sabato 6 febbraio 2021

Roma: due profeti nel deserto e un beduino in panchina

 Juventus - Roma: 2-0. Per quanto mi riguarda, risultato mai in discussione. Mezzo rigore per la Roma che Orsato neppure va a vedere al VAR, quando Rabiot mette una spalla sul petto di Villar senza nemmeno guardare il pallone.. 

Detto questo, la Juventus di Pirlo gioca decentemente e ha grandi interpreti. La Roma ha due profeti di bel gioco, tal Villar dalla serie B spagnola e tal  Mkhitaryan che è un vero fuoriclasse in mezzo a tanti, piccoli, giocatori. 

Penso si possa riassumere così la partita di ieri, dove la Juventus ha perfettamente onorato il pronostico battendo nettamente una Roma incapace di difendere e anche di tirare in porta, se è vero che la conclusione più pericolosa è stata la fucilata finita fuori di Cristante. 

La Roma è partita correndo e passandosi il pallone, senza mai impensierire Szczesny, con un centravanti, Mayoral, buono a girare intorno alla porta avversaria senza mai tirare, un vero fenomeno in questo. 

Veretout, stantuffo dall'inizio della stagione, l'uomo che dal centrocamp oaveva tagliato la trequarti bianconera nella partita di andata, ormai nella Roma corre a vuoto e l'unico a illuminare le scarse strategie del beduino, pardon, dell'allenatore in panchina (non si offendano i signori beduini) è stato Villar, poi sostituito inspiegabilmente da quello che sembra un giovanissimo ex calciatore, Diawara, nel secondo tempo. 

Se la Roma prende gol a raffica dallo Spezia, figuriamoci contro Ronaldo cosa può succedere. E infatti, praticamente da fermo, lo juventino segna dopo 13 minuti alla prima conclusione seria verso lo stralunato Pau Lopez. 

Finisce qui la partita dato che la Roma non ha mai dato la sensazione di non dico poter segnare ma nemmeno tirare. Pensate che in due, Bonucci e Chiellini, hanno soltanto visto Mayoral girare al largo della porta juventina. 

L'unico in grado di poter tirare, sarebbe stato l'ottimo Armeno Volante ma lo abbiamo visto spesso in difesa a raddoppiare ora Su Alex Sandro, ora su Chiesa. 

Tra l'altro, la Roma pratica un calcio brutto ma dispendioso, perché non trova la profondità e deve attaccare coralmente, senza mai tirare in porta. 

Una difesa colabrodo e un attacco ridotto al minimo sindacale. Cosa può mai uscire da un confronto a Torino, contro la Juventus? 

Comico, triastemente comico, l'autogol del povero Ibanez nella ripresa, che fissa il punteggio all'inglese per la Juve. 

Le altre occasioni da gol mancate sono per la Juve non certo per la Roma che praticamente ha solo sprecato un viaggio a Torino e corso a vuoto per il campo. Se era podistica semplice, potevamo sperare in un pareggio esterno mica male. 

Qualcuno continua a stupirsi del fatto che Fonseca non riesce mai a battere grandi o presunte tali nella Serie A italiana. Semplice. La Roma, con i soli tre-quattro buoni giocatori che ha, probabilmente avrebbe fatto gli stessi risultati anche senza allenatore.  Quando un allenatore è bravo oltre a evitare che il capitano nonché uno degli uomini migliori a disposizione lo mandi a far cicoria, riesce a produrre quel 10-15% in più sul valore effettivo dei calciatori, impiegandoli al meglio, al fine di poter battere avversari magari più muniti dal punto di vista dell'organico. 

Fonseca non riesce in questa operazione. Tutto qui. Resta il mistero su come mai la Roma sia andata a prenderselo fino in Ucraina.  Spero di poterlo capire ,un giorno, o almeno ricevere un messaggio dagli dei del calcio che si impietosiscano di un povero pensatore dubbioso come me.

Ieri, il nostro pregiato tecnico (non oso nominare più i valorosi beduini in confronto, gente seria) ha tentato di spiegare la sconfitta dicendo che alla Roma è mancato solo il gol. Incredibile, ma era chiaro anche per noi, comuni mortali. La Roma non segna, ogni tanto, ma prende tanti gol, dallo Spezia come dalla Juventus. Sarà solo uno scherzo del beffardo destino?

 Risultato immagini per fonseca conferenza juventus roma

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