nella prossima partita contro la Lazio.



venerdì 4 aprile 2025

Ranieri ha presentato Roma - Juventus

 Oggi, in conferenza stampa il Mister ha parlato di quel che per lui e la Roma significa l'ennesimo scontro con la Juventus che precede lo scontro altrettanto importante con la Lazio. Grandi complimenti per Dybala e Pellegrini e NDicka, gli unici giocatori evocati dalle domande dei giornalisti presenti che non hanno potuto chiedere nulla del nuovo tecnico per il prossimo anno..

La Roma attende la Juventus con al ferma volontà di raggiungerla in classifica e quindi di vincere. Celik ha recuperato e sarà della partita mentre non lo sarà Rensch. 

Senza Dybala, la Roma potrà contare su quattro giocatori per il ruolo di trequartista: Soulè, Pellegrini, Baldanzi e El Shaarawy. Probabilmente Ranieri sceglierà l'esperienza per affrontare  i bianconeri sempre temibili. Il tecnico ha anche dato l'impressione che stia valutando soprattutto l ostato di forma di chi entrerà in campo dall'inizio.

Il tecnico non ha voluto fornire chiarimenti nè sulla formazione che sceglierà e tanto meno sul modulo.



mercoledì 2 aprile 2025

L'allenatore ideale per la Roma in un anno di transizione

 Ranieri stesso ha abilmente spostato il senso della discussione nei bar di Roma con le sue frasi sibilline che riguardano il prossimo allenatore. Il succo delle quali riguarda una lista (quindi, secondo me, almeno tre nomi) che il duo Ghisolfi-Ranieri avrebbe consegnato ai gestori della Roma. in base a tale lista, uscirà il nome del prescelto. 

I nomi in ballo sono molti e a me,  personalmente, convincerebbe soltanto il ritorno di Josè Mourinho ma questa possibilità talvolta non viene neppure contemplata dai vari opinionisti e dai giornalisti che si occupano dell'argomento. Credo che Ranieri abbia prodotto anche uno o due nomi che non immaginiamo neppure, provenienti da latri campionati. 

Ci sono molti allenatori non italiani che stanno facendo molto bene sia in Spagna che altrove. Bisogna considerar cosa Ranieri vorrebbe per il bene della Roma nel senso delle promesse economiche dei suoi attuali gestori. di soldi per il mercato, secondo lo stesso tecnico, nel corso della prossima stagione ne vedremo pochi. Pensare a un nome altisonante che venga ad occuparsi di una nidiata di giovani, non convince, anche se in previsione di un solo anno di lacrime e sangue. 

Il prossimo tecnico si dovrebbe occupare di un organico privo di giocatori con ingaggi elevati, e quasi certamente privo dell'apporto di Dybala che resterà fuori per problemi fisici almeno fino a settembre. Il suo è uno degli ingaggi più alti. Poi ci sono i casi di Pellegrini, Cristante e El Shaarawy. E io sto assistendo, con molto dispiacere, anche al mancato rinnovo, finora, di Svilar, che dovrebbe essere uno dei pilastri della futura squadra che porta il nome di Roma.

 Non posso che pensare che tali rinnovi, considerati costosi, dipendano dalla qualificazione o meno per le coppe europee, in mancanza di questo, la Roma sarà ulteriormente indebolita almeno in base a una valutazione semplicemente tecnica. In questa situazione come si potrebbe pensare a nomi come Allegri e Ancelotti? Se la Roma sta attendendo la firma di un semplice traghettatore verso una nuova proprietà o comunque verso la rinascita economica, penso sia più facile attendersi un nome come quello di Montella. 

Altri tecnici potrebbero essere consultati ma non accettare l'incarico che sa di provvisorio e altamente rischioso per la natura stessa di un organico che difficilmente vedrà stelle in campo. In questo senso ,un biennale a Sarri potrebbe trovare la sua logica dato che il tecnico in questione è uno che la materia la conosce e garantisce una gestione perlomeno logica a qualsiasi gruppo anche se il suo gioco pretende alcuni elementi che oggi la Roma dovrebbe reperire sul mercato, come pure Pioli. Esiste poi la remota possibilità che torni De Rossi ancora sul libro paga della Roma anche se potrebbe trovare una panchina tra poco. Più facile che vogliano tentare la sorte tecnici provenienti da altri campionati che in Italia potrebbero riscuotere successo e quindi denari. Resta il fatto che il campo torna a diventare centrale, domenica, 6 aprile, ore 20,45 quando la Roma ospiterà la Juventus che la precede di 3 punti al quinto posto in campionato. Una partita da vincere per puntare al quarto posto.



Una Roma perfettibile ma non perfetta

  Vedere la Roma a un passo dalla qualificazione  in Champions ci fa piacere. Ricordiamo però la Roma che lottava per lo scudetto e sembra p...