lunedì 21 febbraio 2022

La classifica di Serie A ci fa capire chi sono e cosa potrebbero fare i Friedkin.

 Ecco l'attuale posizione della Roma in classifica: Milan, 56 - Inter, 54, - Napoli, 54 - Juventus, 47 - Atalanta, 44 - Lazio, 43 - Fiorentina, 42, ROMA, 41. 

12 sono le partite vinte, 5 pareggiate, 9 le sconfitte. 

Un ottavo posto che ci pone fuori dal calcio europeo e dalla stima di opinionisti e tifosi. Signori, la rometta è ufficialmente tornata.

Dobbiamo ringraziare gli attuali proprietari, i signori Friedkin, che hanno avuto il merito di sostituire Pallotta ma soltanto per imitarne il rendimento e anzi, per ora, peggiorandolo.

Abbiamo evidentemente un cattivo rapporto con i presidenti che provengono dagli  States. Non è bastato neppure prendere uno dei migliori allenatori esistenti che ha più volte definito due elementi principali del suo lavoro: l'estrema mediocrità della squadra nel suo insieme, e il cattivo rapporto con gli arbitri e con il VAR. 

Detto questo, andiamo sempre peggio. 

 

Da questo blog avete sempre ricavato un'altra, amara, verità: qui non si sa fare mercato. Si cambia spesso per peggiorare. Solo pochi giorni fa, mi auguravo il ritorno di Nainggolan perché ceduto lui, abbiamo visto giocatori di molto peggiori ed è solo un esempio. Chi ricorda il buon Manolas? Forse i difensori attuali hanno qualcosa da spartire con lui? Chi ricorda David Pizarro? Chi potrebbe imitarne le gesta? Nessuno.

L'ho già scritto più volte. per tornare a far grande la Roma serve competenza calcistica e fede giallorossa provata. Totti e De Rossi, ma anche Nela e Boniek tra gli altri. Serve conoscenza, competenza e orgoglio.

Prendete i giovani che sono il fiore all'occhiello di questa squadra adesso: Volpato, Bove, Felix, Zalewski provengono da quella Primavera di De Rossi che continua a primeggiare nel suo campionato. In pochi minuti hanno segnato due gol al Verona e salvato la Roma da un'altra figuraccia.

Mourinho ha capito che la romanità, il settore giovanile, sono le basi su cui edificare la Roma che dovrà rinascere.

Tra gli attuali calciatori titolari, soltanto Pellegrini, Zaniolo e Abraham hanno il rapporto tra età anagrafica e mezzi tecnici e atletici per restare e su di loro dovrebbe essere ricostruita la squadra. 

Lo fece il Manchester United, attingendo dalle giovanili e affidando a Ferguson la guida. Era il 1986. Lo United era in pezzi, non vinceva più e aveva persino conosciuto una retrocessione. Lo scozzese Ferguson seppe trovare la formula per portarlo a dominare l'Europa.Unico suo fiore all'occhiello: aver vinto in Scozia con Aberdeen, battendo i colossi di sempre.  Un biglietto da visita, quindi, importante. 

Ferguson tolse i vecchi da una squadra mediocre e in due mercati, nel 1990, riescì ad  alzare il tasso tecnico della formazione. Vinse la FA Cup e entrò in Coppa delle Coppe. L'anno successivo, innalzò ulteriormente il rendimento interno della formazione con la celebre nidiata che ha reso famoso lo United nel mondo: entrano Giggs, Beckam, Scholes, i fratelli Neville e Butt.

Mourinho può fare lo stesso lavoro, non gli mancano certo gli attributi. La Roma ha un settore giovanile adatto all'esperimento. Servono poi non giocatori-toppa per le mancaznze di un organico comunque da rifare. Necessitiamo di campioni per alzare il tasso tecnico della formazione. Direttori d'orchesta per un organico di gente giovane e talentuosa che corre e lotta. Lo avete visto con il Verona, cosa devo dirvi di più?

I giovani, da soli, subiscono lunghe pause e rischiano di perdersi a partire da un fisico agile ma non ancora perfettamente formato. Un giocatore -simbolo per reparto, si deve acuistare. Se ora abbiamo Zaniolo e Abraham in attacco e Pellegrini a centrocampo, serve un forte portiere e un titanico difensore centrale oltre a un regista esperto. Nel vecchio mercato valgono centoventi milioni; con gli scout giusti è possibile abbassare la cifra di molto.

Tifo Roma da 60 anni. Credo di poter dire che soltanto su queste basi sia possibile tornare ai fasti di Viola e Sensi che da Pallotta in poi sono miseramente naufragati in una mediocrità impressionante.

Nel momento di massima sofferenza, isseremo le nostre bandiere sportive per poter risalire, con grande umiltà e grande forza morale. Il calcio è pur sempre correre dietro a un pallone, non è ancora cambiato.

 I RETTILI TRA NOI: l'invasione rettiliana Formato Kindleil miglior romanzo di fantascienza italiana a soli 99 centesimi e solo per i lettori di questo blog!

Nessun commento:

Posta un commento