venerdì 28 luglio 2023

Come sprecare Mourinho e vivere (in) felici

 Ormai luglio è agli sgoccioli. il mercato non è certo finito ma la stagione si prepara ora, nei ritiri. La Roma, in Algarve, ha già effettuato la prima amichevole stagionale, mostrando gli stessi problemi della scorsa stagione: discreta difesa, centrocampo senza regista di ruolo, attacco quasi inesistente, a parte Dybala.

 A parte questo, c'è il settore portieri da rifare (Rui Patricio sembra un ex giocatore), gli esterni da rinvigorire (il solo Zalewski sembra poter dare qualcosa ma non è nemmeno nel suo ruolo). Eppure, stiamo ancora aspettando un centravanti di ruolo. 

Belotti continua a non segnare. Questa squadra rischia di finire settima, non oltre. Il problema è che Pellegrini non mostra progressi, Matic non potrà giocare un campionato intero e Dybala neppure. Mi spiegate a cosa può servire un grande tecnico come Mourinho in questa situazione? Al punto in cui siamo, neanche i problemi economici straconosciuti e dei quali ho parlato ampiamente, possono bastare a spiegare questa debolezza costituzionale della proprietà. 

Un mercato come quello fin qui portato avanti da Pinto, potrebbe andare bene in una qualsiasi città di provincia che militi in Serie A e non faccio nomi per non irritare nessuno. La Roma continua ad essere inferiore a Juventus, Milan, Inter, Napoli  senza contare Lazio e Fiorentina probabilmente al nostro livello o quasi. l'Atalanta come outsider capace di tutto, in bene o in male. 

Al terzo anno di Mourinho questa situazione non può bastarci. Senza un organico di livello non potremo annullare il gap portato dall'ostilità di federazione e UEFA. Gli antipatici ma forti possono vincere; i deboli balbettanti, mai. In questa situazione c'è da mettersi le mani nei capelli, per chi ancora li ha. 



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