La Roma vista nelle ultime due annate è una squadra con una discreta fase offensiva, che comunque balbetta contro le grandi del campionato, e una difesa colabrodo contro tutte.
La partita di Torino, dove Fonseca ha lasciato infilare i suoi difensori dai contropiedi bianconeri come polli, non deve far dimenticare le disastrose due partite contro il modesto Spezia. A corredo finale, i numeri che non sbagliano mai: La Roma ha subito finora 35 reti, in campionato, in sole 21 partite con una media di 1,67 gol a partita.
Ha i punti che ha la Lazio: 40 ma sarà determinante lo scontro diretto che le due formazioni giocheranno nel ritorno dato che all'andata la Roma ha subito una vera e propria debacle. La stessa Lazio ha subito 27 reti finora con una media di 1,29.
Scendendo in classifica, la prima squadra che ha subito 35 reti è il Bologna, che è solo 13^ in graduatoria generale. La Juventus, che è sopra la Roma di due punti, ha subito solo 18 gol.
Serve altro per dimostrare che Fonseca non sa insegnare ai suoi calciatori una fase difensiva decente?
Esiste certamente un problema legato al portiere. Mirante è troppo anziano e quello che dovrebbe essere il titolare, Pau Lopez, non gode della fiducia di nessuno e andrà ceduto.
Smalling, l'elemento più esperto, ha giocato alternando prestazioni convincenti ad altre molto discutibili. Mancini è l'altro elemento su cui si dovrebbe fare affidamento ma stenta a imporsi. Ibanez e Kumbulla, sinceramente, non offrono per ora alcuna garanzia. La giovane età può essere un vantaggio, per loro, ma la Roma ha bisogno di un terzetto difensivo già pronto e affidabile oltre un paio di rincalzi.
Sappiamo che un corretto atteggiamento nella fase difensiva, pretende un centrocampo che sappia filtrare. Ma la coppia Villar - Veretout possiede queste caratteristiche? Pare proprio di no, sia per attitudine offensiva, sia per mancanza di fisico adatto al contrasto.
Gli avversari della Roma sanno bene, proprio come sapeva Pirlo, che la Roma va attesa per ripartire in contropiede. Il gioco preferito anche da Inzaghi, del resto, e l'abbiamo visto nell'ultimo derby in maniera evidente.
I difensori romanisti si trovano molto spesso isolati nell'uno contro uno rispetto gli attaccanti avversari, che se lanciati da passaggi filtranti, riescono ad andare direttamente in porta.
Zeman, il profeta del calcio offensivo, era massacrato da critica e commentatori per questa, stessa, propensione offensiva.
Fonseca non sa e forse non vuole modificare l'atteggiamento della sua squadra e temo sinceramente che non la porterà ad una qualificazione per la prossima Champions. Ecco per quale motivo, lasciarlo in panchina diventa un modo per ipotecare il futuro della Roma.
I Friedkin, mal consigliati, ancora esitano ma secondo me è adesso che si dovrebbe tagliare il portoghese e prendere il nuovo allenatore.
Attendere oltre è solo una perdita di tempo e rischiare seriamente di non centrare il quarto posto. Senza contare la ridicola gestione del caso Djeko, il migliore in attacco, almeno in confronto a Mayoral, che si conferma una discreta seconda punta e niente altro.
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