Protestano un po' tutti, nel mondo del calcio. I tifosi, specie i nostri, perchè non si sentono rispettati. I calciatori perchè si sono accorti che giocano troppe partite visto che si parla ormai anche di mondiale per club. Insomma, il calcio sta implodendo ma era inevitabile. Basta vedere come viene gestito in Italia, il resto è poesia. Ma a me interessa soprattutto Roma - Inter, partita connotata da una difficoltà quasi sovrumana. Praticamente, una squadra che ha tutto contro una squadra che ha poco, quasi niente.
Per esempio, nella Roma mancano quasi del tutto alcuni ruoli fondamentali mentre in altri la qualità media è da pianto. Nel 3-4-2-1 di Juric per ora non c'è sufficiente ricambio per il ruolo dei tre centrali come per i laterali di centrocampo. Angelino deve scalare sempre tra i centrali difensivi anche ma il suo ruolo naturale dovrebbe essere svolto da El Shaarawy che ormai gioca poco o nulla e infatti insieme a Dybala è uno dei grandi dubbi del tecnico.
Tra i centrali di centrocampo, il meglio oggi è costituito da Cristante e Pisilli con l'oggetto misterioso Le Fee forse pronto a essere convocato almeno tra i panchinari. Tra i trequartisti, uno tra Dybala, Baldanzi o Soulè e l'altro ruolo per capitan Pellegrini. Dovbyk è il centravanti titolare indiscusso, se sta bene. Ora, solo il gioco delle figurine ci vede perdenti contro la corazzata Inter. A parte il problema del gioco di Juric, volto comunque al pressing alto e al controllo uomo su uomo, ci sarebbe da fare le barricate per scattare come molle in ripartenza.
La mia speranza è che il tecnico avverta la necessità di coprirsi e ripartire velocemente. Ha gli uomini per farlo? Probabilmente, no, ma vale la pensa di provarci. A noi serve almeno un punto, all'Inter tre in quanto sono impegnati nel duello di testa contro il Napoli. su questo punto vale la pena di insistere per poter magari pensare di vincere la partita di rimessa.
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