sabato 29 luglio 2023

Dybala non rinnova nella Roma incompleta e martirizzata

 Le ultime notizie non sono confortanti per la Roma. Il sistema-calcio italiano cerca di difendere se stesso emarginandola e mettendola all'angolo con squalifiche pesanti inflitte al tecnico, prontamente imitata dalle decadenti strutture europee che continuano a punire coloro che sono perseguitati e a esaltare i persecutori: Ceferin e Gravina fratelli stretti e coesi come gemelli.

Del resto, il pericolo Superlega evidentemente ha fatto stringere maggiormente certi legami già preesistenti. Pensate che la punizione per la Juventus, a livello europeo, consiste nell'escluderla dal farla giocare di giovedì per la piccola Conference. Immagino i drammi a Torino anche, guarda caso, con gli juventini che non proporranno ricorso. 

Certo, ormai, il ritorno dei bianconeri in zona Champions, l'unica valuta veramente importante nel calcio odierno: uno dei grandi pronostici per il prossimo torneo. E noi stiamo a guardare. 

Per esempio, Dybala non ha rinnovato. Vedremo cosa accade perché domani scade la clausola dei 12 milioni per liberarsi dai colori giallorossi.  Questo, come sappiamo ormai quasi per certo, sarà l'ultimo anno di Mourinho e potrebbe essere l'ultimo per Paulo. 

Far parte di una squadra martirizzata ed emarginata può non costituire un incentivo per professionisti di successo. La Roma è stata privata di una coppa sacrosanta e soprattutto della partecipazione certa alla prossima Champions: perdita secca di circa 100 milioni.

 Niente mi autorizza a pensare che l'atteggiamento dei gestori del calcio in Italia e in Europa verso la Roma possa cambiare. Molti degli attuali protagonisti, in un clima come questo, potrebbero pensare di andarsene. Forse anche l'attuale proprietà dato che lo stadio continua a essere promesso ma a non esistere. Sarà un caso?



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