venerdì 7 luglio 2023

Un mercato lento ma la Roma deve decidersi

 La Roma sta vivendo di dubbi, non di certezze. Ha uno dei tecnici migliori al mondo ma non gli rinnova il contratto, lasciando lui e la squadra in attesa di conferme. Fa un mercato tutto di prestiti e giocatori svincolati, senza poter o voler investire. Forse deve decidere cosa vuol fare da grande. 

Per evitare che la vittoria in Conference non rimanga un unicum nella sua storia, non solo recente, la Roma deve uscire da questa palude. Non possiamo chiedere di sborsare soldi a una proprietà che in questo momento ha per le mani una sicura remissione dato che sono anni che le finanze romaniste sono in perdita. Soltanto la puntuale partecipazione alla Champions può sovvertire questa situazione. Ma abbiamo visto che la nostra Serie A è in mani talmente sbagliate che la Roma soffre parecchio.

 La questione arbitrale continua ad essere irrisolta con tutto il VAR. Questo significa che si dovrebbe fare una squadra più forte delle avversità. Noi abbiamo compreso che Tiago Pinto lavora con pochissime risorse; sta diventando veramente superfluo criticarne le gesta. 

Non abbiamo dati e tantomeno annunci da parte di chi dirige la Roma. Parliamo tutti di quel che possiamo vedere nei fatti. E stiamo vedendo esattamente quanto ho appena descritto.

Io non credo che possano fare calcio solo i ricchi, tanto per intenderci. Quindi, se non hai denari per andare sulle offerte sicure, devi attivare scout e procuratori. Devi avere pertanto quelle conoscenze che ti permettano di operare sui mercati secondari rispetto al nostro: Est Europa, Africa, America.

Noi, cioè i tifosi, pensiamo che il calcio sia una questione semplice ma soprattutto il calcio di oggi non lo è affatto. Sto parlando del ruolo proprio di Marotta, Giuntoli, Sabatini e altri. 

Tiago Pinto non è un principiante e lo abbiamo visto quando si è trattato di cedere nello strettissimo margine che concedevano le assurde regolette UEFA, racimolando quasi la cifra richiesta.

Ora deve portare giocatori che Mourinho pretenderebbe anche se il tecnico, per quanto vedo io, è in uscita. Questa è l'impressione peggiore dato che su questo tecnico si poteva costruire un ciclo vincente. L'impressione è che si cerchi un giochista in grado di costruire trame di gioco con gente che sappia correre e poco altro. Se è questo che la Roma vuol fare da grande, basterebbe saperlo. 

Quanto riescano a vincere i giochisti, è altra questione. 

Capitolo mercato: si cerca di convincere il West Ham sulla natura del prestito di Scamacca. La Roma non vuole obblighi nel riscatto. Come già scritto, Llorente e Kistensen possono essere altri prestiti in entrata. Molto più difficile appare la voce che riguarda De Paul. Arriverebbe solo a titolo definitivo e ha un ingaggio altissimo. 




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