lunedì 7 febbraio 2022

L'antidoto per un mondo pallonaro imperfetto.

 Stiamo parlando di una commedia. Si tratta di una commedia gestita come tale ma fatta di valori atletici, tecnici e tattici. Questa la differenza con un film o uno spettacolo teatrale.

La particolarità tipica del movimento è la performance come il gol annullato ingiustamente e stupidamente, quello di Zaniolo contro il Genoa, che contraddistingue un gioco di successo. Ma Abisso e i suoi sodali nel VAR non l'hanno compreso.

Abisso è il perfetto figlio di un sistema nord-centrico dove le squadre del Nord dominano quasi incontrastate da decenni con varie modalità. Le uniche eccezioni, collocate a Roma e Napoli, quando squadre molto forti hanno superato i tentacoli del sistema stesso, prima senza VAR, oggi con l'amica VAR. La VAR amica del sistema non di chi è ai margini del sistema.

Un sistema molto articolato e con aderenze politiche.

Un sistema che drena molti soldi alle casse pubbliche e quindi, rispettato. Tranne quando si tratta d'imporre sciocchezze dittatoriali come le ristrettezze a causa del regime sanitario corrente.

Detto questo, il sistema faticò molto a rubare due-tre scudetti alla Roma a favore comunque di quadre nordiste in passato. Questo è il gioco che devono fare i Friedkin, non hanno altre scelte. Non possono gestire la Roma come si gestirebbe una squadra di secondo livello. Si deve mettere in crisi il sistema e Mourinho è il primo passo.

Il secondo, però, si è inceppato nelle difficoltà economiche attuali. I calciatori appena arrivati non fanno la differenza, rendono la media statica. Maitland Niles e Oliveira non spostano la situazione. Giocatori utili a turare buchi, non a esaltare una situazione complessiva di gioco scadente e comunque reso a sprazzi.

Quel che voglio dire è che dovremo aumentare a dismisura le imprese di VAR e Abisso di turno con una formazione che conti parecchi uomini come Zaniolo e Abraham. Non come gli altri, giocatori di media levatura.

Mourinho deve servire a questo, altrimenti sarà solo il testimone di lusso di una situazione generale cronicizzata da decenni.

Oggi, Mourinho ha compreso il punto di vista che non poteva vedere da tecnico dell'inter vincente il famoso triplete: è passato all'altra parte della barricata. Sfruttare questo eccezionale testimone è fondamentale, come accadde con Capello ai tempi di Sensi o di Liedholm nell'era Viola. 


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Alla Roma serve un portiere imbattibile, un centrale difensivo titanico, un regista incredibile. Il resto già è in campo con Pellegrini, Zaniolo e Abraham.

I Friedkin sappiano che servono circa 120 milioni per elevare il tasso tecnico e atletico di una formazione che senza queste colonne rimane la Rometta attuale.  Oppure u nservizi odi scouting efficientissimo che potrà reperire alla metà del costo indicato i giocatori che servono in giro per il Sud america o i paesi slavi a occidente della Russia.

Una sfida niente male per un gruppo che comunque si è esposto economicamente per la Roma, non si deve pensare il contrario. Senza un cambio di passo, resterà una buona intenzione soltanto.  

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