La deludente stagione giallorossa si conclude in Liguria, contro lo Spezia. Per qualificarsi in Conference League, la coppa dei poveri, la Roma deve necessariamente battere lo Spezia oppure augurarsi che il Sassuolo non batta la Lazio con almeno 5 reti di scarto.
Riepilogando, solo con una vittoria la Roma giocherà certamente in Europa il prossimo anno. Sappiamo bene quali siano le intenzioni dei biancocelesti in merito e allora la squadra di Fonseca deve avere un solo obiettivo: battere il già salvo Spezia.
Fonseca dovrà fare a meno di Ibanez e Pellegrini che ha riscontrato una lesione al flessore della gamba sinistra.
E se la partita di domenica, ore 20,45, ha il sapore amaro di una competizione europea ridicola, che pure interessa tanto ai Friedkin per questioni di immagine e di bilancio, appare certamente più urgente rinforzare la deludentissima squadra che specie quest'anno non ha onorato affatto la maglia che indossa.
A partire dal portiere, per finire con un centravanti da almeno 20 gol a stagione, la Roma deve cambiare almeno cinque titolari per il prossimo anno.
Non posso credere che Mourinho si accontenti di una squadra che non sa difendere e che ha vinto pochissimo contro le squadre più titolate.
Proprio in Europa, dopo il miracolo dell'eliminazione dell'Ajax, il Manchester United ha confermato che se la Roma incontra una formazione tecnicamente più dotata, è finita. In campionato, l'abbiamo vista soffrire maledettamente anche contro Napoli, Atalanta, Milan, Inter e Juventus; in Europa, non potevamo pensare di qualificarci contro la seconda in Premier, e infatti, la Roma è mestamente uscita anche dalla Europa League.
Attualmente, non so dirvi quali risorse Pinto potrà investire sul mercato ma l'aria che tira non è buona affatto.
L'impressioe nè che i Friedkin procedano per gradi; pertanto, dopo che il nuovo tecnico potrà prendere visione degli effettivi a disposizione ora e di alcuni prestiti di ritorno, sapremo chi resterà e chi partirà e quindi quale sarà il saldo delle operazioni in uscita e di risparmio degli ingaggi relativi a poter costtiuire la base per investire.
Nessuno si attende, per adesso, colpi sensazionali. E infatti né il nome di Magnian per la porta e tantomeno Belotti per l'attacco possono costituire motivo di soddisfazione per una squadra che vorrebbe vincere almeno in Italia.
La formazione finita al settimo posto in un campionato modesto come quello italiano, dovrebbe essere rifondata ma questa speranza sappiamo tutti che andrà delusa. Più facilmente, vedremo cinque titolari nuovi e resta da vedere se si tratterà di nomi di primo piano oppure no.
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