domenica 19 giugno 2022

La Roma fa i conti

 Sinceramente non capisco la consistenza di tutte le voci che arrivano da giornalisti e commentatori sul mercato che stanno operando le società di calcio. Se c'è un momento inadatto a indebitarsi è proprio questo. 

Per quanto riguarda la Roma si sa che la società sta uscendo dalla Borsa e preparando un piano per il rientro dal debito da presentare all'UEFA. Pertanto è evidente che si deve cercare nelle risorse esistenti quel che c'è da spendere sul mercato, che piaccia o no. 

Mi fanno letteralmente ridere le dichiarazioni di chi sostiene che il tifoso debba occuparsi soltanto di chi arriva e chi parte sul fronte dell'organico. Se così fosse, non ci sarebbe la possibilità di una sana critica sul disastro compiuto dalla gestione Pallotta che ha ottenuto il risultato di far trascorrere al tifoso romanista una stagione fatta da 11 anni senza titoli. Zero tituli direbbe Mourinho che, invece, appena arrivato grazie ai Friedkin, ha inserito una vera novità nella nostra bacheca: la Conference Cup.

Questo per dirvi che la mia totale fiducia è riposta nelle operazioni congegnate dalla nuova proprietà che si è affidata non solo a Pinto ma alla sagacia del nuovo tecnico al quale, per essere sincero, farei un contratto decennale.  

Quel che ha conseguito con la Conference Cup è stato più che una vittoria sul campo, è stata la rivoluzione romanista in bacheca. Sono nato nel 1963, in non avevo mai visto vincere un trofeo internazionale alla Roma. Non posso dimenticare che devo ringraziare la proprietà attuale. Gente giovane e motivata che sicuramente riporterà la Roma dove merita di essere.

Quindi, calma e gesso, direi. 

Per le uscite sappiamo che dagli esuberi e dai giovani in partenza, la società conta di reperire 60-70 milioni. Non credo che prima di queste entrate ci saranno i nuovi colpi. I più concreti, Frattesi, De Paul e Luiz nell'ordine di difficoltà, costerebbero, rispettivamente, 25-35-30 milioni. Oltre 4 milioni medi di ingaggi, capite voi che per prenderne due si esaurisce quasi la cifra prevista per le entrate.

La Europa Cup porterà qualche soldino ma questi vanno a coprire gran parte delle spese previste. 

La Roma sta anche cercando di abbassare il monte ingaggi e fa bene. Questo fa capire come i nomi di Ronaldo e Dybala siano fuori portata per il costo di ingaggi e commissioni. Quest'ultima voce sta facendo sballare i conti di alcune società meno esperte, come dimostra il caso Salernitana.

Capitolo Zaniolo. il ragazzo è in vendita, c'è poco da fare. Il motivo risiede nelle richieste troppo esose del suo procuratore e nel fatto che il terzo crociato sarebbe decisivo in negativo. Non so sinceramente cosa ne pensi Mourinho ma ragioniamo: nell'attuale modulo Zaniolo giocherebbe come seconda punta e in tale ruolo ha appena segnato 2 reti oltre a quelle decisive, non ce le possiamo dimenticare, contro Bodo e Feyenoord.

Se invece la Roma tornerebbe al 4-2-3-1, Zaniolo potrebbe giostrare sulla corsia esterna destra, ruolo abbandonato proprio perché la sua nuova consistenza fisica non prevede le continue sgroppate che le ali devono fare nel coprire la fascia di competenza.  

La Roma non riesce a ottenere da Juve e Milan i soldi che vorrebbe, non meno di 50 milioni, pertanto sta vagliando le offerte dall'estero, Premier su tutti.

Se Zaniolo restasse, il prossimo anno la sua capacità contrattuale aumenterebbe e cadrebbe a picco quella della società. Vedasi proprio Dybala con la Juventus. Questo significa far evaporare 50 milioni. Penso di aver spiegato la situazione, per chi ancora non l'avesse compresa.  Del resto, se la Roma concedesse al ragazzo lo stesso ingaggio concesso a Pellegrini, salterebbe allegramente il monte-ingaggi prestabilito. 

Queste note per far comprendere a chi ancora non lo capisce che il calcio deve fare i conti con se stesso. Obiettivamente, la Roma punterà, nel prossimo anno, a crescere per tornare in Champions League il  che permetterebbe ulteriori investimenti. Non posso condannare una conduzione prudente pertanto sarà indispensabile tutto il genio di Mourinho per risolvere un enigma di base: restando nel progetto di recupero dal debito, come rinforzare la squadra?

L'arrivo di Celik copre un ruolo base nella corsia difensiva di destra. molto probabilmente, alcuni giovani come Bove e forse Volpato potrebbero restare per la panca che se partono El Shaarawy, Carles Perez, Diawara, Veretout e Ibanez o Kombulla, si svuoterebbe. Non pensate che basterà prendere ancora tre titolari; servono anche rincalzi di valore, una volta perso persino Sergio Oliveira che Mourinho avrebbe invece gradito restasse. 

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