La Roma si scopre presuntuosa e Mou sbaglia tutto

 

Prima sconfitta stagionale a Udine, non un dramma ma un salutare bagno d'umiltà per una formazione che si scopre presuntuosa. 

Correre meno della squadra di casa, con una difficoltà imbarazzante a costruire e una confusione mostruosa persino in testa dell'allenatore che preferisce giocare con due centravanti e due trequartisti, lasciando il vecchio e lentissimo Matic a guardia degli infuriati centrocampisti di casa, provoca una umiliante ma salutare sconfitta per 4-0. Certo che è meglio perdere così che per tre volte 1-0 ma si dovrebbe anche imparare dalle sconfitte. 

Inutile analizzare nei particolari una sconfitta di tali dimensioni, meglio capire cosa manca a questa squadra. Iniziamo dai problemi più evidenti.

Il portiere. Rui Patricio. Un portiere dignitosissimo che non fa mai miracoli. Con un portiere del genere non puoi regalare il primo gol come ha fatto Karsdorp e non puoi far tirare sempre liberi da marcature i tuoi avversari. 

Un centrocampo statico e potente. La coppia Matic-Cristante non può giocare da sola perché in due non corrono quanto Udogie. Scordiamoci il 4-2-3-1, per carità.

Senza profondità non seve neppure Dybala. Se giochi con due centravanti e due trequartisti, meglio la palla lunga, quindi avere dietro gente che sa lanciare. Portare palla in queste condizioni è da imbecilli.  

Potrei andare avanti, come dire che in Italia è meglio prima cercare di non prenderle che attaccare stupidamente ma sarebbe insultare Mourinho che ne sa molto ma molto più di me e magari non sempre se lo ricorda.

Non c'è tempo per le recriminazioni. Tra 4 giorni, si gioca contro il Ludogorets, poi a Empoli. Sarà il caso di ritrovare la lucidità necessaria e un modulo più logico almeno in trasferta. E pensare che, in fondo, siamo solo all'inizio...

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