Che i Friedkin siano uomini d'azione, più che di parole, potrebbe andare bene anzi di più se avessero un presidente - ombra al posto loro. La Roma invece, ha scelto la strada della non parola con una tattica che ormai ha del disarmante.
Questo tipo di atteggiamenti di una proprietà calcistica si può considerare anche nel caso si possa contare su un general manager, come spesso si vede nel calcio inglese. Mourinho poteva essere utilissimo in questo ruolo. Certamente meno utile sarebbe nel cercare di allevare la nidiata di giovani che compongono attualmente la rosa della Roma.
Non dobbiamo illuderci riguardo il mercato invernale. Difficile prendere buoni giocatori se non si dispone di una rete di scout decente e affidabile soprattutto per quanto concerne i migliori affari, quelli che si possono realizzare low cost in Africa o Asia.
La Roma appare fragile soprattutto nella dirigenza. non si capisce cosa si aspetta a portare dentro gente come Totti, De Rossi, Nela, tanto per citare i primi che vengono in mente.
Mourinho, ripeto, potrebbe costituire una colonna in tal senso visto che nella veste di general manager potrebbe davvero stabilire le basi, anche a lunga scadenza, di una ricostruzione tanto urgente qaunto necessaria.
Giovedì c'è l''impegno di Conference League. E il settimo posto attuale conferma questa dimensione, ormai è inutile sperare in qualcosa di meglio.
Lo ripeto: la possibilità che arrivino grandi nomi a gennaio è quasi nulla. La sensazione è che l'attuale proprietà voglia prima stabilizzare la situazione finanziaria, poi pensare a piani d'investimento e dopo il disastro pallottiano non si può dargli torto.
Il quarto posto, quindi il ristoro promesso dalla Champions, pare già un miraggio. Se dobbiamo giudicare dal gioco espresso finora, l'Atalanta sembra squadra di una serie superiore. La Juventus ha uomini molto più in palla della Roma, e persino la Lazio potrebbe trovare risorse migliori rispetto quel che la Roma ha mostrato nel doppio disastro Bologna - Inter.
Un pensiero laterale potrebbe far venire in mente che si aspetta che Mourinho si esaurisca e se ne vada per prendere un tecnico che insegni calcio ai giovani, risparmiando soldi e cercando nel vivaio la rinascita.
Si può fondare un progetto invece che sul mercato sulla progressione di Zaniolo, Abraham, Darboe, Bove, Felix, Zarewski, Villar, capitanati da gente più esperta come Smalling, Rui Patricio e Pellegrini?
Ovvero: meglio investire sul capitale umano esistente, risparmiando risorse e cercare di tenere duro in un campionato difficile come quello italiano?
Attenzione perché questo tipo di scelta significa investire nel settore giovanile e comunque cercare nell'Estero che non costa molto i rinforzi necessari.
Ancora di più, in tal caso, servirebbe una dirigenza abile a dialogare con il pubblico e spiegare questo tipo di tattica.
Tra le due eventualità, esiste il peggio: continuare a portare mezzi giocatori che inevitabilmente servono da toppa e non da soluzione completa.
Stiamo attraversando un deserto e l'oasi è ancora da raggiungere. Questa è l'unica certezza del difficile inizio dell'era Friedkin.
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