Gli eventi si susseguono con grande velocità: sport, guerre e persino la morte di chi era considerato un pontefice. Non entro in questioni che non mi riguardano ma la morte va sempre rispettata. La Roma invece deve sopravvivere a tutto e tutti e infatti è la squadra che porta il nome della Città Eterna.
Peccato che la sua gestione sia distratta dalla lucrosa Premier, sponda Everton che poi è la Lazio di Liverpool. Penso che tale gestione possa andar via una volta chiarita la questione spinosa e annosa dello stadio: si fa o non si fa ed ecco la Roma ceduta di nuovo. Non vedo altra soluzione.
Nel frattempo dobbiamo sopravvivere ,spero con la grande saggezza di Ranieri in un modo o nell'altro, in un ruolo o nell'altro. La Roma, per ora, è sesta ovvero in Conference League con la Lazio a un punto e una partita in meno. L'Europa League è a due punti, il quarto posto a tre.
Davanti abbiamo Juventus e Bologna. Ancora oggi, mese di aprile, non sappiamo neppure lontanamente, chi possa e voglia sostituire Ranieri su una panchina che scotta. Ritengo che tale questione sarà chiarita soltanto quando si saprà a quale competizione europea concorrerà la Roma e se potrà arrivare nella posizione di classifica relativa.
Le uniche certezze che abbiamo sono di natura tecnica: gli ottimi giovani che stanno crescendo sotto le cure di Sir Claudio: Svilar, Ndicka, Pisilli, Baldanzi, Soulè. Forse I veri incedibili, quelli sui quali sperare in meglio per risalire la corrente come salmoni e la battuta è d'obbligo di questi tempi. Magari con i migliori della Primavera. Per il resto, chi arriverà in estate e chi partirà veramente per motivi di bilancio fanno pensare a una squadra allestita sulla semplice speranza di progredire tramite giovani promettenti. Troppe incertezze per la Roma di Pasqua.
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