lunedì 19 aprile 2021

Nel calcio che cambia, il disastro romanista resta uguale a sé stesso

 Preveniente dalla fallimentare gestione pallottiana, il calcio a Roma resta di mediocre qualità e forse ancor peggiore di quanto abbiamo visto nel recente passato. Ormai è palese che almeno in Serie A, il cambio di proprietà nelle mani dei Friedkin non si è accompagnato da un reale cambio di passo. 

La Roma è ancora al settimo posto e ora non perde solo con le squadre che la precedono in classifica ma anche con le squadre pericolanti. La prova contro il Torino è da dimenticare completamente. Una formazione allo sbando con qualche, piccolo, lampo di professionalità, come visto con Cristante e Mayoral. 

Il Torino ha vinto con grande merito contro una squadra mal gestita, pessimamente messa in campo e che ha giocato 15-20 minuti. Fonseca si è dimostrato algido e inconsistente in confronto al sanguigno Nicola.

La gestione dirigenziale e tecnica della AS Roma fa acqua da tutte le parti. Nuova gestione ha coinciso con vecchio ritmo.

La partita contro l 'Atalanta rischia di diventare una sorta di allenamento per i bergamaschi e questo è semplicemente vergognoso per il pubblico pagante. Ormai le dignità dei tifosi almeno a Roma non viene più considerata un bene comune valutabile economicamente e socialmente. 

Quanto abbiamo visto quest'anno, nella Capitale d'Italia, è assolutamente inaccettabile. Ne rispondano i Friedkin, i nuovi proprietari con il vecchio ritmo il vecchio andamento, il vecchio, deludente, modo di esistere e di fare calcio.

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