Nella conferenza stampa di oggi, partecipata dalla coppia Juric-Baldanzi, intanto abbiamo saputo che Mancini ha la febbre e quindi probabilmente salterà la partita di domani sera. Comunque il tecnico annuncia un corposo turn-over dato che dovrà gestire tre partite in sette giorni.
Poi Juric se la prende con la mancanza di mentalità vincente, che avrebbe costretto la Roma a vincere solo tre partite su dieci. Forse dimentica che per giocare a questi livelli, oltre alla mentalità, servono giocatori impostati atleticamente e preparati tecnicamente. Per esempio si aspetta un cambio di registro con la dinamo Kiev. La formazione dovrà ancora essere decisa.
Nel complesso, Juric ha ribadito che per lui la situazione è ottimale e allora evidentemente il decimo posto della Roma in campionato dipende dai fulmini celesti o meglio: dalla mentalità sbagliata. Ma se non il tecnico, o un dirigente, o i dirigenti, chi mai potrà obbligare i nostri milionari in pantaloncini ad assumere tale mentalità o a cambiarla in vincente?
Deve sempre bastare la mentalità dei tifosi a pagare per assistere a questi spettacoli pietosi? Certamente ha dato la sensazione di pretendere di più dai calciatori ma allora il discorso dovrebbe essere un altro e forse oggi abbiamo cominciato a sentirlo: i nostri sono finti atleti gran parte, milionari veri che non sono all'altezza neanche della nostra Serie A ma chi ha rinnovato certi contratti fin troppo ricchi? Chi ha portato mezze figure anche nel mercato estivo? E allora non è questione di mentalità ma mancanza di idee chiare e applicazione carente, questo è il discorso da fare. La Roma ,tristemente decima in campionato deve battere Kiev e Fiorentina, non ci piove su questo, mentalità o no.
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