Sabato 23 agosto, ore 20,45, la Roma riceve il Bologna. Tre punti in palio sono l'unica, vera, emergenza a cui badare. A una settimana dal calcio che conta, il gioco della Roma è carente sotto ogni punto di vista, specie nella fase difensiva. L'attacco zoppica ma Soulè, in attesa di Dybala al cento per cento, fa il suo. Cosa dobbiamo aspettarci da questa squadra e come giudicare il mercato fin qui condotto da Massara?
La Roma ha finora acquistato Wesley per 25 milioni, El Aynaoui per 23,5 milioni, Ferguson in prestito per 3 milioni, Ghilardi in prestito per 2,5 milioni, Vasquez e Zelezny gratis. In tutto ha speso 54 milioni. Le cessioni hanno fruttato 48 milioni. Per ora, non c'è da stare allegri. Abbiamo fatto un mercato buono per una provinciale. La squadra, in attesa di Dybala, non pare più forte dello scorso anno.
Il gioco della Roma non brilla e preoccupa soprattutto la fase offensiva. Vero che è logico dare almeno un girone a Gasperini per inforndere le sue idee alla squadra ma io giudico da quel che vedo e farò altrettanto alla fine del girone d'andata.
Nel calcio non è vero che bisogna giocare bene per vincere. Ma è anche vero che in Italia la sola fase offensiva non basta mai per alzare un trofeo. Ci vuole una difesa di ferro.
Soprattutto dopo il pareggio casalingo di oggi, pensare che la Roma possa migliorare il quinto posto dello scorso anno è pura fantasia. Il mercato non è finito ma il Bologna arriva tra una settimana. A me interessa vedere la Roma vincere e a questo deve pensare qualsiasi tecnico, Gasperini incluso.
La mia personale spranza è riposta in Dybala che, insieme a Soulè, potrebbe costituire la coppia offensiva di una squadra vincente. Se dal mercato arriveranno rinforzi veri e propri, lo vedremo ma battere il Bologna è imperativo e categorico.
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