lunedì 30 giugno 2025

Addio Abraham, la Roma non compra

 Immobile sul mercato, prigioniera di accordi velenosi con l'UEFA matrigna, la Roma continua a vendere senza poter comprare. Mi chiedo quale squadra avrà a disposizione Gasperini nel prossimo raduno, l'8 di luglio. Abraham è andato e la sua cessione potrebbe sciogliere i vincoli dell'accordo con l'UEFA. Come scrivevo qualche giorno fa, molto probabile un' abbondante iniezione di calciatori provenienti dalla Primavera per completare ranghi sempre più scarsi. 


Partirà anche Paredes, destinazione Boca. Gasperini avrà a disposizione la rometta dei Friedkin, quella che ha miracolosamente sfiorato la quarta posizione, restando in Europa League per un solo punto. Per la verità, l'acquisto più importante è quello di Svilar, il portiere che ha ampiamente meritato la conferma. Al di là di quel che dicono siti e giornali, la situazione della Roma è allarmante, dal punto di vista numerico e tecnico. 

Un organico anziano, debole in certi ruoli e senza ricambi sufficienti. Il lavoro di Gasperini, certamente rivoluzionario almeno per il nostro club, dovrebbe avvalersi di un organico già adatto e completo ma per ora non si vede come e chi potrebbe arrivare. 


domenica 29 giugno 2025

La verità sulla Roma e i club di tutto il mondo la vedete dal mercato

 Al di là del tifo per le varie squadre, fonte di divisione eterna tra i tifosi, gli unici che pagano veramente nel mondo del calcio e meriterebbero non solo di assistere a uno spettacolo migliore ma certamente il meno inquinato possibile da imbrogli e ruberie varie, meritano anche di poter riflettere su temi importanti per tutti e quindi qualcuno deve pur dire la verità sul momento del calcio mondiale e per quale motivo le competizioni si moltiplicano invece di dare un po' di respiro agli atleti. 

Questo compito me lo prendo io, semplice tifoso romanista che non lavora per alcun giornale e quindi non ha censure da poter soffrire. Dico quel che penso, questo me lo potete concedere senza remore. La verità la deciderete voi, lettori di questo minuscolo blog, senza mezzi di sostentamento e senza pubblicità e quindi senza guadagni. Quel che vedete, ogni tanto, a favore di blog amici è semplice scambio di link, quindi senza circolazione o scambio di denaro, chiaro?

Bene. il mondo del calcio produce guadagni anche per il grande indotto che ha. Accanto a squadre di tutto il mondo, alle federazioni, esistono agenzie di scommesse e produttori di gadget e magliette. Lo spettacolo in sè produce milioni di guadagni, il fisco se ne prende una parte e quindi tutti mangiano e sono felici e contenti, da questo punto di vista.  Eppure, da anni ci dicono che è necessario mettere sotto controllo  i bilanci delle società che spendono troppo per il volume di ricavi che godono e quindi a volte si indebitano e falliscono. Un certo controllo esiste a livello nazionale, e qui si chiama Covisoc, e un altro si svolge a livello europeo tramite la UEFA.

Teoricamente si tratterebbe di società private, quindi dovrebbero rispondere soltanto alla giustizia ordinaria ma il calcio impone alcune sovrastrutture interne che sono persino regolate a forma di legge, per esempio in Italia dove la Covisoc è stata istituita con legge di stato. Basta leggere la legge 91 del 23 marzo 1981

Come ogni attività umana, non è possibile che si svolga fuori dai parametri di legge cioè con la totale, presunta, autonomia che vorrebbero certi presidenti di società calcistiche. Possiamo discutere anni sulla giustizia o meno delle imposizioni di legge su singoli o comunità ma di certo la legge viene fatta rispettare con la forza da ogni stato e talvolta persino dalle organizzazioni internazionali. Spesso, il problema è come viene interpretata una legge, più che come viene fatta rispettare o meno.

Io chiamo circo il mondo del calcio italiano non perché le sue regole siano in contrasto con le regole vigenti nel paese ma per il modo nel quale viene condotto con tutte le imperfezioni rilevabili, per esempio, nell'applicazione del regolamento calcistico nelle varie gare ,da parte di giudici, arbitri e VAR. Ecco il problema di ogni legge o regolamento, al di là della effettiva giustizia nel farle rispettare, si deve capire innanzitutto se sono valide per tutti e per sempre. Non mi pare che il calcio italiano goda di queste virtù. Basta vedere il modo nel quale sono arbitrate le varie squadre che pare proprio sia relativo alle sfere di influenza economica che possono rivestire. Il che è sempre molto opinabile.

Opinabile almeno come la questione dei bilanci calcistici, con l'eterno problema del valore che si attribuisce a un calciatore e della plusvalenza che si può calcolare o meno sul bilancio in essere. E questo accade, a mio avviso, perché pur considerando le masse monetarie che muove e gli interessi specifici che si innestano, il calcio è un gioco. 

Potremmo mai dire che ogni attività umana è un gioco? No di certo. Ma il calcio è un gioco, è un'industria, è una grande produzione collettiva di affari e dovrebbe essere rispettato come tale. E ancora una volta, non mi pare che in Italia accada questo.

L'Italia è una nazione considerata tra le più importanti calcisticamente nel mondo. La ragione risiede anche nel numero di competizioni mondiali conquistate con un titolo. Il titolo mondiale è stato conquistato dal Brasile 5 volte, da Italia e Germania 4 volte, Argentina, 3 volte, Uruguay e Francia, 2 volte. 

Purtroppo, l'Italia non partecipa alla fase finale del mondiale per nazionali da due edizioni e rischia seriamente di non partecipare neppure stavolta. Dal punto di vista meramente sportivo, possiamo mai dire che l'Italia sia diretta, nei suoi massimi vertici calcistici, da persone adatte a quel ruolo? E tali persone cosa possono produrre quando si tratta di esprimersi su questioni come la vita delle varie leghe e quindi dei club interni alla nazione calcistica italiana? Le due questioni potrebbero non esser collegate direttamente ma i pesantissimi dubbi in materia resistono a ogni logica contraria possibile.

In questo contesto, questo blog tratta soprattutto delle vicende della AS Roma. Oggi, in pieno 2025, tale società è fortemente condizionata dalle regole UEFA che impongono certe restrizioni finanziarie. Quindi, al di là che tutto questo sia giusto o non giusto, comunque ci si deve fare i conti e adeguarsi. In caso contrario, l'UEFA impone alcune sanzioni: multe, limitazione al numero dei calciatori ammessi alle competizioni europee, e addirittura l'esclusione  dai tornei, nei casi più gravi.

Il tutto sarebbe verificabile sempre in un tribunale sportivo e non, come già è accaduto in varie occasioni. Ricorderete la questione Bosman: nel 1995 la Corte di Giustizia Europea costrinse il calcio ad adeguarsi a codici di condotta internazionali considerati prevalenti.  Da allora, i giocatori europei possono trasferirsi a titolo gratuito in altro club alla scadenza del contratto precedente.

Questo significa che ogni regola o regolamento calcistico potrebbe essere impugnato davanti a una corte giudicante ma chi ha interesse a farlo? Il signor Bosman, all'epoca, certamente poteva avere interessa a trasferirsi da una squadra all'altra senza vincoli particolari ma oggi chi potrebbe mai impugnare le regole finanziarie imposte ai vari club e per quali interessi? A me pare corretto ragionare sempre in questi termini quando si tratta di calcio. 

Oggi, la Roma dovrebbe cedere due titolarissimi come Angelino e Ndicka, ad esempio,  per i vincoli dell'accordo firmato con l'UEFA che, tra l'altro, costringeranno il club a particolari precauzioni anche nella compravendita dei calciatori per l'intera stagione che ci aspetta, entro giugno. Altre squadre, in Italia, stanno vivendo restrizioni anche peggiori.

Giusto? Sbagliato? Parzialmente ingiusto? Chi si impegnerà a portare all'attenzione di una corte giudicante la liceità di certi regolamenti? I tifosi che pagano sempre hanno diritto o no a un chiarimento definitivo e  lampante su questioni  così stringenti per i club per cui tifano e pagano? E se un giorno ci stancassimo di tutto questo?



venerdì 27 giugno 2025

Per quale motivo i nomi accostati alla Roma fanno piangere

 Senza illudersi minimamente, il mercato di compravendita dei calciatori di questa stagione farà veramente piangere. Innanzitutto, io sarei attento con le cessioni. Rischiamo di rimpiangere amaramente calciatori come Ndicka e Angelino, tanto per riferirsi proprio a coloro che per rispettare le ridicole nome UEFA dovrebbero essere sacrificati sull'altare del bilancio. 

Chi si sta evocando per sostituirli non è degno neppure del calciomercato che sta portando avanti il Como, è chiaro? Sento accostare alla Roma nomi come Kostic, uno scarto della Juventus. Ma stiamo scherzando? 

Meglio pagare la multa alla matrigna UEFA e tenerci i nostri. La Roma che uscirebbe da un mercato a basso costo dove si smerciano i migliori per le esigenze di bilancio mentre si cerca di limare i contratti, è una squadra che resterebbe a centroclassifica mentre il Napoil vincerebbe ancora lo scudetto, strappandolo all'Inter. 

È questo il destino che vogliamo per la Roma? Con la scusa di fornire corridori a Gasperini, faremo la fine della formazione di De Rossi e Juric che, non a caso, lo ha sostituito all'Atalanta. I Friedkin, che investono nell'Everton, ci stanno portando nell'abisso del calcio italiano. Se non lo capite, siete degni di Lotito. 



giovedì 26 giugno 2025

Salvate il soldato Massara

 Le nome UEFA, che piacciano o no, impongono alla Roma di rientrare di una cifra intorno ai 15 milioni di plusvalenze entro il mese di giugno. Il nuovo DS Massara dovrebbe centrare questo obiettivo essenzialmente vendendo giocatori per cui la differenza tra spese e ricavi riesca a centrare questo obiettivo.

La Roma non si sarebbe mai privata di Angelino e Ndicka ma questi sono i giocatori ,oltre Svilar, ad avere maggiormente mercato. Intanto Paredes pare destinato a lasciare la Roma ma produrrebbe entrate per soli 3 milioni che per le regole UEFA diventano 2 milioni. Poco, quindi.

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Ora, se la Roma non riuscisse a centrare l'obiettivo di riduzione del deficit, dovrebbe pagare una multa di circa 4 milioni. Ovviamente, regalare soldi alla matrigna UEFA non piace a nessuno e Massara si sta scervellando per trovare soluzione all'enigma. Il rischio concreto che qualche big lasci la Roma per un piatto di lenticchie è alto.

Gli altri paletti imposti alla Roma erano la riduzione progressiva del deficit di bilancio, rispettare il limite del 70 % del fatturato destinato a stipendi, costi vari e agenti, e il già citato obbligo di produrre plusvalenze entro la data fissata per giugno. Per essere chiari, i Friedkin non possono aprire i cordoni della borsa. Capite come queste norme siano molto gradite ai padroni dei club: i tifosi hanno un motivo in più per non lamentarsi delle cessioni non volute da motivazioni tecniche.

Anche per questi motivi, il calcio moderno è un circo, facile immaginarsi l'analogia con un padre di famiglia che nella necessità di onorare un debito non possa aprire il portafogli e invece preferisca farsi portare via da casa un mobile pregiato o un bel televisore. Non basta più pagare i debiti ma si deve anche rispettare la forma nel pagarli. 

Comunque, passata la tempesta del 30 giugno, la Roma dovrà restare nel recinto precedente per tutta la stagione in corso. Ecco per quale motivo arriveranno solo calciatori in relazione ai maggiori ricavi da segnare. Quindi, in parole povere, cedere un big per prendere un paio di brocchi. 

Non so se salveremo il soldato Massara ma di certo non avrà vita facile. E neppure, noi tifosi. Fare la rivoluzione nel nome di Gasperini, accontentandosi degli scarti altrui, non predispone a buone sensazioni.


mercoledì 25 giugno 2025

Roma ferma sul mercato

 



Al di là delle fantasiose voci di interessamento per nuovi acquisti, nulla si muove in casa Roma almeno per le entrate. Le cessioni, si sa, servono a rispettare il diktat UEFA e quindi a reperire circa 11 milioni per tener fede all'accordo sul rientro dal debito. La squadra pensata per Gasperini resta un'ipotesi di lavoro, al di più.

 Questa è la situazione reale ad oggi. Contraddittorio al massimo appare il presunto interessamento per Kessie, l'ex calciatore che Gasperini allenò all'Atalanta e che da 2 anni gioca in Arabia con un ingaggi oche la Roma non potrebbe onorare. si sta facendo la politica di riduzione degli ingaggi, quindi la strada non è certo questa, almeno a ragionare con logica. Nella realtà, prima di regolare i conti con l'UEFA non si muoverà foglia.

 Per esempio, il contratto di Svilar è ancora da rinnovare. I prestiti di Nelsson e Gourna-Douath sono ancora da perfezionare. Insomma, in entrata non vedremo altro se non il ritorno di Abraham che non è certo gradito. Il problema, in quel caso, è che non esiste certamente una folla di pretendenti per la punta inglese. Inutile aggiungere che per adesso, semplicemente, la Roma di Gasperini esiste solo nella mente del tecnico portoghese.


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martedì 24 giugno 2025

Tra chiacchiere, balocchi e bilanci, ma quanto vale la Roma?

 


Beh, qualcuno doveva pur dircelo, quale sia il reale (o presunto o presumibile) valore del nostro, amato,  club? Perchè dalle plus valenze in poi, sappiamo che i bilanci delle squadre di calcio sono, in genere ma non sempre, piuttosto variabili, sono fantasiosi per non dire altro e incorrere in pesanti querele. 

Sapete, trattasi di reato accusare qualcuno di presentare bilanci falsi o falsati senza averne le prove, ed io me ne guardo bene dal presentare simili accuse. Dico solo che mi sembra, mi pare, e forse mi sbaglio, che alcune procure stiano indagando su questi bilanci. Forse, no e forse sì. 

Non solo il calcio nostrano è un bel circo (si tratta di un complimento perché il circo è una bella cosa e diverte grandi e piccini) ma talvolta sembra lo sia anche la politica e la magistratura.  Sembra, beninteso, salvo ognuno. 

Tutti si divertono un mondo perché il circo è un bel e sano divertimento. Tutto va bene, madama la marchesa, ma davvero tutto. L'importante è crederci e soprattutto che nessuno si faccia male nel crederlo. Così tutti continuano a macinare guadagni, con il calcio e non soltanto e così dev'essere. Quando l'industria calcistica funziona, mangia tanta gente e così dev'essere. 

Poi, voi lo chiamate calcio, io lo chiamo circo ma cosa cambia, in fondo? Diciamo che tutti noi speriamo possa migliorare e macinare ancora più guadagni e far felici ancor più persone. E in questo quadro penso si possa insinuare la statistica presentata da Sky Sport: quanto valgono, secondo costoro, le più ricche squadre di calcio? 

Un elenco importante, che potete consultare in questa pagina. Riassumendo, tale classifica si basa sulle stime di Transfermarket, quindi ci siamo. si tratta di stime, esattamente come quando si tratta di plus valenze. Ebbene, secondo tale valutazione, al 50^ posto nel mondo c'è il Villareal con un valore stimato di 245,6 milioni di euro. 

 


La Roma si trova al 40^ posto nel mondo, con un valore di 319 milioni di euro. Al primo c'è, non a caso, il Real Madrid, con 1,33 miliardi di euro di valore della propria rosa. Anche queste cifre sono virtuali. Transfermarket può assegnare un valore X a un calciatore ma se non si presenta nessuno con quella cifra disposta a versarla per l'acquisto, il valore resta una semplice stima. 

Ecco per quale motivo le inchieste sulle plus valenze nel calcio sono piuttosto ardue da portare avanti, secondo me. Ma non andiamo oltre.  Sulla pagina dedicata alla AS Roma, proprio Transfermarket tratta del valore della rosa, qui. 

Questo valore è composto dal valore assegnato ai singoli calciatori. non so proprio in base a quali valutazioni ,ma il sito ci dice che il giocatore più valutato è Konè: 40 milioni di euro. Segue Dovbyk con 30 milioni, come NDicka e Soulè. Svilar, 25 milioni e Angelino, 20. All'ultimo posto, c'è Buba Sangarè con 1 milione di valutazione. Ebbene, se qualcuno non si presenta con le cifre indicate, ammesso che la stessa Roma chieda appunto tali cifre per vendere i cartellini , il valore rimane una semplice stima.

Una curiosità: lo stesso sito valuta Edoardo Bove 5 milioni ma lo calcola all'interno non della Roma ma della Fiorentina perché tale valutazione non viene inclusa in quella generale della Roma. Tra l'altro, non sappiamo se Edoardo potrà ancora giocare in Italia. 

Anche Abraham, che comunque è in forza alla AS Roma, non viene incluso in questa valutazione complessiva. Per 15 milioni questo calciatore viene ancora incluso nel valore complessivo della rosa milanista.

Altri esempi che dovrebbero farci capire quanto siano campate in aria le valutazioni delle rose delle varie squadre. Valori basati su stime molto presunte e quindi mai reali o realistiche. Esattamente come le dinamiche dello competizioni. Un arbitro valuta se un fallo sia da rigore o da punizione.

Il tutto rimanda alla più completa arbitrarietà del mondo calcio che fa bene a rivendicare la propria particolarità e indipendenza perché trattasi di un gioco che comunque muove svariati valori, molto importanti. Un gioco anche crudele, basta chiederlo ai tifosi di Brescia, Salernitana e Sampdoria, solo  per fare gli ultimi esempi. Ma pur sempre un gioco che dovrebbe farci capire che non vale mai la pena di avvelenarci o disperarci o rovinarci. Un gioco può essere un circo ma è pur sempre un gioco e amen. 



domenica 22 giugno 2025

I fatali dubbi di Gasp

 


La Roma è ancora ferma sul mercato, cessioni a parte. Girano voci su decine di nomi seguiti da Massara ma la solfa è sempre la stessa: senza una cessione eccellente, non si raggiungono i parametri UEFA entro giugno e quindi crolla il calcio italiano per colpa nostra. 

Ormai la cantilena la sappiamo a memoria. Se non si vuole o non si può spendere, non ho mai capito a cosa servono le gestioni danarose (tutti dicono che i Friedkin siano pieni di soldi) se poi non possono spendere. Le società devono essere virtuose per forza. Come dire a una famiglia che sarebbe nella necessità di chiedere un  mutuo per la prima casa che non può spendere perché i soldi non li ha. Sarebbe una famiglia certamente virtuosa ma abiterebbe sotto i ponti. Quindi, con gli stessi parametri, così come le istituzioni pubbliche hanno la palla al piede dei bilanci e non spendono per il cosiddetto welfare, o stato sociale, così le società private non possono indebitarsi più di tanto.



 Il debito non è povertà, forse la povertà arriva se non si ha più capacità di investire, ma vaglielo a spiegare ai cervelloni della UEFA. L'Italia - Draghistan ha un debito pubblico da record assoluto ma non siamo sprofondati in mare e riusciamo, con le dovute eccezioni, a mangiare ogni giorno. 

Gli italiani hanno il record delle abitazioni di proprietà ma tutte queste, o quasi, un tempo erano debiti da saldare con le banche. Se non fossero stati accesi questi mutui, la maggior parte delle persone vivrebbe in tenda. Qualunque economia non si ferma per i debiti privati o pubblici che siano ma si ferma se non circolano denari. Lo so che specie di questi tempi, questi sono discorsi inutili. Sta di fatto che il buon Gasp ha una rosa che non corre, anzi è piuttosto lenta. Ricreare lo stesso gioco che faceva nell'Atalanta sarà un problema. Lo stesso problema che ho denunciato su questo blog quando si è scelto il nuovo tecnico. Ci vuole tempo per rifondare la Roma e ci vogliono soldi. Questa equazione per ora non trova soluzione.





sabato 21 giugno 2025

Alla ricerca del pareggio, ma di bilancio

 La solfa è la stessa. L'UEFA ordina e la Roma ubbidisce anche perché fa comodo ubbidire alle baggianate del pareggio di bilancio. Questo si dovrebbe raggiungere tramite sponsorizzazioni oppure cessioni e quindi ora la Roma darà via qualche giocatore, tra quelli non apprezzati da Gasperini e si muoverà nella filosofia tanto vendo quanto compro. 

Molto facile e gradita a chi deve sborsare soldi. Il problema è che la squadra sarà infarcita di gente magari abile fisicamente ma povera tecnicamente. Perché la tecnica pura, nel calcio, costa più delle gambe. Vedasi la carriera di Dybala o Messi. 

Nel frattempo, il supermercato Roma è sempre aperto, festività comprese. Se Angelino non parte, se Shomurodov non se lo pigliano, nisba con gli acquisti. E chi sta arrivando, con il mercato? Nessuno e sapete per quale motivo? Non si riesce a realizzare quanto necessita con le cessioni. Bambole, non c'è una lira, avrebbe detto Totò. 


venerdì 20 giugno 2025

Massara ufficiale

 Con questo comunicato, la Roma saluta l'arrivo di Massara nel ruolo di direttore sportivo. Nei fatti, per ora, la Roma è ferma nel calcio-mercato a parte alcune cessioni, come ho già spiegato. Ci si aspetta una cessione ancora dato che la società, entro giugno, deve dimostrare di essere dentro i parametri concordati con l'UEFA. Saud probabilmente lascerà la Roma ma solo in prestito. In entrata si parla di Solet o Lucumi per la difesa, sempre che sia finita la tentazione di far cassa con la cessione di Ndicka, un odei migliori della passata stagione. Riguardo il rinnovo di Svilar, si saprà se nei prossimi giorni il portiere firmerà per 3,5 milioni a stagione più bonus. 



mercoledì 18 giugno 2025

Massara al posto di Ghisolfi per ricominciare

 Ennesima fase di progettazione, quindi con la triade Ranieri-Massara-Gasperini vedremo una Roma nuova, probabilmente giovane, che svilupperà un gioco veloce e verticale. Io non credo che ne faranno parte molti degli uomini attualmente in forza dell'organico. Purtroppo, per procurare fondi utili al mercato, probabilmente ci dovremo aspettare cessioni non gradite. Tra tutti, il nome in bilico è quello di Ndicka, un calciatore di cui io non mi priverei. 

Sentiremo centinaia di nomi accostati al mercato romanista dato che i nostri hanno pochi soldi da spendere e tante idee. Appena salirà il prezzo di un centrale difensivo o di un esterno, improvvise ritirate ci faranno capire la vera dimensione dei fondi a disposizione che sono pochi. Secondo Transfermarket, le perdite della Roma in sede di bilancio acquisti-cessioni ammontano ancora a -96 milioni. 

Ovviamente si tratta di un semplice calcolo numerico tra arrivi e partenze che non include il costo degli ingaggi. Nello specifico, alle cessioni di Zalewski (6 milioni), Le Fee (24 milioni), Dahl (11) milioni, si aggiungeranno quelle di Solbakken e Darboe per circa 5-10 milioni. Con circa 50 milioni oltre il risparmio derivante dagli ingaggi, sul mercato non è che si trova molto.

La Roma, deve quindi rischiare di avventurarsi nel settore tipico degli affari a basso costo che portano avanti club provinciali per sopravvivere. Ne uscirà un organico con poche certezze e molte, belle, speranze affidato a un giochista puro come Gasperini. Le premesse non sono allettanti.


martedì 17 giugno 2025

Prime parole di Gasperini

 L'unica consolazione è vedere la calma saggezza di Ranieri vicino al nuovo allenatore. Uno di noi, Sir Claudio da Roma.  Oggi c'è invece un tecnico che io non volevo e non mi nascondo. Per il resto, l'ho visto molto impacciato ed emozionato.

 Ora, a parte le domande non sempre centrate alle quali ha risposto. Gasperini è il tecnico della Roma e dev'essere messo in grado di riportare molto in alto questa squadra. Il problema vero è quale organico potrà allenare. Ad oggi non si sente nemmeno la puzza di giocatori forti e in grado di dimostrarsi utili arrivi. 

Certamente, l'aria cambierà a Trigoria, il che vuol dire togliere ogni scusa a un gruppo che non sempre ha fornito il massimo, quel che meritava una maglia storica. A noi manca anche la fiducia nella gestione societaria, visti i risultati. A noi manca Mourinho e anche stavolta non mi nascondo.

 Gasperini è un uomo gradito all'apparato e vedremo quando si troverà di fronte alle prime contraddizioni con il regime calcistico interno ed europeo e ai commenti idioti provenienti da DAZN e altre televisioni. Per chi se fosse persa, può seguire la conferenza sul canale Youtube della Roma. Io, ora, attendo gli sviluppi di mercato. 


lunedì 16 giugno 2025

Ciao, Ghisolfi?

 Nella Roma non stanno arrivando calciatori ma ne partono alcuni esta andando via anche Ghisolfi, a quanto si dice. Non sul sito della Roma, però, dove sono invece apparse tutte le date dell'inizio della nuova stagione: 


Oggi, tra l'altro, ci sarà l'immancabile presentazione del nuovo tecnico e non me la perderei per tutto l'oro del mondo. Io continuo ad avere molti dubbi in negativo ma sono prontissimo a ricredermi. 

Appuntamento fissato al 13 luglio a Trigoria quando potremo vedere, più meno, l'intero organico a disposizione del nuovo tecnico.

Mi auguro che la gestione della Roma capisca che la prima stagione di Gasperini va seguita in modo particolari con acquisti mirati, senza lesinare. Chiaramente, la sua sarà una rivoluzione e che debba o possa andare via anche il direttore sportivo non mi meraviglia affatto.



sabato 14 giugno 2025

Gasperini ordina: Ghisolfi esegue, tutti i segreti del mercato romanista

 Gasperini può piacere o no (a me, no) ma ha le idee chiare. quel che vuole, per iniziare a disegnare la formazione che dovrà difendere i colori di Roma nel 2025, l'ha detto chiaro e tondo a Ghisolfi, il suo braccio operativo. Ora, sappiamo che la Roma deve prima vendere per comprare. Pare che adesso siano disponibili, dalle vendite già effettuate, per esempio Dahl e Zalewski, circa 50-70 milioni. 

Ora è necessario passare alle acquisizioni di nuovi calciatori. Possiamo pensare che la Roma inizialmente giocherà con il 3421, con marcature a uomo a tutto campo e atteggiamento offensivo. Per fare questo modulo c'è bisogno di una squadra molto corta, quindi di uomini veloci.  Probabilmente, il terzetto difensivo conterà sia Mancini che N'Dicka. Il terzo centrale è da decifrare considerando comunque i ritorni di Hermoso e Kumbulla. La Roma vorrebbe Lucumi del Bologna che a sua volta ha chiesto Baldanzi, cessione che la Roma non vorrebbe fare.

Sulle corsie esterne ,come sappiamo Angelino è in bilico, con forte propensione ad andare a brucare milioni in Arabia. Da notizie dell'ultima ora, la Roma sarebbe tornata sull'idea di bussare alla porta del Milan per Saelemaekers. Mancano, quindi, almeno due riserve. I nomi caldi, per esempio il belga Maxim de Cuyper e il marocchino Ezzalzouli hanno rispettivamente un costo di 16 e 12 milioni e non sembrano nomi di primo livello. 

I due centrali di centrocampo dovrebbero essere Cristante e Pisilli, con qualche carenza almeno nelle riserve.

I due trequartisti dipendono dall'esame diretto che il nuovo tecnico farà a Pellegrini e Dybala. Se Gasp vuole gente che rincorre e pressa, cambierà uomini, non certo tattica. Soulè e lo stesso Baldanzi hanno grandi possibilità di entrare in gioco.

Come è in bilico anche Dovbyk che se ha una caratteristica è la lentezza e non somiglia per niente a Retegui.

Il problema sono i soldi. Nessuno ci garantisce che Gasperini non faccia ricorso ad abbondanti innesti dalla Primavera.  Quando si vuole cambiare dalle fondamenta una squadra senza poter spendere denaro fresco, i problemi si moltiplicano, non c'è bisogno di spiegarne i motivi. Ragionando normalmente, il centrocampo è il reparto nevralgico di un giochista come Gasperini ma alla Roma non esiste la possibilità di ordinare e ottenere come realizzato nell'Atalanta e il rischio concreto è di doversi accontentare di seconde o terze scelte. 



venerdì 13 giugno 2025

La Roma intanto cede e fissa un'amichevole per luglio

 La Roma dovrebbe iniziare il calciomercato estivo seguendo le indicazioni del nuovo tecnico Gasperini. ancora mistero riguardo le nuove entrate. Intanto si sa che Zalewski resta all'Inter e Dahl rimane al Benfica: qualche soldino in entrata, circa 15 milioni in tutto o poco più. Paredes dovrebbe tornare in Argentina. Angelino potrebbe veramente finire in Arabia. 

Insomma, partenze, tra cui dolorosa quella del terzino sinistro, uno dei migliori finora, e quindi in alto mare gli arrivi. Si era detto che il calcio mercato in entrata sarebbe stato finanziato da quello in uscita e così sarà. Resta da vedere cosa saprà combinare il duo Ranieri-Gasperini, con Ghisolfi a fare da aiutante. Svilar, per esempio, non ha ancora rinnovato anche se tutti dicono che i buoni uffici di Ranieri sono stati decisivi. 

Sul sito della AS Roma, ufficiale l'amichevole con il Kaiseslautern per il 26 luglio.



mercoledì 11 giugno 2025

Il sistema calcio contro Ranieri dopo il gran rifiuto

 


Dopo il gran rifiuto di Ranieri ecco che iniziano le giaculatorie del sistema - calcio e dei suoi discepoli contro il dirigente della Roma, Claudio Ranieri. Alcuni giornali si lamentano del mancato patriottismo, evocando scenari da chiamata alle armi e scatenando grasse risate.

 La verità è che i fallimenti del medesimo sistema - calcio, per esempio i disastri compiuti in sede sportiva dalla Nazionale, sono riconducibili al sistema stesso e a quel Gravina che non riesce proprio a dimettersi. Se non partecipiamo da due edizioni alla fase finale del Mondiale per nazioni non può essere colpa di uno o più tecnici ma semmai di chi li sceglie e magari non li mette nemmeno in grado di operare al meglio.

 Inutile, per certi giornalisti, evocare sentimenti patriottici che nel calcio di oggi fanno sinceramente ridere. La Nazionale fa invece piangere almeno da quando Mancini riuscì a portare a casa un campionato europeo contando su una formazione che oggi fa parte della storia. Ma nel frattempo il calcio- circo italiano ha continuato con le sue nefandezze come una serie maggiore ridicolmente grassa e impacciata: 20 squadre che infarciscono di partite inutili il nostro massimo torneo. 

Senza contare che il serbatoio naturale della Nazionale sarebbero i vivai che in Italia costano troppo e non sono valorizzati per esempio da una partecipazione massiccia alle seconde squadre che in Spagna si chiamano cantera. 

In questa sede è inutile commentare i molti problemi legati alla gestione  finanziaria calcistica. Guardate solo quel che hanno pensato di fare i gestori della Roma che giustamente hanno diretto i propri investimenti su quella Premier che promette ricavi molto maggiori. Senza considerare, infine, che da noi il calcio è letteralmente predato dal fisco. Alcune ricerche stimano in 4,7 miliardi il ricavo complessivo del calcio italiano ma il fisco si prenderebbe 1,2 miliardi. Complessivamente il sistema calcistico genera 11,3 miliardi di PIL e andrebbe gestito con più cura, a mio modesto avviso.

Intanto, mentre Ranieri è tornato a pensare solo alla sua Roma, è stato fissato un primo calendario delle amichevoli estive, il 2 agosto contro il Lens, mentre è in preparazione una partita da giocare cin Germania a luglio. 

Sul fronte mercato, la Roma sta cercando l'accordo con Svilar per il prolungamento del contratto. Il giocatore che sembra più vicino è il portiere Zelezny, proveniente dalla Juventus. Altra trattativa calda è con Molina ,terzino destro dell'Atletico Madrid. Riguardo le cessioni, probabilmente non bastano i 25 milioni offerti dall'Al-Hilan per Angelino, ancora in bilico tra Italia e Spagna.


martedì 10 giugno 2025

Balletto finito: Ranieri resta. Cucù, Nazionale.

 E venne la sospirata decisione. Sir Claudio si concentrerà solo per la sua e la nostra amata Roma. Gravina rimane con il classico cesto di pigne in mano: nulla di fatto, per ora, e per la Nazionale da lui così magistralmente condotta (si coglie l'ironia o non si coglie?). 

Non sarà la bistrattatissima Roma a salvare la patria calcistica. Ora arbitri e VAR possono tornare a massacrarla normalmente. Ora l'UEFA potrà continuare a mandarci arbitri leggermente prevenuti. Si coglie quest'altra, sottilissima, ironia? Parlo del leggermente prevenuti. 

Oh, non temente, esteti del calcio-circo nazionale. Noi, Ranieri o Gasp, o Ranieri + Gasp, non siamo fatti per vincere. Faremo ancora le comparse. Il ruolo che ci avete assegnato, ce lo teniamo e valorizziamo, con tanto di accordo tra gentiluomini con la matrigna UEFA e faremo un mercato da schifo, vedrete. Una promessa, non certo una minaccia. Il carrozzone va avanti da sè. Renato docet. E Totò conferma. Meglio un altro scudetto al Napoli, no?


lunedì 9 giugno 2025

Le comiche estive: il balletto a tre Friedkin-Ranieri-Gravina

 Il circo del calcio non finisce di stupire con effetti speciali e nuove trovate. Tra smentite e rivelazioni fasulle, stanno ballando in tre sul futuro del consigliere personale dei Friedkin, al secolo Ranieri Claudio, amatissimo dai tifosi giallorossi. 

Non si sa bene se esistano veramente norme federali che vieterebbero il doppio ruolo, ovvero lavorare per un club a qualunque livello e occupare la poltrona di selezionatore. Da romanista mi chiedo come e quanto potrebbe essere compatibile e utile il ruolo di selezionatore azzurro con il grande lavoro che c'è da fare per la Roma. E che cosa pensino i Friedkin su questo argomento, in realtà lo sanno loro perchè non comunicano se non mediante scarni messaggi mandati tramite il sito istituzionale. Ma se Ranieri ha un contratto con la Roma, secondo le norme federali, come si permette la FIGC di contattarlo? Come???

Non vorrei che si equivocasse e quindi lo dico apertamente: per me conta innanzitutto il club Roma, la Nazionale viene dopo e non solo perché l'Italia oggi si chiama Draghistan ma anche perché la Nazionale è la prima e più evidente emanazione del circo-calcio nazionale. E se sono due mondiali, quasi tre, che non partecipiamo alla fase finale è per la qualità complessiva veramente deprimente del nostro circo-calcio nazionale. 

Ranieri farebbe bene a pensare ai colori giallorossi, ma ovviamente spetta a lui decidere, da quel che sto leggendo. Il balletto continua. 


Giocatori AS Roma probabilità di sopravvivenza in giallorosso

 Dopo l'arrivo di Gasp, ecco la mia graduatoria di sopravvivenza in giallorosso dei nostri eroi. Le cifre si intendono calcolate su 100

Svilar -  10

Gollini - 12

Marin    0

Ndicka - 15

Mancini - 60

Nelsson - 0

Hummels - 0

Angelino - 10

Salah-Eddine - 7

Rensch - 20

Celik - 15

Saud - 10

Sangarè - 6

Gourna-Douath - 11

Cristante - 25

Paredes - 5

Konè - 60

Pisilli - 50

Pellegrini -  12

Baldanzi - 50

El Shaarawy - 5

Soulè - 60

Saelemaekers - 0

Dybala - 15

Dovbtk - 15

Shomurodv - 16

Queste le mie previsioni, molto fallibili, nel caso che il tecnico piemontese decida di rivoluzionare la squadra. Le ultime notizie su Svilar e Angelino sono preoccupanti e quelle sul ruolo di Ranieri, ancor di più.

Tutto considerato, la prossima stagione della Roma sarà durissima e penso ci sia da preoccuparsi per il comportamento di una formazione che potrebbe rinnovarsi per 6/11 almeno e con uno schema di gioco completamente rivoluzionato. 




La Roma in svendita e i tradimenti da circo

 Svilar non rinnova il contratto perchè la politica degli ingaggi non terrebbe? Angelino, uno dei migliori dell'anno ,va via per vil denaro? La Roma in svendita e Ranieri, che non doveva più allenare, se ne va per salvare il circo nazionale? 

Signori ve l'ho scritto che questo calcio è un circo, non posso mettere gli striscioni per strada. Il calcio è questo è il carrozzone nazionale deve rimettersi in sesto. Chi paga? Ma ovvio: la Roma che il sistema-nazione odia da sempre. 

I Firedkin? Investitori che hanno compreso che la pappa buona la servono in U.K. Prima cacciarono un tecnico vincente e siamo finiti con un marziano che è sbarcato a Roma per denaro o per amore? Decidete voi. Daje, Gasp. 

Signori , il circo continuerà a correre, il carrozzone continuerà a correre. Ranieri farà quel che ritiene giusto e comunque merita il nostro ringraziamento e l'affetto per aver riportato la Roma dalla zona retrocessione al quinto posto. 

Vedremo se Gasp mangerà il panettone. E soprattutto con quale squadra. La Roma per tornare competitiva nel sistema calcio odierno, dovrà sudare parecchio e padalare parecchio, specie se i Fredkin restano qui.  E forza Roma. 



domenica 8 giugno 2025

Il nodo Svilar

 


Fondamentale la conferma del portiere per le ambizioni romaniste. In Italia, il Milan sembra interessatissimo a portare via il giocatore da Roma e le esitazioni della gestione giallorossa non fanno che aumentare le preoccupazioni della tifoseria. 

Quello del portiere è un ruolo fondamentale e chi hai portieri buoni non li lascia partire a meno che non si tratti di una formazione di secondo livello che ha un disperato bisogno di risorse finanziarie. La Roma rischia di fare questa figura se Svilar parte e la gestione dei Friedkin la medesima figura della gestione statunitense precedente che fece partire Alisson per vincere tutto con il Liverpool. 

Se la Roma vuole tornare a primeggiare, Svilar deve rimanere a ogni costo, letteralmente. Non si può cedere un ottimo estremo difensore che pretende un giusto contratto e quindi la retribuzione adatta al suo valore. Questo è il primo nodo stagionale anche per Ranieri e Gasperini la cui credibilità è tutta da analizzare sia per il dirigente che per il nuovo tecnico. 

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sabato 7 giugno 2025

Un messaggio non basta

 La gestione della Roma ha indirizzato un messaggio di fine stagione ai tifosi. Questo il collegamento diretto. Al di là delle promesse e dei convincimenti, la Roma continua a non vincere e anche non convincere. Aver ripreso l'antico stemma è un richiamo alla tradizione ma più di tanto non impressiona. Di certo la cantilena del nuovo stadio convince anche meno. 

Notevole è invece aver sottolineato che la coppia Ranieri-Gasperini dovrà condurre lo sviluppo del club in quest'annata senza dubbio impegnativa anche per "i custodi" dell'AS Roma. Da loro ci aspettiamo intanto un mercato di compravendita che garantisca di poter riformare l'organico visto che quel che pensa il nuovo tecnico è una mezza rivoluzione tecnica e di gioco. L'impegno da dedicare in vista del centenario è soprattutto questo. 


venerdì 6 giugno 2025

Povera Italia

 Una brutta partita condanna la nostra Nazionale a subire un umiliante 3-0 in casa della Norvegia. Il nostro calcio-circo non si smentisce e Spalletti non ne sta azzeccando una che è una. l'Italia è il pallido ricordo della squadra che tre mondiali fa riuscì a qualificarsi per la fase finale ma i vertici del calcio nazionale non se ne preoccupano. La Nazionale è il perfetto specchio di un calcio amministrato in modo assurdo. Nessuno pagherà neppure per questa umiliazione anche perché ci stiamo abituando alla mediocrità più assoluta. Povera Italia.



Comunicato ufficiale Gasperini

 L’AS Roma è lieta di annunciare che Gian Piero Gasperini è il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra.

La carriera di Gasperini è stata finora caratterizzata da tattiche innovative, cultura del lavoro e una straordinaria capacità di valorizzare i giocatori.

La Proprietà e Claudio Ranieri sono convinti che Gasperini sia l’uomo giusto per questo incarico.

Benvenuto, Mister!

Forza Roma!

Addio, Gianfranco

 Qui si parla di gioco, di sport e talvolta mi tocca tornare serio e salutare un romanista che va via. Gianfranco Butinar era romanista di fede e comico di professione. Ci lascia a 51 anni. Ciao, Gianfranco.


mercoledì 4 giugno 2025

Stanno preparando l'effettivo ridimensionamento della Roma

 


E questo non solo per i risultati di tipo sportivo obiettivamente alla portata del club ma anche perle ambizioni di una tifoseria tra le più appassionate e deluse del mondo. quel che appare dalle manovre dell'attuale gestione è l'abbassamento progressivo degli ingaggi e il mancato reperimento di giocatori effettivamente affermati in ambito nazionale ed estero. 

Il tutto motivato dalla scarsità dei profitti di gestione ma anche dal mancato raggiungimento del top di gamma nel nostro campionato che attualmente è fissato dal quarto posto in classifica in poi. 

Per chi tira fuori i soldi necessari a gestire il club, ormai ,conta sempre più la finanza, ovvero i profitti di bilancio. La Roma è una società in perdita quindi ha dovuto cedere a un accordo penalizzante con l'UEFA, come sappiamo. Oggi si trova nella necessità di ridurre gli ingaggi e qui sta tutta la difficoltà ad erogarne uno di molto maggiore rispetto gli 800000 euro di oggi a Svilar. 

La stessa presenza di Gasperini vuole dare il senso di provar a costruire un team di giocatori non affermati ma preparatissimi atleticamente e quindi in grado di costituire una preziosa base di valorizzazione per future rivendite. Ora, nel calcio si può progredire e vincere in tanti modi, il problema è la qualità di quanti si provano a gestire con successo certe situazioni. 

Per dirla tutta, i nostri gestori pensano di ricavare risorse dalla Premier tramite l'Everton e la Roma deve, semplicemente, perseguire il risanamento finanziario in attesa di poter investire risorse nell'acquisizione di calciatori. Questa è la nostra situazione  e pertanto è facile immaginare un ridimensionamento momentaneo delle ambizioni in favore di un processo di crescita, l'ennesimo progetto che ci mostrano. 

Questa operazione era la stessa che Pallotta tentò con Luis Enrique, che proveniva dalla cantera del Barcellona. I risultati li vediamo oggi. Il problema non è l'ennesimo progetto ma come eseguirlo e con quale bravura operativa. Oggi abbiamo un Ranieri in più e in lui sono riposte le mie speranze. Io non so se il modello Gasperini potrà avere successo ma importante è considerare che le nostre ambizioni sono in picchiata. Difficile andare a vivere in un attico se il palazzo è ancora in costruzione.  


Gasp a Trigoria o comunque a Roma

 


Il nuovo tecnico romanista è arrivato a Trigoria. In programma dovrebbe esserci un incontro con Ranieri e penso si dovrebbe parlare della composizione dello staff tecnico e dei preparatori e ovviamente del mercato di compravendita dei calciatori. Se è ver oche Ghisolfi ha procurato un tesoretto da 50 milioni con cessioni di sicuro non dolorosissime, importante è il rinnovo di Svilar e penso proprio che questo tasto sia dolente anche per Gasp (il contratto scade nel 2027 ma si dovrebbe evitare che Mile firmi un precontratto con altro club se lo ritenesse vantaggioso). 

Se per il campo ci vogliono corridori affermati, in porta ci vuole un buon catenaccio e Svilar lo ha dimostrato tutto. Nel frattempo, la Roma avrebbe smentito l'arrivo di Gasp a Trigoria ma per me dove si vedono cambia poco. L'importante è che ci siano idee chiare tra tecnico e dirigenza perché il mercato che vedremo sarà cruciale per gli esiti di una stagione che dovrebbe confermarsi difficile.

 Se la questione Svilar si risolvesse in tempi brevi, è probabile che la Roma pensi comunque a un'altra cessione in grado di monetizzare quanto manca per arrivare intorno ai 100 milioni dato che per Gasperini la questione esterni e cruciale e che lì vuole due locomotive in grado di coprire a velocità ipersonica le fasce. 

Non mi pare che Rensch sia in grado di promettere questo rendimento mentre dall'altra parte, Angelino vorrebbe solo un buon rincalzo. Ripeto un fatto evidente: e si cede un titolare tra i 6-7 calciatori che il nuovo tecnico potrebbe gradire, serviranno comunque altri elementi oltre i quattro ritenuto fondamentali per iniziare un lavoro basato sui nuovi schemi. 

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martedì 3 giugno 2025

50 milioni possono bastare per la rivoluzione di Gasp?

 


Mi dicono che le cessioni di Le Fee, Dahl  e Zalewski porteranno 50 milioni nelle esauste casse della AS Roma. Ora devo quindi sperare che questi soldi servano per portare a Roma calciatori utili alla rivoluzione gasperiniana che vuole gente forte fisicamente, atleticamente impeccabile e pronta a correre ovunque nei quattro angoli del campo. 

50 milioni potrebbero bastare a prendere chi e dove? Servirebbe una rete di scout efficiente. l'AS Roma ne dispone? Le squadre iniziano, però, dal portiere. Chi sarà il prossimo portiere della Roma? Il contratto di Svilar è stato rinnovato? Troppe domande ancora senza risposta.

 Ghisolfi ci garantisce che Svilar è il nostro futuro ma io vorrei vedere il rinnovo del suo contratto perché senza portiere forte, nè Gasperini nè altri fanno troppa strada, sia in Serie A che in Europa. E le strade della Roma sono già troppo strette.

 In Italia, Napoli e Milan sono interessati a lui. Poi c'è mezza Premier sul portiere romanista. Troppe sirene, attorno al buon Mile.

E voglio essere chiaro: per me non esiste squadra vincente senza Mile,  cioè senza un ottimo portiere come lui. I Friedkin non devono più pensare di prenderci in giro, neppure per ipotesi. I buoni giocatori non si cedono o la squadra si rinnova perdendo qualità tecniche e questo, per una Roma che voglia tornare a primeggiare, è veleno puro. E allora potremmo anche pensare che Gasperini è solo fumo negli occhi.

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Attenzione: pericolo di cessione Svilar

 


Il pericolo è reale. Dopo vari incontri, il portiere non ha ancora firmato. Potrebbe essere considerato non indispensabile per il nuovo corso gasperiniano e ora il Milan risulta interessarsi all'ingaggio di Svilar che comunque ha ancora un contratto con la Roma. 

Perdere Svilar equivarrebbe al momento quando Pallotta cedette Alisson. Una squadra che si vorrebbe rinforzare non può cedere elementi che formino la spina dorsale : portiere, difensore centrale, regista e centravanti. Uno dei motivi per cui la Roma non sta vincendo più è proprio perché non ha una spina dorsale di stampo europeo, almeno come qualità. 

Se Svilar lasciasse la Roma si svelerebbe una tattica elementare della società: con il fumo negli occhi dato dal calcio totale di Gasperini, liberarsi intanto degli ingaggi più impegnativi finanziariamente e formare una squadra di giovani da pochi  (per modo di dire) euro all'anno che corrano come ossessi. 

Un ragionamento veramente elementare dato che in alcuni ruoli la tecnica pura deve avere il sopravvento sulla velocità di base e il portiere, come, noto, non corre da nessuna parte se non nelle uscite. 

Se la Roma avesse ingaggiato come tecnico Allegri o Conte, uno di questi tecnici non potrebbe mai rinunciare a un  portiere sicuro come Svilar. Purtroppo, la tattica generale della Roma non fornisce alcuna garanzia e se Svilar non resta per me è la pietra tombale sulla fiducia nei confronti dell'attuale gestione. 

Ormai anche i tifosi si sono rassegnati a digerire un personaggio che certo non ha mai dimostrato troppa simpatica per la Roma e comunque ciò non mi meraviglia affatto. Il problema è la quantità di denaro che si investe al fine di portare la Roma in alto e su questo vigileremo attentamente, almeno su questo blog. Voi sapete che il mondo dell'informazione è pieno di pennivendoli e opinionisti, magari diffusi via radio o via social, al soldo dei potenti, sta a voi prediligere quei canali che siano liberi da influenze esterne.

Nel calcio-circo italiano, un falso sport, dovremmo almeno tenere alle nostre passioni con coerenza e allora, la lente d'ingrandimento con la quale esaminare fatti e novità non mancherà, purtroppo, di deluderci nei prossimi mesi. Questo è quanto sto vedendo io, purtroppo e si tratta di una facile previsione.  

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IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA


Chi rimarrà alla corte di Gasperini?

 


Inutile illudersi che rimarranno tutti i titolari attuali. il credo gasperiniano è troppo diverso per i molti, falsi atleti  che nella Roma attualmente prendono ingaggi da nababbi. Secondo me, queste sono le percentuali di sopravvivenza giallorossa per alcuni di loro ,i più importanti:



Svilar: 60%. A Gasp piace ma la società non ha ancora rinnovato il contratto, accettando le richieste del procuratore. Potrebbe essere ceduto per una cifra importante.

Celik: 20%. Terzino poco fluidificante mentre il tecnico attuale vuole due frecce sulle corsie esterne. Se ceduto non procurerebbe un buon guadagno ,potrebbe finire tra le riserve.

Angelino: 80%. Se ceduto procurerebbe una buona plusvalenza ma il suo campionato passato è stato eccezionale: moto perpetuo in 51 partite stagionali, 6 assist e 4 reti segnate.

Rensch: 50% Secondo me, giocatore non indispensabile ma potrebbe essere una buona riserva.

Mancini: 90% Ha già militato nell'Atalanta ed è il miglior difensore della Roma. 



Ndicka: 60% Nella Roma non ha saltato una partita. Ha molte richieste.

Hermoso: 50% Ceduto in prestito al Leverkusen ha concluso la stagione con un infortunio ma Gasp pèotrebbe gradire le sue doti da marcatore.

Paredes: 20% Ottimo mediano centrale ma troppo lento per Gasp. 

Konè: 100% Uno dei migliori centrocampisti della Roma, ideale per il gioco gasperiniano.

Pisilli: 60% Giovane e veloce, potrebbe partire titolare.



Pellegrini: 50% Infortunato, penso che sia difficile che la Roma lasci partire il suo capitano nel momento del massimo rinnovamento, ma certamente non è adatto al credo gasperiniano.

Dybala: 40% ha un ingaggio importante e torna da un pesante infortunio. Gasp potrebbe avere la tentazione di provarlo dato che di solito utilizza trequartisti. 

El Shaarawy: 30 % Potrebbe fare la riserva di Dybala come trequartista.

Dovbyk: 50% Il suo apporto nella passata stagione non è stato esente da critiche ma difficilmente Gasp lo lascerà partire senza un sostituto adeguato e i soldi nel borsellino romanista scarseggiano. 

Shomurodov: 40% Stesso discorso per il centravanti titolare. Senza sostituti adeguati, rimane.

Dato che tra il dire e il desiderare e il fare in casa Roma ci sono almeno 80 milioni di differenza, non penso che resti altro, per il Gasp, che visionare i migliori Primavera per completare una rosa già scarsa. 

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I M P E R D I B I L E

domenica 1 giugno 2025

Mercatini rionali in preparazione per la Roma?

 Non i fasti brilluccicanti di un ipermercato e nemmeno la pratica asta di beni di prima necessità in un festoso paese. No, temo che per la Roma dei Friedkin si stia preparando, al massimo, l'esatta comparazione tra la compravendita dei calciatori estiva e un mercatino rionale dove magari si celebra l'importanza di un buon usato e di qualche articolo di seconda mano. 

Se la Roma deve rispondere alle esigenze del fair play marca UEFA non si capisce dove debba prendere le risorse per il rinnovamento che serve a Gasperini. Immaginatevi, oggi, chi possa rendersi utile per correre sul campo a velocità supersonica comprese le inevitabili riserve, quindi almeno 20 elementi. 

Oggi, se va bene, nella Roma potrebbero servire allo scopo Svilar, Angelino, Mancini, Pisilli e Konè. E tutti gli altri? Servono almeno tre difensori, due centrocampisti, due trequartisti e due punte solo per i titolari. Totale: circa 270 milioni da reperire tra sponsorizzazioni e cessioni. Se si tocca un titolare, ovviamente, sale il conto per gli acquisti.

 E allora? Perso Saelemaekers, persi Pellegrini e Dybala (non si sa come rientreranno dagli infortuni e non si sa, soprattutto, come li considera Gasperini ma possiamo immaginarlo facilmente ) il compito di Ranieri-Ghisolfi sfiora l'impossibile. Tra i probabili partenti, Hermoso, Gollini, forse Celik e Ndicka, Abraham, El Shaarawy. Se va bene, ci si ricava 90 milioni oltre il risparmio per gli ingaggi. E i conti, dunque, continuano a non tornare.

C'è da valorizzare qualche giovani della Primavera? Molto probabile, viste le caratteristiche personali pretese dal nuovo tecnico.  Di fatto, il lavoro di chi dove costruire la Roma gasperiniana è veramente improbo. Per ora, mi accontenterei di veder rinnovato l'ingaggio di Svilar dato che trovare un buon portiere è altrettanto improbo.


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Gasperini si rivela

  E si rivela come il maggior collaboratore dei Friedkin. Infatti, durante il ritiro in Inghilterra, il tecnico ha rilasciato alcune dichiar...