lunedì 7 ottobre 2024

Sosta poi l'Inter a Roma

 Domenica 20 ottobre, ore 20,45, si giocherà Roma - Inter. Questo solo dev'essere il pensiero di una squadra defraudata come la Roma. Ormai l'incredibile errore di La Penna e dello stesso VAR in occasione del fallo in piena area su Baldanzi ieri, è storia. 

Come il gol annullato a Torino contro la Juventus di Turone che avrebbe sancito la vittoria dello scudetto nel 1981. Storia passata. La storia recente l'hanno commentata Ghisolfi e Juric ieri sera. L'ha commentata pure la Domenica Sportiva, e ha ben rappresentato il nostro incredulo sdegno nell'operato di La Penna e VAR. Queste ultime due componenti fanno parte del circo del calcio al quale assistiamo negli stadi o per mezzo degli abbonamenti televisivi. 

Da tempo vi dico di non avvelenarvi la vita perché di quel che vediamo, la sensazione di assistere a uno spettacolo sportivo circense è fortissima. Giusto lamentarsi nel caso di evidenti svantaggi ma la vita e il gioco continuano. E stavolta l'avversario in campionato sarà fortissimo e ovviamente ben difeso dal palazzo del calcio.

In 13 giorni i giocatori che resteranno a disposizione di Juric devono riprendersi e lavorare sodo per apportare il giusto impegno negli schemi del nuovo tecnico. Visto che partiranno solo i veterani, cioè i nazionali, Juric ha l'occasione per un giusto ripasso di quelli che ancora le nazionali le vedono con il binocolo.

Al di là delle malefatte arbitrali e tecnologiche, noi sappiamo che la formazione è composta da giocatori ormai sul viale del tramonto ma anche di veri e propri scarsi tecnicamente o atleticamente. Ormai, il nuovo allenatore ne sarà del tutto convinto. A lui spetta trovare la quadra di una situazione ingarbugliata dato che il migliore insieme a Dovbyk, cioè Dybala, gioca poco o nulla. Si spera possa almeno rientrare contro l'Inter. 

Di buono, ieri, oltre al misero punticino rimediato, esiste la certezza dell'inesperienza di Soulè che ha buoni mezzi ma moltissimo da lavorare, il ritorno di Zalewski, e la buona forma di Dovbyk. Molti dei veterani sembrano limoni spremuti e in quel caso tocca aspettare che i ricchi contratti di cui sono in possesso, scadano e stop. 

Personalmente, nella Roma del futuro salverei Svilar, Mancini, N'Dicka, Pisilli e Dovbyk. Degli altri, compresi alcuni nuovi acquisti, per vari motivi potremmo pensare a soluzioni di molto migliori sia in Italia che nel resto dell'Europa. Forse gente come Konè e Baldanzi possono tornare utili per la panchina della squadra che sarà in futuro ma sinceramente non mi sembrano pronti per una formazione che voglia vincere un trofeo ora.

La Roma sia tecnicamente che atleticamente perde parecchi punti riguardo il confronto con le migliori in Italia e con molte delle squadre che giocano la Champions. Queste distanze non si possono colmare con giocatori presi dalla lista dei prestiti o dei svincolati, come hanno dimostrato finora Hermoso e Hummels. 

Alla Roma servono almeno sei titolari di valore, a partire da un centrale difensivo veloce e forte in marcatura, un regista vero e due laterali difensivi all'altezza di uno scudetto in Serie A almeno. Ai prezzi correnti, servono almeno 130 milioni in parte ammortizzabili con cessioni. Oppure servono scout in grado di portare a Roma calciatori a un decimo di tale prezzo ma che ci stupiranno in positivo. Non gente come Dahl, tanto per essere chiari. Questi ragazzi sarebbero merce buona per la Roma cantera, o seconda squadra che dir si voglia, quella che la società si ostina a non voler varare.

Domani cercherò di capire, descrivendolo per voi, come sarebbe possibile battere l'Inter. Serve una vera impresa, come potete facilmente immaginare, oltre a un arbitro imparziale. Più difficile l'una o l'altra?



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