Purtroppo, niente di nuovo sotto il sole. La Roma è scivolata in una posizione di classifica europea e italiana sempre più modesta. La squadra è tecnicamente inferiore a troppe avversarie e per giunta non vince fuori casa da un'eternità: 14 incontri esterni consecutivi senza saper vincere.
Di solito, emergono dalla mediocrità delle squadre uno o due giocatori in grado di far divertire il pubblico e per la rometta attuale questo merito va a Dybala. E anche in questo non c'è niente di nuovo. I più maturi ricorderanno il mitico Ciccio Cordova, che era un centrocampista talentuoso ricco di fantasia e dal dribbling facile. Volete ricordare una delle squadre che illuminò con la sua classe cristallina?
La Roma 1972-73 la ricordo bene. aveva in panchina Helenio Herrera, in porta Ginulfi, in difesa Bet, Liguori, Morini, Rocca e il giovane Ranieri; a centrocampo Spadoni, Orazi ,Cordova e in attacco Cappellini, Mujesan e Pellegrini. Quell'anno finì 11 a in Serie A con una differenza reti -5, battendo fuori casa Bologna, Ternana, oltre a Mantova e Reggina in Coppa Italia. Il capocannoniere stagionale fu Spadoni con 9 reti. Il presidente era Gaetano Anzalone. Ora, mi dite quale differenza esiste con la rometta di oggi? Possiamo paragonare perfettamente Dybala con Cordova ma all'epoca c'era qualche speranza in più rappresentata da Peccenini, Rocca, Spadoni.
Signori, fratelli lupi giallorossi, questa è rometta vera e i responsabili si chiamano Friedkin e nessun altro. Come allora, parlano i risultati. E soprattutto parla un mercato invernale dove, per ora, sono arrivati Gollini e Rensch che forse Anzalone si sarebbe vergognato di portare nella Città Eterna.
Purtroppo le proprietà non si possono scegliere ma io sono certo che fin quando l'attuale gestione non passerà la mano, esisterà la riproduzione di una rometta che può perdere con chiunque e fuori casa non vince quasi mai.
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