Incredibile che uno striscione simile sia apparso nella nostra curva, eppure è così. Qualche volta, un bel mea culpa non è cosa sbagliata.
La Roma, Capitale d'Italia, nella sua storia ha vinto solo tre scudetti, nove coppe nazionali, due supercoppe, una coppa internazionale nel 1961. Raramente, in Europa, una capitale politica e amministrativa ha vinto meno nel calcio.
In Italia, le capitali vere del calcio sono a Torino e Milano, inutile nasconderlo.
Per tornare a una concezione maggiormente favorevole a Roma e ai Romani, serve molta umiltà e soprattutto molta capacità. Denaro, si sa, è poco e raramente abbiamo avuto, qui a Roma, una proprietà molto munita finanziariamente come i Friedkin. Nella nostra memoria ci sono due grandissimi presidenti, Viola e Sensi, che hanno dimostrato come fare bene con risorse limitate.
Non dobbiamo mettere fretta ai due Friekin, padre e figlio. Sono molto presenti ed è evidente che stanno cercando di capire dove si trovano e cosa devono fare. Il loro unico difetto apparente, per ora, è non parlare tramite le conferenze-stampa. Nel calcio si usa anche se non è scritto da nessuna parte. Mandano avanti tecnico e direttore generale, quel Tiago Pinto accusato, a ragione, di essere schierato con l'attuale tecnico.
Qualcuno ha scritto che sono stato ingeneroso a chiamarlo beduino. Non è un insulto. Trattasi di un personaggio che nell'immaginario collettivo viaggia nel deserto e apparentemente non sa dove andare.
Il calcio di Fonseca vorrebbe essere offensivo, ma presenta una fase difensiva a dir poco precaria e svolta da giocatori non proprio all'altezza. Sono giovani e potrebbero migliorare. Ma giocano ora e la Roma non può aspettarli molto a lungo. Perché la Roma sta scivolando nelle classifiche ionternazionali e vince troppo poco, anzi niente negli ultimi 10 anni.
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Il gioco di Fonseca ci ha messo alla berlina contro Napoli, Atalanta, Lazio e Juventus, passando per le imprese al contrario contro il modesto Spezia.
Potrà dare qualcosa di più, Fonseca, il prossimo anno? Ne dubito fortemente.
Alla formazione titolare mancano solo El Shaarawy e Zaniolo. Ottimi giocatori che sostituiranno, probabilmente, Pedro e uno tra Cristante e Veretout.
Come ho già scritto, Fonseca va sostituito subito, per iniziare un ciclo che dovrà mettere in grado di far bene da subito, nella prossima stagione, il nuovo tecnico.
Oppure qualcuno pensa che prendendo 35 reti in 21 partite si possa migliorare la propria posizione in classifica? Ovvero, continuando a giocare in questo modo, possiamo migliorare il quarto posto attuale in campionato? Ancora: sicuri con questo trend, che la Lazio, a pari punti e il Napoli a tre lunghezza, non potranno superare la Roma obbligandola a un altro anno in Europa League?
Molti tifosi hanno condannato le dichiarazioni di Fonseca e di alcuni giocatori dopo la sconfitta a Torino, l'ennesima sconfitta che la Roma subisce contro le cosiddette grandi del campionato. Ho già affrontato questo argomento e non voglio ripetermi. Vorrei solo commentare il fatto che ci si sta abituando a posizioni di rincalzo pertanto qualunque risultato va bene perché, udite udite, siamo quarti in classifica.
Con tutto il rispetto, questo ragionamento potrebbe andar bene per una provinciale, non per la Roma.Quando lo capiremo tutti, Friedkin in testa, forse cambieremo il nostro rendimento stagionale stabilmente e senza far finta che non siamo schiavi del risultato.
E vi prego, serve un tecnico esperto e ragionevolmente italianista, e lo dobbiamo proprio prendere al più presto: non si scappa tra Allegri, Sarri, Spalletti.
Vogliamo un giovane, romanista, rispettato da tutti? Daniele De Rossi.
Cari Friedkin, per favore, muoviamoci.
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