martedì 2 luglio 2024

La morte annunciata di un calcio malato

 


I nostri guai sono noti e hanno il nome dei silenziosissimi proprietari della Roma. Ma sono nulla nei confronti di un calcio malato e purtroppo già deceduto che cicca malamente il torneo europeo dopo due fallimenti mondiali consecutivi. I responsabili ammettono il disastro ma restano nei loro pagatissimi posti di lavoro. Tutti colpevoli, nessun colpevole. E allora inizierà un'altra stagione dove la squadra campione è stata pignorata per i debiti del suo proprietario. Dove la sia Covisoc, io non lo so. si prega di segnalare la sua posizione.

 Facile previsione che il VAR continuerà a guardare partite diverse dalle quali noi vedremo negli stadi e in televisione. Nel calcio nazionale non torna nulla nè dal punto di vista economico, nè dal punto di vista sportivo. Qualcuno ha visto l'Italia al campionato europeo? 

Ma è il caso di tornare ai nostri guai: la gestione da parte della società continua a essere un problema. Tra poco potremo fare la differenza tra i soldi impiegati per gestire l'Everton e quelli impiegati per gestire la Roma. Come scrivevo nel post precedente, il primo acquisto è quello di un bambino, buono per la Primavera.

Andranno via Smalling, Spinazzola, Rui Patricio, oltre a Lukaku che per noi è un vero e proprio lusso, come è andato via Hujsen. A dire il vero siamo stufi di mezza squadra. E chi arriverà con i saldi che ci ritroviamo? Vogliamo promuovere la Primavera in blocco? Sarà il caso di non far partire nessuno. Invece, qui i giovani con i quali si riempiono la bocca taluni, li svendiamo come noto. 

Non leggo e non sento domande, obiezioni, proteste. Ma certo, qui ci siamo abituati a gareggiare per arrivare quarti. Bello qualificarci, certi di non poterla vincere, per la Champions che almeno porta i tanti desiderati soldi. Ridicoli.

Roma merita altro. I tifosi meritano altro, protagonisti, a modo loro ,di tanti veri trionfi chiamati in inglese sold-out. Mai schiavi del risultato, diceva qualcuno di noi, vero? 

Io mi auguro che Danielino De Rossi non si faccia complice di qualche operazione vergognosa e dei fallimenti sportivi causati da altri. Da lui non mi aspetto altro che tifo vero e concreto. quel che non ritrovo nelle parole di pennivendoli e parolai anche su internet. Rimane una formazione da rifare in almeno sei ruoli. Ghisolfi, dove sei?





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